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Colazione da Tiffany

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Colazione da Tiffany

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Audrey Hepburn in una scena del film

Titolo originale

Breakfast at Tiffany's

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1961
Genere commedia, sentimentale
Regia Blake Edwards
Soggetto Truman Capote (romanzo)
Sceneggiatura George Axelrod
Produttore Richard Shepherd
Interpreti e personaggi
Note

Colazione da Tiffany, film statunitense del 1961 con Audrey Hepburn e George Peppard, regia di Blake Edwards, tratto dall'omonimo romanzo di Truman Capote.

Frasi

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  • Non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica: più le si vuole bene, più diventa ribelle. (Holly)
  • Lui è buono, vero, Gatto? Su, vieni qua, povero amore, povero amore senza nome... ma io penso che non ho il diritto di dargli un nome... perché in fondo noi due non ci apparteniamo, è stato un incontro casuale. E poi non voglio possedere niente, finché non avrò trovato un posto che mi vada a genio... non so ancora dove sarà, ma so com'è. (Holly)
  • Io vado pazza per Tiffany... specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie. (Holly)
  • Se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany... comprerei i mobili e darei al gatto un nome! (Holly)
  • [Parlando di Sing Sing, nota prigione americana] Quant'è ridicolo un nome simile per una prigione, vero? Ma chi gliel'ha dato? È un nome che potrebbe andare per un circo equestre. (Holly)
  • Voglio dire... qualsiasi gentiluomo con un minimo di chic ti dà un cinquanta per la custode e io chiedo almeno altri cinquanta per il taxi. (Holly)
  • [parlando di Holly] È una matta autentica. E sai perché? Perché Holly è convinta di tutte le idiozie che afferma. Intendiamoci, a me è simpatica da morire, su questo non c'è alcun dubbio, ma io ho un'anima da artista, ecco, e se non sei un artista non la puoi apprezzare, perché è un fatto di... fantasia, mi sono spiegato? (O.J. Berman)
  • [parlando di Holly] Dalle un'occhiata tu ragazzo. E vedi che mangi un po' di più. È tutta ossi. (Doc)
  • Il terribile, Fred, tesoro, è che sono ancora Lula Mae... la Lula Mae che ruba uova di tacchino e che, appena può, scappa nella prateria... solo che adesso lo chiamo avere le paturnie. (Holly)
  • Non accetto da bere dai gentiluomini che mi disapprovano... e specialmente da quelli che sono mantenuti da altre gentildonne. Perciò ecco qua, [offrendo una banconota a Paul] ormai sarai abituato a prendere soldi dalle signore, no? (Holly)
  • Quello che è certo è che avevo sbagliato nel classificarlo. Pensavo che fosse un verme. Invece è un super verme, ecco. Un super verme, sotto spoglie di verme. (Holly)
  • Non ricordo di aver mai bevuto champagne di prima mattina. Con la prima colazione in molte occasioni. Ma mai prima della prima. (Paul)
  • Perché non passiamo la giornata a fare cose mai fatte prima? Sarebbe divertente. Ci sarà qualcosa che non hai mai fatto... e in quanto a me, è un po' difficile, ma tenteremo di trovarne qualcuna. (Holly)
  • Certe luci della ribalta rovinano la carnagione, a una ragazza. (Holly)
  • Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene. (Holly)
  • Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio e temi che qualcuno voglia rinchiuderti in una gabbia. E sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale non uscirai, in qualunque parte del mondo tu cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa. (Paul)
  • Un uomo si giudica dagli orecchini che ti regala... Che orrore questi... li ho comprati io. (Holly)
  • Qualche volta è bello essere presa per una balorda. (Holly)

Dialoghi

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  • Holly: C'è qualcuno che compera quello che scrive o lo stampa?
    Paul: Quelli li hanno stampati.
    Holly: Sono suoi?
    Paul: Mm-mm.
    Holly: Tutti quanti?
    Paul: Be', il libro è uno solo... in dodici copie.
  • O.J. Berman: Dunque, senti, Fred bello...
    Paul: No, sono Paul bello.
    O.J. Berman: Ah, sì?
    Paul: Sì.
    O.J. Berman: Credevo che fossi Fred bello.
    Paul: No.
  • Holly: Ma tu guarda che delizia ha portato con sé...
    Paul: Sì, niente male se ti piacciono gli uomini bruni, belli e appassionati, con l'aria da nababbi e troppi denti.
  • Holly: Sappi che è il nono uomo più ricco d'America... sotto i cinquanta.
    Paul [ironico]: Una notizia estremamente notevole e interessante e di grande utilità.
    Holly: Tesoro, non dirlo a me!
  • Holly: Ti dirò una cosa, Fred, tesoro. Te, per denaro, ti sposerei subito. E tu sposeresti me per denaro?
    Paul: Immediatamente.
    Holly: Meno male che nessuno dei due è ricco, eh?
  • Paul: Potremmo fare eseguire un'incisione?
    Commesso di Tiffany: Be', direi di sì. Sì, senza dubbio. Ho l'impressione, però, che prima dovrebbero effettuare un qualche acquisto... se non altro per disporre di un oggetto su cui eseguire l'incisione.
  • Liz: A quanto pare Amore ha scagliato una delle sue frecce. Chi è? Una commessa? Una cameriera? No, dev'essere una donna ricca, vero? Una che possa aiutarti.
    Paul: Per quanto strano, è una ragazza che non può aiutare nessuno, neanche se stessa. Al contrario sono io che posso aiutare lei. E il cambio non mi dispiace.
  • Holly: Credi che io ti appartenga?
    Paul: Esattamente, proprio cosi.
    Holly: Lo so, lo credono sempre tutti, ma il guaio è che tutti si sbagliano.
  • Holly: Non permetterò a nessuno di mettermi in gabbia.
    Paul: Non voglio metterti in gabbia, io voglio amarti.
    Holly: È la stessa cosa.
  • Paul: Insomma stai per sposarti.
    Holly: Be', José me l'ha fatto capire anche senza tante parole.
    Paul: E cioè quattro.
    Holly': Eh?
    Paul: Be', sì, sono quattro, al massimo. Mi... vuoi... sposare... Holly?
  • Paul: Sono innamorato di te.
    Holly: E poi?
    Paul: Come? E poi basta. Io ti amo e tu mi appartieni!
    Holly: Oh no. Nessuno appartiene a un altro.

Moon River

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Moon River | Wider than a mile | I'm crossin' you in style | Some day | Old dream maker | You heart breaker | Wherever your goin' | I'm goin' your way | Two drifters | Off to see the world | There's such a lot of world | To see | We're after the same | Rainbow's end | Waitin' round the bend | My huckleberry friend | Moon River | and me. (da Moon River di Henry Mancini e Johnny Mercer)

Fiume di Luna | più ampio di un miglio | Ti attraverserò con stile | un giorno | Vecchio creatore di sogni | Tu spezzacuori | Ovunque tu andrai | io seguirò il tuo corso | Due vagabondi | in giro a vedere il mondo | C'è così tanto mondo | da vedere | entrambi cerchiamo la fine | dello stesso arcobaleno | che ci aspetta dietro la curva | Il mio migliore amico | Fiume di Luna | ed io.

Altri progetti

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