Relazione (testo)
La relazione è un testo che riferisce in modo dettagliato e oggettivo su un'attività di studio (o su un avvenimento di cui si è fatta diretta esperienza), oppure espone un argomento su cui si è raccolta un'apposita documentazione. Questa fonte di dati e notizie è dunque più complessa e preziosa di una comunicazione o testimonianza verbale.
Tipologie
[modifica | modifica wikitesto]I contenuti di una relazione possono riguardare esperimenti scientifici, attività di studio, di lavoro, di ricerca o di indagine, prove tecniche, situazioni, problemi, eventi civili o bellici.
Per quanto riguarda il mondo scolastico, si possono fare relazioni su lezioni svolte in classe, su esperimenti di fisica o di chimica, relazioni su lavori scolastici o domestici di costruzione di plastici, carte geografiche e geografico-storiche, di sussidi didattici.[1]
Una relazione può anche essere commerciale, nel caso in cui una ditta riceva le referenze da un incaricato sulle condizioni del mercato in un altro paese; amministrativa (o burocratica o d'ufficio) qualora un ispettore riferisca alle autorità i metodi, i profitti o i fatti irregolari che possono accadere in un pubblico ufficio; politica, quella effettuata da un politico, che riferisca e studi le istituzioni di un altro paese; di concorso, quella espressa dalla Commissione esaminatrice nei riguardi della graduatoria di un concorso, formulata con l'esposizione dei criteri di giudizio sui concorrenti; parlamentare, quella su un disegno di legge proposta al Parlamento da un relatore;[2]agronomica, che descrive i terreni di un'azienda in misure catastali.
Nelle scienze cliniche (mediche e psicologiche) una relazione documentale, sia essa redatta in forma scritta o trasmessa verbalmente, assume più propriamente il nome di referto o report.
Una relazione deve essere chiara, breve, ordinata, imparziale e giovarsi assennatamente dell'indagine e della critica.[2]
Alcune relazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Lo scienziato Patrick Brydone, studioso dell'elettricità, scrisse relazioni che furono pubblicate dalla Philosophical Transactions della Royal Society di Londra.
- Presso l'Istituto Storico della Resistenza in Toscana si trovano relazioni scritte da alcuni protagonisti della guerra di liberazione. Una di queste relazioni è scritta da Alessandro Pieri[3], un'altra, datata 8 giugno 1944, è conservata fra le carte della Brigata Lanciotto, nel fondo ANPI[4] Presso lo stesso Istituto si trovano le relazioni Comando divisione "Arno"- Relazione "A",[5]Comando divisione "Arno" - Relazione "B"[6]Comando divisione "Arno" - Relazione "C" (8 agosto 1944).[7]
- Achille Mazzi compilò la Relazione sull'attività clandestina ed operativa svolta dai patrioti toscani nel periodo 8 settembre 1943-7 settembre 1944; questa relazione fu controfirmata dal Comandante ten.col. Nello Niccoli e dal commissario politico Luigi Gaiani.[8]
- Sulla vita della beata Maria Assunta Pallotta scrissero relazioni: il parroco di Force Luigi Martini (relazione sulla prima fanciullezza e gioventù della beata); la Madre Direttrice della Casa Madre delle Francescane Missionarie di Maria, Maria di San Lamberto; la Maestra delle Novizie, Madre Maria degli Arcangeli; la suora Maria di San Bonaventura; la Superiora della Casa del Santo Nome di Gesù di Firenze, Madre Maria Alessandra; la Madre Maria Sinforiana del Sacro Cuore, Superiora della Casa nello Shanxi; suor Maria Albertina dell'Eucaristia.
- Niccolò Machiavelli scrisse il Rapporto delle cose della Magna nel 1508, quando fu inviato come ambasciatore in Germania.[2]
- Gli ambasciatori veneziani inviavano relazioni alla Repubblica di Venezia.[9]
- Nel caso in cui una relazione sia molto estesa, essa diventa una vera e propria opera d'arte letteraria e storica, come la relazione Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla, scritta e inviata da Alessandro Manzoni al ministro Emilio Broglio nel febbraio del 1868.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alberto Chiari-Edmondo Caioli, op.cit., pagina 524
- ^ a b c Giuseppe Lipparini, op.cit. pag.31
- ^ Gino ed Emirene Varlecchi, op.cit. nota n.11, pag.85
- ^ Nota n.11, pag. 85 e nota n.1 a pag.195 in Op. cit.
- ^ Nota n.2, pag.208 in Op.cit.
- ^ Nota n. 1, pag.212 ion Op.cit.: Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Relazioni ufficiali, divisione "Potente", Comando gruppo divisioni. Il documento è in copia, dattiloscritto. Il medesimo è stato pubblicato, con lievi omissioni, in "Rinascita" XXI (1964), fasc. 31, p. 15,
- ^ Nota n. 2, p.217 in Op. cit.: Relazioni ufficiali, divisione "Potente", comando gruppo divisioni. Il documento è in copia, dattiloscritto. Da notare che la data 8 agosto è stata aggiunta a mano. Probabilmente questa relazione fu approntata nei giorni immediatamente precedenti la morte di Potente, forse tra il 5 e il 7 agosto.
- ^ Carlo Francovich La Resistenza a Firenze, Firenze, La Nuova Italia, 1962, pagina 259, Nota n.1; Il testo integrale ed originale della relazione, corredata da 23 allegati, trovasi presso l'I.S.R.T., (fondo Medici Tornaquinci)
- ^ Giuseppe Lipparini, op.cit. Pag.31
- ^ Giuseppe Lipparini, op.cit., pag.31
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gino ed Emirene Varlecchi, Potente-Aligi Barducci comandante della divisione Garibaldi “Arno” , a cura di Maria Augusta e Sebastiano Timpanaro, Firenze, Libreria Feltrinelli, 1975.
- P. Benvenuto Bazzocchini O.FM. Un Fiore Serafico-Suor Maria Assunta delle Francescane Missionarie di Maria-Sunto della seconda edizione della sua vita (Roma, Scuola Tipografica Salesiana 1918), Roma, Tip. Pinci e Brocato Viale Saffi, 1922.
- Alberto Chiari – Edmondo Caioli Tecnica e arte della parola, Casa Editrice Le Monnier, Firenze, 1964.
- Giuseppe Lipparini, Arte e stile- tavole schematiche di stilistica e di letteratura per gli alunni delle Scuole Medie, Carlo Signorelli editore, Milano, 1930.