Wow, quando ti chiedi cosa ancora possa accadere... ecco i piani dell'infermiera per Wolf (e proprio dopo le scene toccanti con Blue e Dare nei mondi Wow, quando ti chiedi cosa ancora possa accadere... ecco i piani dell'infermiera per Wolf (e proprio dopo le scene toccanti con Blue e Dare nei mondi "oltre"...). Ecco la Speranza di Rosa, la nuova Camelot, lo scontro con Bianca e le Parche destinate a ripetere la storia con nuovi personaggi in vecchi ruoli.
Ecco che qualcuno realizza che si, ora si può tornare a casa. Alle case. Chi, col tempo, sceglierà di restare a Favolandia invece di andare a reclamare quanto era suo?
Willingham è una fonte inesauribile di idee......more
Ecco un volume sorprendente, sotto tutti gli aspetti.
L'inizio, con il ritorno a Oz per la ribellione, e col racconto di quanto accade in seguito a BufEcco un volume sorprendente, sotto tutti gli aspetti.
L'inizio, con il ritorno a Oz per la ribellione, e col racconto di quanto accade in seguito a Bufkin, la sua complicata storia con Giglio, le avventure insieme alla Corda. Divertente e quasi commovente.
E poi si va alla portata principale (condita dal quadrilatero Fata Turchina-Dama del Lago-Bestia-Geppetto): Bianca Neve.
E il misterioso maestro di scherma reclutato dal Signore Oscuro per formare l'infermiera, di cui ora scopriamo la vera identità e la vera personalità. Che si rivela molto, molto più oscura di quanto chiunque potesse supporre. Un mostro sotto ogni aspetto, traboccante di potere, che elimina un altro degli Eroi di Favolandia (che sta restandone pericolosamente a corto, ultimamente). Il più inatteso (prima di queste storie, visto che il narratore anticipa parecchie cose), il più doloroso.
C'è l'accenno alla possibilità di una futura resurrezione, ma chissà. Intanto non c'è. E ci si è ricollegati alla chiusura dello scorso volume, col ritorno di un'adulta Therese.
Avrei dato anche cinque stelle, ma la passività con cui Favolandia accetta la prigionia di Bianca è inaccettabile, anche solo per tutti i trascorsi passati......more
La storia di Therese, regina mancata del Nord che aveva ricevuto una strana barchetta per Natale.
Una barchetta magica che la conduce su un mondo stranLa storia di Therese, regina mancata del Nord che aveva ricevuto una strana barchetta per Natale.
Una barchetta magica che la conduce su un mondo strano e magico popolato dagli Scartati, di cui diventa la regina.
E la storia di Dare, il capobranco dei Cuccioli, che con dei fidati compagni attraversa i mondi per salvare la sorella, fino a un epilogo tragico, eroico e inaspettato.
Come inaspettato è l'epilogo della storia. O la verità dietro agli Scartati.
In chiusura, un racconto che oltre a riportarci tra le mani la Tartaruga con la tazzina sul guscio, ci mostra un episodio del passato di Luca Wolf che svela in maniera sorprendente come sia nata in realtà l'intera storia tra lui e Bianca...
Un bel volume, cui i piani della subdola infermiera danno una sottile tonalità sinistra....more
Volume in cui si fanno i conti con la morte del Vento del Nord (scoprendone i fratelli, una famiglia davvero squisita, e scoprendo le dure leggi del lVolume in cui si fanno i conti con la morte del Vento del Nord (scoprendone i fratelli, una famiglia davvero squisita, e scoprendo le dure leggi del loro mondo, e quindi la necessità impellente di un nuovo Re scelto tra i nipoti). E poi abbiamo Rosa che viene portata a riflettere sulla Speranza in stile Canto di Natale, e la rivolta a Oz che pare finire male.
A parte la trama dei venti, la mia parte preferita è stata il racconto del potentissimo mago delle terre dell'ovest che all'insaputa di tutti (sé stesso compreso) ha protetto le fiabe e consentito la nascita e la prosperità di Favolandia....more
Un po' deludente la risoluzione del problema "Oscuro Signore", specie se paragonata allo scontro finale contro l'Imperatore. Però ha senso visto il divUn po' deludente la risoluzione del problema "Oscuro Signore", specie se paragonata allo scontro finale contro l'Imperatore. Però ha senso visto il divario si poteri e l'esito dello scontro con Totenkinder, e soprattutto visto quanto il Vento del Nord doveva fare. Alla fine la soluzione era già sotto i nostri occhi fin dal viaggio della strega alla ricerca della scatola, no?
Geniale invece non tanto il piano di un gruppo scelto che attacchi il nemico, quanto la svolta che gli dà Pinocchio con la scusa degli archetipi e della fede collettiva: Pinocchio Xavier intento a fare il casting per il supergruppo fiabesco, a ipotizzare scenari e a parlare di come per i fumetti sarebbe dovuto andare il combattimento è pura gioia. E i nove cambi di costume di Raperonzolo sono perfettamente in tema Pinocchio, Elio e le storie tese sarebbero stati d'accordo!
Non mi ha convinto moltissimo invece la Speranza, ma vedremo se più in qua la cosa avrà più senso......more
Un gran bel volume! Iniziamo con la storia di Bianca Neve e Rosa Rossa (che finalmente riusciamo a scoprire), e assistiamo al ritorno in scena a pieno Un gran bel volume! Iniziamo con la storia di Bianca Neve e Rosa Rossa (che finalmente riusciamo a scoprire), e assistiamo al ritorno in scena a pieno regime di Rosa (anche se... chi era in realtà Testa di Maiale??)
Proseguiamo con il duello tra Totenkinder e l'Oscuro (e adesso abbiamo anche il Vento del Nord che sa di Ghost), e nel finale abbiamo piccole chicche come il racconto di Pinocchio o le domande dei vip.
E dal prossimo volume, nuova ambientazione in esilio per Favolandia e per la Fattoria......more
Albo composto da due storie: nella prima seguiamo le vicende delle streghe di Favolandia, scoprendo la struttura della loro organizzazione e vedendo cAlbo composto da due storie: nella prima seguiamo le vicende delle streghe di Favolandia, scoprendo la struttura della loro organizzazione e vedendo come stanno reagendo alla minaccia dell'Oscuro (di cui scopriamo anche la storia). Entra in scena pure Ozma, una rivale di Totenkinder che ambisce al suo ruolo di capo delle streghe.
Ammetto di essere rimasto sorpreso della fedeltà alla causa che Frau Totenkinder dimostra, così come stupiscono la lealtà, il coraggio e la bravura di Bufkin e soci, intrappolati con creature letali e terrificanti senza via d'uscita.
Non succede molto, ma si prepara il terreno per un possibile scontro col nemico.
In chiusura vediamo cosa succede a Oasi, guidata da re Mosca, un intermezzo simpatico e piacevole....more
Carino, specialmente come concetto. Ma è un crossover incentrato sulla serie di Jack, non su Fables (che per l'occasione mette in pausa la trama dell'oCarino, specialmente come concetto. Ma è un crossover incentrato sulla serie di Jack, non su Fables (che per l'occasione mette in pausa la trama dell'oscuro signore), con personaggi e riferimenti a me sconosciuti, uno stile differente da quello di Fables e Jack come voce narrante.
Insomma, una buona storia di metafumetto/metaletteratura, che però manca degli spunti che caratterizzano le buone storie di Fables....more
Il Predicatore prepara la scena per l'atto finale e chiude tutti i discorsi rimasti aperti.
Cassidy, il suo passato e ilOttimo finale per questa serie.
Il Predicatore prepara la scena per l'atto finale e chiude tutti i discorsi rimasti aperti.
Cassidy, il suo passato e il loro rapporto. Il Graal, e già che ci siamo anche Hoover. Tulip. Il Santo degli Assassini. La coppia di angeli fuggiti dal paradiso. E ovviamente Dio.
Abbiamo anche una chiusura per Lory, Facciadiculo e Salvation.
Un finale senza sbavature, con tutti che si comportano come devono e che riescono anche ad avere un'ultima evoluzione. Un finale ovviamente pieno di sangue e morti, sennò che finale di Preacher sarebbe?
Contento di aver fatto questa cavalcata assieme a Jesse Custer e di averlo accompagnato nella sua ultima battaglia, giustamente ad Alamo...more
Dopo la fine dell'arco narrativo di Geppetto ero curioso di vedere che direzione avrebbe preso la storia... e non sono rimasto deluso!
L'Uomo Nero libeDopo la fine dell'arco narrativo di Geppetto ero curioso di vedere che direzione avrebbe preso la storia... e non sono rimasto deluso!
L'Uomo Nero liberato per errore durante i saccheggi che infuriano negli ex mondi imperiali! Favolandia rasa al suolo, le fiabe private di soldi e di armi magiche e nascoste in una Fattoria che è sempre più una polveriera dopo tutto il tempo passato a segregare le fiabe non umane.
E poi l'assenza di Azzurro e di Boy Blue (col ritorno del primo molto probabile, per il secondo chissà), le discussioni filosofiche sulla natura delle fiabe e dei loro ritorni, Geppetto a Favolandia... Il nuovo arco inizia benissimo!...more
La guerra contro l'Impero inizia e finisce in questo volume, una guerra gestita bene e con inventiva, ma che alla fine mi ha lasciato un pizzico di deLa guerra contro l'Impero inizia e finisce in questo volume, una guerra gestita bene e con inventiva, ma che alla fine mi ha lasciato un pizzico di delusione per la rapidità con la quale si consuma il tutto.
Ok, Favolandia ha sfruttato al meglio le proprie possibilità e le circostanze li hanno aiutati, ma una tale debacle da parte del nemico, un tale prendere sottogamba l'avversario mal si addicono a chi ha conquistato tutto i mondi uno dopo l'altro.
Come nel decimo volume, anche qui brilla la figura del Principe Azzurro, insopportabile e attivista in tempo di pace, ma che nelle avversità ha saputo tirare fuori il meglio diventando davvero un principe fiabesco. Un'evoluzione incredibile, visto fa dove si partiva nel primo volume.
Così come si rimane a bocca aperta nel vedere in azione Cenerentola e la Bella Addormentata.
Fosse stato il finale della serie sarei stato abbastanza deluso per una conclusione tutto sommato sbrigativa e che non concede il giusto pathos a determinare situazioni. Ma è solo la fine di questo arco narrativo, le direzioni future sono già state indicate e non testa che aspettare per vedere cosa succederà, e quali eventuali nuovi personaggi arriveranno sotto i riflettori....more
Una perla, questo decimo volume di Fables. Mosca ricorda, e coi ricordi arrivano il lutto per la famiglia e il desiderio, la necessità di fare qualcosaUna perla, questo decimo volume di Fables. Mosca ricorda, e coi ricordi arrivano il lutto per la famiglia e il desiderio, la necessità di fare qualcosa. Ma cosa? Il primo impulso è quello di imitare le imprese di Boy Blue, ma il ragazzo si nega. Ed è centratissima la motivazione addotta: Mosca è il più puro e innocente delle Fiabe di Favolandia, e lui non ha intenzione di distruggerlo addestrandolo a uccidere.
Ma Mosca/Ambllol0
lm0se troverà il suo destino in in altro modo, sotto alla di un'armatura magica, di un cavaliere fantasma e di visioni profetiche su cosa fare e su come farlo. Una svolta che, oltre a essere in linea col suo carattere, porterà alla nascita di un regno ribelle e invincibile all'interno dell'Impero stesso. Proprio mentre Favolandia scopre i piani del nemico e si prepara alla guerra.
E lo devo ammettere, anche se inizialmente titubavo, il Principe potrebbe essere il leader giusto per questo periodo particolare....more
È il primo libro che leggo di questo autore (ho in coda di lettura anche "La casa sul mare celeste" ma alla fine sono partito da questo) e francamenteÈ il primo libro che leggo di questo autore (ho in coda di lettura anche "La casa sul mare celeste" ma alla fine sono partito da questo) e francamente non sapevo che aspettarmi.
È stata una bella lettura, carina l'idea di Mietitori e Traghettatori, del Direttore e dei Gusci. Belli i personaggi di Mei e di Hugo, anche se forse potevano essere sviluppati un po' di più, ma del resto io libro era su Wallace.
Ecco, Wallace mi è piaciuto meno degli altri, non mi ha convinto troppo la metamorfosi avuta da vivo alla versione finale, in neanche un mese di tempo, anche se ammetto che morire solo come un cane e scoprire cosa tutti pensavano realmente di te potrebbe aiutare a cambiare.
Alla fine un libro dolce e carino, pur se con un finale troppo prevedibile....more
Prendere dosi abbondanti di tutti questi ingrendienti, mescolare con cura, aggiungere Western. Postapocalittico. Fantascienza. Magia. Cyberpunk. Dinosauri.
Prendere dosi abbondanti di tutti questi ingrendienti, mescolare con cura, aggiungere ottimi disegni e servire caldo in una bella edizioe Bao. Ed ecco pronto il primo volume di Kids with guns, dove seguiamo per ora le peripezie di una famiglia di fuorilegge, tre fratelli in fuga dalla legge dopo un colpo in banca. Braccati da poliziotti cyborg, sfrecciano per le terre desertiche in groppa ai loro dinosauri tra regolamenti di conti e tradimenti, con il mistero della figura leggendaria del padre bandito sopra di loro. E con i teschi magici che gli ha inviato, teschi che rendono Veleno immortale (forse) e l'Orologiaio un mago in grado di aprire portali (ma a un prezzo).
E poi c'è la vera protagonista, la bambina senza nome portata indietro da uno di questi portali, addestrata a essere la migliore pistolera del pianeta prima da lui e poi dalla figlia del più famoso cacciatore di taglie. Una bambina che si ritrova in fuga da cacciatori di taglie e da ranger, insieme al suo carnosauro, lasciandosi dietro una scia di morti fino allo scontro finale dell'albo, dove bene o male cominciamo a intuire il senso del titolo dell'opera.
Una lettura molto veloce ma piacevolissima, un trip assurdo tra svariati generi che si incrociano giocando con i rispettivi stereotipi e con i dettagli dei disegni....more
Un volume a dir poco atipico, questo dodicesimo libro.
Come si apprende nella postfazione, Gaiman si era documentato sulla mitologia giapponese mentre Un volume a dir poco atipico, questo dodicesimo libro.
Come si apprende nella postfazione, Gaiman si era documentato sulla mitologia giapponese mentre si occupava dei dialoghi della versione inglese della Principessa Mononoke. E durante questa fase di documentazione si era imbattuto nella storia "La volpe, il monaco e il mikado dei sogni di tutta la notte", rimanendo colpito dalle similitudini con la storia che aveva scritto in precedenza, Sandman.
Tempo dopo, in occasione del decennale della serie, il disegnatore giapponese Amano ha fatto un poster di Sogno, che Gaiman ha trovato bellissimo anche se si trattava di un Morfeo diverso da quello che aveva raccontato fino ad allora.
La richiesta di scrivere una storia di Sandman per il decennale lo ha spinto a riscrivere la storia giapponese che aveva scoperto in passato, illustrata da Amano. Il fatto poi che Amano non disegnasse fumetti ma illustrazioni ha portato all'atipicità principale di questo volume.
Un volume che contiene una storia in prosa, la storia giapponese riadattata da Gaiman e inserita nell'universo di Sandman. Corredata delle splendide illustrazioni di Amano, compreso un paginone centrale doppio da aprire completamente per gustarsi Morfeo nella sua sala del trono.
Che aggiungere? Gaiman incontra il giappone e la sua mitologia, ficcandoli in Sandman. Il risultato non poteva che essere egregio, specie se si è cresciuti leggendo o vedendo storie relative a racconti di questo tipo.
Edit: dopo avere letto il fumetto che adatta la storia in prosa, si scopre che Gaiman si era totalmente inventato la genesi di questo racconto, dovendo riempire diverse pagine di postfazione poi diventato un trafiletto scritto piccolo piccolo per via della mole di illustrazioni. Quindi no, non è un'antica favola giapponese trovata mentre faceva ricerche sulla mitologia nipponica. E' "solamente" una storia di Gaiman che pesca a piene mani da quell'ambientazione, fatta così bene da rendere perfettamente plausibile il racconto della sua origine. Del resto, in un albo sul Re delle Storie, ha senso che pure la storia della storia sia una storia, no?...more
Dopo i primi due capitoli di questa saga più leggeri, il tono dei volumi matura assieme al protagonista, anno dopo anno, e così alle atmosfere più cupDopo i primi due capitoli di questa saga più leggeri, il tono dei volumi matura assieme al protagonista, anno dopo anno, e così alle atmosfere più cupe de Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban segue questo nuovo e -posso dirlo? lo dico- splendido libro.
Un libro arricchito ulteriormente dai disegni di Kay, che ci accompagnano alla perfezione in certi capitoli più oscuri, fin dal primissimo capitolo (Casa Riddle) che scopriamo avere tutte le pagine nere, cupe, con disegni spettrali ad accompagnarci. Davvero ottimi nel creare la giusta atmosfera a corredo dei vari capitoli!
In questo libro si incrina per la prima volta il classico schema vissuto finora: niente torneo di Quidditch (anche se abbiamo uno scorcio di Coppa del Mondo all'inizio, tanto per non rendere troppo traumatico il taglio col passato), niente gara tra le case (anche se avremo una gara tra quattro ragazzi).
I riflettori sono tutti per il Torneo e per le sue prove, anche se questa è un'illusione: dietro il paravento del torneo, ciò che permea il volume sono le mosse di Voldemort, il suo stato, cosa stia facendo. Chi abbia fatto sì che Harry partecipasse al torneo, e perchè.
Leggeremo interessanti rivelazioni, ci arrabbieremo o infastidiremo per alcune sottotrame, e al tempo stesso però ci verrà ricordata l'età dei protagonisti. Il litigio tra Harry e Ron (e soprattutto il suo perdurare) sembra ridicolo, ma effettivamente a quell'età e in quel contesto avvengono crisi ben più grandi per motivi molto più futili. Così come hanno senso le titubanze di Harry e Ron per il ballo, le loro reazioni, il litigio tra Ron e Hermione... Ci sono però anche segnali di crescita dopo tre anni: appena succede qualcosa, ora, Harry cerca per prima cosa di informare Sirius o Silente, ben diverso dai classici personaggi teen di libri o serie attuali, che vivono nella totale sfiducia verso ogni adulto nei paraggi.
E poi abbiamo il finale, cataclismatico, che prende la serie e la spinge nella direzione che abbandona del tutto l'aria innocente e fatata degli inizi. Voldemort e i Mangiamorte, il Ministero, le decisioni di Silente e i suoi ordini. Il duello, una morte tragica, una lenta e inesorabile sensazione opprimente che permea le pagine finali, promettendo grandi sconvolgimenti e disastri nel prossimo futuro.
Davvero un bellissimo capitolo di questa serie!...more
Un breve testo geniale e didattico, sorprendente pensando che è stato redatto nel 1884 (e infatti era talmente avanti che all'epoca passò sottotracciaUn breve testo geniale e didattico, sorprendente pensando che è stato redatto nel 1884 (e infatti era talmente avanti che all'epoca passò sottotraccia, venendo poi ripreso qualche decennio dopo).
Il quadrato che vive in Flatlandia, mondo a due dimensioni, prima ci racconta il suo mondo e la sua vita, chi vi abita, come funzionano i rapporti sociali e quali leggi governano le loro vite. E qui si va di sottile satira e palate di fantasia. Poi arriva l'elemento che cambia tutto, il visitatore dalla terza dimensione che poco a poco cambia la prospettiva del Quadrato aprendogli gli occhi all'universo in tre dimensioni. E facendolo così bene da portarlo a ipotizzare ulteriori dimensioni, inizialmente rifiutate sdegnosamente dalla Sfera (riottosa a vedere la figura bidimensionale smettere di vederlo quale creatura suprema) e poi accettate e concesse, quasi con una vena di orgoglio per l'allievo.
Una lezione di matematica e geometria, l'ipotesi di dimensioni ulteriori per noi inconcepibili come l'altezza per le figure bidimensionali (o la lunghezza per quelle unidimensionali, o la pluralità per quelle a zero dimensioni) e l'invito a rimanere con una mente aperta, a non cedere a facili dogmi, a cercare la verità.
Conoscevo solo la storia trasposta in formati televisivi o cinematografici, ed ero rimasto sempre incuriosito da quale potesse essere la storia originConoscevo solo la storia trasposta in formati televisivi o cinematografici, ed ero rimasto sempre incuriosito da quale potesse essere la storia originale, quanto se ne potessero distaccare.
Finalmente ho colmato questa lacuna, spinto dall'edizione Ippocampo a cura dei MinaLima.
Per quanto riguarda la storia in sé ho apprezzato che si sia mantenuto il tono "dialettale" della lingua di Collodi a fine ottocento, con termini che mi fanno pensare ai discorsi degli anziani qui in zona, o al parlato di certe altre parti della Toscana. E mi sono piaciute moltissimo le peripezie del povero burattino scapestrato e incapace di prendere buone decisioni... le sue peripezie e anche la sua evoluzione, lenta ma decisa: comincia prendendo in giro il padre, colpendolo e fuggendo via da lui, e finisce salvandolo e prendendosene cura con maturità e responsabilità, dopo aver comunque passato svariate disavventure sempre però cominciate con degli scrupoli morali dovuti al non volergli dare un dispiacere (a lui e alla fata, certo).
E' zeppo di morali e di insegnamenti detti e ripetuti allo sfinimento, ma del resto era pubblicato a puntate su una rivista per ragazzini a fine ottocento, il suo scopo dichiarato era insegnare loro qualcosa su come comportarsi, e direi che è riuscito perfettamente a raggiungerlo. In più, aiutato da una versione come sempre edulcorata della Disney, ha piantato solide radici nell'immaginario collettivo: tutti sanno cosa significhi quando si parla di un Grillo Parlante, o del Gatto e la Volpe, o di Lucignolo. Tutti sanno che il paese dei Balocchi non esiste, e che i soldi non spuntano sugli alberi, e che se dici le bugie ti si allunga il naso (o no?).
Sono rimasto però un po' deluso dal contributo di MinaLima, me lo aspettavo più invadente, con più inserti interattivi, invece si è trattato per la maggior parte di illustrazioni in apertura di capitolo con il soggetto del capitolo stesso rappresentato come scena teatrale di burattini. In linea con la storia, certo, ma mi immaginavo molto di più. Anche lo stile usato non mi ha entusiasmato, peccato....more
Una raccolta di racconti e poesie che spazia un po' lungo tutta la carriera di Gaiman, da racconti iniziati agli albori a un bel racconto su Shadow diUna raccolta di racconti e poesie che spazia un po' lungo tutta la carriera di Gaiman, da racconti iniziati agli albori a un bel racconto su Shadow di American Gods, dopo la fine di quel libro.
Alcuni molto molto belli, la maggior parte senza infamia nè lode, alcuni non mi sono piaciuti vuoi anche per la brevità dello scritto. Almeno quattro li avevo già letti in passato, magari con altri titoli, ma a distanza di svariati anni avevo rimosso quasi tutti i racconti dalla memoria, quindi poco male.
Tra le perle abbiamo comunque Uno studio smeraldo (Sherlock Holmes incontra Lovecraft), Presiede Ottobre (uno dei racconti che avevo già letto), L'uccello del sole (altro raccolto già letto, l'unico che ricordavo abbastanza bene), Gli altri (sull'Inferno)....more