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The Scar (New Crobuzon, #2)
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Tanabrus's review
bookshelves: challenge_tbr_2014, weird, read_2014, release_2002, best_read_2014, inglesi
Dec 03, 2010
bookshelves: challenge_tbr_2014, weird, read_2014, release_2002, best_read_2014, inglesi
E’ passato qualche anno (era il settembre del 2010) da quando ho letto il mio primo libro di Miéville.
Si trattava di Perdido Street Station, e per quanto mi fosse piaciuto l’avevo trovato un poco… caotico.
L’autore sembrava quasi perdersi, a tratti, nel mondo fantastico che aveva creato. Si perdeva dietro a descrizioni di creature assurde, strane, folli. Si perdeva dietro alla sua immaginazione, portandoci quasi a fare un giro turistico di New Crozubon, la più grande città di Bas-Lag, senza quasi una meta.
Così è passato un po’ di tempo prima che tornassi su questo mondo, con un libro uscito due anni dopo il primo.
Un libro nettamente migliore, contenendo la stessa prorompente fantasia del primo, ma questa volta l’immaginazione è imbrigliata, sempre funzionale allo scopo, mai lasciata libera di andare per la sua strada.
Il risultato è questo The Scar, una splendida avventura tra pirati e scienziati, una sorta di novello Ventimila leghe sotto i mari dove il Nautilus è Armada, e invece di essere un sottomarino si tratta di una città galleggiante fatta di un’infinità di navi legate insieme.
Armada è una città segreta, in pochi sanno della sua esistenza e ovviamente nessuno la può trovare (anche se un qualche metodo esiste, ovviamente, visto che le navi pirata che partono per le loro missioni riescono sempre a tornare a casa). E’ una città di rifugiati e reietti, un melting-pot culturale che assorbe gli equipaggi delle navi catturate, o almeno le persone di cui si riesce a rompere la lealtà con il loro passato. Le altre, troppo pericolose quindi per la salvezza della città, sono imprigionate.
Armada è una città pirata, divisa in distretti in base alle sue navi principali.
Armada è governata da un consiglio dei capi dei pochi distretti che la costituiscono, tutti molto diversi tra loro: da quello più intellettuale a quello governato dal vampiro Brucolac e dal suo cadre. Fino ad arrivare a Garwater, il distretto più potente, quello più attivo sul fronte della pirateria, dotato del grande dirigibile che funge da vedetta per la città e che vede come suo campione la creatura più potente di tutta Armada, Doul, un misterioso guerriero\prete\studioso imbattibile, armato di una splendida spada di ceramica. Doul è la guardia del corpo della misteriosa coppia che guida Garwater, gli Amanti, i cui corpi sono ricoperti di cicatrici identiche e simmetriche. Masochisti follemente innamorati, legati a tradizioni antiche e assurde di dominio sull’altra persona, desiderosi di unirsi fino a diventare letteralmente una cosa sola.
Armada che naviga nel meraviglioso oceano di Bas-Lag, popolato da creatura affascinanti e stupende, ma anche da insidie misteriose provenienti dalle più profonde oscurità oceaniche.
Arriviamo su Armada quasi subito, dopo pochi capitoli che ci mostrano Bellis Coldwine in fuga da New Crobuzon e diretta a una nuova colonia. Il motivo della fuga è una vecchia storia d’amore con Isaac, il protagonista di Perdido Street Station, in seguito ai cui eventi la milizia cittadina sta braccando, interrogando e probabilmente eliminando tutti coloro che hanno avuto a che fare con lo scienziato. E Bellis non intende venire uccisa per colpa del suo vecchio fidanzato, quindi la fuga.
Sulla nave con lei ci sono altri due protagonisti della storia: Tanner si trova nella stiva, è un Remade incatenato come tutti gli altri, parte del carico umano di prigionieri spediti dalla città nella colonia. Silas viene caricato a bordo durante una sosta, è un personaggio misterioso e pieno di risorse, in possesso di documenti che lo pongono al di sopra del comandante della nave obbligandolo a fare inversione di rotta per tornare a casa: è di vitale importanza per la nazione che lui arrivi quanto prima in patria.
Ovviamente ciò non avverrà, la nave sarà assalita dai pirati e tutti tranne gli ufficiali di grado più alto (che saranno giustiziati sul posto) verranno portati ad Armada. A farsi una nuova vita.
Bellis però non riesce, non vuole adattarsi a questa vita. Sa che a casa stava fuggendo, sa che la città è malata, sa che c’è del marcio. Ma ama New Crobuzon, vuole tornarci. Passa il tempo a pensare a come fare, disdegnando la compagnia di chi invece, catturato con lei, si è già integrato. Come Johannes, uno studioso che risulta essere il motivo per cui la nave è stata abbordata. O come Tanner, che da prigioniero condannato a una condizione di emarginazione a vita è diventato un uomo libero, devoto ad Armada al punto da sottoporsi volontariamente a un nuovo processo di Remade per diventare una creatura totalmente acquatica, in grado quindi di lavorare meglio per la città.
Solo Silas sembra condividere le sue necessità. I due si incontrano spesso, si parlano. E lei scopre che l’uomo è un mercante che agisce da agente per New Crobuzon. E che nella sua ultima missione ha scoperto che un misterioso e terribile popolo acquatico pianifica un’invasione della città. Nei suoi appunti ci sono mappe del loro territorio, indicazioni sulle forze militari, sulle armi, sulle strategie utilizzate. Insieme decidono di fare qualunque cosa per mandare quei piani, quell’avviso alla loro patria.
E sfrutteranno il piano segreto degli Amanti, che Bellis ha scoperto grazie al suo lavoro di bibliotecaria e alla sua amicizia con Johannes: vogliono evocare un Avanc, una creatura mastodontica marina, da un altro piano. E imbrigliarla, controllarla, usarla come mezzo di locomozione per la città.
Ma il gioco è molto più complesso di come sembri. Ognuno ha i suoi scopi segreti. Silas, Doul, gli Amanti, il Broculac, le misteriose creature che dalle profondità marine compaiono sempre più spesso dando la caccia a qualcosa, a qualcuno.
E la Cicatrice del titolo compare di continuo, con più significati.
Il più ovvio lo capiamo verso la fine del libro, quando si viene a conoscenza della Cicatrice nel tessuto della realtà, da cui gli antichi Ghosthead traevano il loro potere di manipolazione delle possibilità, un potere enorme che anche adesso Doul utilizza e altri cercano di ottenere.
Ma ci sono anche altre cicatrici.
Le cicatrici spirituali che legano Bellis e Tanner a New Crobuzon; le cicatrici lasciate nei vivi da chi invece è morto.
Le cicatrici fisiche, malate e folli, degli Amanti; la cicatrice che non guarisce e che rallenta l’Avanc; le cicatrici sulla schiena di Bellis che la portano a chiudere i conti col passato e a poter andare avanti, allo stadio successivo, comprendendo il suo ruolo nello schema delle cose (ed è buffo che tutto ciò che vuole arrivi solo dopo che smette di cercarlo, dopo che le ferite invisibili che da sempre l’attanagliavano sono guarite lasciando cicatrici di entrambi i tipi).
Sarà merito dell’ambientazione ristretta quasi esclusivamente ad Armada, che ha limitato le sortite dell’immaginazione di China alla popolazione della città, alla città stessa, ai Ghosthead, a Doul, ai Cray, agli uomini mosca, ai misteriosi cacciatori.
Sarà merito di una storia più compatta, per quanto quasi ogni personaggio importante avesse i propri fini.
Sarà merito del fatto che nessun personaggio ha goduto di trattamenti speciali occupando più scena del dovuto, ma tutti erano puramente utilizzati al fine della trama (praticamente non sappiamo niente del passato di Tanner e di cosa abbia fatto per finire in galera; né sappiamo niente di Bellis a parte l’escamotage usato per legarla al primo libro e innescare il secondo).
Sarà che mi è piaciuto il finale, dove non viene nemmeno data una vera spiegazione su quale sia la verità, se ci fosse la cascata o se fosse una farsa, se fosse un trucco o se fosse una possibilità evocata con la musica.
Ma mi è piaciuto enormemente questo libro, un libro di avventura con ambientazione weird che sa cosa vuole raccontare e procede a ritmo serrato sui suoi binari, senza divagazioni e senza allungamenti inutili.
Mi è piaciuto molto più che non il libro precedente.
Si trattava di Perdido Street Station, e per quanto mi fosse piaciuto l’avevo trovato un poco… caotico.
L’autore sembrava quasi perdersi, a tratti, nel mondo fantastico che aveva creato. Si perdeva dietro a descrizioni di creature assurde, strane, folli. Si perdeva dietro alla sua immaginazione, portandoci quasi a fare un giro turistico di New Crozubon, la più grande città di Bas-Lag, senza quasi una meta.
Così è passato un po’ di tempo prima che tornassi su questo mondo, con un libro uscito due anni dopo il primo.
Un libro nettamente migliore, contenendo la stessa prorompente fantasia del primo, ma questa volta l’immaginazione è imbrigliata, sempre funzionale allo scopo, mai lasciata libera di andare per la sua strada.
Il risultato è questo The Scar, una splendida avventura tra pirati e scienziati, una sorta di novello Ventimila leghe sotto i mari dove il Nautilus è Armada, e invece di essere un sottomarino si tratta di una città galleggiante fatta di un’infinità di navi legate insieme.
Armada è una città segreta, in pochi sanno della sua esistenza e ovviamente nessuno la può trovare (anche se un qualche metodo esiste, ovviamente, visto che le navi pirata che partono per le loro missioni riescono sempre a tornare a casa). E’ una città di rifugiati e reietti, un melting-pot culturale che assorbe gli equipaggi delle navi catturate, o almeno le persone di cui si riesce a rompere la lealtà con il loro passato. Le altre, troppo pericolose quindi per la salvezza della città, sono imprigionate.
Armada è una città pirata, divisa in distretti in base alle sue navi principali.
Armada è governata da un consiglio dei capi dei pochi distretti che la costituiscono, tutti molto diversi tra loro: da quello più intellettuale a quello governato dal vampiro Brucolac e dal suo cadre. Fino ad arrivare a Garwater, il distretto più potente, quello più attivo sul fronte della pirateria, dotato del grande dirigibile che funge da vedetta per la città e che vede come suo campione la creatura più potente di tutta Armada, Doul, un misterioso guerriero\prete\studioso imbattibile, armato di una splendida spada di ceramica. Doul è la guardia del corpo della misteriosa coppia che guida Garwater, gli Amanti, i cui corpi sono ricoperti di cicatrici identiche e simmetriche. Masochisti follemente innamorati, legati a tradizioni antiche e assurde di dominio sull’altra persona, desiderosi di unirsi fino a diventare letteralmente una cosa sola.
Armada che naviga nel meraviglioso oceano di Bas-Lag, popolato da creatura affascinanti e stupende, ma anche da insidie misteriose provenienti dalle più profonde oscurità oceaniche.
Arriviamo su Armada quasi subito, dopo pochi capitoli che ci mostrano Bellis Coldwine in fuga da New Crobuzon e diretta a una nuova colonia. Il motivo della fuga è una vecchia storia d’amore con Isaac, il protagonista di Perdido Street Station, in seguito ai cui eventi la milizia cittadina sta braccando, interrogando e probabilmente eliminando tutti coloro che hanno avuto a che fare con lo scienziato. E Bellis non intende venire uccisa per colpa del suo vecchio fidanzato, quindi la fuga.
Sulla nave con lei ci sono altri due protagonisti della storia: Tanner si trova nella stiva, è un Remade incatenato come tutti gli altri, parte del carico umano di prigionieri spediti dalla città nella colonia. Silas viene caricato a bordo durante una sosta, è un personaggio misterioso e pieno di risorse, in possesso di documenti che lo pongono al di sopra del comandante della nave obbligandolo a fare inversione di rotta per tornare a casa: è di vitale importanza per la nazione che lui arrivi quanto prima in patria.
Ovviamente ciò non avverrà, la nave sarà assalita dai pirati e tutti tranne gli ufficiali di grado più alto (che saranno giustiziati sul posto) verranno portati ad Armada. A farsi una nuova vita.
Bellis però non riesce, non vuole adattarsi a questa vita. Sa che a casa stava fuggendo, sa che la città è malata, sa che c’è del marcio. Ma ama New Crobuzon, vuole tornarci. Passa il tempo a pensare a come fare, disdegnando la compagnia di chi invece, catturato con lei, si è già integrato. Come Johannes, uno studioso che risulta essere il motivo per cui la nave è stata abbordata. O come Tanner, che da prigioniero condannato a una condizione di emarginazione a vita è diventato un uomo libero, devoto ad Armada al punto da sottoporsi volontariamente a un nuovo processo di Remade per diventare una creatura totalmente acquatica, in grado quindi di lavorare meglio per la città.
Solo Silas sembra condividere le sue necessità. I due si incontrano spesso, si parlano. E lei scopre che l’uomo è un mercante che agisce da agente per New Crobuzon. E che nella sua ultima missione ha scoperto che un misterioso e terribile popolo acquatico pianifica un’invasione della città. Nei suoi appunti ci sono mappe del loro territorio, indicazioni sulle forze militari, sulle armi, sulle strategie utilizzate. Insieme decidono di fare qualunque cosa per mandare quei piani, quell’avviso alla loro patria.
E sfrutteranno il piano segreto degli Amanti, che Bellis ha scoperto grazie al suo lavoro di bibliotecaria e alla sua amicizia con Johannes: vogliono evocare un Avanc, una creatura mastodontica marina, da un altro piano. E imbrigliarla, controllarla, usarla come mezzo di locomozione per la città.
Ma il gioco è molto più complesso di come sembri. Ognuno ha i suoi scopi segreti. Silas, Doul, gli Amanti, il Broculac, le misteriose creature che dalle profondità marine compaiono sempre più spesso dando la caccia a qualcosa, a qualcuno.
E la Cicatrice del titolo compare di continuo, con più significati.
Il più ovvio lo capiamo verso la fine del libro, quando si viene a conoscenza della Cicatrice nel tessuto della realtà, da cui gli antichi Ghosthead traevano il loro potere di manipolazione delle possibilità, un potere enorme che anche adesso Doul utilizza e altri cercano di ottenere.
Ma ci sono anche altre cicatrici.
Le cicatrici spirituali che legano Bellis e Tanner a New Crobuzon; le cicatrici lasciate nei vivi da chi invece è morto.
Le cicatrici fisiche, malate e folli, degli Amanti; la cicatrice che non guarisce e che rallenta l’Avanc; le cicatrici sulla schiena di Bellis che la portano a chiudere i conti col passato e a poter andare avanti, allo stadio successivo, comprendendo il suo ruolo nello schema delle cose (ed è buffo che tutto ciò che vuole arrivi solo dopo che smette di cercarlo, dopo che le ferite invisibili che da sempre l’attanagliavano sono guarite lasciando cicatrici di entrambi i tipi).
Sarà merito dell’ambientazione ristretta quasi esclusivamente ad Armada, che ha limitato le sortite dell’immaginazione di China alla popolazione della città, alla città stessa, ai Ghosthead, a Doul, ai Cray, agli uomini mosca, ai misteriosi cacciatori.
Sarà merito di una storia più compatta, per quanto quasi ogni personaggio importante avesse i propri fini.
Sarà merito del fatto che nessun personaggio ha goduto di trattamenti speciali occupando più scena del dovuto, ma tutti erano puramente utilizzati al fine della trama (praticamente non sappiamo niente del passato di Tanner e di cosa abbia fatto per finire in galera; né sappiamo niente di Bellis a parte l’escamotage usato per legarla al primo libro e innescare il secondo).
Sarà che mi è piaciuto il finale, dove non viene nemmeno data una vera spiegazione su quale sia la verità, se ci fosse la cascata o se fosse una farsa, se fosse un trucco o se fosse una possibilità evocata con la musica.
Ma mi è piaciuto enormemente questo libro, un libro di avventura con ambientazione weird che sa cosa vuole raccontare e procede a ritmo serrato sui suoi binari, senza divagazioni e senza allungamenti inutili.
Mi è piaciuto molto più che non il libro precedente.
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The Scar.
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Reading Progress
December 3, 2010
– Shelved
March 9, 2014
– Shelved as:
challenge_tbr_2014
March 9, 2014
– Shelved as:
weird
March 10, 2014
–
Started Reading
March 10, 2014
–
4.0%
March 11, 2014
–
18.0%
"La storia entra subito nel vivo, con l'arrivo ad Armada mentre le creature delle profondità rimangono sempre presenti e incombenti."
March 12, 2014
–
27.0%
March 13, 2014
–
44.0%
March 15, 2014
–
65.0%
March 16, 2014
–
Finished Reading
March 18, 2014
– Shelved as:
read_2014
March 18, 2014
– Shelved as:
release_2002
March 18, 2014
– Shelved as:
best_read_2014
January 3, 2016
– Shelved as:
inglesi