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Lettura Quotes

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Edward Bunker
“Sono convinto che chi non legge resta uno stupido. Anche se nella vita sa destreggiarsi, il fatto di non ingerire regolarmente parole scritte lo condanna ineluttabilmente all'ignoranza, indipendentemente dai suoi averi e dalle sue attività.”
Edward Bunker, Education of a Felon

Miguel de Cervantes Saavedra
“En resolución, él se enfrascó tanto en su lectura, que se le pasaban las noches leyendo de claro en claro, y los días de turbio en turbio, y así, del poco dormir y del mucho leer, se le secó el cerebro, de manera que vino a perder el juicio. Llenósele la fantasía de todo aquello que leía en los libros, así de encantamientos, como de pendencias, batallas, desafíos, heridas, requiebros, amores, tormentas y disparates imposibles, y asentósele de tal modo en la imaginación que era verdad toda aquella máquina de aquellas soñadas invenciones que leía, que para él no había otra historia más cierta en el mundo.”
Miguel de Cervantes Saavedra, Don Quixote

Nick Hornby
“Ho da poco scoperto che la mia amica Mary, quando finisce un libro, fa passare qualche giorno prima di cominciarne un altro - vuole dare all'ultima lettura un po' più di respiro, prima che venga soffocata dalla prossima. È una cosa sensata, e mi sembra una linea di comportamento assolutamente lodevole. Noi che leggiamo nevroticamente, tuttavia - per scongiurare la noia e il timore dell'ignoranza e della nostra morte imminente - non possiamo permetterci di farlo.”
Nick Hornby, Shakespeare Wrote for Money

Gaël Faye
“Ha letto tutti quei libri?” ho chiesto.
“Sì. Alcuni anche più d’una volta. Sono i grandi amori della mia vita. Mi fanno ridere, piangere, dubitare, riflettere. Mi permettono di evadere. Mi hanno cambiata, hanno fatto di me un’altra persona.”
“Un libro ci può cambiare?”
“Certo che un libro ti può cambiare! E può anche cambiare la tua vita. Come un colpo di fulmine. E non si può sapere quando avverrà l’incontro. Bisogna diffidare dei libri, sono geni addormentati.”
Gaël Faye, Petit pays

George Steiner
“Mentre [il lettore] legge, la sua esistenza si accorcia. La sua lettura è un anello nella catena di continuità nella rappresentazione del testo che sottoscrive la sopravvivenza del testo letto.”
George Steiner, No Passion Spent: Essays 1978-1995

Giovanni Papini
“Ogni libro è, in qualche senso, un nemico, un invasore (vuol sostituire altri pensieri ai tuoi, condurti a sentire a modo suo ecc.). Bisogna, per conseguenza, difendersi. Leggere a mano armata. L'arma più adatta (di quelle materiali) è un lapis di colore. Uno di quei lapis massicci dal tronco esagonale, con una punta rossa e una turchina. E con quello ferire nei margini (zona più vulnerabile) il libro che si sta leggendo, con lunghi tratti violenti, con esclamativi senza pietà, con interrogativi insidiosi, con frecce di aperta disapprovazione. Non tutti i libri, si capisce, meritano questo trattamento guerrigliero, ma sì quelli che si devono leggere per forza, e quelli che disonorano uno scrittore, e quelli infine che tradiscono le promesse del titolo o della fama, e quelli infine che si leggono apposta per smaltire gli umori marziali.”
Giovanni Papini

Henry David Thoreau
“Probabilmente ci sono delle parole rivolte giusto alla nostra condizione che, se le potessimo davvero sentire e capire, sarebbero e potrebbero forse rivelare il volto diverso delle cose. Quanti uomini hanno dato inizio a una nuova epoca della propria vita dalla lettura d'un libro! Esiste forse anche per noi un libro che mette in luce i nostri miracoli e ne rivela di nuovi. Le cose che adesso ci sembrano inesprimibili possiamo trovarle espresse altrove.”
Henry David Thoreau, Walden: Or Life in the Woods

Alice Basso
“Un buon libro è per me ciò che una vasca d'acqua fresca è per un cane da slitta spossato in un romanzo di Jack London, ciò che un pasto caldo è per un orfano di Dickens, ciò che una buona battuta di spirito è per una delle sveglie ragazze di Jane Austen. Nella mia personale classifica delle cose per cui vale ancora tutto sommato la pena vivere, la letteratura - bè, quella buona - è al primo posto, poi vengono la birra scura e le patatine al formaggio, poi niente, poi niente, poi niente, e poi gli esseri umani, direte voi, e invece no, e poi certa musica e certi film e avanti così con altre voci prima che nella lista faccia capolino la prima creatura vivente, che comunque è il gatto randagio condominiale e non ha nulla a che fare con la mia famiglia.”
Alice Basso, Nascita di una ghostwriter

Jonathan Coe
“In quanto a lei, sapeva anche di leggere più di quanto fosse sano, di riporre troppe aspettative nella lettura, di avere una sorta di ossessione nevrotica per la letteratura e i suoi presunti benefici sul piano morale.”
Jonathan Coe, Middle England

Jeanette Winterson
“Ti do un consiglio: quando sei giovane e ti capita di leggere qualcosa che non ti piace affatto, mettilo da parte e rileggilo tra tre anni dopo. Se ancora non ti piace, rileggilo dopo altri tre anni. E quando sei giovane - quando arrivi ai cinquant'anni come me - rileggerai il libro che ti è piaciuto in assoluto di meno.”
Jeanette Winterson, Why Be Happy When You Could Be Normal?

Ray Bradbury
“La maggior parte di noi non può correre qua e là notte e giorno, parlare con tutti, conoscere tutte le città della terra, non abbiamo tempo, denaro, nemmeno tanti amici. Le cose che voi cercate, Montag, sono su questa terra, ma il solo modo per cui l'uomo medio potrà vederne il novantanove per cento sarà un libro.”
Ray Bradbury, Fahrenheit 451

Julio Cortázar
“Un racconto è significativo quando spezza i propri confini con quell'esplosione di energia spirituale che illumina bruscamente qualcosa che va molto oltre il piccolo e talvolta miserabile aneddoto che narra.”
Julio Cortázar, Bestiario

Erasmus
“In quale parte della terra non volano sciami di nuovi libri? Fra questi, se anche qualcuno pubblicasse qualcosa degno di essere conosciuta, proprio l’enorme massa di titoli ostacolerebbe fortemente gli studi. -Adagia-”
Erasmo da Rotterdam

Giulia Caminito
“Li immagino come un plotone d’esecuzione: prima o poi tutti i libri non letti mi spareranno.”
Giulia Caminito, L'acqua del lago non è mai dolce

George Steiner
“Leggiamo il libro ma, più profondamente, è il libro a leggere noi.”
George Steiner, I libri hanno bisogno di noi

Susan Sontag
“Se spariranno i libri, sparirà la storia, e spariranno anche gli esseri umani ... I libri non sono soltanto la somma arbitraria dei nostri sogni, e la nostra memoria. Ci offrono anche un modello di autotrascendenza. C'è chi pensa che la lettura sia soltanto una forma di evasione: un'evasione dal mondo «reale» di tutti i giorni, verso un mondo immaginario, il mondo dei libri. I libri sono molto di più. Sono una maniera per essere pienamente umani.”
Susan Sontag, Odio sentirmi una vittima: Intervista su amore, dolore e scrittura con Jonathan Cott

Italo Calvino
“Il momento che più conta per me è quello che precede la lettura. Alle volte è il titolo che basta ad accendere in me il desiderio d'un libro che forse non esiste. Alle volte è l'incipit del libro, le prime frasi...Insomma: se a voi basta poco per mettere in moto l'immaginazione, a me basta ancor meno: la promessa della lettura.”
Italo Calvino, If on a Winter’s Night a Traveler

Fabio Stassi
“Il potere terapeutico dei libri i greci lo conoscevano già migliaia di anni fa e lo praticavano nelle loro biblioteche. I libri depurano la testa e il sangue, allontanano l'attrazione del vuoto e l'umor nero.”
Fabio Stassi, La lettrice scomparsa

“All'occorrenza sì. Ma so leggere e scrivere, anche se questo è vietato a un servo come me."

"Oh sì, fai bene, giusta disubbidienza, felix culpa. Un libro va letto, non soltanto fatto, o tenuto sotto l'ascella. Un libro che nessuno legge, non serve, non comanda. Se no, che libro è?"

"Dite voi, maestro, un libro che cos'è," dice Vera de Tori, con grazia. E tutti gli altri d'accordo, compresi i tedeschi sempre attenti.

"Cosa per dire cose, questo è un libro, se lo sappiamo far parlare. Se no, sta zitto. Il libro parla solo se tu vuoi, quando e quanto ti garba e quanto sai e puoi. Un libro è l'amico più discreto. Non si consuma un libro, se lo leggi. Anzi, più lo leggi e più cresce. E tu con lui. Non è come col pane e col formaggio, quello che mangi tu io non lo mangio, e finito è finito, come il nostro di ieri, e va bene così, buon appetito. Un libro è meglio. Se lo leggono in molti cresce molto, finch'è letto non smette mai di dire quello che ha da dire, a chi lo legge, che sia letto in silenzio tutto solo, o a molti a voce alta in compagnia. Vale sempre di più dei soldi che lo paghi, un libro. Nemmeno del cane Dolceacqua ti potresti comprare anche le feste, non lo scodinzolio. Di un libro invece sì. Toccano il cielo con un dito, i libri, anche se non sono né Bibbia né Corano, verbo divino che dura in eterno. E parlano tra loro, i libri, di tutto, pure di se stessi. Tramite chi li legge. Grazie a chi li scrive. E anche a Paulinu che li fa.”
Giulio Angioni, Sulla faccia della terra

Italo Calvino
“C'è una linea di confine: da una parte ci sono quelli che fanno i libri, dall'altra quelli che li leggono. Io voglio restare una di quelli che li leggono, perciò sto attenta a tenermi sempre al di qua di quella linea. Se no, il piacere disinteressato di leggere finisce, o comunque si trasforma in un'altra cosa, che non è quello che voglio io.”
Italo Calvino, If on a Winter’s Night a Traveler

Italo Calvino
“Dall'introduzione sul ruolo sociale di lettrice per passione disinteressata.
È un ruolo sociale cui credo, e che è il presupposto del mio lavoro, non solo di questo libro.
Né mi dimentico neanche per un minuto (dato che vivo di diritti d'autore) che il lettore è acquirente, che il libro è un oggetto che si vende sul mercato. Chi crede di poter prescindere dall'economicità dell'esistenza e da tutto ciò che essa comporta, non ha mai avuto il mio rispetto.”
Italo Calvino, If on a Winter’s Night a Traveler

“Forse a uno scrittore le strade bastava immaginarle per camminarci sopra.”
Francesca Diotallevi, Dai tuoi occhi solamente

“Amico discretissimo, il libro non è petulante, risponde solo se richiesto, non urge oltre quando gli si chiede una sosta. Colmo di parole, tace.”
Giovanni Pozzi, Tacet

“La fruizione di una narrazione in forma di flusso [cinema] implica una continuità percettiva prevalentemente passiva, differente da quella del frammento, che obbliga il fruitore a un ruolo cognitivamente attivo che passa per la pratica dello spostamento dello sguardo e dello sfogliamento. la diversità di ruolo del fruitore, come dirò più avanti, ha un peso anche nel successo delle operazioni di trasposizione. - pag. 155”
Giorgio E.S. Ghisolfi, Superman & Co. Codici del cinema e del fumetto.

Dany Laferrière
“Solo un disoccupato che ha appena pagato l'affitto riuscirebbe a leggere "Guerra e pace" senza saltare le descrizioni dei paesaggi.”
Dany Laferrière, I Am a Japanese Writer: A Novel

Italo Calvino
“Leggere è sempre questo: c'è una cosa che è lì, una cosa fatta di scrittura, un oggetto solido, materiale, che non si può cambiare, e attraverso questa cosa ci si confronta con qualcos'altro che non è presente, qualcos'altro che fa parte del mondo immateriale, invisibile, perché è solo pensabile, immaginabile, o perché c'è stato e non c'è più, passato, perduto, irraggiungibile, nel paese dei morti...
... O che non è presente perché non c'è ancora, qualcosa di desiderato, di temuto, di possibile o impossibile.”
Italo Calvino

Jamaica Kincaid
“Da bambina facevo esattamente la stessa cosa: mi sdraiavo sul letto con i piedi al sole sul davanzale della finestra perché a quel tempo avevo sempre i piedi freddi. Poi mi mettevo a leggere un libro, e questa scena con me sdraiata che leggo un libro mandava mia madre su tutte le furie, certa com'era che fossi destinata a una vita di indolenza, quando invece ero solo destinata a scrivere libri che altri avrebbero letto (34).”
Jamaica Kincaid, My Brother

Daniel Pennac
“E il peso di ogni libro è di quelli che ti tirano verso il basso. Si era seduto relativamente leggero sulla sedia - la leggerezza delle decisioni prese. Ma dopo qualche pagina si è sentito invaso da quella pesantezza dolorosamente familiare, il peso del libro, il peso della noia, l'insopportabile fardello dello sforzo che non ha portato a niente.
Le palpebre gli annunciano l'imminenza del naufragio.
Lo scoglio della pagina 48 ha aperto una falla sotto la sua linea di risoluzioni.
Il libro lo trascina.
Affondano.”
Daniel Pennac, Comme un roman

Alan Bennett
“„Leggere vuol dire sottrarsi. Rendersi irreperibili. Sarebbe già diverso» disse Sir Kevin «se come passatempo fosse meno… egoistico». «Egoistico?». «Forse dovrei dire solipsistico». «E allora lo dica». Al che Sir Kevin si lanciò. «Se potessimo veicolare le sue letture per uno scopo più ampio: acculturare il paese, ad esempio, per promuovere la lettura fra i giovani.”
Alan Bennett, The Uncommon Reader

Paulette Jiles
“Ed eccolo, ancora a fantasticare come uno sciocco, ancora a leggere le notizie dal mondo nella speranza che servissero a qualcosa di buono, però alla fine era costretto a portare un'arma alla cintura e aveva una bambina da proteggere, e nessuna storia stampata poteva cambiare la situazione.”
Paulette Jiles, News of the World

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