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Korolev
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Nel 2011 ricorrevano 50 anni dalla prima passeggiata spaziale di Yuri Gagarin, uno dei momenti culminanti della “corsa allo spazio” e del progresso dell’umanità. Urania, sotto la curatela di Giuseppe Lippi, celebrava l’anniversario con un numero dedicato, e con questo bel romanzo di Aresi.
Qualche anno dopo “Oltre il pianeta del vento”, Aresi si mostra di nuovo valido autore di fantascienza planetaria: senza essere hard come “Rosso di Marte” (tradotto da noi una quindicina d’anni prima; “The Martian” di Andy Weir uscì invece in quello stesso anno), l’ambientazione marziana tra Valles Marineris e Noctis Labyrinthus non fa rimpiangere quella di Kim Stanley Robinson. Anche la storia della cosmonautica sovietica è ben documentata, nei suoi personaggi di punta (Korolev, dalla vita travagliata al punto di essere condannato ad anni di Gulag; Gagarin; la Tereshkova).
Avendo appena letto anche quell'altro romanzo, mi sembra di trovare tòpoi ricorrenti, evidentemente cari all’autore: l’esplorazione di caverne sotterranee con tanto di lago (abbiamo tutti l’imprinting del Viaggio al centro della Terra, penso!), il desiderio, frustrato dalla lontananza, di un figlio da parte del protagonista..
Tutta questa base scientifica non toglie al romanzo di essere quasi una fiaba tecnologica, comprensiva di una storia d’amore resa impossibile dal divario temporale (e anche “Interstellar” sarebbe arrivato qualche anno dopo); un romanzo che è quasi un raccconto lungo, dato che non risponde a tutte le domande e anzi lascia la porta aperta a molti sviluppi; ma è piacevolissimo così.
Del resto, Delos ha non solo ripubblicato il romanzo, ma anche il suo seguito.
Da notare, tornando all’edizione Urania, la ricchezza dei contenuti finali: interviste ai protagonisti della cosmonautica, saggi sulla fantascienza ambientata nello spazio, e altro.
Da notare anche il simpatico gioco di chiamare molti protagonisti come astronauti (Armstrong) o scrittori di fantascienza (Clarke, Hamilton, Thomas Disch, Hal Clement, John Wyndham, addirittura Raymond Gallun; anche con i soli cognomi, come Pamela Dick; e non manca un Piotr Lem) e anche di mainstream (Cormac Steinbeck, Pauline Simenon, Maria Sartre..); non mancano italiani come una Federica Maiorana ma soprattutto un Falessi, che gli appassionati ricorderanno direttore di “Oltre il cielo”..
Qualche anno dopo “Oltre il pianeta del vento”, Aresi si mostra di nuovo valido autore di fantascienza planetaria: senza essere hard come “Rosso di Marte” (tradotto da noi una quindicina d’anni prima; “The Martian” di Andy Weir uscì invece in quello stesso anno), l’ambientazione marziana tra Valles Marineris e Noctis Labyrinthus non fa rimpiangere quella di Kim Stanley Robinson. Anche la storia della cosmonautica sovietica è ben documentata, nei suoi personaggi di punta (Korolev, dalla vita travagliata al punto di essere condannato ad anni di Gulag; Gagarin; la Tereshkova).
Avendo appena letto anche quell'altro romanzo, mi sembra di trovare tòpoi ricorrenti, evidentemente cari all’autore: l’esplorazione di caverne sotterranee con tanto di lago (abbiamo tutti l’imprinting del Viaggio al centro della Terra, penso!), il desiderio, frustrato dalla lontananza, di un figlio da parte del protagonista..
Tutta questa base scientifica non toglie al romanzo di essere quasi una fiaba tecnologica, comprensiva di una storia d’amore resa impossibile dal divario temporale (e anche “Interstellar” sarebbe arrivato qualche anno dopo); un romanzo che è quasi un raccconto lungo, dato che non risponde a tutte le domande e anzi lascia la porta aperta a molti sviluppi; ma è piacevolissimo così.
Del resto, Delos ha non solo ripubblicato il romanzo, ma anche il suo seguito.
Da notare, tornando all’edizione Urania, la ricchezza dei contenuti finali: interviste ai protagonisti della cosmonautica, saggi sulla fantascienza ambientata nello spazio, e altro.
Da notare anche il simpatico gioco di chiamare molti protagonisti come astronauti (Armstrong) o scrittori di fantascienza (Clarke, Hamilton, Thomas Disch, Hal Clement, John Wyndham, addirittura Raymond Gallun; anche con i soli cognomi, come Pamela Dick; e non manca un Piotr Lem) e anche di mainstream (Cormac Steinbeck, Pauline Simenon, Maria Sartre..); non mancano italiani come una Federica Maiorana ma soprattutto un Falessi, che gli appassionati ricorderanno direttore di “Oltre il cielo”..
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Korolev.
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Reading Progress
April 20, 2024
– Shelved as:
to-read
April 20, 2024
– Shelved
July 15, 2024
–
Started Reading
July 18, 2024
–
Finished Reading
July 19, 2024
– Shelved as:
science-fiction