Vigonza | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Veneto | |
Territorio | Padovano | |
Altitudine | 14 m s.l.m. | |
Superficie | 33,32 km² | |
Abitanti | 23.128 (censimento 2021) | |
Nome abitanti | vigontini | |
CAP | 35010 | |
Patrono | san Sebastiano | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Vigonza è una città della regione del Veneto.
Da sapere
[modifica]Quando andare
[modifica]È visitabile in qualsiasi periodo dell'anno. Bisogna fare attenzione alla grande afosità estiva e all'elevato tasso di umidità.
Cenni storici
[modifica]La zona di Vigonza risulta essere stata abitata sin da prima della romanizzazione, il toponimo è citato per la prima volta in un documento del 999.
«Il territorio, bagnato dal Brenta e dal Tergola, fu nei secoli conteso da padovani trevigiani e veneziani. […] La località diede anche origine alla nobile famiglia [dei] Vigonza, celebre nel medioevo. Di origine germanica, questa famiglia venne accettata all'inizio del Mille nella nobiltà padovana». La prima apparizione del nome della frazione di San Vito è stata rintracciata dagli storici in un documento del 1132, mentre nel 1155 parte della campagna vigontina fu donata ai padri benedettini, che vi edificarono un monastero poi soppresso nella prima metà del Quattrocento. Nel 1405 il centro rurale entrò a far parte dei dominii della Repubblica Veneta.
Il campanile della chiesa parrocchiale di Santa Margherita sembrerebbe essere stato eretto tra il 1453 e il 1520, mentre negli anni della guerra della Lega di Cambrai, dopo la sconfitta dei veneziani ad Agnadello del 14 maggio 1509, il paese fu al centro di scontri cruenti. Ne seguì un periodo di stabilità e rinascita durato sino al 1797, anno della caduta della Serenissima a seguito dell'invasione delle truppe napoleoniche. Negli anni che seguirono la Venezia subì numerosi passaggi di mano tra francesi e austriaci. Le occupazioni straniere suscitarono l'astio dei contadini, predati innumerevoli volte dalle armate forestiere e ridotti a un grado di miseria che sotto il governo veneto non avevano mai conosciuto. Infine il Congresso di Vienna (22 settembre 1814 – 9 giugno 1815) confermò il possesso del Veneto all'Impero d'Austria; sino al 1866 Vigonza fece parte del Regno Lombardo-Veneto, poi entrò a far parte del Regno d'Italia.
Durante l'Ottocento la settecentesca Villa Gloria è stata residenza dello storico Andrea Gloria (1821-1911).
Sino alla prima parte del Novecento il tenore di vita della maggioranza degli abitanti di Vigonza rimase assai modesto; la costruzione dell'attuale chiesa parrocchiale fu iniziata il 12 ottobre 1913, l'edificio venne inaugurato l'8 dicembre 1926 e consacrato il 29 maggio 1934. Nel 1937, vicino al municipio, fu costruito il Borgo Rurale progettato dall'architetto Quirino De Giorgio.
Durante la seconda guerra mondiale, Vigonza fu colpita da bombardamenti che precipitarono gli abitanti in una condizione di grande sofferenza. Con il secondo dopoguerra e il miracolo economico, per via del progressivo aumento della prosperità, la vita del paese è profondamente mutata e con essa il suo paesaggio, segnato negli anni da trasformazioni urbanistiche impattanti.
Nel 1982 il comune di Vigonza contava oltre 15 000 abitanti, nel 2002 erano 16.000.
Il deterioramento dell'assetto paesaggistico originario non si è ad oggi arrestato. Fino agli anni Novanta del Novecento, nella zona di San Vito vi era ancora una rete di fossi sulle cui rive erano stati piantati dei noccioli e altri alberi, in seguito la cementificazione ha stravolto il territorio, non senza esporre l'abitato al rischio di allagamenti. Negli anni 2000 a San Vito si è rischiato di edificare un supermercato sull'alveo dell'antico Medoacus, ma le proteste della cittadinanza sono riuscite a far ridurre la cubatura degli stabili rispetto al progetto originario.
Nel 2021 il progetto del Consorzio Bacchiglione, in accordo con il Comune, di realizzare degli invasi per evitare straripamenti nel quartiere Perlasca ha suscitato accese discussioni nella popolazione, e una parte dei residenti ha proposto di ripristinare la rete di fossati tombinati lungo via Pertini, precedentemente coperti per realizzare la lottizzazione dell'area.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In auto
[modifica]Puoi raggiungere Vigonza in auto, utilizzando le principali autostrade e strade statali della zona. Ad esempio, se vieni da Padova, potresti prendere la statale in direzione nord-est.
In treno
[modifica]Anche se non ci sono stazioni ferroviarie direttamente a Vigonza, puoi prendere un treno per Padova e poi proseguire con un autobus o un taxi per raggiungere Vigonza.
In autobus
[modifica]Ci sono servizi di autobus che collegano Vigonza con le città vicine e i centri più grandi della regione. È possibile controllare gli orari e le rotte presso la stazione degli autobus locale o tramite i siti web dei servizi di trasporto pubblico.
Come spostarsi
[modifica]Vigonza è una città relativamente piccola, quindi spostarsi a piedi potrebbe essere un'opzione comoda, soprattutto se devi raggiungere destinazioni vicine.
Con mezzi pubblici
[modifica]Se preferisci utilizzare i mezzi pubblici, ci sono servizi di autobus locali che ti consentono di spostarti all'interno di Vigonza e verso le città vicine. Verifica gli orari e le fermate presso la stazione degli autobus locale.
In auto
[modifica]Se disponi di un'auto, puoi utilizzarla per muoverti liberamente all'interno di Vigonza e nelle zone circostanti. La città è relativamente piccola, quindi spostarsi in auto dovrebbe essere abbastanza semplice.
In Bicicletta
[modifica]Vigonza e le zone circostanti sono adatte per essere esplorate in bicicletta. Potresti noleggiare una bicicletta o portare la tua se ti piace pedalare. Ci sono piste ciclabili e strade poco trafficate che rendono l'esperienza piacevole e sicura.
Cosa vedere
[modifica]Architetture religiose
[modifica]- Chiesa di Santa Margherita. Situata nel centro urbano di Vigonza, è sede parrocchiale e dedicata a Margherita di Antiochia con il titolo di Santa Margherita Vergine e Martire; l'edificio venne costruito tra il 1834 ed il 1837 su progetto di Jacopo Sacchetti, parzialmente ricostruito a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale. nuova è infatti la facciata, realizzata nei tardi anni quaranta. Fa parte del complesso anche l'antico campanile risalente al XVI secolo precedentemente addossato alle vecchia chiesa ora demolita.
- Chiesetta dei Santi Pietro e Paolo (in località Carpane). Edificata nel 1478 su un'insula, sul luogo dove già ne esisteva una precedente, nota dal XII secolo, per proteggerla da possibili inondazioni.
- Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio (a Peraga).
- Chiesa di San Vito (nell'omonima frazione).
Ville venete
[modifica]Nel territorio comunale sono presenti 16 ville venete, registrate nel catalogo dell'IRVV (Istituto Regionale Ville Venete):
- 1 Ca' Badoer, Muneratti, Corinaldi, Via Recanati, 1/ 3/ 5/ 7 (nella frazione di Pionca).
- Villa Spada, Levorato.
- Casino di caccia Pagnucco – Bettanini.
- Villa Alzavola.
- Villa Roman.
- Villa Conte.
- Villa Fongaro.
- Villa Carraro-Pagin – Fattoretto.
- Villa Barbariga, Sala, Basaglia.
- Villa Donaudi.
- Villa Pavanello.
- Villa Arrigoni – Zuccolo.
- Villa Trevisan – Sacchetto.
- Villa Da Peraga, Bettanini.
- Casa canonica di Vigonza.
- Villa Selvatico, Da Porto.
Architettura razionalista
[modifica]- Borgo Rurale Fratelli Grinzato, piazza Zanella (di fronte alla sede municipale). Il complesso fu progettato e realizzato dall'architetto Quirino De Giorgio nella seconda metà degli anni trenta, per conto del regime fascista in attuazione della politica del governo, volta ad eliminare le malsane abitazioni dei contadini dell'epoca denominate "Casoni", con edifici più moderni, salutari, confortevoli e strutturalmente organizzati. Il complesso rappresenta un tipico esempio di architettura razionalista dei primi del '900. Oltre alle casette schierate in forme sinuose spiccano "Il Teatro" recentemente ristrutturato e la "Casa del Fascio", oggi sede del comando di Polizia Locale del Comune.
Eventi e feste
[modifica]- Sagra di Vigonza. Il comune è solito ad organizzarla a cavallo della fine del mese di agosto e inizio del mese di settembre, ogni anno. Un'occasione speciale che unisce tutti gli abitanti di Vigonza e di tutti i Paesi vicini. La sagra è composta da moltissime attrazioni per bambini, per ragazzi più grandi e, inoltre, è caratterizzata dalla presenza di stand gastronomici e da spettacoli a tema che cambiano ogni sera.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Marchioro Luigi.
- Al Vigò.
- Bazabò.
- Birreria Pisani.
- Eurasia sushi Restaurant.
- Trattoria ai Siegoi.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]I comuni confinanti sono: Cadoneghe, Campodarsego, Fiesso d'Artico (VE), Noventa Padovana, Padova, Pianiga (VE), Stra (VE), Villanova di Camposampiero.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Vigonza
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vigonza