Gli innocenti pagano

Gli innocenti pagano

Otello Toso in una sequenza del film


Interpreti e personaggi
Titolo originale	Gli innocenti pagano
Lingua originale	italiano
Paese	Italia
Anno	1952
Genere	drammatico, sentimentale
Regia	Luigi Capuano
Soggetto	Luigi Capuano, Giovanni Lanzi, Fulvio Palmieri
Sceneggiatura	Luigi Capuano, Giovanni Lanzi, Fulvio Palmieri
Produttore	Fortunato Misiano
Otello Toso: Stefano Relli Lída Baarová: Adriana Sereni Mino Doro: Massimo Artesi Mariella Lotti: Elena Artesi Carlo Romano: Settimio Ignazio Balsamo: Giovanni Paola Quattrini: Ada, figlia di Adriana Giovanni Grasso: suocero di Stefano Margherita Nicosia: Rosaria Bella Starace Sainati: domestica di Adriana Claudio Ermelli: invitato alla festa di Artesi Agostino Salvietti: contadino Gigi Pisano: cantante
Doppiatori originali
Giulio Panicali: Stefano Relli Tina Lattanzi: Adriana Sereni Emilio Cigoli: Massimo Artesi Dhia Cristiani: Elena Artesi Stefano Sibaldi: Settimio Gualtiero De Angelis: Giovanni Vittoria Febbi: Ada, figlia di Adriana Mario Besesti: suocero di Stefano

Gli innocenti pagano, film italiano del 1952 con Otello Toso, regia di Luigi Capuano.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

Questo negozio è un po' come la vita: c'è di tutto. (Stefano)
Avete ragione voi, caro Stefano, nella vita c'è di tutto, come qua dentro. Gli uomini che inventano la bomba atomica e un cane come questo. (Settimio)
Quando una donna perde la testa, un guaio fa presto a succedere. (Giovanni)
Quando non si ha più niente, tutto sembra irraggiungibile, perfino la morte. (Stefano)
In una casa, un orologio fermo non mi piace. (Stefano)
Avere, far soldi, sentirsi forti. Da vecchi poi ci accorgiamo che è inutile, siamo niente! (Suocero di Stefano)
Cinque anni dietro un reticolato a pensare, ho capito tante cose. E non voglio uccidere. (Stefano)
Come sono lunghe le strade, per chi non sa dove andare! (Stefano)
Da grande ho scoperto che si può disegnare per vivere, anche se non bisogna disgustare il cliente. Tutti vogliono essere belli, mentre pochi pensano ad essere buoni. (Stefano)
E il nostro dolore non ci deve far vergognare. Voi, vostra figlia, siete innocenti e forse per questo pagate. Sono gli innocenti quelli che pagano. (Stefano)

Melodramma meno convenzionale di quello che la trama faccia immaginare, anche perché il personaggio di Toso, déraciné segnato dalla violenza della guerra ed ecologista ante litteram (educa i cani da caccia ma è contro la caccia), è decisamente insolito nel panorama dell'epoca. (Il Mereghetti)
Questo lavoro possiede tutte le carte in regola per un buon successo commerciale [...]. La struttura psicologica e gli elementi fondamentali sono in conformità ai canoni che regolano tale genere di produzione. (Massimo Scaglione)