Le otto montagne Quotes

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Le otto montagne Le otto montagne by Paolo Cognetti
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Le otto montagne Quotes Showing 1-30 of 58
“Da mio padre avevo imparato, molto tempo dopo avere smesso di seguirlo sui sentieri, che in certe vite esistono montagne a cui non è possibile tornare. Che nelle vite come la mia e la sua non si può tornare alla montagna che sta al centro di tutte le altre, e all'inizio della propria storia. E che non resta che vagare per le otto montagne per chi, come noi, sulla prima e più alta ha perso un amico.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“E diceva: siete voi di città che la chiamate natura. È così astratta nella vostra testa che è astratto pure il nome. Noi qui diciamo bosco, pascolo, torrente, roccia, cose che uno può indicare con il dito. Cose che si possono usare. Se non si possono usare, un nome non glielo diamo perché non serve a niente.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Forse è vero, come sosteneva mia madre, che ognuno di noi ha una quota prediletta in montagna, un paesaggio che gli somiglia e dove si sente bene. La sua era senz'altro il bosco dei 1500 metri, quello di abeti e larici, alla cui ombra crescono il mirtillo, il ginepro e il rododendro, e si nascondono i caprioli. Io ero più attratto dalla montagna che viene dopo: prateria alpina, torrenti, torbiere, erbe d'alta quota, bestie al pascolo. Ancora più in alto la vegetazione scompare, la neve copre ogni cosa fino all'inizio dell'estate e il colore prevalente è il grigio della roccia, venato dal quarzo e intarsiato dal giallo dei licheni. Lì cominciava il mondo di mio padre. Dopo tre ore di cammino i prati e i boschi lasciavano il posto alle pietraie, ai laghetti nascosti nelle conche glaciali, ai canaloni solcati dalle slavine, alle sorgenti di acqua gelida. La montagna si trasformava in un luogo più aspro, inospitale e puro: lassù lui diventava felice. Ringiovaniva, forse, tornando ad altre montagne e altri tempi. Anche il suo passo sembrava perdere peso e ritrovare un'agilità perduta.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Ma ormai avevo imparato a fare le domande degli adulti, in cui si chiede una cosa per saperne un'altra.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“– Senti, non importa quanto tempo ci vuole. Non devi pensare troppo in là in questo lavoro, se no diventi matto.
– Allora a cosa devo pensare?
– A oggi. Guarda che bella giornata.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l’acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c’è piú niente per te, mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto, portando pericoli e sorprese. Il passato è a valle, il futuro a monte.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Lang nadat ik was opgehouden mijn vaders paden na te lopen, had ik van hem geleerd dat er in sommige levens bergen bestaan waar je niet naar terug kunt keren. Dat je in levens als het mijne en het zijne niet terug kunt naar de berg die het middelpunt is van alle andere, en het begin van je eigen geschiedenis. En dat mensen zoals wij, die op de eerste en hoogste berg een vriend hebben verloren, niets anders rest dan dwalen over de acht bergen.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“If the point at which you immerse yourself in the river is the present, I thought, then the past is the water that has flowed past you, that which has gone downstream and where there is nothing left for you; whereas the future is the water that comes down from above, bringing dangers and surprises. The past is in the valley, the future is in the mountains.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all'altro, silenzio tempo e misura.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“From my father I had learned, long after I had stopped following him along the paths, that in certain lives there are mountains to which we may never return. That in lives like his and mine, you cannot go back to the mountain that is in the center of all the rest, and at the beginning of your own story. And that wandering around the eight mountains is all that remains for those who, like us, on the first and highest, have lost a friend”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Può anche apparirti del tutto diverso, da adulto, un posto che amavi da ragazzino, e rivelarsi una delusione; oppure può ricordarti quello che non sei più e metterti addosso una gran tristezza.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“As they say: sometimes you have to take a step backwards in order to move forwards. That is, if you have the humility to admit it to yourself.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“You find your place in the world much less predictably than you'd imagine.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Stavo imparando che cosa succede a uno che va via: che gli altri continuano a vivere senza di lui.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Mi dissi che forse quest'altro padre l'avevo avuto sempre lì e non me n'ero mai accorto, per quanto era ingombrante il primo.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“You have to do what life has taught you to do. Perhaps when you’re still very young you can choose, maybe, to change the course of your life. But at a certain point you have to stop and say to yourself: fine, this is what I’m capable of doing and this is what I can’t do.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“È nel ricordo il piú bel rifugio.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Però a un certo punto, lì dal banco, con la stessa aria distratta si voltava verso di me. Sapeva già di incontrare i miei occhi. Mi faceva un cenno con il mento, che io ricambiavo alzando le dita di una mano. Ci guardavamo per un secondo. Tutto qui. Non se ne accorgeva nessuno, né succedeva di nuovo nel corso della serata, e io non ero sicuro di interpretare bene il significato di quel saluto. Poteva voler dire: mi ricordo di te, mi manchi. Oppure: sono passati solo due anni ma sembra una vita, non ti pare? O forse: ehi, Berio, ma che cavolo ci fai in mezzo a quella gente? Non sapevo che cosa pensasse Bruno dello scontro tra i nostri padri. Se avesse rimpianti per com’era andata oppure, dal suo attuale punto di vista, quella storia gli sembrasse lontana e irreale come sembrava a me. Non aveva affatto un’aria infelice. Può darsi che invece ce l’avessi io.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“• Et en plus de ces signes, il m’apprenait un dialecte qui sonnait plus juste que l’italien à mes oreilles, comme si, en montagne, il me fallait remplacer la langue abstraite des livres par la langue concrète des choses, puisque je pouvais maintenant les toucher du bout des doigts.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Uno trova il proprio posto nel mondo in modi meno imprevedibili di quanto creda: dopo tanto girare ero finito in una grande città ai piedi delle montagne, con una donna che in fondo faceva il lavoro di mia madre.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Uno deve fare quello che la vita gli ha insegnato a fare. Forse quando è molto giovane, chissà, può ancora scegliere di cambiare la strada. Ma a un certo punto uno dovrebbe fermarsi e dire: bene, questo sono capace di farlo, quest'altro no.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Quizá sea cierto, como afirmaba mi madre, que cada uno de nosotros tiene una cota predilecta en la montaña, un paisaje que se le parece y en el que se siente bien”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Non ricordavo bene perché mi fossi allontanato dalla montagna, né che cos'altro avessi amato quando non amavo più lei, ma mi sembrava, risalendola ogni mattina in solitudine, di farci lentamente la pace.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Poi in certi rari giorni di vento, in autunno o in primavera, in fondo ai viali di Milano comparivano le montagne. Succedeva dopo una curva, sopra un cavalcavia, all'improvviso, e gli occhi dei miei genitori, senza bisogno che uno indicasse all'altra, correvano subito lì. Le cime erano bianche, il cielo insolitamente azzurro, una sensazione di miracolo. Quaggiù da noi c'erano le fabbriche in tumulto, le case popolari sovraffollate, gli scontri in piazza, i bambini maltrattati, le ragazze madri; lassù la neve.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“De geruststelling die uitgaat van altijd dezelfde rol spelen, in de wetenschap dat de ander de zijne zal spelen: ze hadden geen discussies, maar voerden een toneelstukje op waarvan ik het slot elke keer zag aankomen, en ook ik zat uiteindelijk gevangen in dat stramien.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
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“Non sapevo se fidarmi perché nel frattempo ero cambiato io.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l’acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c’è più niente per te, mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto, portando percoli e sorprese. Il passato è a valle, il futuro a monte.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Cominciai a capire un fatto, e cioè che tutte le cose, per un pesce di fiume, vengono da monte: insetti, rami, foglie, qualsiasi cosa. Per questo guarda verso l'al- to, in attesa di ciò che deve arrivare. Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l'acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c'è più niente per te, mentre il futuro è l'acqua che scende dall'alto, portando pericoli e sorprese. passato è a valle, il futuro a monte. Ecco come avrei dovuto rispondere a mio padre. Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Guardava il Monte Rosa e disse: - Ti ricordi quella volta con tuo padre?
- Certo che mi ricordo.
- Io ci penso ogni tanto, sai? Il ghiaccio di quel giorno sarà arrivato in fondo?
- Non credo. Dev'essere ancora a metà strada.
- Anche secondo me.
Poi chiese: - L'Himalaya ci assomiglia un po'?
- No, - risposi. - Per niente.
Era difficile spiegargli perché, ma volevo provarci, e aggiunsi: - Sai quegli enormi monumenti crollati, come a Roma, ad Atene? Quei templi antichi di cui rimane solo qualche colonna, e per terra le pietre che erano i muri. Ecco, l'Himalaya è come il tempio originale. Come poterlo vedere tutto intero dopo che per una vita hai visto solo rovine.
Mi pentii subito di aver parlato in quel modo. Bruno osservava i ghiacciai sopra le nuvole e pensai che per i mesi a venire me lo sarei ricordato così, come il custode di quel mucchio di macerie.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne
“Men are designed to always cope, if they're clever, but if they think they're too clever they end up being ruined.”
Paolo Cognetti, Le otto montagne

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