Recensioni lette prima di affrontare questo libro mi avevano preparato a una prima parte difficile, a una bella scrittura e a una discreta lentezza.
E Recensioni lette prima di affrontare questo libro mi avevano preparato a una prima parte difficile, a una bella scrittura e a una discreta lentezza.
E si, queste cose le ho ritrovate tutte: la scrittura è buona al punto da non far sentire la lunghezza, il libro è lento e la prima parte è difficile, in stile grandi saghe famigliari.
Però c'è anche dell'altro. C'è un ripetere più e più volte gli stessi concetti; c'è una tendenza veramente irritante di accennare a eventi futuri lasciando poi cadere nel nulla la cosa, o scusandosi per tornare poi alla narrazione (che si può comprendere visto il tipo di narrazione, ma che alla lunga diventa insopportabile).
Abbiamo un'idea intrigante, un parallelo tra la storia dell'India e quella del protagonista\io-narrante, la nascita di centinaia di bambini dotati di poteri soprannaturali nella prima ora d'indipendenza dell'India.
Però per quanto mi riguarda questo libro (premiato e adorato da tanti, quindi sicuramente sarà una mia mancanza il non riuscire ad apprezzarlo) fallisce nel raggiungere il risultato cercato. Si perde nei suoi giri tortuosi, oscilla tra la saga famigliare e il romanzo storico intriso di realismo magico, e la figura abbastanza ridicola del protagonista non aiuta affatto.
Bella la descrizione di quel periodo storico, delle usanze, delle mentalità delle persone che si trovavano a vivere quei tempi particolari. Belli i parallelismi, ma sarebbero stati anche più belli se non fossero stati sottolineati e ripetuti costantemente. E spesso, troppo spesso, si finisce di leggere alcune scene chiedendoci "ma perchè?" scuotendo la testa.
Ripeto, sicuramente sarà colpa mia, ma il libro non mi ha preso né mi ha convinto particolarmente. Buone idee, troppa lentezza e troppe deviazioni, troppo autocompiacimento....more
I presupposti per un bel libro c'erano tutti. La storia di un ragazzo indiano che dalla povertà di Calcutta riesce ad arrivare in Inghilterra con una bI presupposti per un bel libro c'erano tutti. La storia di un ragazzo indiano che dalla povertà di Calcutta riesce ad arrivare in Inghilterra con una borsa di studio, solo per poi ritrovarsi senza prospettive alla fine dei due anni preferendo sparire nella clandestinità delle strade di Londra piuttosto che tornare nella sua terra d'origine. Anche la storia di un ragazzo omosessuale, in un mondo e in un luogo che stanno imparando a convivere con questo, ma che sono ancora lontani da una vera accettazione.
E poi la storia di una donna inglese del secolo precedente, in India. La storia che il protagonista comincia a scrivere al college e cerca poco a poco di finire.
Tematiche interessanti, sopratutto il racconto della donna al tempo della rivolta contro i padroni inglesi, e il funzionamento del mondo sommerso della clandestinità. Ma il risultato finale appare molto nebuloso.
A tratti la storia è lenta, impantanata. Poi scatta veloce, cambiando argomento, focalizzandosi su altro. Sfiora l'immigrazione clandestina, sfiora la prostituzione, sfiora la multiculturalità. Sfiora tanti temi, ma poi passa oltre, di corsa, al tema successivo, senza mai addentrarsi realmente in uno tra questi. Senza mai mostrarci realmente la personalità di Ritwik, cosa pensa, cosa prova.
La parte migliore del libro è la storia che Ritwik scrive, purtroppo....more
Un libro abbastanza semplice, che gioca molto con il concetto di supereroe portandolo fuori dal suo media classico e attualizzandolo..Intrattenimento.
Un libro abbastanza semplice, che gioca molto con il concetto di supereroe portandolo fuori dal suo media classico e attualizzandolo... un po' come aveva tentato di fare la serie tv Heroes a suo tempo. Quindi con moltissimi riferimenti ai fumetti e ai film, e ammissioni continue dell'autore (per mezzo di alcuni personaggi) che in questo campo tutto o quasi è già stato detto, e l'originalità è davvero difficile da trovare.
E qui infatti se ne trova ben poca.
Probabilmente la cosa maggiormente originale del libro è l'ambientazione, visto che l'aereo delle British Airlines che viene colpito dal misterioso evento che dona a tutti i suoi passeggeri dei poteri superumani sta tornando in India, e quindi la stragrande maggioranza dei superumeni è di origine indiana. A un certo punto l'autore ci scherza pure, quando fa immaginare le reazioni del mondo a questa notizia: superman esiste, ma non è americano, è asiatico.
Per il resto, malgrado l'incipit (tutti i passeggeri si ritrovano un potere che esaudisce bene o male i loro più reconditi desideri), la storia deve moltissimo ovviamente ai fumetti. E più volte mi sono ritrovato a pensare al capolavoro di Straczynski, Rising Stars, sopratutto per il personaggio di Uzma.
La trama è abbastanza scontata, anche se il rifiuto iniziale di Uzma dà un po' di spessore alla vicenda (il suo rifiutare di fare il supereroe solo perché ha poteri, sfidando così per il momento il dogma Parkiano) e anche i dilemmi morali di Arman, quando comincia a invertire le proprie posizioni con quelle di Uzma, non sono male. Ma è tutto visto e rivisto.
Non ci sono caratterizzazioni tali da far prendere ai personaggi il sopravvento sulla storia, e di alcuni scopriamo il destino prima ancora di leggerlo per via del poco spazio che gli viene concesso.
Il ritmo è buono, e la scrittura è sempre permeata di una qualche vena umoristica.
Onestamente pensavo sarebbe stato molto migliore questo libro, ma comunque si è lasciato leggere abbastanza agevolmente....more