Stanza da bagno
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Citazioni sulla stanza da bagno.
- Allora te lo ripeto per l'ottocentocinquantesima volta: i bar e i bagni pubblici sono i distributori automatici della salmonellosi e del tifo, d'accordo? (Bianco, rosso e Verdone)
- Be', al diavolo il water! Vi ha reso schiavi tutti quanti! L'ho visto seduto là dentro, quel perdigiorno buono a nulla di porcellana nutrirsi della popò comunitaria, senza dare nessun apporto alla società! (I Griffin)
- E ogni volta che mi ci lavo mi sento sporco. È più pulito di me e si da arie. Lo specchio dice: «Chi cazzo sei tu?». (Closer)
- – I robot non vanno in bagno!
– Ma scherzi? Al liceo dove fumano secondo te? (Futurama) - I simboli... Non mi entrano in testa i simboli dei bagni e continuo ad entrare nel bagno degli uomini. L'altro giorno sono entrata, e c'era un cinese novantenne; credeva che volessi rimorchiarlo! (The Karate Kid - La leggenda continua)
- Il gabinetto ha il pregio di essere fatto con la stessa maiolica del piatto; peccato non sia facile farci la scarpetta. (Raffaele Palma)
- Il mio gabinetto è un cesso. (Love Actually - L'amore davvero)
- "La storia del mondo attraverso i gabinetti" [...] "un poema epico???" [...]
Inglesi:
Il gabinetto inglese come ultima spiaggia del colonialismo.
Tedeschi:
I gabinetti tedeschi osservano le differenze di classe. In terza classe : carta ruvida e scura. In prima classe: carta bianca. Chiamata Spezial Krepp (non c'è bisogno di tradurre). Ma i gabinetti tedeschi sono unici al mondo, grazie al piccolo palcoscenico (tutto il mondo è un palcoscenico) sul quale cade la merda. [...] Gente che riesce a costruire gabinetti del genere è capace di tutto.
Italiani:
Spesso si è in grado di leggere qualche articolo del Corriere della sera prima di pulirsi il sedere con le notizie. Ma in generale in Italia l'acqua scorre veloce e la merda sparisce prima che faccia in tempo a balzare in piedi e girarsi a guardarla. Per questo gli italiani sono grandi artisti. I tedeschi hanno già la merda da guardare. In mancanza di questo passatempo, gli italiani hanno pensato di scolpire e dipingere.
Francesi:
[...] Nei gabinetti francesi la luce si accende solo quando si chiude a chiave la porta.
Per qualche ragione non riesco a spiegarmi la letteratura e la filosofia francesi in termini dell'approccio francese alla merde.
Giapponesi:
Accovacciarsi è un fatto fondamentale nella vita orientale. La tazza è nel pavimento. Tutt'intorno decorazioni floreali. Tutto questo ha a che fare con lo Zen (Cf. Suzuki.) (Erica Jong) - La toilette dei maschi non è un acquapark. (I Simpson)
- Le toilette dovrebbero mettere tutti sullo stesso piano. Guardi che anche il re sembra uno stupido quando risponde al richiamo della natura! (Malcolm)
- Lavarmi mi è sempre piaciuto. Adoro fare il bagno, adoro la doccia. Il bagno è il mio posto felice. (Orange Is the New Black)
- Non venderò biglietti d'ingresso alla toilette. (I Simpson)
- Oh i meravigliosi intervalli al gabinetto! A essi devo la mia conoscenza di Boccaccio, Rabelais, Petronio, dell'Asino d'Oro. Tutte le mie valide letture, si può dire, furono fatte al gabinetto. Nel peggiore dei casi, Ulisse o un romanzo giallo. Ci sono passi nell'Ulisse che si possono leggere soltanto al gabinetto, se si vuole gustare appieno il piacere che essi danno. (Henry Miller)
- Oh sì, il genere umano? Hanno dovuto installare toilette automatiche nei bagni pubblici, perché non c'era da fidarsi che la gente tirasse la catena... (Basta che funzioni)
- Rutja non aveva mai messo piede in un gabinetto di campagna. In migliaia di anni non aveva mai sentito il minimo bisogno di andare di corpo. [...] Evidentemente doveva essere peccato andare al gabinetto, visto il sollievo che se ne traeva. Strano che non se ne parlasse di più nella dottrina cristiana. (Arto Paasilinna)
- Sai, contrariamente a quello che dicono i film e i giornali umoristici, il campo di battaglia di due persone sposate non è – ripeto: non è – la camera da letto. Il vero campo di battaglia è la stanza da bagno. È nel bagno e per il bagno che si creano le fratture e si combatte senza pietà. (Marnie)
- Sai, penso che dovrebbe esserci una porta che separi la cucina dal bagno. Perfino nella giungla, i popoli tribali, hanno due posti per le due cose. Probabilmente è come... una specie di legge! Probabilmente c'è anche nella Bibbia. E come minimo è una violazione delle norme dell'edilizia. (L'ultimo sogno)
- – Scusa, sai dov'è il cesso?
– Eh amico, il mondo è tutto un cesso, ma quello che cerchi tu è da quella parte. (Nati con la camicia) - Se pensi che discuterò della dissoluzione del mio matrimonio dove i bagni sono etichettati "Bulli" e "Pupe", sei fuori di senno. (Desperate Housewives)
- Se vuoi il mio consiglio, abbellisci il tuo cesso e abbellirai la tua anima. (I Simpson)
- Sogno un immenso bagno pubblico incontaminato. Rubinetti d'oro scintillante. Marmo bianco virginale. Una tavoletta di ebano. Uno sciacquone pieno di Chanel Nº 5 e un lacchè che mi porge fogli di carta igienica in seta cruda. Ma date le circostanze, qualunque posto va bene. (Trainspotting)
- Una cosa che scandalizza sempre — e giustamente – i giapponesi è la nostra abitudine di unire bagno e gabinetto in una sola stanza. Accanto alla vasca in cui ci si lava ecco il vaso su cui ci si siede per liberare i visceri dagli escrementi! È un'altra testimonianza del punto di vista puramente corporale, igienico, medico col quale consideriamo la funzione del bagno. In Giappone il gabinetto è per lo più separato dal bagno; si evita la nostra deplorevole confusione di sfere essenzialmente diverse. In Giappone il bagno nasce dalla purificazione rituale, quindi è un atto positivo, di gioia, una parte del riposo con cui l'uomo si rifà dalle fatiche del lavoro, parte importante, santificata, come il sonno od i pasti; per noi invece il bagno è giustificato unicamente dalla preoccupazione medica di de-sporcarsi, è una funzione di cui tutta la civiltà occidentale post-classica avrebbe fatto volentieri a meno. Per i giapponesi essa porta alla purezza, per noi libera dal sudicio; e le azioni degli uomini vanno intese piuttosto nel quadro dei loro fini che nelle modalità dei loro svolgimenti. (Fosco Maraini)
- —- Una sola volta mi sono inorgoglito del genere umano, e fu... nel gabinetto di toilette del piroscopo "Atlantic"
—- Nel gabinetto...? Oh! E come accadde? Fu certo durante una burrasca e foste sorpreso che il genere umano, il quale...
—- No, non mi accadde nulla di speciale. Fui meravigliato che il genere umano fosse riuscito a provvedere ad una cosa così prosaica e ripugnante necessità, facendo del gabinetto un palazzo! (Leonid Nikolaevič Andreev)
Voci correlate
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