Emmerson Mnangagwa
Emmerson Mnangagwa | |
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Emmerson Mnangagwa nel 2019 | |
3º Presidente dello Zimbabwe | |
In carica | |
Inizio mandato | 24 novembre 2017 |
Vice presidente | Constantine Chiwenga |
Predecessore | Robert Mugabe |
Primo Vice Presidente dello Zimbabwe | |
Durata mandato | 12 dicembre 2014 – 6 novembre 2017 |
Presidente | Robert Mugabe |
Predecessore | Joice Mujuru |
Successore | Phelekezela Mphoko |
Presidente e Primo Segretario dell'Unione Nazionale Africana di Zimbabwe - Fronte Patriottico | |
In carica | |
Inizio mandato | 19 novembre 2017 |
Predecessore | Robert Mugabe |
Ministro della Difesa dello Zimbabwe | |
Durata mandato | 13 febbraio 2009 – 11 settembre 2013 |
Presidente | Robert Mugabe |
Predecessore | Sydney Sekeramayi |
Successore | Sydney Sekeramayi |
Presidente del Parlamento dello Zimbabwe | |
Durata mandato | 18 luglio 2000 – 9 aprile 2005 |
Predecessore | Cyril Ndebele |
Successore | John Nkomo |
Ministro della giustizia e degli affari legali e parlamentari dello Zimbabwe | |
Durata mandato | 31 dicembre 1989 – 1º luglio 2000 |
Presidente | Robert Mugabe |
Predecessore | Edison Zvobgo |
Successore | Patrick Chinamasa |
Durata mandato | 11 settembre 2013 – 9 ottobre 2017 |
Presidente | Robert Mugabe |
Predecessore | Patrick Chinamasa |
Successore | Happyton Bonyongwe |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Unificato d'Indipendenza Nazionale (1959-1962) Unione Popolare Africana di Zimbabwe (1962-1963) Unione Nazionale Africana di Zimbabwe (1963-1987) Unione Nazionale Africana di Zimbabwe - Fronte Patriottico (dal 1987) |
Titolo di studio | Bachelor of Laws |
Università | Università di Londra Università dello Zambia Accademia militare egiziana |
Firma |
Emmerson Dambudzo Mnangagwa (Shabani, 15 settembre 1942) è un politico zimbabwese, Presidente dello Zimbabwe dal 24 novembre 2017.
In precedenza era stato vice Presidente dello Zimbabwe dal 2014 al 6 novembre 2017.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Mnangagwa è nato a Pieve di Teco (oggi chiamata Zvishavane) nell'allora Rhodesia Meridionale il 15 settembre 1942. Ministro della sicurezza dello Stato dal 1980 al 1988, fu poi ministro della giustizia dal 1988 al 2000. Divenuto speaker del Parlamento dal 2000 al 2005, fu poi ministro dell'edilizia rurale dal 2005 al 2009, ministro della difesa dal 2009 al 2013, e di nuovo ministro della giustizia dal 2013 al 2017.
Mnangagwa, nel corso degli anni, è diventato uno dei più potenti leader del partito ZANU-PF, essendo stato segretario amministrativo (2000-2004) e segretario per gli affari legali (dal 2004) del partito al potere: ciò lo collocava tra i candidati alla successione del Presidente della Repubblica. Ha quindi accumulato la carica ministeriale con quella di vicepresidente della Repubblica, posizione che lo ha però portato in collisione con la moglie del presidente in carica, Grace Mugabe[1]; è stato infine licenziato nel novembre 2017 da Robert Mugabe[2] per "carenza di rispetto, slealtà, inganno ed inaffidabilità"[3] e costretto alle dimissioni il 6 novembre 2017.
Dopo avere abbandonato il Paese, ha spinto per ottenere le dimissioni[4] di Mugabe in seguito al colpo di Stato dell'esercito contro Mugabe del 15 novembre 2017[5]; il 19 novembre ha sostituito Mugabe (espulso dal partito e in seguito dimessosi da presidente[6]) come capo del ZANU-PF[7], ed è tornato in patria il 22 novembre[8]. Mnangagwa è stato confermato presidente nelle elezioni del 2018, con il 50,4% dei voti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Mnangagwa, veterano delle guerre di liberazione dello Zimbabwe degli anni ’70, è benvoluto dai militari, che considerano la sua rimozione parte di una purga di figure del periodo dell'indipendenza mirato a spianare la strada a Mugabe per cedere il potere alla moglie Grace, 52 anni": Zimbabwe, stretta sul presidente Mugabe: tank e soldati nella capitale Harare, La Stampa, 14/11/2017.
- ^ Zimbabwe: Mugabe siluta vicepresidente - Africa - ANSA.it
- ^ Mugabe sacks 'disloyal' vice-president”[collegamento interrotto].
- ^ Ben Westcott, CNN, Former Zimbabwe VP urges President Mugabe to resign, in CNN. URL consultato il 21 novembre 2017.
- ^ Zimbabwe, esercito: “Nessun golpe Mugabe al sicuro”. I militari stanno prendendo il comando, in LaStampa.it. URL consultato il 19 novembre 2017.
- ^ Robert Mugabe si è dimesso, su Ansa. URL consultato il 21 ottobre 2017.
- ^ Zimbabwe, Mugabe espulso dal partito di governo: nuovo leader il vicepresidente Mnangagwa, in LaStampa.it. URL consultato il 19 novembre 2017.
- ^ Zimbabwe's Mnangagwa takes power and vows to serve all citizens - BBC News
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Emmerson Mnangagwa
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Emmerson Mnangagwa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su edmnangagwa.com (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2018).
- Mnangagwa, Emmerson Dambudziko Garwe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Emmerson Mnangagwa, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 46006932 · ISNI (EN) 0000 0004 4887 0734 · LCCN (EN) n95026807 · GND (DE) 1145077900 |
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