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218 | Diario sentimentale |
— Trecento aereoplani, un milione di bavaresi con l’elmo a chiodo — mi sussurra Raffaello Barbiera che sa tutti i segreti — sono pronti a varcare le Alpi. — Si guardava attorno come già li vedesse piovere sopra la Madonnina del duomo.
Un signore autorevole mi dice: — Non si sfugge al dilemma: o sotto l’elmo a chiodo o sotto la demagogia proletaria. Preferibile l’elmo a chiodo!
Ma io a questi dilemmi non credo troppo: quando uno non riesce a capire una data situazione, crea un dilemma, e così è soddisfatto.
Come deve essere contenta l’Inghilterra, contenta la Russia, che hanno fatto tanto per farci entrare in guerra! Quante carezze! A me però è sempre sembrato di sentire un leopardo e un orso coi loro zamponi vicino alle guance.
Adesso facciamo la guerra soltanto contro l’Austria. Per distruggerla? Distruggerla e conservarla, dicono.
L’ingegner X*** mi parla di una invenzione di in grande chimico nostro: getti a pressione — dentro le trincee — di acido solforico, oleoso, di speciale preparazione, che spàppola cuoio, carni, ecc. Non ne provo orrore! Eccomi anch’io che mi rispecchio col muso di bestia feroce!
— Ebbene?
— Il Comitato per le invenzioni ha rifiutato: