Primo dizionario aereo italiano/Dizionario
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abbattere — colpire un aereo in modo da provocarne la caduta oppure la discesa forzata.
accensione — l’assieme dei dispositivi che provocano l’accensione della miscela nei cilindri del motore.
acrobazia — manovra per far prendere o descrivere all’aeroplano posizioni o traiettorie anormali.
aereo — è usato per indicare un mezzo aereo senza precisarne il tipo.
aerodinamica — scienza che studia le forze che agiscono sui corpi in movimento nell’aria.
aerodromo — campo d’atterraggio, partenza, manutenzione e ricovero per aeroplani, dotato di capannoni stabili e servizi sussidiari (segnalazioni, rifornimenti, riparazioni, ecc.) — vedi: aeroporto, aeroscalo, campo d’aviazione, campo di fortuna.
aerofotografia — tecnica dell’eseguire le fotografie durante il volo — vedi: aerofotogrammetria.
aerofotogrammetria — perfezionamento dell’aerofotografia per rilievi del terreno mediante fotografie prese successivamente e combacianti — l’aerofotogrammetria consta di alcuni dispositivi che danno il rilievo esatto ed uniforme di una zona mantenendo costante l’angolo di presa delle singole fotografie malgrado le oscillazioni dell’apparecchio.
aerolinea — servizio di trasporto aereo esercitato costantemente lungo un determinato percorso — vedi: aviolinea.
aeromobile — indica un mezzo di trasporto aereo di qualsiasi tipo.
aeronauta — persona che naviga su aerostati.
aeronautica — il complesso di tutte le attività che riguardano il volo — vedi: aerodinamica, aeronavigazione, aerostatica, aviazione.
aeronave — dirigibile di grandi dimensioni con una o più cabine per trasporto di passeggeri.
aeronavigazione — parte dell’aeronautica che si riferisce al volo umano.
aeroplano — macchina volante costituita dall’assieme di superfici disposte in modo che, attaccando l’aria con la velocità impressale da un propulsore, provoca una reazione sufficiente a sollevarla e sostenerla nell’atmosfera. — Oltre a tali superfici o piani portanti detti comunemente ali, ed al propulsore (elica e motore) la struttura dell’aeroplano comporta essenzialmente altri piani manovrabili (timoni) che ne dirigono il volo ed organi atti a compiere il distacco ed il contatto col suolo (carrello). Per aeroplano s'intende specialmente apparecchio terrestre — vedi: idrovolante, elicottero, ortottero, velivolo.
aeroporto — campo d’aviazione adibito all’atterraggio e partenza di aeroplani in servizio civile.
aeroscalo — località di atterraggio, rifornimento e partenza che costituisce scalo intermedio fra le basi di una linea aerea.
aerostatica — parte della fisica che tratta le leggi dei corpi immersi in fluidi gasosi — s’intende anche: parte dell’aeronautica che riguarda il volo con mezzi più leggeri dell’aria (aerostati, dirigibili).
aerostato — mezzo aereo costituito da un involucro gonfiato con gas più leggero dell’aria al quale è collegata una navicella che contiene persone od altri pesi. — Essendo il tutto più leggero del peso dell’aria che l’aerostato sposta con la sua mole, questo tende ad innalzarsi finchè tale squilibrio permane. Appositi dispositivi, valvola, zavorra, palloncino di compensazione, permettono di manovrare per salire e scendere in modo da sfruttare le correnti aeree e navigare così nell’atmosfera.
aerostiere — persona addetta al servizio od alla manovra di aerostati.
ala — ognuna delle parti in cui è diviso simmetricamente un piano portante dell’aeroplano — si può intendere anche per ala una intera superficie portante disposta sullo stesso piano orizzontale, quando il suo sviluppo non sia interrotto dall’interposizione della fusoliera o di altra armatura costituente corpo centrale (p. es. l’ala superiore del biplano e l’ala del monoplano parasole).
ala sottile — è quella il cui spessore è ridotto a proporzioni appena consentite dalla necessaria resistenza costruttiva — avendo maggiore penetrazione è usata per certi tipi di apparecchi da corsa.
ala spessa — è quella il cui spessore supera notevolmente le necessità di resistenza costruttiva ottenendo certi requisiti di portanza e di stabilità — è specialmente usata per aeroplani commerciali.
albero dell’elica — albero ruotante, azionato dal motore, sul quale è imperniata l’elica — Vedi demoltiplicatore e presa diretta.
albero motore — il suo fulcro di potenza costituito da un albero ruotante — vedi: presa diretta.
alettone — porzione dei piani alari intagliata ed imperniata nelle loro estremità contrapposte e manovrabile per regolare l’inclinazione laterale dell’apparecchio. — vedi: svergolamento.
alettone compensato — alettone la cui superficie si estende per un tratto oltre la punta estrema dell’ala ed anteriormente al proprio pernio di rotazione per agire con compensazione — oppure alettone che porta un piccolo piano supplementare sovrapposto allo stesso scopo, — vedi: compensazione e piano di compensazione.
ali a diedro — come ali a V — ma tale denominazione è usata anche quando il V delle ali è capovolto — cioè se formano un diedro rivolto tanto verso l’alto, quanto in basso.
ali a freccia — viste di pianta hanno una configurazione a punta di freccia.
ali a V — sono quelle disposte in modo che, guardando l’apparecchio di fronte, formano un V molto aperto — vedi: ali a diedro.
ali ripiegabili — sono quelle che, pur rimanendo attaccate al corpo dell’apparecchio, si possono disporre lungo la fusoliera con un dispositivo che rende rapida e semplice tale operazione di smontaggio. L’apparecchio può così essere ricoverato in poco spazio ed anche essere trainato sulle strade senza eccessivo ingombro.
allarme — segnalazione della presenza di aerei nemici.
alimentazione — il complesso dei dispositivi che forniscono il carburante al motore durante la sua marcia.
alimentazione per gravità — o per caduta — è quella che si ottiene piazzando il serbatoio del carburante in posizione sopraelevata rispetto al carburatore di modo che la benzina fluisce nelle tubazioni e giunge al carburatore in virtù del proprio peso.
alimentazione per pressione — è quella ottenuta con serbatoi piazzati anche al di sotto del carburatore. All’interno di tali serbatoi l’aria che occupa lo spazio sopra il livello della benzina è mantenuto in pressione da apposite pompe e perciò la benzina è spinta costantemente nelle tubazioni che la portano al carburatore — vedi: pompa a mano e pompa-motore.
allungamento — rapporto fra l’apertura e la profondità di un piano portante.
Se riferito al dirigibile indica il rapporto fra la lunghezza del pallone ed il suo diametro.
altimetro — strumento di precisione che indica l’altezza a cui esso si trova. È formato con un barometro che, col variare della pressione atmosferica alle diverse quote, sposta una lancetta su un quadrante graduato — vedi: barografo.
ammaraggio — la manovra dell’ammarare.
ammaraggio forzato — ammaraggio eseguito per cause che rendono impossibile o pericoloso il proseguimento del volo.
ammarare — il discendere in acqua dell’idrovolante o di aereo adatto a questo scopo.
ammortizzatore — parte del carrello che consente il molleggiamento delle ruote per attenuare il rullio ed assorbire gli urti durante la corsa di slancio e l’atterraggio.
ammortizzatore del paracadute — è la congiunzione elastica interposta fra il corpo del paracadutista e le funi allo scopo di attenuare lo strappo all’istante dell’apertura della calotta.
ancora — organo simile alle ancore marine ma per lo più ad uncini multipli oppure accoppiati in serie come quelli di un erpice.
Serve ad ancorare l’aerostato od a frenarne la corsa rasente il suolo, ma la sua manovra è rischiosa ed imperfetta tanto che molti aeronauti rinunciano a servirsene.
anello — (del paracadute) — anello che fa capo alla fune che serve al paracadutista per provocare l’apertura del paracadute.
anemometro — strumenta misuratore della velocità del vento. Esistono numerosi tipi di anemometri basati su differenti principi (a mulinello, a pressione e depressione d’aria, pendolare, a reazione ecc.) — vedi: indicatore di velocità.
anfibio — aeroplano adatto a compiere la partenza e la discesa tanto in terra che sull’acqua.
L’anfibio più tipico è l’idrovolante a scafo centrale unico al quale è adattato un carrello mobile.
angolo d’attacco — angolo formato dal piano delle ali con l’asse dell’elica.
angolo di deriva — angolo della rotta effettiva dell’aereo con la sua direzione apparente — vedi derivare.
angolo di discesa — angolo della traiettoria che compie un aereo in discesa, rispetto al piano dell’orizzonte.
angolo d’incidenza — (delle ali) come angolo d’attacco.
Se riferito all’apparecchio s’intende la sua inclinazione di impennata durante il volo rettilineo o comunque (anche nella virata o nella spirale) l’angolo formato dall’asse longitudinale con la traiettoria del volo.
angolo di planata — inclinazione dell’asse longitudinale dell’apparecchio rispetto al piano dell’orizzonte durante la discesa a volo librato.
angolo di seduta — inclinazione dell’asse longitudinale dell’aeroplano rispetto al suolo durante la posizione di seduta.
anitra — aeroplano senza coda con equilibratore anteriore.
apertura — distanza fra le estremità delle ali misurata rettilineamente (vedi distesa).
Anche: misurazione dell’ampiezza nel senso trasversale di qualsiasi piano aerodinamico.
apparecchio — termine generico per indicare un aereo — specialmente usato con riferimento ai mezzi più pesanti (aeroplano, idrovolante, ecc.).
apparecchio autostabile — munito di dispositivi che ne correggono automaticamente le oscillazioni e gli sbandamenti mediante appositi inclinometri. Questi, registrando le inclinazioni subite dall’apparecchio, fanno agire un servo-motore che aziona i timoni per fare le correzioni — vedi: apparecchio telecomandato.
apparecchio cabina — o apparecchio a cabina — è quello con la fusoliera o lo scafo internamente foggiato a cabina per passeggeri mentre i posti dei piloti possono essere all’esterno. Vi sono anche apparecchi monoposti o biposti a cabina e quindi con pilotaggio in posto chiuso. In tal caso la struttura della fusoliera consente le finestre a cristalli necessarie per la visibilità indispensabile al pilotaggio — vedi: periscopio.
apparecchio commerciale — apparecchio generalmente a cabina addetto al servizio su linee aeree.
apparecchio d’acrobazia — tipo di apparecchio da caccia appositamente rinforzato per resistere agli sforzi eccezionali durante le manovre acrobatiche.
apparecchio da bombardamento — tipo di grandi dimensioni e potenza, capace di sollevare un ingente carico di bombe e di rifornimento ed armato per la difesa.
apparecchio da caccia — apparecchio adatto a raggiungere e colpire aerei nemici perciò di piccole dimensioni e grande velocità ascensionale ed orizzontale, maneggevole ed armato di mitragliatrici — generalmente monoposto.
apparecchio da corsa — apparecchio a superficie alare ridotta, profilato per la massima penetrazione e con motore di grande potenza per aumentare la velocità orizzontale anche a scapito della portanza e della velocità ascensionale.
apparecchio da ricognizione — tipo di medie dimensioni, armato per la difesa e con velocità ed autonomia adatte a compiere incursioni all’interno del territorio nemico per eseguire rilievi fotografici, segnalazioni di obiettivi per artiglieria ed osservazioni varie.
apparecchio da sport — apparecchio di piccole dimensioni e poco costo, sovente con ali ripiegabili e munito di motore di piccola potenza e poco consumo.
apparecchio da turismo — tipo di media grandezza e con buona autonomia, adatto a compiere viaggi con passeggeri.
apparecchio scuola — tipo a due o più posti ed a doppio comando, per lo più munito di un dispositivo che permette al pilota istruttore di bloccare o rendere folli i comandi dell’allievo indipendentemente dai propri.
apparecchio telecomandato — apparecchio autostabile munito di una radio-ricevente che comanda un servo-motore per azionare i timoni di modo che da terra si può dirigere entro certi limiti l’apparecchio senza l’intervento del pilota. — vedi: apparecchio autostabile.
asta di comando — asta che trasmette rigidamente il movimento di comando di timoni o alettoni.
asse dell’elica — linea retta ideale passante per il centro dell’elica e perpendicolare al suo piano di rotazione.
asse del motore — linea retta ideale parallela all’albero motore e passante per il suo centro.
asse longitudinale — linea retta ideale passante per il centro di gravità dell’apparecchio e parallela all’asse dell’elica.
asse trasversale — linea retta ideale passante orizzontalmente per il centro di gravità dell’apparecchio e perpendicolare al suo asse longitudinale.
attaccare — od attaccare l’aria — il presentarsi alla corrente di un corpo aerodinamico.
attacco — genericamente: modo di attaccare l’aria — specialmente s’intende l’inclinazione dei piani di un aereo rispetto al senso del volo.
atterraggio — manovra con la quale un aereo prende contatto col terreno — vedi: discesa.
atterraggio di fortuna — atterraggio imprevisto eseguito su terreno non precedentemente adattato a tale scopo.
atterraggio forzato — atterraggio eseguito per cause che rendono impossibile o pericoloso il proseguimento del volo.
atterrare — compiere l’atterraggio.
atterrare di pancia — atterrare richiamando l’apparecchio in anticipo di modo che esso si appoggia pesantemente sul terreno o sull’acqua.
atterrare sulla coda — o di coda — come atterrare di pancia ma ancora più accentuato di modo che l’apparecchio tocca il terreno o l’acqua in posizione impennata appoggiando prima la coda.
atterrare sulle ruote — atterrare in velocità di modo che l’apparecchio dopo aver appoggiato le ruote sul terreno, continua a corrervi per lungo tratto a coda sollevata.
autonomia — capacità di un aereo a mantenersi in volo, senza essere rifornito da terra o da un altro aereo, per un dato tempo (autonomia in ore) o per un dato percorso (autonomia in Km.) — vedi rifornimento aereo.
autogiro — tipo di aeroplano a superficie alare molto ridotta, nel quale la forza di sostentamento è parzialmente ottenuta da una grande ruota a pale simili a quelle di un mulino a vento e disposta orizzontalmente a parasole sopra la fusoliera. — Tale ruota è imperniata a folle e perciò sotto l’azione della corrente gira su se stessa generando un piano di rotazione che ha la funzione di una superficie portante circolare.
autorotazione — tendenza dell’apparecchio a ruotare attorno ad un asse passante per il suo centro di gravità quando esso si trova ad un forte angolo d’incidenza ed è soggetto ad un vento obliquo come nella discesa a spirale.
Tale tendenza a continuare e ad accentuare il moto spiralico aumenta quanto maggiormente è arretrato il centro di gravità dell’apparecchio.
aviatore — persona specializzata in aviazione e che esercita costantemente l’attività di volo, anche se non pilota — vedi pilota, aviere, aeronauta.
aviazione — parte dell’aeronautica che comprende il volo con mezzi più pesanti dell’aria. — (aeroplani, idrovolanti, elicotteri, ecc.).
aviere — soldato di truppa addetto all’aviazione.
aviolinea — linea aerea esercitata con aeroplani od idrovolanti.
avviamento — la manovra del mettere in marcia il motore. — vedi: contatto - contatto! - tolto! - lanciare l’elica.
avviamento automatico — manovra di messa in marcia del motore compiuta con mezzi meccanici (motore supplementare, cartuccie detonanti, ecc.). — vedi: lanciare l’elica.
avvitamento — il precipitare dell’apparecchio a capofitto e con movimento di rotazione su se stesso durante il quale i timoni non esercitano più la loro funzione normale — può essere involontario e preceduto da una scivolata d’ala non corretta oppure provocato come manovra acrobatica — vedi: vite rovesciata.
avvitarsi — eseguire l’avvitamento.
baffo — ventaglio d’acqua sollevato dalla chiglia dell’idrovolante durante l’idroplanamento.
barografo — strumento che registra le altezze tenute durante il volo. È costituito da un altimetro la cui lancetta indicatrice porta una punta stilografica che segna un grafico sopra una cartina avvolta ad rullo d’orologeria.
Le graduazioni per ascissi ed ordinate di tale cartina permettono la lettura delle altezze in rapporto ai tempi impiegati a raggiungerle.
beccheggio — movimento oscillatorio dell’apparecchio nel senso longitudinale durante il volo.
bimotore — apparecchio munito di due motori azionanti ciascuno un’elica — vedi: motori in coppia.
biplano — aeroplano con due piani alari sovrapposti. — vedi: monoplano in coppia.
biposto — apparecchio a due posti.
blindatura — complesso delle parti rigide del rivestimento dell’apparecchio e specialmente della sua fusoliera, che sono facilmente staccabili per accedervi all’interno.
bordo d’attacco — porzione dell’ala che comprende la sua bordatura anteriore.
bordo d’uscita — porzione dell’ala che comprende la sua bordatura posteriore.
botte — manovra acrobatica cosidetta perchè l’apparecchio nell’eseguirla procede in volo rovesciandosi lateralmente e girando come avanzasse all’interno di una botte con le ruote appoggiate alle sue pareti.
Esso descrive così, apparentemente, uno o più giri di avvitamento nel senso orizzontale. In realtà l’apparecchio compie una rapida traiettoria elicoidale spostando il proprio asse di rotazione lungo la superficie interna di un cilindro.
bottone di pressione — meccanismo che, mediante semplice pressione, provoca l’istantaneo sganciamento della cintura.
bretelle — dispositivo di sicurezza simile alle comuni bretelle ed aggiunto alla cintura per meglio legare il corpo del pilota al seggiolino quando egli deve fare dell’acrobazia.
Le bretelle del paracadutista abbracciano anche la parte inferiore del suo corpo e servono a collegarlo alle funi del paracadute mediante una giunzione unica e con l’interposizione di un ammortizzatore — vedi: ammortizzatore del paracadute.
bum — onomatopea che esprime i rimbalzi subiti talvolta dall’apparecchio durante atterraggi od ammaraggi eseguiti imperfettamente oppure ostacolati dall’irregolarità del terreno o dalle onde — vedi: prendere dei bum.
cabina — navicella del dirigibile opportunamente profilata e formante una camera chiusa nella quale l’equipaggio ed i passeggeri possono prendere posto al riparo dalla corrente. Anche aeroplani ed idrovolanti possono avere la fusoliera o lo scafo foggiato a cabina. — vedi: apparecchio a cabina.
caccia — azione aerea per colpire ed abbattere aerei nemici — vedi: apparecchio da caccia e volo di caccia.
cadere — prendere terra senza avere il controllo della manovra.
Quindi non è caduta un atterraggio che provochi una capovolta o rottura dell’apparecchio.
cadere di pancia — cadere verticalmente o quasi, per mancanza di velocità e quindi di sostentamento, pur mantenendo l’apparecchio in posizione di volo normale.
cadere in aria — precipitare per un certo tratto senza avere il controllo della manovra ma riuscendo a rimettersi prima di toccare il suolo.
caduta e caduta in aria — vedi: cadere e cadere in aria.
calotta — parte essenziale del paracadute, formata da una superficie a calotta sferica che durante la discesa si apre ad ombrello.
calottina — piccola calotta supplementare che, in certi tipi di paracadute, è collegata alla calotta principale e si apre prima di questa per facilitarne lo sbocciamento.
campana — dispositivo di comando del monoplano classico Blériot. È un’espansione circolare a forma di campana adattata all’articolazione della leva di comando e portante i fili che si dipartono dai suoi bordi per azionare il timone di profondità e la torsione delle ali.
In seguito venne usato il termine “cloche„
(campana) per indicare la leva di comando anche se non provvista di campana.
Vedi: fare la campana.
campata — suddivisione del capannone determinata dalle sue pareti interne o dalle file di colonne che servono di sostegno alla costruzione.
campo d’aviazione — località attrezzata ed adibita anche non stabilmente alla partenza atterraggio e ricovero di aeroplani — vedi: aerodromo.
campo di fortuna — terreno adattato anche al solo atterraggio di aerei — per lo più sprovvisto di capannoni ma segnalato sulle carte di navigazione aerea e riconoscibile dall’alto — vedi: T.
campo scuola — campo d’aviazione adibito a scuola di pilotaggio.
camuffamento — l’effetto del camuffare.
camuffare — truccare un aereo con colori e disegni atti a renderlo meno visibile al nemico.
candela — posizione verticale dell’apparecchio in discesa a capofitto — oppure completamente impennato — vedi: imbarcarsi.
candela (del motore) — accessorio che costituisce l’apparato dal quale scocca la scintilla per l’esplosione della miscela — consta di una cavità cilindrica variamente foggiata, contenente gli elettrodi, rivestita di porcellana od altro materiale isolante ed avvitata nella testa del cilindro.
capanna — armatura a sagoma triangolare che, in alcuni biplani, collega la fusoliera con l’ala superiore ed in alcuni monoplani serve di puntello ai fili che collegano le ali alla fusoliera.
capannone — costruzione che sorge isolatamente o in raggruppamenti sui campi di aviazione per contenere gli aerei e provvedere alla loro manutenzione e riparazione.
Vi sono tipi diversi di capannoni secondo le forme ed i materiali impiegati nella loro costruzione: tela da tenda, legno, muratura, lastre di cemento, lamiere e ferro, ecc.
capovolgersi — eseguire una capovolta.
capovolta — rovesciamento dell’aeroplano all’atto dell’atterraggio o durante il rullaggio in seguito al quale l’apparecchio rimane capovolto — vedi: picchiare il naso.
Poco usato per capovolgimento dell’apparecchio in volo — vedi: volo rovesciato.
carburante — sostanza impiegata per formare la miscela che alimenta il motore.
carburatore — apparato annesso al motore e costituito da una scatola che forma camera comunicante coll’atmosfera, col motore e col serbatoio del carburante. Tale scatola contiene una vaschetta con un galleggiante regolatore dell’afflusso della benzina ed altri dispositivi che mescolano questa all’aria e la evaporano per effetto dell’aspirazione del motore. — Così si forma e viene dosata la miscela.
carico — il complesso dei pesi sollevati dall’aereo.
carico alare — rapporto fra il peso complessivo dell’apparecchio e la sua superficie portante.
carico unitario — è il rapporto espresso numericamente fra il peso complessivo dell’apparecchio e la misura della sua superficie portante (carico per mq.) — oppure fra il suo peso e la potenza della sua forza motrice (carico per H. P.).
carico utile — Il carico che l’apparecchio può portare oltre il peso degli elementi indispensabili al volo (pilota, rifornimenti, ecc.).
carlinga — parte centrale dell’apparecchio foggiata secondo una delle tipiche strutture in uso (carlinga, fusoliera, scafo, ecc.).
La carlinga è costituita da un’armatura rivestita a forma di imbarcazione e contenente i posti degli aviatori e talvolta i motori, i serbatoi e tutto od in parte il carico.
La carlinga, a differenza della fusoliera, non si prolunga posterioramente fino a portare la coda che viene invece sostenuta dalla trave di coda.
carrello — il complesso delle parti dell’aeroplano che costituiscono il suo principale appoggio sul terreno e servono per corrervi nel prendere lo slancio e per atterrare.
carrello di traino — veicolo rudimentale formato con un’intelaiatura e due o più ruote che serve per appoggiarvi certi velivoli mentre vengono trainati per prendere lo slancio.
Altri tipi di carrelli di traino sono impiegati per trainare gli idrovolanti dal capannone allo scivolo od anche per la manovra degli aeroplani.
carrello mobile — tipo di carrello snodato che gli apparecchi anfibi portano ripiegato sui fianchi dello scafo-fusoliera e viene proteso come un carrello normale in caso di atterraggio.
Anche alcuni tipi di aeroplani non anfibi sono muniti di carrello mobile e ripiegabile in una cavità della fusoliera durante il volo per diminuire la resistenza all’avanzamento.
carrello sganciabile — tipo di carrello collegato all’apparecchio mediante un congegno che permette di disfarsene durante il volo.
È usato specialmente per aeroplani costruiti o adattati eccezionalmente per lunghe trasvolate sopra i mari, allo scopo di diminuire il rischio in caso di ammaraggio forzato.
casco — copricapo di sicurezza formato da una fodera ammortizzatrice e da un rivestimento resistente. Serve per proteggere l’aviatore dalla violenza degli urti in caso di caduta.
castello — armatura che sostiene il motore.
catapulta — ordigno simile alle antiche catapulte guerresche che serve a lanciare aeroplani od idrovolanti quando non si disponga dello spazio necessario alla corsa di slancio. È usata specialmente su navi da guerra per il lancio di idrovolanti.
cellula — la parte centrale di un apparecchio biplano o multiplano formata dall’assieme delle sue ali e relativi montanti, escluse le parti annesse come carlinga e carrello. Per cellula come elemento di un apparecchio cellulare, vedi: cellulare.
cellulare — apparecchio a superfici portanti sovrapposte ed intersecate da piani stabilizzatori in modo da formare una velatura a cellule o compartimenti multipli.
centina — elemento singolo della nervatura dell’ala che concorre a formarne la struttura d’appoggio per il rivestimento.
Il tipo di centina più comune è un listello di legno sagomato secondo il profilo dell’ala e con numerosi fori in due dei quali sono infilati i longaroni mentre gli altri servono di alleggerimento.
centro di gravità — punto d’applicazione della risultante dei pesi dell’apparecchio.
centro di pressione — dell’apparecchio: punto d’applicazione della risultante delle pressioni che agiscono sulle sue superfici portanti — di un piano portante: punto d’applicazione della sua spinta alare.
centro di resistenza — punto d’applicazione della risultante di tutte le resistenze all’avanzamento che premono sull’apparecchio.
centro di spinta — punto d’applicazione della risultante di tutte le pressioni dirette verso l’alto che agiscono sull’apparecchio.
Se riferito all’aerostato s’intende il punto d’applicazione della sua spinta dell’aria.
cerchio — manovra acrobatica che consiste nell’impennare l’apparecchio ed oltrapassare la posizione verticale fino a capovolgerlo e quindi rimetterlo, descrivendo così un cerchio in aria — in altri tempi detto: cerchio della morte.
cerchio (della mitragliatrice) — telaio circolare formato da una rotaia che cinge il posto del mitragliere e sulla quale si può far scorrere il sostegno della mitragliatrice durante il puntamento.
cerchio di carico — anello in legno od in metallo interposto orizzontalmente fra il pallone e la navicella dello sferico. — Ad esso fanno capo dall’alto le funi di prolungamento della rete e dal basso quelle di sospensione della navicella.
cerchio poggia testa — semicerchio di metallo rivestito con un’imbottitura e piazzato di fronte al pilota negli apparecchi da caccia — serve per appoggiarvi la testa mentre si prende la mira col collimatore.
cervo volante — intelaiatura di materiale leggero ricoperta di tela e formante una o più superfici con funzione di piani portanti. Tale apparato, se viene disposto contro vento e trattenuto da una fune si solleva in aria e vi si libra raggiungendo talvolta grandi altezze — Serve per studiare le correnti ed i fenomeni dell’atmosfera e può innalzare macchine fotografiche e strumenti meteorologici e di osservazione varia.
chiglia — parte centrale dello scafo dell’idrovolante sagomata per fendere l’acqua.
cicchetto — iniezione di benzina fatta direttamente nei cilindri del motore prima dell’avviamento per facilitare tale operazione.
cicloplano — macchina volante che consta di una bicicletta munita di superfici portanti ed azionata da forza umana.
cielo di.... — (seguito dal nome di una località) — espressione convenzionale usata per indicare la zona aerea che sta sopra la località menzionata.
cilindro — parte del motore foggiata a recipiente cilindrico entro cui avviene lo scoppio della miscela e lo scorrimento o corsa dello stantuffo.
cintura — dispositivo di sicurezza che serve a legare l’aviatore al seggiolino e gli permette di slegarsi automaticamente — vedi: bottone di pressione.
coda — il complesso della parte terminale dell’apparecchio e dei piani che vi sono innestati (equilibratore, deriva, timoni, ecc.).
cofano — ricopertura in lamiera che racchiude il motore e può agevolmente essere sollevata o staccata.
collimatore — strumento che serve al puntamento di quelle mitragliatrici che sono solidalmente fisse all’apparecchio, come nei tipi da caccia — è un canocchiale col quale viene proiettato un reticolo di mira sul bersaglio senza occultarlo e con la possibilità di spostare l’occhio entro certi limiti senza falsare la mira. — Rimane così soppressa la neccessità di individuare la linea di mira coi due punti distinti o “mirini„ dei fucili e delle mitragliatrici comuni.
comandi — l’insieme degli organi che servono ad azionare i timoni ed i piani mobili dell’aereo oppure i dispositivi che regolano la marcia del motore — vedi: leva di comando.
comando bloccato — comando che non funziona a causa di un ostacolo interposto nelle sue trasmissioni o per un guasto che ne impedisce qualsiasi movimento — vedi: comando incantato.
comando coniugato — dispositivo di collegamento che permette di azionare con un solo movimento due o più comandi che agiscono simultaneamente nello stesso senso — (per es: nei biplani che hanno alettoni tanto alle ali superiori che a quelle inferiori, ciascuna coppia di alettoni è azionata da comandi coniugati — lo stesso dicasi per gli apparecchi con due o più timoni di direzione affiancati).
comando di fortuna — è quello che viene piazzato davanti al posto dell’osservatore o di altro aviatore che normalmente non ha la funzione di pilotare perchè questi se ne serva in caso di incidente che impedisca la manovra al pilota.
comando folle — si ha quando un comando si può muovere normalmente senza però riuscire a far funzionare i dispositivi che esso aziona.
comando incantato — comando il cui funzionamento è frenato od arrestato solo parzialmente oppure momentaneamente da un guasto o da un ostacolo.
comando invertito — si ha quando l’apparecchio vola in posizione fortemente inclinata di fianco (virate e spirali) di modo che il timone di direzione, anzichè essere verticale, tende a disporsi orizzontalmente come il timone di profondità e questo a sua volta resta obliquato verso la verticale.
In tal caso i timoni si scambiano reciprocamente la propria funzione ed il pilota manovra di conseguenza.
Anche durante il volo rovesciato rimane invertito il comando del timone di profondità ed il pilota deve compiere la manovra a rovescio — cioè tirando a sè la leva per picchiare e spingendola in avanti per impennare.
comando registrabile — comando munito di dispositivi che permette di variare preventivamente l’ampiezza dei suoi movimenti.
compartimento di collisione — parte anteriore del galleggiante o dello scafo dell’idrovolante, isolata mediante una parete a tenuta stagna. — Ha per scopo di mantenere il galleggiamento anche in caso di collisione che provochi invasione d’acqua in tal compartimento.
compasso induttore — strumento che serve a segnare la rotta con maggior precisione della bussola evitando gli errori dovuti allo spostamento dell’orizzonte ed alle rotazioni intempestive della rosa. — appena l’aereo devia da una direzione prestabilita con la messa a punto dello strumento (operazione che si può compiere anche in volo) un motorino influenzato dal magnetismo terrestre genera una corrente. — Tale corrente è rilevata da un voltametro che sposta l’indice di un quadrante, e registra così le deviazioni della rotta.
compensare — vedi: compensazione.
compensazione — diminuzione dello sforzo che occorre per far agire timoni od alettoni o manovrare altri piani nella corrente — si ottiene dando alla superficie che si vuole compensare una configurazione tale che una sua porzione risulti protesa anterioramente al proprio asse di rotazione. (timone o piano compensato) — oppure sovrapponendo parallelamente al piano da compensare un piccolo piano supplementare disposto in modo che la corrente vi preme con effetto di leva sul piano principale e ne facilita la rotazione (piano di compensazione).
Vi sono anche compensazioni mediante pesi molle, ecc. — vedi: timone compensato.
conchiglia — pezzo staccabile del rivestimento esterno dell’apparecchio. — Le conchiglie, cosidette per la loro forma, sono profilate secondo corrente e servono a ricoprire le sporgenze come carrucole, punte di montantini, ecc.
cono d’ancora — attrezzo usato per gli aerostati che debbono abbassarsi o scendere su zone di acqua. È composto di un cono di stoffa che ha un foro al suo vertice e la cui base è formata da un cerchio rigido. — Lasciandolo cadere sull’acqua mentre è trascinato dall’aerostato, al quale è collegato con una fune, il cono d’ancora si riempie e col suo peso trattiene la navicella come una boa. Per disancorarsi si può vuotare rapidamente il cono d’ancora innalzandolo mediante una funicella supplementare che è legata al suo apice.
contagiri — strumento che indica la velocità di rotazione dell’elica — come: tachimetro.
contatto — meccanismo che stabilisce o interrompe la corrente d’accensione al motore. Gli apparecchi con motore rotativo, la cui velocità si riduce mediante continue interruzioni, hanno il contatto piazzato nell’impugnatura della leva di comando. — vedi: spuntare.
contatto! — parola convenzionale usata durante la manovra di avviamento del motore fra pilota e motorista per confermare che è stata data la corrente di accensione — vedi: tolto!
corda di regolazione — fune di comando della valvola che negli aerostati regola l’uscita del gas dall’involucro.
corda di sospensione — ognuna delle corde dell’aerostato che tengono attaccata la navicella al pallone oppure al cerchio di carico come negli sferici.
cordone di strappo — fune a portata di mano dell’aeronauta che serve a provocare lo strappo di una striscia dell’involucro al polo superiore dell’aerostato.
Si ricorre a tale manovra per procedere allo sgonfiamento del pallone dopo la discesa oppure per provocare un repentina atterraggio quando l’aerostato sia in prossimità del terreno.
corpo aerodinamico — corpo destinato ad essere esposto alla corrente e quindi foggiato secondo le leggi aerodinamiche per avere una buona penetrazione o per dare un buon sostentamento.
corrente — il fluire dell’aria che un aereo risente causa il suo spostarsi nell’atmosfera. — Si usa più propriamente per indicare la corrente d’aria che l’apparecchio incontra volando in linea di volo e perciò diretta parallelamente al suo asse longitudinale. (p. es. profilo secondo corrente).
corsa d’arresto — percorso che l’apparecchio compie durante l’atterraggio dal punto di contatto col suolo fino al punto in cui può fermarsi.
corsa di slancio — percorso che l’apparecchio compie rullando per acquistare la velocità sufficiente a decollare.
crocera — l’incrocio dei fili di collegamento disposti fra i montanti e le ali o fra altre parti dello scheletro dell’apparecchio per renderne indeformabile la struttura.
crociera — volo eseguito seguendo un determinato percorso — militarmente s’intende un volo eseguito mantenendosi sopra una zona delimitata e con uno scopo determinato — vedi: volo di crociera.
cruscotto — tavola piazzata davanti al posto del pilota sulla quale sono fissati gli strumenti registratori ed indicatori e talvolta l’interruttore dell’accensione del motore e dell’illuminazione od altri comandi.
culla — parte del castello sagomata a forma concava in cui è appoggiato e fissato il basamento del motore.
curvatura — la forma ricurva che viene data ai piani portanti od alle ali per migliorarne la portanza. Le curvature hanno svariati profili o sezioni, secondo i diversi rapporti che si vogliono ottenere fra portanza e penetrazione.
dare piede — spingere avanti uno dei piedi appoggiati sulla pedaliera per azionare il timone di direzione.
decollaggio — la manovra del decollare.
decollare — lo staccarsi dell’apparecchio dalla terra o dall’acqua dopo la corsa di slancio.
deflettore — sporgenza della chiglia dell’idrovolante sagomata in modo da ricacciare in basso i baffi.
demoltiplicatore — meccanismo che riduce con rapporto costante la velocità di rotazione dell’elica rispetto a quello dell’albero motore.
derapare — l’azione dello slittamento verso l’esterno della virata che subisce talvolta l’apparecchio per insufficiente inclinazione laterale o per manovra altrimenti imperfetta.
deriva — l’effetto del derivare. — Usato anche come: piano di deriva.
derivare — il deviare della rotta dell’apparecchio rispetto al senso apparente della sua marcia per effetto di vento laterale.
derivometro — come: indicatore di deriva.
dirigibile — aerostato munito di propulsori e di timoni per dirigerne l’aeronavigazione. — Il pallone del dirigibile è di forma allungata perchè la sua mole incontri minore resistenza all’avanzamento.
dirigibilista — persona addetta all’aeronavigazione su dirigibili od alla loro manovra o manutenzione.
discesa — il prender terra di un aereo — più propriamente usato con riferimento agli aerostati — vedi: atterrare - ammarare.
Per discesa del paracadute s’intende più particolarmente il tratto compreso fra lo sbocciamento ed il contatto col suolo (esclusa la fase di lancio).
discesa forzata — quella provocata da cause che rendono impossibile o pericoloso il proseguimento del volo.
distesa — misura della larghezza di una superficie alare disposta a V, a diedro o variamente incurvata od ondulata. La distesa di un apparecchio viene misurata da un’estremità all’altra delle ali, non rettilineamente come si fa per l’apertura, ma seguendo il piano alare in tutto il suo sviluppo.
dorsale — la parte superiore della fusoliera che costituisce il suo dorso.
dorso — la parte dell’apparecchio rivolta verso l’alto e come tale opposta al suo ventre — vedi: superficie dorsale.
drago — vedi: pallone drago.
elica — organo di propulsione costituito da due o più braccia dette pale contrapposte su di un asse comune, uguali ed equidistanti fra di loro e foggiate a superficie elicoidale di modo che ruotando penetra nell’aria e vi avanza come una vite.
elica di propulsione — espressione usata per specificare che l’elica serve alla propulsione orizzontale e perciò è disposta secondo un piano di rotazione verticale — vedi: elica di sostentamento, ed elica propulsiva.
elica di sostentamento — elica disposta secondo un piano di rotazione orizzontale di modo che la sua trazione è diretta verso l’alto — vedi: elicoplano ed elicottero.
elica motrice — piccola elica che viene esposta alla corrente ed è fatta ruotare dalla resistenza dell’aria — serve per azionare meccanismi secondari dell’apparecchio (pompe per la circolazione di fluidi, motorino del compasso induttore, ecc.)
elica propulsiva — elica piazzata posteriormente al centro di gravità dell’apparecchio (rispetto al senso della marcia) e che perciò ne spinge il peso. — Denominazione usata anche per: elica di propulsione.
elica trattiva — elica piazzata anteriormente al centro di gravità, dell’apparecchio (rispetto al senso della marcia) e che perciò ne trascina il peso.
elicoplano — macchina volante in cui la forza di sostentamento è ottenuta in parte con superfici portanti come quelle dell’aeroplano ed in parte con eliche di sostentamento.
elicottero — macchina volante nella quale tanto la propulsione orizzontale quanto il sostentamento sono interamente ottenuti mediante eliche — L’elicottero tipico è formato con almeno due grandi eliche di sostentamento ruotanti in senso contrario per eliminare reciprocamente l’effetto delle proprie reazioni passive.
La spinta orizzontale è ottenuta con eliche di propulsione oppure col dare alle eliche di sostentamento una certa inclinazione rispetto al piano orizzontale.
Alcuni piani fissi ed altri manovrabili, come le derive ed i timoni degli aeroplani, servono a stabilizzare e dirigere il volo dell’elicottero ed un carrello a farlo posare sul terreno.
Questo tipo di macchina volante, malgrado i vantaggi che offre il suo innalzamento verticale, è ancora nella fase di studio od in quello sperimentale, causa lo scarso sostentamento che si ottiene dalle eliche ed il difficile problema della discesa in caso d’arresto nel loro funzionamento.
equatore — linea convenzionale che circoscrive il pallone tagliandolo orizzontalmente all’altezza del suo massimo sviluppo.
equilibratore — piano disposto orizzontalmente e manovrabile per equilibrare l’aereo nel senso longitudinale (salita e discesa) — più propriamente usato per indicare il timone di profondità che in certi tipi di apparecchi è posto anteriormente anzichè di coda — vedi: anitra.
equilibrio — facoltà dell’aereo a mantenersi durante il volo in posizione normalmente stabile — vedi: linea di volo.
essere corto — trovarsi ad altezza non sufficiente per giungere planando fino ad un determinato punto.
essere lungo — trovarsi ad altezza eccessiva per poter giungere ad un determinato punto con una sola planata rettilinea.
fare il pieno — riempire completamente i serbatoi dell’apparecchio.
fare la campana — far eseguire all’apparecchio un’ampia oscillazione pendolare simile al movimento di una campana. — Tale manovra si ottiene impennando fortemente l’aeroplano dopo aver tolto o rallentato il motore e mantenendolo in tale posizione fin a fermarlo in aria, farlo piombare a capofitto e quindi richiamarlo quando ha raggiunto od oltreppassato la posizione di caduta verticale.
fare la foglia — scendere a motore fermo o rallentato, scivolando d’ala alternativamente a destra ed a sinistra.
fare la retta — esercitazione con la quale l’allievo-pilota si inizia al pilotaggio percorrendo un breve volo rettilineo.
fare piattello — (o prendere dei piattelli) — prendere una serie di rimbalzi durante l’amarraggio, a causa delle onde o per manovra imperfetta.
fare un otto — eseguire due virate consecutive in senso opposto, facendo descrivere all’apparecchio una traiettoria a forma di 8.
fili di comando — quelli che servono a muovere i timoni o gli alettoni.
finezza — facoltà dell’apparecchio o delle sue parti di avanzare nell’aria incontrando poca resistenza in virtù delle proprie forme opportunamente profilate — come penetrazione ma specialmente usato per “buona penetrazione„.
floscio — tipo di dirigibile il cui pallone mantiene la propria forma senza armature rigide interne — l’involucro è mantenuto teso unicamente dalla pressione del gas e reso indeformabile da un’armatura funicolare interna.
foglia morta — discesa a motore fermo o rallentato eseguita facendo perdere continuamente di velocità all’apparecchio e facendolo scivolare d’ala con movimenti alternati e lenti.
foro d’uscita — apertura tonda praticata al centro della calotta del paracadute con funzione di sfiatatoio — serve a stabilizzare la discesa ed a diminuire le oscillazioni.
forza ascensionale — forza propria del l’aerostato che si manifesta con tendenza a salire ed è causata dal suo minor peso in confronto di quello del volume d’aria spostato dalla sua mole.
forza di sostentamento — è data dal complesso delle reazioni (pressioni ed aspirazioni) a cui sono soggetti i piani portanti. Tale forza è diretta verso l’alto e tende a sostenere o «sostentare» i piani stessi e quindi l’aereo col quale essi formano corpo.
fusoliera — la parte centrale dell’apparecchio che ne costituisce il corpo principale contenente il motore e le sue parti annesse ed i posti per gli aviatori. — La parte anteriore della fusoliera è opportunamente arrotondata o profilata in modo da fendere l’aria e porta innestate le ali — posterioramente essa si prolunga in forma affusolata e termina con la coda. Alcuni tipi di apparecchi hanno due o più fusoliere o scafi-fusoliere accoppiati nei quali è ripartito il carico.
galleggiamento — fase durante la quale l’idrovolante galleggia — vedi: idroplanamento. S’intende anche per galleggiamento il comportamento dell’idrovolante riferito alle sue doti di equilibrio nel galleggiare (p. es: galleggiamento ottimo).
Per galleggiamento durante l’aeronavigazione, vedi: galleggiare.
galleggiante — scatola vuota a tenuta stagna che certi idrovolanti portano in numero e forme diverse come mezzo d’appoggio sull’acqua.
Tali scatole per lo più accoppiate come le ruote del carrello, sono affusolate e razionalmente profilate per slittare sull’acqua e per fendere l’aria.
galleggiante pallonetto — galleggiantino supplementare che può venir formato quando occorre mediante un palloncino gonfiabile all’istante.
galleggiantino — piccolo galleggiante che in certi idrovolanti è disposto sotto ciascuna estremità delle ali per impedir loro di pescare nell’acqua durante il galleggiamento.
galleggiare — lo star sospeso in aria di un aerostato senza salire nè scendere — il che avviene quando esso si trova in una zona ove il peso del volume d’aria spostato dalla sua mole è uguale al peso dell’aerostato stesso.
gamba di forza — ognuna delle grosse aste o tubi molto resistenti che costituiscono l’armatura verticale del carrello e sostengono il peso dell’apparecchio.
gradino — intagliatura o salto a forma di gradino praticata sul fondo dello scafo d’idrovolante nella parte che pesca nell’acqua. — Serve a facilitare il distacco dalla superficie dell’acqua durante l’idroplanamento.
gruppo motore — l’insieme del macchinario che genera la forza motrice per azionare il propulsore.
gruppo propulsore — l’assieme del gruppo motore e del propulsore.
idro — abbreviativo per: idrovolante.
idroaviazione — parte dell’aviazione che si riferisce al volo con idrovolanti.
idroplanamento — lo scivolare sull’acqua dell’idrovolante con una certa velocità per cui l’apparecchio, oltre a galleggiare come un’imbarcazione, è anche soggetto parzialmente al sostentamento ed all’equilibrio dei suoi piani aerodinamici. — Idroplanamento è anche lo scivolare sull’acqua dell’idroplano.
idroplano — imbarcazione a motore munita di alette laterali piazzate sotto la linea d’immersione. Tali alette durante la corsa agiscono come piani portanti nell’acqua e, sollevandosi, fanno emergere progressivamente lo scafo fino a farlo strisciare sulla superficie.
L’imbarcazione raggiunge così grande velocità senza però abbandonare completamente il contatto con l’acqua.
idroscalo — località adibita alla partenza ed ammaraggio di idrovolanti, anche se non dotata di capannoni per il loro ricovero.
idroscivolante — imbarcazione formata con uno o più galleggianti e munita di elica aerea che la fa scivolare sull’acqua.
idrovolante — macchina volante come l’aeroplano ma provvista di galleggianti o di scafo ed attrezzata in modo da compiere la partenza e la discesa unicamente in acqua. — vedi: aeroplano ed anfibio.
imbarcarsi — prolungare una picchiata in posizione verticale o talmente accentuata da provocare un progressivo aumento di velocità fino ad impedire che i timoni possano funzionare per riprendere la posizione normale — detto anche: impegnarsi.
imbarcata — vedi: imbarcarsi.
imbardare — l’improvviso girare su se stesso che l’apparecchio compie talvolta durante il rullaggio.
Tale sbandamento avviene specialmente quando l’apparecchio corre sul terreno con velocità così ridotta che i timoni non possono efficacemente agire per correggere la tendenza a girare alla quale esso è soggetto per effetto della rotazione dell’elica, per le irregolarità del terreno e specialmente per vento laterale.
imbardata — il movimento dell’imbardare.
impegnarsi — come: imbarcarsi.
impennaggio — il complesso dei piani disposti orizzontalmente ad una certa distanza dalle ali per equilibrare l’apparecchio nel senso longitudinale e farlo salire o scendere. L’impennaggio può essere anteriore (equilibratore) oppure posteriore e formante la coda. — In tal caso è per lo più diviso in due parti combacianti: una fissa (stabilizzatore), l’altra manovrabile (timone di profondità).
impennare — puntare l’apparecchio verso l’alto.
impennata — inclinazione verso l’alto dell’apparecchio.
Per impennata s’intende più specialmente: un repentino balzo verso l’alto eseguito impennando fortemente l’apparecchio.
incidenza — (delle ali o dei piani) — misura del loro angolo d’attacco.
Per incidenza dell’apparecchio vedi: angolo d’incidenza.
incidenza negativa — l’incidenza è detta negativa quando il suo angolo è compreso al di sotto della linea dell’orizzonte — per il caso inverso si usa semplicemente: incidenza, sottintendendo positiva.
incidenza variabile — dispositivo speciale che permette di variare l’incidenza delle ali durante il volo per modificare la velocità e la portanza dell’apparecchio.
inclinare — mettere l’apparecchio in posizione lateralmente obliqua rispetto all’orizzonte — per l’inclinazione nel senso longitudinale, vedi: impennare, picchiare, tuffare.
inclinometro — strumento che indica le inclinazioni laterali e longitudinali che l’apparecchio assume durante il volo — ne esistono differenti tipi: a pendolo, a bolla d’aria, a livello di liquidi, a giroscopio, ecc..
indicatore dell’orizzonte — inclinometro che riproduce le inclinazioni dell’apparecchio secondo il loro valore figurativo rispetto all’orizzonte.
indicatore di deriva — strumento che misura l’angolo di deriva — è composto di un traguardo che viene orientato in modo che i punti individuati sul terreno si vedono sfilare secondo la direzione di un filo del traguardo stesso. — Risulta così, rispetto alla direzione dell’apparecchio, con un angolo di deriva la cui lettura è fatta su un’apposito settore graduato.
indicatore di salita e di discesa — strumento che indica la velocità di salita o di discesa dell’aereo. — È basato sul funzionamento di una capsuletta manometrica in cui l’aria viene aspirata o compressa secondo che l’apparecchio vola in salita o in discesa.
indicatore di sbandamento — strumento che registra gli sbandamenti laterali dell’apparecchio in volo e ne indica l’intensità.
indicatore di velocità — anemometro piazzato sull’aereo ed esposto in modo da indicare la velocità della corrente. Si ottiene così la misura della velocità relativa dell’apparecchio.
indicatore di velocità rispetto al suolo — strumento mediante il quale si può calcolare la velocità dell’aereo rispetto al suolo tenendo conto dell’angolo di deriva, fissando un punto di riferimento e misurando il tempo intercorso fra il passaggio di tale punto su due traguardi dello strumento.
indicatore di virata — strumento che registra l’ampiezza della virata che l’aereo descrive.
incrociare — volare mantenendosi sopra una determinata zona — vedi: volo di crociera.
incrociatore — od incrociatore aereo — apparecchio di grandi dimensioni, tipo da bombardamento ed armato di uno o più cannoni.
interruttore — come: contatto.
inversione — (od inversione di marcia) — vedi: marcia invertita.
Per inversione dei comandi vedi: comando invertito.
involucro — il complesso di tessuto od altro materiale impermeabile che contiene il gas del l’aerostato formando il pallone propriamente detto.
lanciare l’elica — operazione preliminare all’avviamento del motore — consiste nel far compiere a mano alcune rotazioni all’elica prima di dare l’accensione al motore — s’intende più propriamente la manovra necessaria per mettere in marcia i motori rotativi che esigono uno slancio di rotazione impresso all’elica per potersi avviare.
lancio — manovra per imprimere ad aeroplani od a velivoli la velocità iniziale.
S’intende anche: una discesa dall’alto con paracadute.
La fase di lancio è propriamente quella durante la quale il corpo del paracadutista è proiettato nel vuoto e precipita prima dello sbocciamento.
lancio con catapulta — lancio di un aeroplano o di un velivolo ottenuto mediante catapulta.
lancio con elastico — lancio di un velivolo ottenuto con uno o più cavi elastici sottoposti a tensione.
lancio con fune — lancio di un velivolo ottenuto trainandolo mediante una fune.
lancio con molle — come: lancio con elastico, ma con l’impiego di molle a spirale.
leva — o leva di comando — asta o bastone imperniato nella sua parte bassa e piazzato davanti al pilota che lo impugna per manovrare il timone di profondità con movimento dall’avanti all’indietro e lo svergolamento con movimento laterale.
La leva viene così inclinata in tutti i sensi composti, sommando gli effetti delle due manovre con un solo movimento.
In tal caso essa è provvista di una semplice, impugnatura o manopola ed è detta anche manico (“manche à balai„).
La leva può anche essere mobile in un solo senso (dall’avanti all’indietro) per azionare il timone di profondità e può portare un’impugnatura a manubrio od a volante che serve per compiere l’altra manovra, cioè quella degli alettoni.
librarsi — mantenersi in aria in virtù di un principio che non sia basato sulla propulsione meccanica — detto dell’aerostato, del cervo volante, del velivolo ed anche dell’aeroplano quando non sia soggetto alla propulsione dell’elica — vedi: volo librato.
libratore — velivolo rudimentale usato dai pionieri dell’aviazione — capace di librarsi in voli slittati ma inadatto a compiere lunghi voli a vela.
linea aerea — servizio di trasporto compiuto periodicamente con qualsiasi mezzo aereo — vedi: aviolinea.
linea dei voli — striscia di terreno del campo d’aviazione lungo la quale si dispongono solitamente gli aeroplani per spiccare il volo.
linea di corrente — è quella determinata dal fluire della corrente quando l’aereo tiene la linea di volo — quindi è parallela al suo asse longitudinale.
linea di volo — posizione normale tenuta dall’aereo in volo — vale a dire quando il suo asse longitudinale e quello trasversale risultano disposti orizzontalmente.
longarone — ognuna delle travi che si prolungano per tutta l’estensione dell’ala o della fusoliera e costituiscono la principale armatura del loro scheletro.
magnete — apparato elettrico annesso al motore per generare la corrente d’accensione. Esso è principalmente costituito da calamite permanenti foggiate a ferro di cavallo che racchiudono un indotto azionato dal motore.
magnetino d’avviamento — piccolo magnete supplementare, non azionato dal motore, che serve a dare l’accensione durante l’avviamento.
mancamento — interruzione irregolare e saltuaria nella marcia del motore.
maneggevolezza — attitudine dell’apparecchio a rispondere ai comandi prontamente e senza richiedere eccessivo sforzo.
manetta anticipo — piccola leva imperniata su di un settore — serve a spostare in modo graduabile i meccanismi del magnete che variano la frequenza dell’accensione.
manetta aria — piccola leva imperniata su di un settore — serve per regolare l’entrata dell’aria al carburatore.
manetta benzina — piccola leva imperniata su di un settore — serve per regolare l’afflusso della benzina al carburatore.
manetta gas — piccola leva imperniata su di un settore — serve per regolare l’immissione della miscela nel motore.
manica — sacco di stoffa a forma di imbuto allungato che si appende alla cima di apposite antenne sui campi di aviazione — serve a segnalare la direzione del vento che, soffiandovi dentro, la mantiene tesa orizzontalmente.
manico — come: leva di comando — ma questa voce è usata solo quando essa non porta un impugnatura a volante od a manubrio — vedi: leva.
manicotto — parte terminale del polo inferiore del pallone foggiata a tubo. — serve al gonfiamento e, durante P ascensione, consente l’eventuale uscita di gas per aumento di volume.
manometro benzina — manometro che indica la pressione a cui è sottoposta la benzina nel serbatoio — vedi: alimentazione per pressione.
manometro olio — manometro che indica la pressione a cui è sottoposto l’olio che lubrifica il motore.
manovra — il susseguirsi dei movimenti che l’aereo compie per correggere o variare la direzione del proprio volo o per partire od atterrare — la parola manovra indica anche i movimenti del pilota e quelli compiuti dai comandi per eseguirla.
Inoltre “la manovra„ è l’insieme delle manovre che si fanno compiere ad un aereo quando è a terra per portarlo fuori dal capannone o per rimettervelo oppure per dislocarlo sul campo. — (fare la manovra) — vedi: uomo di manovra.
manovra automatica — è quella che si compie a mezzo di servomotore sull’apparecchio autostabile.
manovra invertita — eseguita scambiando reciprocamente le funzioni del timone di profondità e del timone di direzione a causa dell’inversione dei comandi per l’eccessiva inclinazione laterale dell’apparecchio o durante il volo rovesciato — vedi: comando invertito.
manovra telecomandata — fatta compiere da terra o da bordo di un altro aereo ad un apparecchio telecomandato.
manubrio — bilanciere con due impugnature alle sue estremità, imperniato sulla leva di comando in modo da muoverlo con spostamenti dall’avanti all’indietro per azionare il timone di profondità e con inclinazioni laterali per comandare lo svergolamento.
marcia invertita — è la rotazione dell’elica in senso contrario a quello normale — si ottiene mediante speciali dispositivi interposti fra l’albero motore e l’albero dell’elica ed ha per scopo di generare una controspinta che serve a frenare l’apparecchio specialmente durante l’atterraggio — è adottata anche sui dirigibili ed è molto utile per fare “la manovra„.
miscela — gas esplosivo composto di benzina o di altro carburante evaporato e dosato con l’aria dal carburatore. La miscela viene aspirata e poi compressa nei cilindri ove scoppia in seguito all’accensione e fornisce così l’energia al motore.
mitragliere — persona dell’equipaggio di aerei da guerra addetta al funzionamento di mitragliatrici e specializzata in tale compito.
mongolfiera — pallone aerostatico gonfiato con aria calda ed utilizzabile per ascensioni di breve durata.
monomotore — apparecchio munito di un solo motore.
monoplano — apparecchio munito di un solo piano alare — vedi: monoplano in coppia.
monoplano in coppia — o “ad ali accoppiate„ — apparecchio con due piani alari disposti uno dietro l’altro in modo che non risultino sovrapposti ma si trovino a giacere sullo stesso piano orizzontale.
monoplano plurialare — o semplicemente: “plurialare„ — come: monoplano in coppia ma cosidetto quando i piani alari sono più di due.
monoposto — apparecchio ad un solo posto.
montante — ciascuna delle aste rigide che nei biplani sono disposte verticalmente od obliquamente fra le ali e servono come sostegni od appoggi per il loro collegamento — tale voce è usata anche per indicare altri pezzi similari della struttura scheletrica principale o secondaria dell’apparecchio.
montantino — piccolo montante — denominazione usata anche per indicare le aste che sporgono dai piani mobili dell’apparecchio (timoni, alettoni, ecc.) e servono all’attacco dei fili che li comandano.
montatore — operaio specializzato nel montaggio degli aerei e nella loro messa a punto per quanto riguarda la registrazione delle sue parti ad eccezione del motore.
motore — s’intende per motore d’aviazione il tipo di motore “a scoppio„ che è universalmente adottato sugli aerei perchè riunisce i requisiti di un forte rendimento e di un minimo peso ed ingombro. — Esso è quindi simile al motore d’automobile ed ha gli stessi organi ed accessori di questo ma è più leggero ed ha qualche modifica nella sua struttura.
Per i diversi tipi di motori e modi di piazzarli sugli apparecchi, vedi le voci seguenti:
motore a V — tipo di motore così detto perchè i suoi cilindri sono disposti in modo che, guardando il motore di fronte, formano una serie di V allineati uno dietro l’altro.
motore fisso — tipo di motore normale, detto fisso perchè viene fissato sull’apparecchio e rimane fermo anche durante il funzionamento, a differenza del motore rotativo.
motore rotativo — tipo di motore stellare detto rotativo perchè, mentre funziona, tutta la sua massa ruota attorno all’albero motore il quale rimane fermo e fissato all’apparecchio — vedi: naso.
motore sovralimentato — tipo di motore munito di speciali dispositivi che gli forniscono una quantità d’aria o di ossigeno supplementare per compensare la rarefazione dell’atmosfera alle grandi altezze.
motore stellare — tipo coi cilindri disposti a raggiera attorno al proprio albero ed in modo da risultare equidistanti fra di loro.
Sono detti stellari anche certi motori che si presentano con una configurazione a ventaglio anzichè a stella, cioè quelli che hanno i cilindri disposti secondo una raggiera limitata entro un settore rivolto verso l’alto.
motore surcompresso — tipo di motore in cui la compressione della miscela nei cilindri è notevolmente aumentata mediante appositi dispositivi allo scopo di accrescere il suo rendimento.
motori accoppiati — o motori in coppia — una coppia di motori azionante una sola elica.
motorista — operaio specializzato nella messa a punto, manutenzione e controllo del funzionamento del motore. Il motorista è talvolta addetto a tale mansione anche durante il volo, specialmente sui dirigibili ed in tal caso fa parte del personale navigante.
mozzo — (dell’elica) — congegno meccanico che fissa l’elica al suo asse di rotazione.
Consta di due piastre circolari gemelle che serrano fra loro l’espansione centrale dell’elica mediante una corona di bulloni.
Tali piastre hanno un asse comune a cavità cilindrica nella quale l’albero dell’elica è infilato ed inchiavardato a vite.
multiplano — apparecchio con molte superfici portanti o piani alari sovrapposti.
Tale denominazione è usata per gli apparecchi che ne hanno almeno quattro — vedi:
biplano, triplano.
naso — prominenza di forma arrotondata che sporge dalla parte centrale del motore rotativo. La base di tale prominenza si espande per formare la piastra di chiusura anteriore del motore, mentre il suo apice si assottiglia in forma cilindrica e porta infilata l’elica a cui fa da albero.
nave porta aeroplani — nave di struttura speciale che può portare nella stiva numerosi aeroplani completamente montati e pronti al volo. La tolda di tali navi è elevata al di sopra delle sue sovrastrutture e forma un grande spiazzo libero da ogni ostacolo ed abbastanza esteso per consentire la partenza e l’atterraggio degli apparecchi.
navicella — parte dell’aerostato che ne contiene il carico ed è appesa al pallone mediante collegamenti rigidi o flessibili. — In certi dirigibili rigidi la navicella è formata da un’armatura che fa corpo con lo scheletro del pallone. Alcuni dirigibili hanno due o più navicelle o cabine principali oltre a navicelle secondarie che possono contenere anche solo i motori.
La voce “navicella„ fu anche usata per “fusoliera„ nei primi tipi di aeroplani e lo è tutt’ora quando questa è composta di una trave armata non rivestita e che lascia esposto tutto od in parte il proprio scheletro.
navigare — è usato per “navigare nell’aria„ e perciò anche per volare (aeronavigazione, personale navigante, ecc.) — ma più propriamente si usa con riferimento al volo di aerostati.
nervatura — complesso delle parti secondarie dello scheletro dell’apparecchio che collegano la sua travatura e formano un appoggio consistente al suo rivestimento.
nuotare (nell’aria) — l’insieme dei movimenti, analoghi a quelli del nuotatore, che il paracadutista o l’aeronauta di sferico compiono talvolta durante la discesa per spostare la propria traiettoria allo scopo di evitare ostacoli o per tentare di prender terra in un punto prestabilito.
ortottero — macchina volante che tende ad imitare il volo degli uccelli — detta anche “apparecchio ad ali battenti„ perchè è formata da un corpo centrale a cui sono attaccate delle ali che “battono„ con movimenti simili a quelli degli uccelli per fornire la forza di sostentamento, e la propulsione.
Tale soluzione del volo è rimasta alla fase di studio non essendo di pratica attuazione.
osservatore — aviatore specializzato nel compiere osservazioni e fare rilievi, fotografie o segnalazioni in volo — L’osservatore che vola su apparecchi da bombardamento provvede anche al puntamento per il lancio delle bombe.
pala — ognuna delle braccia dell’elica — vedi: elica — o, più propriamente, la loro parte foggiata ad espansione elicoidale, cioè: quella parte del “braccio d’elica„ che effettivamente serve alla propulsione.
pallone — o pallone aerostatico — aerostato a forma di globo.
La denominazione pallone è anche usata con limitazione alla parte dell’aerostato che costituisce la sua mole principale, esclusa la navicella od altre parti annesse — cioè per pallone s’intende più propriamente il solo involucro gonfiato — oppure, per certi tipi di dirigibili rigidi, s’intende la carcassa rivestita che può contenere tanto l’involucro propriamente detto come diversi palloni aerostatici indipendenti.
pallone drago — detto anche semplicemente: drago — pallone frenato di forma allungata come un dirigibile — è munito di una o più saccocce ampie e dilatabili nelle quali penetra il vento che le mantiene gonfie e favorisce il suo sostentamento impedendo nello stesso tempo che l’aerostato subisca le caratteristiche oscillazioni a cui sono soggetti i palloni frenati. — È impiegato specialmente dai militari per compiere l’osservazione del terreno e per segnalare obbiettivi all’artiglieria.
palloncino di compensazione — piccolo pallone gonfiato con aria e disposto all’interno dell’involucro di certi aerostati ove è mantenuto più o meno dilatato per modificare la pressione del gas.
Serve come mezzo sussidiario per salire o scendere e per regolare la tensione dell’involucro.
pallone frenato — pallone aerostatico di tipo per lo più sferico, munito di corde che lo tengono legato al suolo e ne regolano l’innalzamento.
paracadute — dispositivo che frena la caduta di un corpo pesante. — È costituito da una superficie convessa alla quale il peso è collegato mediante funi e la cui resistenza sull’aria durante la discesa agisce da freno.
Quello usato dagli aviatori per salvarsi nelle cadute, è costituito da una calotta alla quale il paracadutista è collegato elasticamente ed è munito di dispositivi atti a facilitarne lo sbocciamento ed a mantenerla spiegata.
paracadutista — chi usa il paracadute.
parasole — apparecchio monoplano in cui l’ala è piazzata al di sopra della fusoliera ed è sensibilmente distanziata da questa.
Anche il piano alare superiore del biplano o qualsiasi piano dell’apparecchio può esser detto parasole od “a parasole„ quando esso è sovrastante e distanziato dalla fusoliera o dal corpo al quale è collegato.
passeggero — persona che si trova a bordo di aerei senza essere specializzata o addetta al volo.
passo — misura del tratto di cui dovrebbe avanzare l’elica ad ogni giro — vedi: passo effettivo, — passo reale — regresso.
passo effettivo — misura del tratto di cui effettivamente l’elica avanza nell’aria ad ogni giro. Tale misura corrisponde al passo reale meno il regresso.
passo reale — come passo — cioè misura del passo calcolata teoricamente in base alla conformazione dell’elica, senza tener conto del regresso.
pattino — parte accessoria del carrello di certi apparecchi che ha forma di pattino ricurvo verso l’alto. Serve a facilitare la presa di contatto col suolo ed è costruito con materiale atto a consentire una certa flessione agli urti.
Gli aeroplani moderni per lo più non portano pattini se non quando sono attrezzati per partire ed atterrare sulla neve. — vedi: pattino di coda e pilone.
pattino di coda — o semplicemente: pattino — organo accessorio dell’apparecchio che sporge sotto la sua coda ed ha la forma di un pattino piazzato obliquamente dall’alto in basso e rivolto all’indietro. Può essere variamente foggiato, molleggiante, snodato od orientabile, nonchè appuntito o provvisto di scabrosità che ne aumentano l’attrito sul terreno per frenare l’apparecchio durante la corsa d’arresto.
pattuglia — gruppo di aerei che vola disposto secondo formazione strategica — vedi: stormo.
pedaliera — l’appoggio dei piedi del pilota costituito da una traversa portante alle estremità le incavature o le staffe in cui i piedi sono infilati. La pedaliera è imperniata al suo centro e viene azionata per comandare il timone di direzione — vedi: dare piede.
penetrazione — attitudine di un corpo aero dinamico o di un aereo ad incontrare poca resistenza nel fendere l’aria (per es: buona o cattiva penetrazione) — vedi: finezza.
perdere velocità — diminuire la velocità dell’apparecchio. S’intende anche perdere la velocità necessaria al suo sostentamento, ciò che ne provoca la caduta in scivolata d’ala od in avvitamento.
periscopio — apparato ottico che aumenta il campo visivo del pilota mediante un canocchiale piazzato esternamente al posto da lui occupato.
È usato specialmente per gli apparecchi a cabina che hanno il posto di pilotaggio chiuso.
peso a vuoto — il peso dell’apparecchio, escluso rifornimenti, equipaggio e carico utile.
peso complessivo — il peso dell’apparecchio in ordine di volo compreso l’equipaggio ed il carico utile.
peso utile — come: carico utile.
pianetto centrale — porzione centrale del piano alare con la quale combaciano lateralmente le due ali propriamente dette, in modo da formare con essa un’unica superficie portante scomponibile in tre pezzi.
piano — vedi: piano aerodinamico.
piano aerodinamico — ogni piano o piastra o corpo appiattito e profilato secondo le leggi dell’aerodinamica che fa parte di un aereo e si trova esposto alla corrente per provocare reazioni od opporre resistenze atte a sostenere l’aereo stesso in volo oppure a dirigerlo ed a renderlo stabile.
Sono detti piani aerodinamici, o semplicemente piani, le ali, le superfici portanti in genere, i timoni, le derive, ecc.
piano alare — come: ala — specialmente detto delle ali che non sono due piani distinti ed innestati ai lati della fusoliera, ma formano un solo piano portante (p. es. l’ala del monoplano parasole).
piano compensato — piano mobile (timone, alettone) che ha il pernio di rotazione situato all’interno della propria superficie, di modo che, appena comincia il piano stesso a ruotare una sua porzione agisce nella corrente con effetto di compensazione vedi: — compensazione.
piano di coda — piano che forma la coda dell’apparecchio. — Tale denominazione è usata solo per il piano che è disposto orizzontalmente cioè per la parte fissa dell’impennaggio, detta anche stabilizzatore, mentre il piano fisso, che si trova in coda ma è disposto verticalmente, è detto deriva — vedi: impennaggio e deriva.
piano di compensazione — piano supplementare sovrapposto ad un piano manovrabile (alettone o timone) per compensare lo sforzo occorrente a muoverlo — vedi: compensazione.
piano di deriva — o semplicemente deriva — piano fisso e verticale che fa parte della coda di certi apparecchi e combacia col timone di direzione che ne costituisce il prolungamento mobile.
Gli aeroplani ed i dirigibili possono essere provvisti di derive variamente situate ed anche indipendenti dal timone di direzione. Tali piani servono a rendere stabile la rotta degli aerei.
piano di direzione — come: timone di direzione.
piano di profondità — come: timone di profondità — ma tale denominazione è più propriamente usata quando detto piano è unico ed isolato vale a dire non è accoppiato col piano fisso col quale forma l’impennaggio.
piano di stabilità — come stabilizzatore o come equilibratore.
piano fisso — qualsiasi piano non manovrabile di un aereo, ad esclusione delle ali — cioè qualsiasi piano che ha funzione di stabilizzare il volo (deriva, stabilizzatore, ecc.).
piano inclinato — vedi: pista di slancio.
piano portante — un piano aerodinamico è detto portante quando ha determinate forme ed attacca l’aria con determinati angoli, in modo da provocare una forza di sostentamento.
piano registrabile — piano fisso munito di dispositivi che permettono di modificare la sua inclinazione mentre l’aereo è a terra.
piattello — rimbalzo che prende talvolta l’idrovolante nell’ammarare per imperfetta manovra od a causa delle onde — fare piattello — prendere dei piattelli.
picchiare — mettere l’apparecchio in posizione di discesa. — Tale voce (contrapposta a tirare) si usa anche per: “diminuire l’impennata„ oppure: “passare dalla posizione impennata alla linea di volo„ — vedi: tirare.
picchiare il naso — battere il muso contro terra — incidente nell’atterrare in seguito al quale l’apparecchio rimane con la parte anteriore contro il terreno e con la coda drizzata verso l’alto.
picchiata — l’effetto del picchiare — ma specialmente usata come: “picchiata molto accentuata„.
pilone — o pilone di slancio — catapulta per lanciare aeroplani, specialmente adottata per i primi apparecchi “Wright„ che erano senza ruote e provvisti di soli pattini.
Tale dispositivo consiste in un’armatura innalzata verticalmente come un’antenna alla cui sommità viene sollevato un peso attaccato ad una fune che fa capo all’aeroplano da lanciare. — Lasciando cadere il peso, l’apparecchio riceve uno strappo che lo fa scorrere su apposite rotaie e, con l’aiuto del motore, riesce a prendere il volo.
pilota — persona che sta al posto di comando di un aereo e manovra per dirigerne il volo — più particolarmente s’intende: aviatore specializzato e munito di apposito brevetto per pilotare aeroplani.
pilotaggio — l’azione del pilotare oppure il modo di pilotare oppure la maniera in cui è disposto il posto del pilota. — vedi le voci seguenti:
pilotaggio affiancato — si ha negli apparecchi a doppio comando nei quali i posti dei piloti sono messi uno a fianco dell’altro. — Tale disposizione è adottata specialmente per gli apparecchi plurimotori.
pilotaggio chiuso — si ha negli apparecchi che hanno il posto del pilota piazzato entro la fusoliera od in cabina chiusa — vedi: apparecchio a cabina.
pilotaggio in tandem — si ha negli apparecchi con due posti di pilotaggio situati uno dietro l’altro — disposizione specialmente adottata per gli apparecchi-scuola.
pilotare — guidare il volo di un aereo manovrandone i comandi.
pinguinare — rullare con un pinguino.
pinguino — aeroplano con ali mozzate e forza motrice insufficiente a spiccare il volo costruito per lo più con apparecchi, fuori uso e con vecchi motori.
Serve agli allievi piloti nella prima fase di addestramento per imparare a rullare e per famigliarizzarsi colle manovre.
pinna — sporgenza simile ad una pinna di pesce che hanno certi scafi d’idrovolanti — per lo più in coppie controbilanciate lateralmente con la funzione di equilibrare e sollevare lo scafo durante l’idroplanamento.
pipa — congiunzione metallica nella quale si innestano i montanti od altri elementi dello scheletro dell’apparecchio.
pista di slancio — tratto di terreno dell’aerodromo, adattato in modo che risulta inclinato in discesa (vedi: piano inclinato) ed opportunamente spianato o cementato.
Serve a facilitare la corsa di slancio degli apparecchi di grandi dimensioni o sovracarichi per lunghe trasvolate.
planare — il volare in discesa dell’aeroplano a motore fermo oppure talmente rallentato che l’elica esercita poca o nessuna trazione, mentre i suoi piani di sostentamento gli consentono di slittare sull’aria.
Planare è detto anche del velivolo quando vola abbassandosi per effettuare la discesa o per mancanza delle correnti d’aria che esso deve sfruttare per sostenersi.
planare da... a... — (per es: planare da 1 a 10) — indica il rapporto fra l’altezza a cui si trova l’apparecchio all’inizio della planata e la distanza che può raggiungere planando rettilineamente.
planata — tratto di volo compiuto dall’apparecchio planando.
plurimotore — aereo a più motori.
poggia testa — parte superiore della fusoliera che serve d’appoggio alla testa del pilota in certi tipi di apparecchi e specialmente in quelli da caccia o da corsa. Il poggia testa si prolunga posterioramente decrescendo in forma affusolata e fondendosi col dorsale della fusoliera. — vedi anche: cerchio poggia testa.
polo — ognuno delle due zone dell’involucro di un pallone che formano la sua calotta superiore e quella inferiore (polo superiore e polo inferiore).
Per polo s’intende teoricamente: ciascuno dei due punti della superficie del pallone che coincidono colle estremità del suo diametro verticale.
pompa acqua — pompa azionata dal motore che serve a far circolare l’acqua del radiatore.
pompa a mano — pompa a portata di mano del pilota e da lui stesso fatta agire come mezzo unico oppure sussidiario per mantener la pressione nel serbatoio della benzina — vedi: alimentazione per pressione — manometro benzina — pompa motore.
pompa motore — pompa azionata dal motore per mantenere la pressione nel serbatoio della benzina. — vedi: alimentazione per pressione.
pompa olio — pompa azionata dal motore che serve a tenere in pressione l’olio lubrificante per farlo circolare.
portanza — facoltà di portare pesi che ha il piano portante in virtù della propria forza di sostentamento.
Per portanza dell’apparecchio s’intende la sua capacità di carico.
prendere dei bum — il fare una serie di rimbalzi sul terreno che accade talvolta all’apparecchio durante l’atterraggio o l’amarraggio — vedi: bum.
prendere dei piattelli — vedi: fare piattello.
prendere un’imbardata — vedi: imbardare.
presa diretta — l’elica è in presa diretta quando è montata direttamente sull’albero motore senza l’interposizione del demoltiplicatore.
profilo — s’intende generalmente dell’ala o di un piano — è la forma di una sua sezione — cioè la sagoma che risulta tagliando l’ala con un piano verticale disposto nel senso della sua profondità.
profilo secondo corrente — si ha per una parte dell’aereo quando questo oltre ad essere opportunamente profilata per fendere l’aria, è anche disposta in modo che la sua minore resistenza all’avanzamento viene incontrata quando l’aereo si trova in linea di volo.
profondità — l’ampiezza di un piano (ala, timone, ecc.) misurata secondo il senso del suo avanzamento nell’aria.
propulsione — spinta o trazione, ottenuta con mezzi meccanici, alla quale è soggetto l’aereo per potersi spostare nell’atmosfera — o per ottenere la velocità che a certi aerei è indispensabile per mantenersi in volo (p. es. all’aeroplano).
propulsore — l’organo che provvede alla propulsione dell’aereo — l’elica.
prova statica — prova di sicurezza alla quale deve essere sottoposto il primo apparecchio che viene fabbricato di una serie di nuovo tipo. Consiste nel caricarne le ali e le altre parti dopo averlo capovolto ed usando sacchi di sabbia distribuiti secondo le pressioni alle quali esso è sottoposto in volo — si provoca così la rottura delle diverse parti dell’apparecchio per misurarne la resistenza.
radiatore — apparato in cui circola e si raffredda l’acqua che serve al raffreddamento del motore.
radiatore ad alette — radiatore composto con elementi tubolari, entro i quali circola l’acqua, muniti di numerose espansioni in forma di “alette„ parallele fra di loro e disposte perpendicolarmente agli elementi stessi.
radiatore alare — radiatore ridotto a forma speciale e piazzato in modo da far parte della struttura dell’ala.
radiatore a nido d’api — radiatore cosidetto perchè composto con un agglomerato di elementi cellulari che sono simili alle cellule d’un nido d’api e formano la sua superficie radiante.
radiatore tubolare — è quello composto con fasci di tubi metallici entro cui circola l’acqua e le cui pareti costituiscono la superficie radiante.
raffreddamento — il complesso dei dispositivi che provvedono a raffreddare le parti del motore eccessivamente riscaldate e specialmente i cilindri.
raffreddamento ad acqua — è quello ottenuto mediante acqua che viene messa a contatto colle parti da raffreddare, viene fatta circolare da apposita pompa ed è raffreddata a sua volta dal radiatore.
raffreddamento ad aria — è quello ottenuto esponendo le parti da raffreddare all’aria della corrente oppure all’azione di appositi ventilatori.
In tal caso le parti da raffreddare, come i cilindri, sono per lo più munite di numerose espansioni dette “alette„ che ne aumentano la superficie radiante.
rallentare — diminuire la velocità del motore — è usato specialmente per indicare che la velocità è ridotta al minimo o quasi — “motore rallentato„ — vedi: ridurre.
registrare — mettere a punto il montaggio delle ali o dei piani dell’aereo, dando loro la voluta inclinazione od incidenza.
registrazione — l’operazione del registrare — vedi: piano registrabile.
regresso — dell’elica — scarto nel rendimento dell’elica, dovuto alla fluidità dell’aria che non consente una salda presa alla penetrazione elicoidale. — La misura del regresso è data dalla differenza fra il passo reale dell’elica ed il suo passo effettivo.
resistenza — o resistenza all’avanzamento — è la resistenza che oppone l’aria all’avanzarsi di un corpo, causa l’inerzia delle molecole che compongono il fluido atmosferico e vengono urtate e deviate.
Tale resistenza si manifesta con diverse intensità, direzioni e punti d’applicazione, secondo le forme dei corpi o dei piani aerodinamici che attaccano l’aria — essa cresce proporzionalmente alla loro superficie esposta ed al quadrato della loro velocità.
resistenza attiva — è quella parte della resistenza all’avanzamento, incontrata da un piano aerodinamico, che ha un effetto utile in quanto essa si trasforma in forza di sostentamento — più propriamente la resistenza attiva è la componente verticale della spinta alare.
resistenza passiva — è quella che incontrano le diverse parti dell’apparecchio (carrello, montanti, sartiame, ecc.) le quali, a differenza dei piani portanti, non danno alcun rendimento utile al sostentamento — resistenza passiva è anche la componente orizzontale della spinta alare.
rete — ricopertura fatta con corde intrecciate a maglie di rete che contiene l’involucro dell’aerostato.
La rete abbraccia il pallone fin sotto l’equatore e si prolunga in basso formando un fascio di funi che fanno capo al cerchio di carico.
riattaccare — ridare tutto motore dopo un tratto di volo effettuato a motore ridotto.
richiamare — riportare l’aereo da una posizione di picchiata alla linea di volo — od anche: diminuire la picchiata.
ricognizione — volo eseguito sopra una determinata zona allo scopo di esplorare il terreno — nella terminologia militare significa: incursione sopra il territorio nemico allo scopo di prendere rilievi e fotografie e di compiere osservazioni varie — vedi: apparecchio da ricognizione.
ridurre — diminuire la velocità del motore pur mantenendolo ad un regime discreto, cioè senza rallentarlo al minimo (“motore ridotto„ o “motore a basso regime„) — vedi: rallentare.
riduttore — come: demoltiplicatore.
rifornimento aereo — rifornimento di un aereo eseguito durante il volo.
L’apparecchio rifornitore sorvola quello da rifornire lasciando pendere un tubo flessibile (detto tubo di rifornimento) che viene da questo afferrato e fatto comunicare coi serbatoi per compiere il travasamento del carburante o del lubrificante. Durante tale operazione i due apparecchi procedono, in volo alla stessa velocità mantenendosi congiunti col tubo di rifornimento.
Questo procedimento consente di prolungare la durata dei voli ed evita le difficili partenze con pieno carico agli apparecchi che compiono lunghe trasvolate.
rigido — tipo di dirigibile nel quale la forma del pallone è data da una carcassa indeformabile ricoperta da un involucro e contenente il pallone aerostatico oppure diversi palloni indipendenti — vedi: floscio e semirigido.
rimettersi — il riprendere la posizione di volo normale dell’aereo che esce da una manovra acrobatica — ritornare in linea di volo dopo una picchiata o una impennata, o dopo una virata eseguita inclinando l’apparecchio.
ripiegabile — parte estrema dell’ala superiore di certi biplani che hanno l’ala inferiore di apertura più ridotta — tale parte è imperniata a cerniera col resto del piano alare e può essere ripiegata in basso in modo da diminuire l’apertura dell’apparecchio allo scopo di occupare minore spazio quando questo viene ricoverato nel capannone.
ritorno di fiamma — incidente che avviene al motore quando, lo scoppio della miscela provoca una fiamma che si propaga fino al carburatore incendiandolo.
roteare — volare eseguendo una serie di virate concentriche — od anche spiralare mantenendosi sopra un dato punto.
rotta aerea — itinerario seguito dagli aerei durante i viaggi e specialmente sulle linee aeree — La rotta aerea è tracciata in modo da sorvolare i campi d’aviazione ed i campi di fortuna o gli scali per servirsene in caso di atterraggi forzati.
rovesciarsi — capovolgere l’apparecchio volando in posizione rovesciata, cioè col ventre rivolto verso l’alto (volo rovesciato).
rullare — il correre dell’apparecchio sul terreno per prendere lo slancio e per atterrare o comunque il suo spostarsi a terra, quando questo avvenga con mezzi propri.
Rullare è anche l’esercitazione dell’allievo pilota che consiste nel correre sul campo con l’apparecchio per imparare a dirigerlo. — vedi: pinguino e pinguinare.
rullio — movimento oscillatorio dell’apparecchio nel senso laterale durante il volo od anche durante il rullaggio.
sartiame — il complesso dei fili di crocera o di collegamento o di comando di un aereo che si trovano esposti alla corrente.
sbocciamento — l’aprirsi della calotta del paracadute fino alla sua completa distensione.
sbocciare — vedi: sbocciamento.
scafo — corpo centrale dell’idrovolante, foggiato ad imbarcazione e costituente il suo mezzo per galleggiare sull’acqua.
Lo scafo contiene i posti per gli aviatori ed il carico dell’apparecchio, mentre il motore è per lo più piazzato fra le ali, o sopra l’ala se l’idrovolante è monoplano.
Vi sono anche idrovolanti a due o più scafi entro i quali viene ripartito il carico.
scafo fusoliera — tipo di scafo che si prolunga posteriormente come la fusoliera dell’aeroplano.
Lo scafo-fusoliera dell’idrovolante è ricurvo verso l’alto per emergere dall’acqua con la sua parte terminale che porta la coda.
scalo — località adibita all’atterraggio o all’ammaraggio di aerei — specialmente riferito all’idroaviazione (idroscalo).
scheletro — complesso dei pezzi rigidi che compongono la struttura principale e secondaria dell’apparecchio formandone l’armatura resistente e servendo d’appoggio per il suo rivestimento.
Per scheletro del dirigibile rigido s’intende la sua carcassa esterna che determina la forma del pallone.
scivolare — vedi: scivolare d’ala — usato anche come: slittare.
scivolare d’ala — il precipitare dell’apparecchio quando questo prende una posizione inclinata sul fianco e scende seguendo una traiettoria diretta verso l’ala che è rivolta in basso. — La scivolata d’ala avviene per perdita di velocità e può risolversi in avvitamento oppure è provocata come manovra acrobatica.
scivolare di coda — il cadere dell’apparecchio quando questo si abbassa tenendo la posizione impennata, come se planasse all’indietro.
scivolata — d’ala e di coda — vedi: scivolare d’ala e scivolare di coda.
scivolo — o scivolatoio — gettata in cemento od in legno che sorge solitamente sulla spiaggia, presso i capannoni d’idrovolanti e serve a farvi scivolare gli apparecchi per metterli in acqua.
scopola — repentino sobbalzo verso l’alto od in basso, o violenta oscillazione che riceve l’apparecchio in volo a causa dei vuoti d’aria o delle raffiche di vento.
scorta — l’azione dello scortare — od il gruppo degli apparecchi che scortano.
scortare — o fare la scorta — è detto degli apparecchi da caccia che accompagnano in volo gli apparecchi da bombardamento od altri aerei meno adatti al combattimento, per difenderli dagli attacchi degli apparecchi nemici.
seduta — posizione di riposo dell’apparecchio quando esso si trova su terreno piano e vi appoggia con le ruote e col pattino di coda, restando così in posizione leggermente impennata (angolo di seduta).
seggiolino — posto ove siede il pilota — è formato da un sedile con corto schienale e munito della cintura di sicurezza.
semirigido — tipo di dirigibile in cui la forma del pallone è data dalla tensione dell’involucro il quale però è collegato con armature rigide interne od esterne che concorrono a mantenerlo disteso.
serbatoio — recipiente in lamiera che contiene il carburante od il lubrificante per il motore al quale è collegato con apposite tubazioni.
serbatoio supplementare — piccolo serbatoio che contiene una riserva di carburante per alimentare il motore in caso di esaurimento o di guasto del serbatoio principale. — Il serbatoio supplementare è piazzato sull’apparecchio in posizione sopraelevata rispetto al motore in modo da fornire un’alimentazione per gravità.
servizio d’artiglieria — impiego tattico degli aerei che consiste nel segnalare all’artiglieria, con la radio di bordo, gli obbiettivi nemici e nel rettificare i puntamenti in base all’osservazione dei tiri.
servomotore — motore supplementare che serve a bordo degli aerei per scopi diversi da quelli della propulsione (p. es: azionare timoni o giroscopi, compiere manovre automatiche ecc.) — per lo più è una dinamo che prende l’energia dal motore principale.
sesquiplano — apparecchio biplano che ha l’ala inferiore molto più piccola di quella superiore.
settore di percussione — è il settore del disco di rotazione dell’elica attraverso il quale può avvenire lo sparo della mitragliatrice senza che l’elica stessa sia colpita — vedi: sincronizzatore.
sezione — unità militare che consta di un numero di apparecchi, personale e servizi sussidiari, rappresentanti una suddivisione della squadriglia.
sfalsamento — è lo spostamento che presentano le ali di certi biplani o multiplani nella loro disposizione in senso verticale. Si ha quando i piani alari, anzichè essere esattamente sovrapposti, risultano reciprocamente spostati in avanti o all’indietro.
sferico — tipo classico dell’aerostato che naviga sfruttando le correnti atmosferiche — è formato con un pallone di forma sferica racchiuso in una rete che lo abbraccia fin sotto l’equatore e sostiene la navicella mediante il cerchio di carico.
sincronizzatore — dispositivo che consente lo sparo della mitragliatrice attraverso la rotazione dell’elica — è dato da un assieme di meccanismi che, a qualsiasi velocità del motore, bloccano il percussore della mitragliatrice nell’attimo in cui davanti alla sua canna passano le pale dell’elica.
slittamento — per slittamento dell’aeroplano o del velivolo — vedi: slittare.
È detto anche dell’elica la quale, mentre penetra nell’aria, non segue esattamente il suo sviluppo elicoidale, ma è soggetta ad un certo scarto detto appunto slittamento perchè causato dallo scivolare o slittare delle pale nell’aria senza farvi presa — vedi regresso.
slittare — lo scivolare sull’aria abbassandosi che compiono l’aeroplano od il velivolo quando non usufruiscono di forza motrice nè del sostentamento dovuto al vento — come: planare, — detto specialmente del libratore (volo slittato).
smaltite — vernice speciale a base di cellulosa ed acetone — serve a tendere ed impermeabilizzare i tessuti che rivestono le parti esposte degli aerei e specialmente le ali degli aeroplani.
soffitto — altezza massima raggiungibile da un aereo.
Un apparecchio giunge al suo soffitto o “fa soffitto„ quando non riesce a salire più in alto, pur continuando a volare col motore in piena efficenza e malgrado le manovre del pilota.
solido di penetrazione — corpo costituito da un unico blocco, compatto ed omogeneo, foggiato in modo da presentare una minima resistenza all’avanzamento (p. es. il galleggiante d’idrovolante ed il pallone del dirigibile).
La forma di penetrazione varia secondo le velocità per le quali il solido è costituito.
sostentamento — è l’effetto della forza di sostentamento o della spinta dell’aria o delle altre forze che sollevano nell’atmosfera gli aerei vincendo il loro peso — vedi: forza di sostentamento, spinta alare, spinta dell’aria.
spinta alare — forza che agisce sui piani portanti per effetto delle pressioni e depressioni che essi provocano attaccando l’aria. Essa è diretta verso l’alto e perpendicolare al piano portante — vedi: centro di pressione. Più propriamente la spinta alare è la “risultante„ delle due “componenti„: verticale (o di sollevamento) ed orizzontale (o resistenza passiva).
spinta dell’aria — è la “risultante„ di tutte le pressioni che agiscono esternamente sull’involucro dell’aerostato.
Essa è diretta verso l’alto ed il suo valore è uguale al peso dell’aria che il pallone occupa con la sua mole.
spiralare — eseguire una serie di spirali consecutive e concentriche.
spirale — manovra che consiste nel scendere o salire tenendo l’apparecchio in virata fino a compiere un giro completo.
S’intende generalmente che la spirale è compiuta in discesa — nel caso inverso si usa specificare: spirale in salita.
spirale rovesciata — spirale eseguita in posizione di volo rovesciato, di modo che il carrello si trova rivolto verso l’interno della curva che l’apparecchio descrive.
spuntare — togliere e ridare alternativamente l’accensione al motore, provocando così una serie di interruzioni nella sua marcia. — Mezzo al quale si ricorre per diminuire la trazione dell’elica, specialmente coi motori rotativi che non hanno un regolare funzionamento a basso regime.
spuntata — interruzione e ripresa nella marcia del motore ottenuta con lo spuntare — (p. es: “scendere a spuntate„)
squadriglia — unità militare composta di un certo numero di aeroplani od idrovolanti col relativo personale e servizi sussidiari — si usa anche per indicare un gruppo di apparecchi in volo.
staccarsi — l’innalzarsi dell’aereo quando parte — come: decollare. — Staccarsi è detto degli aerei che effettuano la partenza senza prendere corsa di slancio, cioè elevandosi verticalmente (dirigibili, elicotteri, ecc.).
stabilità — facoltà dell’aereo a mantenersi in posizione normale durante il volo ed a rimettersi dalle inclinazioni o dalle oscillazioni (entro certi limiti) senza richiedere manovre di correzione.
stabilizzatore — la parte fissa dell’impennaggio o qualsiasi altro piano fisso che abbia la funzione di rendere stabile l’aereo nel senso longitudinale — usato anche come: equilibratore.
Lo stabilizzatore dell’aerostato è una fune lunga e pesante, attaccata al cerchio di carico e che si lascia pendere durante le rapide discese.
Essa si appoggia quindi sul terreno alleggerendo gradualmente l’aerostato, in modo da ammortizzarne il colpo di contatto col suolo — oppure lo riporta ad un grado di equilibrio che gli consente di restare ancora sospeso in aria.
statoscopio — altimetro di eccezionale sensibilità, munito di dispositivi e di indici di registrazione che segnalano al pilota i minimi cambiamenti di quota e gli consentono di volare ad un’altezza prestabilita.
stella — parte estrema della rete dello sferico, corrispondente al suo polo superiore e formante una corona di cordami che circondano la valvola.
stelo — asta d’acciaio affiancata a ciascun cilindro di certi motori e collegata alla rispettiva valvola della quale comanda l’apertura e la chiusura.
stormo — unità militare corrispondente al raggruppamento di più squadriglie — è usato anche per indicare una pattuglia di molti apparecchi oppure l’insieme di più pattuglie disposte secondo formazione strategica.
superficie (dell’apparecchio) — è la somma delle superfici di tutti i suoi piani disposti orizzontalmente (piani portanti, impennaggio, ecc.).
superficie alare — superficie complessiva delle ali o dei piani portanti dell’apparecchio.
superficie portante — come: piano portante — per “superficie portante dell’apparecchio„ s’intende la misura complessiva dei suoi piani portanti.
superficie variabile — dispositivo speciale che permette di variare l’estensione della superficie portante dell’apparecchio per modificare la sua velocità e la sua portanza.
svergolamento — manovra con la quale si inclina o si raddrizza lateralmente l’apparecchio — si ottiene variando in senso reciprocamente inverso l’incidenza degli alettoni oppure mediante torsione dell’ala — vedi: alettone e torsione.
svergolare — eseguire la manovra dello svergolamento.
svitarsi — uscire o rimettersi dall’avvitamento.
T — segnale convenzionale a forma di T che indica agli aerei la possibilità di atterraggio. Viene tracciato sui campi d’aviazione e su quelli di fortuna in modo ben visibile dall’alto ed è collocato razionalmente tenendo conto della configurazione del campo e degli ostacoli che lo circondano.
L’asta orizzontale del T segna il tratto di terreno più propizio per appoggiare le ruote dell’apparecchio nell’atterrare, mentre l’asta verticale indica la direzione della corsa d’arresto.
tachimetro — strumento che indica la velocità di rotazione dell’elica.
tagliare — interrompere l’accensione al motore provocandone l’arresto.
tagliavento — intelaiatura formata con una o più lastre di sostanza trasparente (vetro, celluloide, ecc.) piazzata davanti al posto degli aviatori in modo da proteggerli dal vento relativo senza occultare la loro visuale.
teleaviazione — parte dell’aviazione che riguarda il volo di apparecchi guidati a distanza e manovrati a mezzo della radio, senza l’intervento del pilota.
telecomando — comando manovrato a distanza — vedi: apparecchio telecomandato.
tenditore — accessorio che serve a regolare la tensione dei fili metallici e specialmente delle crocere ed è largamente impiegato nelle costruzioni aeronautiche.
È composto di due viti, ad occhiello aventi passo contrario e contrapposte entro un corpo a forma di rocchetto affusolato che serve loro da madre comune. Facendo ruotare tale rocchetto, le due viti ne sporgono più o meno e regolano così la tensione dei fili che vi fanno capo.
timone — dispositivo che serve a dirigere il volo degli aerei.
Consiste in un piano aerodinamico situato ad una certa distanza dai centri dell’apparecchio e disposto verticalmente oppure orizzontalmente secondo che serve alla direzione nel senso orizzontale od a quella in senso verticale.
Il timone è manovrabile ed imperniato in modo che facendolo ruotare sul proprio asse agisce nella corrente provocando uno squilibrio che fa deviare la rotta dell’apparecchio.
timone compensato — timone imperniato in modo da agire con compensazione oppure provvisto di piano di compensazione.
Vi sono anche timoni di direzione compensati mediante molle che vengono interposte nelle trasmissioni dei loro comandi e servono a tenerli costantemente deviati di un piccolo angolo sufficiente a correggere la tendenza a girare alla quale è soggetto l’apparecchio per effetto della rotazione dell’elica.
timone d’altezza — come: timone di profondità.
timone di direzione — timone che serve alla direzione dell’aereo in senso orizzontale
(virata).
Consiste in un piano verticale, imperniato e manovrabile che fa parte per lo più della coda dell’apparecchio ove si trova isolato oppure accoppiato con la deriva della quale costituisce il prolungamento. Alcuni apparecchi di grandi dimensioni hanno più timoni di direzione affiancati che agiscono con comando coniugato.
timone di profondità — timone che serve alla direzione dell’aereo nel senso verticale (salita e discesa).
Consiste in un piano orizzontale, imperniato manovrabile e situato in coda dell’apparecchio ove si trova accoppiato al piano fisso col quale forma l’impennaggio.
Vi sono pure timoni di profondità isolati, senza piani fissi, ed anche piazzati anteriormente all’apparecchio (equilibratore).
tirare - s’intende: tirare a sè la leva di comando, movimento che fa agire il timone di profondità in modo da mettere l’apparecchio in posizione di salita.
Perciò tirare vale come impennare od anche come: diminuire la picchiata.
tolto! — parola convenzionale usata fra pilota e motorista durante l’avviamento del motore per confermare che è stata tolta la corrente d’accensione — vedi: contatto!
torretta — intelaiatura metallica che si trova su certi apparecchi da bombardamento ed è piazzata in modo da servire come posto per il mitragliere e come appoggio della mitragliatrice.
torsione — deformazione a cui è sottoposta l’ala di certi apparecchi che provvedono con tale sistema alla manovra dello svergolamento. Consiste nel torcere il piano alare (che deve essere snodato o deformabile) in modo che le sue estremità contrapposte attacchino l’aria con differente incidenza e provochino l’inclinazione laterale dell’apparecchio.
trasvolare — volare oltre il mare da una terra all’altra.
trasvolata — vedi: trasvolare.
travatura — complesso dei pezzi principali dello scheletro dell’apparecchio.
trave di coda — armatura indeformabile composta con diverse travi che si innestano alla parte centrale degli apparecchi che non hanno fusoliera e si prolungano posteriormente per reggere la coda — vedi: carlinga.
traversa — elemento secondario dello scheletro dell’apparecchio — ogni asta o tubo di piccole dimensioni, piazzato trasversalmente fra i longaroni della fusoliera o fra altri pezzi della travatura.
treno aereo — assieme di più apparecchi che volano legati fra di loro in modo che il primo rimorchia i successivi.
Questi ultimi possono essere sprovvisti di motore e, per effetto della trazione dell’apparecchio rimorchiatore, si librano come velivoli o come cervi volanti.
triplano — apparecchio che ha tre piani alari sovrapposti.
trimotore — apparecchio munito di tre motori azionanti ciascuno un’elica.
tubazione — l’insieme dei tubi che si trovano sull’aereo e servono alla circolazione dei fluidi per il funzionamento del motore (carburante, lubrificante, acqua).
tubo di rifornimento — tubo flessibile che viene usato per travasare i liquidi di rifornimento da un apparecchio all’altro durante il volo — vedi: rifornimento aereo.
tubo di scappamento — grosso tubo che raccoglie i gas che sono prodotti dalle esplosioni del motore e scaricati dalle valvole di scarico.
tuffare — mettere l’apparecchio in posizione di discesa — come: picchiare.
tuffo — tratto di volo eseguito tuffando l’apparecchio in modo accentuato.
uomo di manovra — persona addetta al campo d’aviazione, per lo più soldato di truppa che concorre a compiere le manovre necessarie per portare fuori o rimettere l’aereo nel capannone.
Gli uomini di manovra servono anche col loro peso a trattenere gli aerostati a terra durante la loro manovra.
V — (delle ali) — vedi: ali a V.
valvola aerostatica — valvola piazzata al polo superiore del pallone che permette l’uscita del gas per provocare la discesa dell’aerostato o per arrestarne la caduta. La valvola serve anche allo sgonfiamento del pallone.
valvola d’aspirazione - valvola della quale sono provvisti i cilindri del motore per aspirare l’aria carburata.
valvola del serbatoio — valvola automatica che regola la pressione dell’aria mantenuta nei serbatoi del carburante — vedi: alimentazione per pressione.
valvola di scarico — valvola della quale sono provvisti i cilindri del motore per scaricare i gas prodotti dallo scoppio della miscela.
velatura — il complesso di tutti i piani dell’apparecchio che si trovano esposti alla corrente.
veleggiare — il librarsi del velivolo ottenuto sfruttando la forza delle correnti aeree.
velivolo — aeroplano senza motore che può compiere voli slittati e planare o librarsi sfruttando la forza delle correnti aeree.
Il velivolo prende il volo mediante slancio iniziale che gli viene impresso con vari sistemi (vedi: lancio con elastico, con fune, ecc.)
velocimetro — come: indicatore di velocità.
velocità al suolo — velocità a quota minima — viene misurata mentre l’apparecchio vola tenendosi ad un’altezza costante al disotto dei cinquanta metri.
velocità ascensionale — velocità di salita dell’aereo.
velocità assoluta — velocità che ha l’aereo rispetto all’atmosfera in seno alla quale vola — è desunta dal vento relativo.
velocità commerciale — velocità media degli apparecchi commerciali calcolata computando anche i tempi impiegati nella partenza, nel far quota e nell’atterrare.
velocità di crociera — velocità media degli aerei calcolata su lunghi percorsi.
velocità effettiva — come: velocità assoluta.
velocità iniziale — velocità necessaria all’apparecchio per spiccare il volo.
velocità massima — è quella che può sviluppare l’apparecchio volando a pieno motore senza salire nè scendere. — Viene calcolata sopra un tratto percorso consecutivamente nei due sensi contrari mantenendo l’apparecchio rigorosamente ad altezza costante.
velocità massima di caduta — è la massima velocità che può raggiungere l’apparecchio scendendo in picchiata verticale.
velocità minima — è la velocità indispensabile all’apparecchio per tenersi in volo senza perder quota. — Viene calcolata sopra un tratto percorso consecutivamente nei due sensi contrari riducendo il motore ed impennando leggermente l’apparecchio, in modo da volare con velocità minima tenendosi rigorosamente ad altezza costante.
velocità orizzontale — velocità dell’aereo in senso orizzontale — contrapposto a: velocità ascensionale.
velocità relativa - come: velocità rispetto al suolo.
velocità rispetto al suolo — velocità dell’aereo rispetto al terreno — essa dipende dalla velocità assoluta dell’apparecchio e dalla velocità e direzione del vento in seno al quale esso si sposta.
vento relativo — il fluire dell’aria che l’aereo risente causa la propria velocità.
ventre — la parte dell’aereo che è rivolta verso terra quando l’apparecchio si trova in posizione normale — e, come tale, è opposta al suo dorso.
via — ampiezza del carrello nel senso trasversale misurata in base alla reciproca distanza delle ruote.
virare — cambiare la direzione del volo descrivendo una curva od un giro completo. — L’aeroplano eseguendo tale manovra deve inclinarsi lateralmente verso l’interno della curva per opporsi alla forza centrifuga — vedi: derapare.
virata — la manovra del virare.
visibilità — requisito dell’apparecchio che si riferisce alla sua più o meno ampia visuale dal posto di pilotaggio — vedi: periscopio.
vite — come: avvitamento.
vite rovesciata — avvitamento eseguito in posizione di volo rovesciato, di modo che il carrello dell’apparecchio rimane rivolto verso l’interno del giro di vite.
volante — impugnatura a cerchio della quale sono provviste certe leve di comando, specialmente quelle dei grandi apparecchi che richiedono un certo sforzo per eseguire le manovre. Il volante è piazzato verticalmente, o con leggera inclinazione, davanti al posto del pilota il quale, impugnandolo, lo fa ruotare nei due sensi opposti per comandare lo svergolamento mentre, spingendolo in avanti o tirandolo a sè, sposta la leva per azionare il timone di profondità.
Anche a bordo dei dirigibili vi sono volanti con impiego analogo — vedi: leva di comando e manubrio.
volare — sollevarsi, muoversi e dirigersi nell’atmosfera in virtù di forza propria — detto specialmente dell’aeroplano, dell’elicottero e degli aerei che sono più pesanti dell’aria — vedi: librarsi, navigare, planare, slittare.
volo — il volare — oppure: percorso eseguito volando.
volo a vela — il librarsi del velivolo quando si sostiene e si muove nell’atmosfera sfruttando le correnti aeree.
Anche gli aeroplani possono compiere con motore fermo qualche tratto di volo a vela, quando sono leggeri in confronto all’estensione della propria superficie portante e qualora possano usufruire di forte vento.
volo d’allarme — è quello eseguito specialmente con aeroplani tipo caccia allo scopo di contrattaccare aerei nemici segnalati dall’allarme.
volo d’altezza — volo che ha per scopo di raggiungere una considerevole altezza prestabilita oppure la massima altezza possibile all’aereo — vedi: soffitto.
volo di bombardamento — volo eseguito su territorio nemico allo scopo di lanciare bombe su determinati obbiettivi.
volo di caccia — volo eseguito sul fronte o sul territorio nemico con la speranza d’incontrare ed abbattere aerei nemici.
volo di crociera — volo eseguito incrociando sopra una determinata zona — detto specialmente degli aerei che incrociano sul fronte per opporsi al passaggio di aerei nemici.
volo di distanza — volo che ha per scopo di raggiungere una grande distanza oppure la massima distanza consentita all’aereo.
volo di durata — volo che ha per scopo di mantenersi in aria lungamente oppure per il maggior tempo possibile — vedi: rifornimento aereo.
volo di ricognizione — vedi: ricognizione.
volo di scorta — volo eseguito per scortare altri aerei.
volo librato — come volo planato e come volo slittato.
volo planato — il planare dell’aeroplano o del velivolo.
volo rovesciato — acrobazia che consiste nel volare tenendo l’apparecchio completamente capovolto, cioè col ventre ed il carrello rivolti verso l’alto. In tale posizione l’apparecchio può eseguire manovre analoghe a quelle che si compiono in volo normale: planare, virare, spiralare, ecc. — vedi spirale rovesciata e vite rovesciata.
volo slittato — come volo librato o volo planato, ma detto specialmente dei brevi voli compiuti col libratore.
Volo slittato è anche usato come espressione generica per indicare la maniera di volare degli aeroplani e delle altre macchine volanti che procedono ad ali ferme slittando sull’aria.
vuoto d’aria — disuguaglianza nella densità dell’atmosfera dovuta a cause varie ma specialmente alla differente irradiazione del terreno e perciò specialmente rilevabile d’estate e nelle ore di maggior calore.
Quando l’apparecchio entra in tali zone d’aria di maggiore o di minore densità subisce un sobbalzo verso l’alto o verso il basso — vedi: scopola.
zampa d’oca — complesso di funi o cavi metallici formato da un cavo principale che si irradia in altri secondari. Tale dispositivo ha per scopo di ripartire in diverse diramazioni lo sforzo di un cavo di sospensione o di trasmissione.
zavorra — peso supplementare aggiunto al carico degli aerostati e destinato ad essere lasciato cadere per facilitare l’innalzamento dell’aereo o per frenarne la discesa.
È per lo più costituito da sacchetti di sabbia facilmente svuotabili o da un carico d’acqua contenuta in appositi serbatoi a rapido scarico.
zoccolo — arnese di legno fatto a cuneo che viene insinuato fra ciascuna ruota ed il terreno per trattenere l’apparecchio quando è sottoposto alla trazione dell’elica.
Gli zoccoli sono per lo più provvisti di lunghi manici che servono ad impugnarli per scansare più facilmente l’elica in rotazione.
Vi sono altri tipi di zoccoli che sono semplici blocchi di legno provvisti di un’incavatura ove si adagia l’asse del carrello e vengono impiegati per tenere sollevate le ruote dal terreno.