sussiego
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sussiego m (pl.: sussieghi)
- atteggiamento e contegno sostenuto e serioso che lascia intravedere, dietro la gravità dei modi, dei gesti e delle parole, una componente di altezzosità e di boria confortata da un sentimento di supposta superiorità (di natali, di ceto, di ingegno, di istruzione e simili)
- sus | siè | go
IPA: /susˈsjɛɡo/
dallo spagnolo sosiego "calma", derivato di sosegar "calmare, placare, riposare", dallo spagnolo antico sessegar 'sedersi, adagiarsi', latino volgare *sessicāre, probabile derivato di (sub)sidĕre (participio passato sessum) "mettersi a sedere"
«Il frate portinajo aperse, e accolse il nostro figliuol prodigo con quel maladetto misto di sussiego, di soddisfazione, di clemenza, di commiserazione e di mistero
»
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(Alessandro Manzoni da Fermo e Lucia, capitolo VII)
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Vedi le traduzioni
- Tullio De Mauro, Il nuovo De Mauro edizione online su internazionale.it, Internazionale
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
- Dizionario universale
- Dictionary.com
- AA.VV., Dizionario di italiano edizione on line su sapere.it, De Agostini Editore
- Ottorino Pianigiani, dizionario etimologico online su etimo.it
- G. Devoto, G.C. Oli, Vocabolario illustrato della lingua italiana (Milano, 1977)
- Nicola Zingarelli, Lo Zingarelli 1997: vocabolario della lingua italiana, Zanichelli editore, pagina 1802
- L. Castiglioni, S. Mariotti, IL, Vocabolario della lingua latina (Loescher, 1989)
- Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication