Aspetto
Lissone | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Altitudine | 195 m s.l.m. | |
Superficie | 9,3 km² | |
Abitanti | 46.315 (2019) | |
Nome abitanti | lissonesi | |
Prefisso tel | +39 039 | |
CAP | 20851 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Pietro e san Paolo | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Da sapere
[modifica]Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]- Barbjìs: la zona ovest di Lissone, comprese via Varese, via Verdi e corso Matteotti verso San Giorgio. Nella zona esisteva un passaggio a livello fino agli anni ottanta e si deve il nome del rione a uno storico casellante con lunghi baffi, detto appunto qui l'uomo dai Barbis.
- Baregia: è il rione della frazione di Bareggia, nella zona nord-orientale della città sul confine con Macherio e Biassono.
- Burg: combacia il perimetro orientale del centro storico, da via Assunta fino al Cimitero maggiore. Il rione prende il nome dalla Chiesa della Madonna del Borgo.
- Cassin: la zona nord della città, che riunisce le frazioni di Santa Margherita, Aliprandi e le cascine Bini e San Pietro, un tempo inglobate nel Comune di Cassina Aliprandi.
- Cruséta: la zona della Crocetta, ovvero una colonna di pietra con in cima una croce, che si trova dal 2000 al centro dello storico incrocio tra strade che portano al centro di Lissone e alle frazioni di Bareggia e Santa Margherita e a San Giorgio verso Desio.
- Cunvegn e Baldirüna: la zona più orientale di Lissone, al confine con Biassono e Vedano al Lambro, dove si trova il appunto il Convegno, storico complesso rurale e la cascina San Mauro (o Baldirona, appunto), e subito oltre il confine comunale, nel territorio di Vedano al Lambro, anche il Santuario della Misericordia.
- Da là dal punt: tutta la zona sud della città, che sta appunto al "di la del ponte" della stazione ferroviaria. Nel rione si trova il sub-quartiere di via Giotto.
- Gesa Növa: tutta la zona circostante la chiesa prepositurale, o appunto Gesa Nova. Comprende piazza Libertà, combacia con la parte occidentale del centro storico e comprende piazza Libertà, piazza Lega Lombarda, piazza Giovanni XXIII e tutto l'asse di via Sant'Antonio-Loreto.
- Rutunda: il quartiere a sud della città, nella zona di via Monza dove si trova il palazzetto dello sport "PalaFarè". Al limite con San Ròch dove vi era la Chiesa di San Rocco fuori le Mura, oggi Chiesa di San Luigi, il rione deve il nome ad una curva Rutunda che faceva il tram per Monza, oggi sostituito da bus, tra la via Monza e la Via Trieste. Confina con La Biruna-Cazzaniga di Monza.
- Salèta: il polo artigianale convergente intorno a via Buonarroti, immediatamente fuori dalla cerchia del centro. Il rione inizia da piazza Maria Bambina, nei pressi della quale si trova ora un'immagine della Madonna della Salette.
- San Rocc - Barüs: è la zona meridionale del centro della città che, a partire da dove vi era la Chiesa di San Rocco fuori le Mura, ( San Ròch) oggi Chiesa di San Luigi, comprende il quadrilatero tra la ferrovia, Piazza Garibaldi, fino ad arrivare a viale della Repubblica.
- Vialort: comprende il quartiere a sudest del viale della Repubblica, da Via Pacinotti (sub-quartiere), il Vialone che collega Lissone a Monza. Anticamente Vialort (via degli orti) era il nome dialettale della zona.
Come arrivare
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Palazzo del Mobile (Centro del Mobile di Gualtiero Galmanini), Via Nuova Valassina, 206. Il Palazzo del mobile è un icona del design razionalista, di interesse internazionale, fu progettato nel 1955 da uno dei più importanti designer della storia italiana Gualtiero Galmanini con Vittorio Faglia. I disegni di eliocopia originali di Galmaninie Falglia sono esposti nella collezione permanente del Museo MAC di Lissone.
- 2 MAC Lissone (Museo d'Arte Contemporanea), Viale Elisa Ancona, 6, museo@comune.lissone.mb.it. Mer-Ven 10:00-13:00, Gio 16:00-19:00, Sab-Dom 10:00-12:00 e 15:00-19:00.
Eventi e feste
[modifica]- Palio Lissonese. Manifestazione tradizional-popolare. Consiste nella rievocazione storica della corsa dei Lixiones, i portatori d'acqua che avevano il compito di rifornire l'esercito dell'Impero Romano. Il termine palio, derivante dal latino pallium (telo di stoffa rettangolare indossato come soprabito sopra la tunica romana), indicava in origine solamente la pezza di stoffa preziosa che era posta al punto d'arrivo e che era assegnata al vincitore della tenzone. In seguito il significato venne allargato alla festa in generale, intendendo per palio l'insieme dei riti e delle consuetudini strettamente collegate alla corsa vera e propria. Il palio si regge su dodici rioni, cui è diviso il territorio comunale. Il Palio Lissonese, così come ideato originariamente, constava di due gare. Una, ancora praticata, tra i portatori d'acqua e fondatori della città in epoca romana (Lixiones) e l'altra, ormai abbandonata, tra i falegnami (Legnàmee) della città. Le gare, anticipate per un mese da diverse prove di abilità e culturali tra i rappresentanti dei dodici rioni, sono precedute da un corteo storico nel quale i rappresentanti dei rioni sfilano in costumi d'epoca romana e in abiti storici, a ricordo della fondazione della città. Ogni rione, sfila con il proprio gonfalone storico, seguito dai figuranti e dagli atleti che si cimenteranno nelle gare sportive, che servono a incoronare il rione vincitore del Palio. Ogni squadra è retta dalla figura del Capitano di Rione, scelto tra gli appartenenti del quartiere, che ha il compito di rappresentare i concittadini durante tutta la durata delle gare.
Il Palio, nella sua versione attuale, risale al 1989. La manifestazione si svolge ogni due anni (di solito negli anni dispari) nel mese di giugno e vi partecipano i dodici rioni in cui è suddivisa la città. Al termine delle gare (sportive, culturali e artistiche) si svolge la corsa del portatore d'acqua. Una staffetta intorno alla centrale piazza Libertà, alla quale ogni rione partecipa con due rionisti. La particolarità di questa gara è costituita dal fatto che ogni corridore deve correre con in spalla un'orcia piena d'acqua, che simbolicamente rappresenta il lavoro dei fondatori della città.
Per tutto il mese che precede la corsa del portatore d'acqua i rionisti si scontrano in numerose prove sportive, culturali e d'abilità ognuna delle quali è disputata, a rotazione, nei singoli rioni, come ad esempio quelle di: canto, gioco delle carte, gioco delle bocce, gioco della dama vivente, costume storico e premiazione della Regina di Lissone, pittura, fotografia, torneo di calcio e torneo di danza.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
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