Tanabrus's Reviews > I naufraghi del Chancellor

I naufraghi del Chancellor by Jules Verne
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bookshelves: challenge_tbr_2020, release_1875, francesi, read_2020, fantascienza, avventura

La storia principale di questo libro, I naufraghi del Chancellor, è anche quella più debole delle due che lo compongono, principalmente per via di un inizio estremamente lento.

Solo più avanti la narrazione acquista sostanza, prima con l'incendio e poi con la terrificante descrizione del lungo tempo passato dai superstiti sulla zattera, con pochissimi viveri a disposizione, senza strumenti, senza sapere dove fossero e con solo la remota speranza di poter in qualche modo veniri sospinti verso della terraferma o di essere visti da un'imbarcazione di passaggio.
Una storia che sicuramente riecheggia quella che doveva essere una delle più grandi paure per i viaggiatori di quell'epoca, e che aveva nel naufragio della fregata Meduse a inizio secolo uno degli esempi più lampanti e spaventosi.

Le sofferenze e i pericoli fisici e morali sono stati ottimamente rappresentanti, ma alcune ingenuità come il comportamento privo di senso del comandante fin dall'inizio risultano pesanti da digerire, specialmente essendo fondamentali per gli eventi.


E' invece una piacevole sorpresa il breve racconto fantascientifico Una scoperta prodigiosa, che mostra la misteriosa e fragorosa comparsa a Parigi di un inventore sconosciuto e mascherato, che ha scoperto il modo di padroneggiare gli spostamenti aerei. Una fonte di movimento tutto sommato economica, di durata immensa, in grado di sconvolgere il mondo intero a ogni livello.
In questo racconto abbiamo sia la narrazione del fatto, con gli esperimenti pubblici offerti dall'inventore, sia l'analisi delle reazioni popolari, tramite anche i collegamenti con il giornale.
E soprattutto offre parecchi spunti di pensiero sui reali effetti di una tale rivoluzione, non solo gli utopici miglioramenti: i posti di lavoro persi in settori che diventano ormai obsoleti, società in fallimento, dogane che spariscono, rivoluzione di gendarmerie ed eserciti, impossibilità di difendere realmente una città da attacchi portati dal cielo, fino alle visioni più pessimistiche dell'umanità che supera i limiti posti dalla Provvidenza e che recede a uno stato di barbarie e caos.

Interessantissimo vedere come in effetti avesse bene interpretato certe cose, pur con le dovute distinzioni: non abbiamo infatti un motore pulito, economico e longevo che senza bisogno di manutenzioni o rifornimenti può andare avanti all'infinito, ma abbiamo aerei di ogni tipo. E neanche mezzo secolo dopo la pubblicazione di questo libro si sarebbero visti i primi effetti bellici della locomozione aerea, fino ad arrivare alla seconda guerra mondiale e alle città bombardate dal cielo, prive di reali difese da tali attacchi.

E poi il finale a sorpresa... davvero un bel racconto!
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Reading Progress

January 25, 2019 – Shelved as: tbr
January 25, 2019 – Shelved
January 2, 2020 – Shelved as: challenge_tbr_2020
November 17, 2020 – Started Reading
November 17, 2020 –
page 50
16.5%
November 19, 2020 –
page 144
47.52%
November 19, 2020 –
page 218
71.95% "I naufraghi del Chancellor ***

Un racconto lungo che chiaramente pesca a piene mani da una delle più grandi paure dell'epoca per chi viaggiava: il naufragio in pieno oceano.
Abbandonati su una zattera coi compagni, con pochi viveri, lontani da tutto e tutti, preda dei peggiori istinti animali dell'uomo di fronte alla morte... parte molto lento, ma poi guadagna una bella atmosfera da Zattera della Medusa."
November 20, 2020 – Shelved as: release_1875
November 20, 2020 – Shelved as: francesi
November 20, 2020 – Shelved as: read_2020
November 20, 2020 – Shelved as: fantascienza
November 20, 2020 – Shelved as: avventura
November 20, 2020 – Finished Reading

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message 1: by Devero (new)

Devero Quando parli di comportamento privo di senso del comandante a me viene subito in mente Schettino.


Tanabrus Devero wrote: "Quando parli di comportamento privo di senso del comandante a me viene subito in mente Schettino."

Guarda, qui siamo anche peggio... il comandante deve andare dall'America in Inghilterra ma invece di dirigersi a nordest dirige sudest. Gli ufficiali sono basiti e straniti, ma lui è il comandante e finchè non mette in pericolo nave, passeggeri e carico di balle di cotone, sopporteranno. Tanto più che il capitano gli ripete più volte che si, stanno andando a sudest ma va tutto bene, non ci sono problemi, non gli rompano con queste inezie.

Quali oscure motivazioni avrà il capitano? Vuole dare il carico a dei complici? Ha una missione segreta?
No, non ha niente di niente.

Addirittura, quando poi verranno dei veri problemi (tipo un incendio infernale per autocombustione nella stiva piena di cotone, con il pericolo che le fiamme raggiungano dell'esplosivo facendo saltare tutto) lui verrà mostrato totalmente rimbambito, ormai incapace anche solo di pensare a qualunque cosa riguardi la navigazione, e cederà il comando al secondo per starsene inebetito in cabina. E praticamente esce di scena.


Cioè, si gioca la carta di una sorta di demenza senile ristretta solo alla navigazione e pressoché istantanea. No, no, non va... :D


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