Coordinate: 45°38′N 11°57′E

Resana

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Resana
comune
Resana – Stemma
Resana – Bandiera
Resana – Veduta
Resana – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoStefano Bosa (lista civica Impegno per Resana) dal 12-6-2017
Territorio
Coordinate45°38′N 11°57′E
Altitudine31 m s.l.m.
Superficie24,89 km²
Abitanti9 358[1] (30-6-2023)
Densità375,97 ab./km²
FrazioniCastelminio, San Marco
Comuni confinantiCastelfranco Veneto, Loreggia (PD), Piombino Dese (PD), Vedelago
Altre informazioni
Cod. postale31023
Prefisso0423
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026066
Cod. catastaleH238
TargaTV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 408 GG[3]
Nome abitantiresanesi
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Resana
Resana
Resana – Mappa
Resana – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Resana (Rexana in veneto) è un comune italiano di 9 358 abitanti della provincia di Treviso in Veneto.

Origini del nome

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Il toponimo è un tipico prediale riferito a un Rhaesius o a un Resius[4].

Gli insediamenti umani più antichi del territorio di Resana si collocano in epoca preromana. I primi abitatori furono attratti dall'abbondanza di risorse naturali, come il passaggio del vecchio corso del fiume Muson e la presenza di boschi. I reperti archeologici del periodo (principalmente resti di vasellame) si concentrano a Castelminio attorno alle Motte, dei modesti terrapieni in parte ancora esistenti.

Sempre da Castelminio provengono i ritrovamenti riferibili ai Romani (idrie e anfore). Agli stessi si deve la definizione di una centuriazione di cui resta ancora traccia. Nel 75 a.C. fu inoltre tracciata la via Aurelia per collegare Padova ad Asolo: ne è un resto l'attuale via Antica Loreggia, dove è stato individuato parte del sedime originale.

L'intervento dei Romani incentivò il popolamento della zona, con la formazione del primo nucleo del paese in località Gallo, a nord dell'attuale centro.

Notizie più precise sul conto di Resana e delle sue frazioni si hanno a partire dal basso medioevo, quando cominciano a comparire nei documenti vescovili. Di particolare interesse la bolla Justis fratrum del 1152, in cui tra i beni del vescovo di Treviso si annoverano anche il castrum de Resana, cum villa et foresto, et omnibus pertinentiis suis; nel paese esisteva dunque un castello di proprietà del prelato, forse localizzato lungo l'attuale via Castellari. Anche il castello di Brusaporco (come era allora nota Castelminio) era di pertinenza vescovile ed era governato da un "avogaro" scelto nella famiglia dei Tempesta.

Resana seguì le sorti di Treviso e passò alla Serenissima nel corso del XIV secolo. A partire dal XVI secolo compaiono negli estimi i primi possidenti veneziani cui si deve la costruzione di alcune ville.

In epoca napoleonica Resana divenne comune (1807), ma l'attuale assetto territoriale, comprendente le due frazioni, fu raggiunto solo dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia (1866).

All'inizio del XX secolo il paese fu segnato da un'importante emigrazione, diretta verso Argentina, Brasile e Australia. Negli stessi anni si assisté alla nascita delle prime associazioni locali: la Società di Mutuo Soccorso (1904) e l'Unione professionale resanese del Sindacato Veneto Lavoratori della Terra (1912). Questi fenomeni riflettono le difficoltà in cui versava la popolazione dell'epoca, ancora in massima parte contadina.

Nel 1908, completata la ferrovia Venezia-Bassano, fu aperta la stazione di Resana grazie all'interessamento del ministro Ernesto Di Broglio e a Leone Wollemborg, uomini politici con possedimenti a Resana.

Dopo la Grande Guerra l'economia del paese risultò ancora più indebolita e riprese l'emigrazione, ora diretta non solo verso l'America Latina, ma anche in Francia, Belgio e nelle più vicine Lombardia e Piemonte. D'altro canto, fu favorevole la vicinanza a Castelfranco, dove cominciarono a fiorire le industrie manifatturiere.

Un nuovo esodo si verificò nel secondo dopoguerra, diretto specialmente verso Australia, Canada, Argentina, Francia, Svizzera e Belgio. Solo dopo il 1960, in seguito alla crisi che aveva colpito alcune industrie a Castelfranco, Resana ebbe nuove possibilità di sviluppo artigianale e industriale[5].

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 novembre 1960.

Lo stemma si può blasonare:

«D'argento, al castello di rosso, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, accollato a due spade di acciaio al naturale, manicate d'oro, passate in decusse, con le punte all'ingiù. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 1 006, ovvero il 10,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:

  1. Romania 433
  2. Marocco 97
  3. Albania 83
  4. Cina 81
  5. Ghana 53
  6. Kosovo 35
  7. Ucraina 29
  8. Moldavia 28
  9. Burkina Faso 25

Monumenti e luoghi di interesse

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Architetture religiose

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Architetture civili

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Situato davanti alla biblioteca, il Monumento ai caduti di Resana, realizzato da Egisto Caldana nel 1923-1924, commemora i soldati delle guerre mondiali e i dispersi.[8]

  • Villa Barea Toscan, Dolcetta, detta "La Cuba" (XVIII d.C)[9]
  • Villa Nosadini, Di Broglio (XVI d.C.)[10]
  • Il 24 agosto viene festeggiato il patrono di Resana, san Bartolomeo anche detto san Bortolo. In questa occasione si organizza una grande sagra paesana, con pesca di beneficenza, stand gastronomici, musica e balli.
  • In occasione della sagra paesana, viene organizzata dal gruppo Animare Resana la Tradizionale Fiera de San Bortoeo "Mostra Mercato" dedicata all'agricoltura, all'artigianato, al commercio, agli antichi mestieri. Si inizia il sabato sera con l'esposizione delle attrezzature agricole di nuova generazione e l'Expo edilizia, nel campo fiera si svolge l'aratura notturna e la trebbiatura. La domenica si svolge il raduno dei trattori d'epoca e di nuova generazione, delle Vespe, delle auto d'epoca con il "Giro della Castellana" e la tradizionale in mostra mercato del bestiame e la rievocazione dei giochi di una volta.
  • Il 18 settembre si festeggiano i patroni di Castelminio, i santi Vittore e Corona. Nell'occasione si organizza una sagra paesana, con stand gastronomico e musica, inoltre la domenica si tiene il "Palio dea Poenta"
  • Con cadenza biennale vengono organizzati un concorso nazionale di poesia (Premio “Lectura-Città di Resana”) e di fotografia.
  • Presso la frazione di San Marco nei mesi di dicembre e gennaio viene realizzata la mostra internazionale di presepi.
  • Fino al 2010, nel mese di aprile Resana era attraversata dalla maratona di Sant'Antonio, che partiva da Vedelago (TV), e arrivava a Padova (PD), attraversando i comuni di Castelfranco Veneto, Resana, Loreggia, Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche, Campodarsego, Cadoneghe. Ora la partenza è situata nel comune di Campodarsego[11].

Geografia antropica

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Infrastrutture e trasporti

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È dotata dell'omonima stazione ferroviaria.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1949 ... ... Sindaco
1949 1951 Giacomo Brunello Democrazia Cristiana Sindaco
1951 1974 ... ... Sindaco
1974 1993 Mario Frasson Democrazia Cristiana Sindaco
1993 2004 Franco Conte Democrazia Cristiana (1993-1995)

centro-destra (1995-2004)

Sindaco
2004 2009 Mario Frasson centro-destra Sindaco
2009 2013 Loris Mazzorato Civica trasversale Cittadini per Resana (LN - centro-sinistra) Sindaco
2013 2014 Marzia Baso - Commissario prefettizio
2014 2016 Loris Mazzorato Lista civica Un Sindaco del Popolo Veneto Sindaco
2016 2017 Gaetano Tufariello commissario prefettizio
2017 in carica Stefano Bosa Lista civica Impegno per Resana Sindaco

La prima società di calcio a Resana è stata fondata nel 1972 da un gruppo di appassionati e la società ha iniziato a muovere i primi passi come polisportiva, con l’intento di offrire ai giovani varie occasioni di svago Il calcio prese il sopravvento in paese e da polisportiva divenne Associazione calcio e con la realizzazione del nuovo campo sportivo comunale nel 1978, intitolato al primo presidente (stadio comunale Cirillo Ferraro), ci sono stati alcuni anni ricchi di soddisfazioni e risultati importanti. Ricordiamo il campionato di calcio anno 1978/1979 che si concluse con la conquista del titolo provinciale di terza categoria e il passaggio in seconda categoria. Dopo svariati campionati in seconda, si sono avvenuti una ristrutturazione della società e il potenziamento del settore giovanile, che gettarono le basi per esaltanti campionati. Nel campionato 1986/1987 primo posto e promozione in prima categoria; mentre nel campionato 1987/1988 primo posto e promozione nella categoria successiva (Promozione). Nel campionato 1990/1991 classificate quinta. Con la ristrutturazione dei campionati venne promossa in Eccellenza, con tre promozioni e una coppa regionale vinta in cinque anni divenne un esempio di gestione del calcio dilettantistico. Con un settore giovanile fiorente operando nella formazione si ottennero eccellenti risultati, vincendo il campionato under 18 e un campionato provinciale di categoria. Nel 1993 la società si sciolse l’anno successivo il settore giovanile continuò ad operare presso la società del comune di Resana (Gruppo Sportivo San Marco). Nel 1995 fu fondata una nuova società (calcio Resana95) iscritta regolarmente al campionato di terza categoria, in otto anni riuscì a vincere un campionato e essere promossa in seconda e vincere una coppa provinciale poi si sciolse. Nel 2004 viene fondata una nuova società (Unione Sportiva Resana) iscritta regolarmente al campionato di terza categoria con la rispettive squadre del settore giovanile, la società si sciolse nel 2007. Nel 2007 un folto gruppo di persone fondarono la società Associazione Dilettantistica Castelminio San Marco Resana, coinvolgendo tutti i giovani del comune di Resana. Nel 2010 la società cambiò nome nell'attuale denominazione RESANA CSM 2010, dove a tutt'oggi è presente un nutrito settore giovanile con rappresentanza in tutte le categorie dai primi calci agli Allievi. Nel settore Dilettanti la prima squadra attualmente gioca in 2ª categoria, mentre la squadra juniores, dopo aver vinto il campionato provinciale nella stagione 2021/2022, si sta cimentando nel campionato regionale veneto.[12]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 526.
  5. ^ Cenni storici, su comune.resana.tv.it. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 31 luglio 2018.
  8. ^ Monumento ai Caduti di Resana (TV), su Pietre della Memoria, 2 agosto 2022. URL consultato l'8 novembre 2024.
  9. ^ Scheda Villa Barea - Resana (TV), su culturaveneto.it.
  10. ^ Scheda Villa Nosadini, Di Broglio - Resana (TV), su culturaveneto.it.
  11. ^ Maratona di Padova
  12. ^ Home calcio Resana

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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