Ivan's Reviews > Maschere per un massacro

Maschere per un massacro by Paolo Rumiz
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"Il passato non impara che qui come in Bosnia, come dalle mie parti, come lungo il Reno, la guerra moderna si accanisce proprio sui mondi plurali e bastardi, allergici alle identità monolitiche. Non capisce che la pace è finita per sempre nel '14, con la fine degli imperi, e che da allora la Terra trema ancora, sulle stesse linee di faglia" (P.R. "Come cavalli che dormono in piedi").

Un attentato alla civiltà multietnica, multiculturale, plurireligiosa, cosmopolita della Bosnia e di Sarajevo; una distruzione quasi riuscita di una convivenza plurisecolare; campagna nazionalista (e sovranista?) contro la città aperta e cosmopolita; accumulazione primitiva (di rapina) fatta dalla parte meno evoluta della nazione, ai danni di quella più raffinata e civile; trogloditi sanguinari contro frequentatori di biblioteche ed eventi musicali. Questo e altro mi è parso di capire nel libro di Rumiz, nel suo stile molto particolare, sanguigno, saettante...

L'ibrido, l'incrociato, mondo fecondo e tollerante, accogliente e stimolante, che arricchisce tutto e tutti al suo contatto, dà fastidio; ha dato e darà sempre fastidio. Ai presuntuosi, ai cretini, ai trogloditi violenti, ai populisti massificati da una cultura di mercato, superficiale e narcisista; a chi ha bisogno di uomini forti e idee forti, poverissime e semplicistiche... a chi ha sempre la ricetta in tasca... a chi non tollera e non riconosce la propria miseria e la proprio responsabilità, a volte, sì, bisogna dirlo, la propria insignificanza...

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Reading Progress

Started Reading
February 26, 2016 – Finished Reading
October 18, 2017 – Shelved

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