Godega di Sant'Urbano
Godega di Sant'Urbano comune | |
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L'ingresso del paese con il campanile sullo sfondo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Amministrazione | |
Sindaco | Paola Guzzo (Lega Nord) dal 12-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 45°55′42.92″N 12°23′48.73″E |
Altitudine | 52 m s.l.m. |
Superficie | 24,34 km² |
Abitanti | 5 950[1] (30-6-2023) |
Densità | 244,45 ab./km² |
Frazioni | Bibano, Pianzano |
Comuni confinanti | Codognè, Colle Umberto, Cordignano, Gaiarine, Orsago, San Fior |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31010 |
Prefisso | 0438 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026033 |
Cod. catastale | E071 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 449 GG[3] |
Nome abitanti | godeghesi |
Cartografia | |
Il territorio comunale nella provincia di Treviso. | |
Sito istituzionale | |
Godega di Sant'Urbano (Gódega in veneto) è un comune italiano di 5 950 abitanti della provincia di Treviso, attraversato dal tracciato della Strada statale 13 Pontebbana, e si trova in un punto più o meno equidistante tra i comuni di Conegliano, Vittorio Veneto e Sacile.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Godega viene citata per la prima volta nel 972: «in circuitu Gudagae [...] et de ipsa curte supra nominata Gudago». Come altri toponimi simili (Castello di Godego, Goito) rispecchia l'etnico gothicus, alludendo a un insediamento di Goti.
Con il R.D. 10 novembre 1867, n. 4098 al toponimo è stata aggiunta la seconda parte "di Sant'Urbano" per distinguere il comune da Godego (a sua volta ridenominato, nella stessa occasione, "Castello di Godego"). Sant'Urbano è una località minore posta tra Godega e la frazione Pianzano[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo Godega è una derivazione dell'aggettivo gotica, a ricordare che nel periodo delle invasioni barbariche, nel territorio del comune, intorno al V secolo d.C. sorse un insediamento dei Goti.
Nella zona sono stati tuttavia trovati reperti archeologici più antichi, che testimoniano la presenza di popolazioni autoctone dedite all'agricoltura e alla pastorizia, e successivamente di coloni romani, verosimilmente ex-soldati, ai quali erano stati assegnati piccoli appezzamenti di terreno da bonificare e coltivare. I nomi delle frazioni sono infatti di sicura derivazione latina (Pianzano da Plancius, Bibano da Baebius + il suffisso -anus).
Sotto il dominio dei Da Camino, nel XIII secolo la comunità di Godega si sviluppò intorno a un pozzo, detto Pozzo della Regola, che ancora oggi contrassegna il nucleo abitativo più vecchio del paese. La Regola era un'assemblea costituita dai capi famiglia maggiori di 25 anni, che si riuniva più volte l'anno per deliberare su questioni amministrative, di utilità e di ordine pubblico. A questo periodo risale la prima testimonianza scritta che riferisce dell'Antica Fiera come evento che si svolgeva già da "tempo immemorabile", e che costituiva un importante punto d'incontro tra i residenti dei paesi vicini in occasione del mercato del bestiame.
Fino al 1420, la zona fece parte della podesteria di Sacile, pertanto apparteneva amministrativamente al Friuli (Patriarcato di Aquileia); successivamente passò sotto la Repubblica di Venezia, della quale seguì il destino storico. Con la caduta di quest'ultima, Godega subì prima il passaggio delle truppe dell'esercito napoleonico, poi di quello austroungarico.
Con la formazione del Regno Lombardo-Veneto, al Comune di Godega venne riconosciuta autonomia giuridico-amministrativa e, con l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1867, al toponimo "Godega" venne aggiunta la denominazione " di Sant'Urbano" dichiarata prima dal Consiglio comunale il 19.2.1867 e confermata con Regio Decreto 4098 del 10.11.1867.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 10 luglio 1962.[5]
«Di rosso, alla croce d'argento, accostata in capo da due stelle dello stesso, di otto raggi, attraversata dalla figura di Sant'Urbano martire al naturale, incatenato, fermo sulla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Santa Margherita di Antiochia (Godega)
- Campanile di Godega (Godega)
- Chiesa di San Martino vecchia (Bibano)
- Chiesa di San Martino nuova (Bibano)
- Chiesa di San Lorenzo (Pianzano)
- Cappella di San Giuseppe (Pianzano)
- Chiesa di San Biagio (Baver)
- Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (Levada)
- Chiesa di San Giovanni Battista alle Campanelle (Levada)
- Chiesa della Madonna della Salute (Salvatoronda)
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Ville venete
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è riportato un elenco delle ville venete presenti sul territorio comunale del comune di Godega (tra parentesi località ed epoca):
- Villa Benedetti Pera Riello Favero[6] (Pianzano, XVII secolo)
- Villa Cavalieri Costantini Gasparinetti Burei Marinotti[7] (Baver, XVIII secolo)
- Villa Amalteo Lucheschi[8] (Pianzano, XVIII secolo)
- Casa Gava Salamon[9] detta anche Casa Corva (Godega, XVII secolo)
- Villa Savorgnan (Bibano, XVI secolo)
Pozzo della regola
[modifica | modifica wikitesto]A Godega capoluogo, in un vecchio borgo, si conserva l'antico Pozzo della Regola, risalente al XIII secolo; il manufatto, restaurato nel 2004, è anche detto, in un documento settecentesco, pozzo vecchio de la isola.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[10]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 620, ovvero il 10,3% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[11]:
- Romania: 137
- Albania: 108
- Macedonia del Nord: 54
- Bosnia ed Erzegovina: 51
- Marocco: 44
- Bangladesh: 31
- Cina: 23
- Moldavia: 21
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Molto importante l'Antica Fiera di Godega, che si svolge una volta all'anno la prima settimana di marzo. Questa manifestazione, che ha origini millenarie, nata come mercato di bestiame, attualmente coinvolge molti altri settori quali artigianato, macchine agricole, arredamento, bioedilizia, e si avvale di un ampio spazio espositivo che viene utilizzato negli altri mesi dell'anno per eventi locali di vario genere e manifestazioni quali il mercatino dell'antiquariato, che si svolge la terza domenica del mese per dieci mesi all'anno.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Godega di Sant'Urbano ha due frazioni:
Hanno poi rilevanza anche le località denominate Baver, Levada e Salvatoronda.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Autostrade
[modifica | modifica wikitesto]- Godega di Sant'Urbano è servita dall'autostrada A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano.
Strade statali
[modifica | modifica wikitesto]- Godega di Sant'Urbano è attraversata dalla strada statale 13 Pontebbana
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]La stazione di Pianzano, l'unica nel territorio comunale, si trova lungo la ferrovia Venezia-Udine.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1992 | 1997 | Giovanni Pegolo | Lega Nord | Sindaco | |
1997 | 2002 | Andreino Peruch | Lista civica | Sindaco | |
2002 | 2007 | Donatella Santambrogio | Lista civica | Sindaco | |
2007 | 2012 | Alessandro Bonet | Lista civica | Sindaco | |
2012 | 2017 | Alessandro Bonet | Lista civica | Sindaco | |
2017 | in carica | Paola Guzzo | Lega Nord | Sindaco |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- L'Isle-en-Dodon, dal 2006
- Cordeirópolis
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]La denominazione del comune fino al 1867 era Godega.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Carla Marcato, Gòdega di Sant'Urbano, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 309, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Godega di Sant'Urbano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 17 dicembre 2023.
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
- ^ ISTAT
- ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 30 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comunegodega.tv.it.
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