Paul George

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Paul George
George con gli Indiana Pacers nel 2014
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza203 cm
Peso100 kg
Pallacanestro
RuoloAla piccola / guardia
SquadraPhiladelphia 76ers
Carriera
Giovanili
2004-2008Pete Knight High School
2008-2010Fresno St. Bulldogs63 (974)
Squadre di club
2010-2017Indiana Pacers448 (8.090)
2017-2019Oklahoma Thunder156 (3.893)
2019-2024L.A. Clippers263 (6.049)
2024-Philadelphia 76ers0 (0)
Nazionale
2016Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Palmarès
 Olimpiadi
OroRio de Janeiro 2016
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 9 luglio 2023l4

Paul Clifton Anthony George (Palmdale, 2 maggio 1990) è un cestista statunitense che gioca nel ruolo di ala piccola o guardia per i Philadelphia 76ers.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

George è un giocatore estremamente versatile in grado di giocare 2-3 ruoli diversi sul parquet. Ottimo difensore, dotato di fisico slanciato, braccia lunghe e grande reattività; può marcare le ali più pericolose sul perimetro e fornire contemporaneamente anche grande aiuto a rimbalzo ai lunghi. È decisivo in attacco grazie alla sua abilità dall'arco e in penetrazione[1]

Indiana Pacers (2010–2017)

[modifica | modifica wikitesto]

Si rende eleggibile al Draft NBA 2010, dove viene selezionato dagli Indiana Pacers con la decima scelta assoluta. Il primo anno nella NBA per lui non si rivela esaltante, tenendo di media 7,8 punti con 3,7 rimbalzi a partita in 20,7 minuti giocati.

Il 24 febbraio 2012, partecipa all'NBA Rising Stars Challenge nel team di Charles Barkley giocando titolare; mette a segno 23 punti che contribuiscono alla vittoria sul team di Shaquille O'Neal per 146-133. Il giorno successivo prende parte allo Slam Dunk Contest, vinto però da Jeremy Evans. Conclude il suo secondo anno con 12,1 punti, 5,6 rimbalzi e 2,4 assist a partita, riuscendo a portare la squadra alla post-season. Ai playoffs, dopo aver eliminato per 4-1 gli Orlando Magic (privi della stella Dwight Howard) al primo turno, vengono eliminati in rimonta per 4-2 dai Miami Heat di LeBron James alle semifinali di conference.

Il 21 novembre 2012 mette a segno il suo career-high di punti, mettendone a segno 37 contro i New Orleans Pelicans. Il 16 febbraio 2013, prende parte al Three-Point Contest, uscendo al primo turno con solo 10 centri.[2] Il giorno successivo, prende parte al suo primo NBA All-Star Game, mettendo a referto 17 punti in 20 minuti giocati. Conclude la Regular Season con 17,4 punti, 4,1 assist e 7,6 rimbalzi di media con il 42% dal campo e il 36,2% da oltre l'arco. Queste medie, oltre a portare gli Indiana Pacers al terzo posto nella eastern conference (dietro i Miami Heat e i New York Knicks), gli permettono di vincere il titolo di NBA Most Improved Player Award.[1] Il 21 aprile 2013, in occasione della prima gara dei play-off, contro gli Atlanta Hawks, realizza una tripla doppia da 23 punti, 11 rimbalzi e 10 assist.[3] Nonostante le sue eccellenti prestazioni non riesce a portare gli Indiana Pacers alle Finals NBA, venendo eliminati alle Finali di Conference dai Miami Heat per 4-3.

Paul George contro Iman Shumpert.

Il 15 febbraio 2014 prende parte allo Slam Dunk Contest nella squadra della Eastern Conference con John Wall e Terrence Ross. La squadra vincerà la gara battendo la squadra della Western Conference formata da Damian Lillard, Harrison Barnes e Ben McLemore. Il 1º agosto 2014, durante una partita di preparazione per il campionato mondiale maschile di pallacanestro 2014 con la nazionale statunitense, si procura la frattura di tibia e perone della gamba destra. Il tempo per un completo recupero è stato stimato in 9-12 mesi[4]. Dopo questo lungo infortunio, fa il suo ritorno in campo il 5 aprile 2015 contro i Miami Heat segnando 13 punti. Conclude la stagione con 8.8 punti di media in 13 minuti.

Il 5 dicembre 2015 segna il suo career-high con 48 punti nella sconfitta contro gli Utah Jazz. George a registrare altre partite sopra i 30 punti, venendo selezionato per la gara delle stelle (All-Star Game) come titolare. Paul segna 41 punti e stabilisce il record di triple in questa competizione (9 su 19 tentate). Nonostante questo il team East perderà e l'MVP andrà a Russell Westbrook . I suoi Pacers riescono ad accedere alla post season con la testa di serie numero 7, perdendo al primo turno contro i talentuosi Toronto Raptors di Kyle Lowry e DeMar DeRozan in una combattutissima serie di 7 gare.

Per la stagione 2016-17 i Pacers si rafforzano con diversi acquisti, ma non riescono ad andare oltre il settimo posto, che riserva al primo turno i Cleveland Cavaliers di LeBron James, campioni uscenti, venendo eliminati in quattro partite.[5]

Oklahoma City Thunder (2017–2019)

[modifica | modifica wikitesto]

Stagione 2017–2018

[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 giugno 2017, solo poche ore prima dell'inizio della free agency 2017, e dopo essere stato accostato a numerose squadre (tra cui Cavaliers, Celtics, Lakers e Rockets) George viene ceduto agli Oklahoma City Thunder in cambio di Victor Oladipo e Domantas Sabonis.[6] Disputa un'ottima stagione da dietro l'arco dei 3 punti (40% di media, massimo in carriera), tanto da ottenere l'invito a partecipare alla gara del tiro da tre punti dell'All Star Game, a cui partecipa anche come riserva del Team LeBron.[7] Conclude la stagione con 21,9 punti, 5,7 rimbalzi e 3,3 assist a partita. I Thunder chiudono la regular season al quarto posto dell'affollatissima Western Conference, affrontando nei Playoff gli Utah Jazz del rookie Donovan Mitchell. La serie si rivela molto combattuta, ma sono i Jazz a prevalere in sei gare.

In estate George diventa free agent. Nonostante il forte interesse dei Los Angeles Lakers, squadra della sua città d'origine e per cui aveva sempre espresso il desiderio di giocare, decide di rimanere ai Thunder, senza nemmeno incontrarsi con i rappresentanti della squadra californiana. George firma un contratto di quattro anni a 137 milioni di dollari, con opzione del giocatore sul quarto anno.[8]

Stagione 2018–2019

[modifica | modifica wikitesto]

George disputa un'eccellente stagione, migliorando in ogni categoria principale e imponendosi come uno dei migliori giocatori della lega in attacco e in difesa e venendo quindi selezionato come titolare per l'All Star Game di Charlotte.[9] Durante l'anno migliora anche il suo career-high per triple realizzate in una partita, mettendone a referto 10 contro i Miami Heat.[10] il 12 febbraio 2019 realizza una tripla doppia da 47 punti, 12 rimbalzi e 10 assist che consentono ai Thunder di battere i Portland Trail Blazers per 120-111.[11][12] Il 23 febbraio invece segna 45 punti nella vittoria al doppio overtime per 148-147 contro gli Utah Jazz.[13] Queste prestazioni gli valgono il premio di giocatore del mese vinto in febbraio.[14] Nei playoffs però la squadra esce al primo turno contro Portland in 5 gare con Damian Lillard che in gara-5 segna da 3 punti nonostante la marcatura di George (che a fine partita ha definito un brutto tiro).[15][16] La sua seconda stagione è migliore rispetto alla prima,[12] tanto da venire candidato al premio di MVP, che però perde in favore di Giannīs Antetokounmpo.[17] Con 2,2 palle rubate a partita ha tenuto la media migliore della lega.[18]

Los Angeles Clippers (2019–2024)

[modifica | modifica wikitesto]

Nella notte tra il 5 ed il 6 luglio 2019, i Los Angeles Clippers cedono ai Thunder Shai Gilgeous-Alexander, Danilo Gallinari, quattro scelte future al primo giro non protette, una scelta futura al primo giro protetta e due opzioni di swap picks in cambio di George[19], che qualche giorno prima aveva richiesto ai Thunder di essere scambiato. Paul George si unisce quindi ai Clippers assieme all'MVP delle Finals, Kawhi Leonard, che aveva richiesto esplicitamente George prima della sua firma con i losangelini[20].

Philadelphia 76ers (2024–presente)

[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 luglio 2024, George firma con i Philadelphia 76ers da free-agent. Visto che entrambi i suoi numeri usati in carriera, 24 e 13, sono ritirati dalla franchigia, George decide di usare il numero 8 come tributo al nativo di Philadelphia Kobe Bryant.[21]

Legenda
  PG Partite giocate   PT  Partite da titolare  MP  Minuti a partita
 TC%  Percentuale tiri dal campo a segno  3P%  Percentuale tiri da tre punti a segno  TL%  Percentuale tiri liberi a segno
 RP  Rimbalzi a partita  AP  Assist a partita  PRP  Palle rubate a partita
 SP  Stoppate a partita  PP  Punti a partita  Grassetto  Career high
* Primo nella lega
Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2008-2009 Fresno St. Bulldogs 34 34 34,6 47,0 44,7 69,7 6,2 1,9 1,7 1,0 14,3
2009-2010 Fresno St. Bulldogs 29 29 33,2 42,4 35,3 90,9 7,2 3,0 2,2 0,8 16,8
Carriera 63 63 33,9 44,7 39,6 80,3 6,7 2,4 2,0 0,9 15,5

Massimi in carriera

[modifica | modifica wikitesto]
  • Massimo di punti: 30 vs New Mexico State (11 febbraio 2010)[22]
  • Massimo di rimbalzi: 11 (2 volte)
  • Massimo di assist: 7 vs California State-Bakersfield (23 febbraio 2010)
  • Massimo di palle rubate: 6 (2 volte)
  • Massimo di stoppate: 3 (2 volte)
  • Massimo di minuti giocati: 42 vs Utah State (31 gennaio 2009)

Regular Season

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2010-2011 Indiana Pacers 61 19 20,7 45,3 29,7 76,2 3,7 1,1 1,0 0,4 7,8
2011-2012 Indiana Pacers 66 66 29,7 44,0 38,5 80,2 5,6 2,4 1,6 0,6 12,1
2012-2013 Indiana Pacers 79 79 37,6 41,9 36,2 80,7 7,6 4,1 1,8 0,6 17,4
2013-2014 Indiana Pacers 80 80 36,2 42,4 36,4 86,4 6,8 3,5 1,9 0,3 21,7
2014-2015 Indiana Pacers 6 0 15,2 36,7 40,9 72,7 3,7 1,0 0,8 0,2 8,8
2015-2016 Indiana Pacers 81 81 34,8 41,8 37,2 86,0 7,0 4,1 1,9 0,4 23,1
2016-2017 Indiana Pacers 75 75 35,9 46,1 39,4 89,8 6,6 3,3 1,6 0,4 23,7
2017-2018 Oklahoma Thunder 79 79 36,6 43,0 40,1 82,2 5,7 3,3 2,0 0,5 21,9
2018-2019 Oklahoma Thunder 77 77 36,9 43,8 38,6 83,9 8,2 4,1 2,2* 0,4 28,0
2019-2020 L.A. Clippers 48 48 29,6 43,9 41,2 87,6 5,2 3,9 1,4 0,4 21,5
2020-2021 L.A. Clippers 54 54 33,7 46,7 41,1 86,8 6,6 5,2 1,1 0,4 23,3
2021-2022 L.A. Clippers 31 31 34,8 42,1 35,4 85,8 6,9 5,7 2,2 0,4 24,3
2022-2023 L.A. Clippers 56 56 34,6 45,7 37,1 87,1 6,1 5,1 1,5 0,4 23,8
2023-2024 L.A. Clippers 74 74 33,8 47,1 41,3 90,7 5,2 3,5 1,5 0,5 22,6
Carriera 867 819 33,7 44,0 38,5 85,4 6,3 3,7 1,7 0,4 20,8
All-Star 8 3 24,8 49,2 37,3 100 3,6 3,1 1,4 0,1 18,6
Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2011 Indiana Pacers 5 5 26,6 30,3 23,1 87,5 5,0 1,0 1,4 2,0 6,0
2012 Indiana Pacers 11 11 33,7 38,9 26,8 78,6 6,6 2,4 1,6 0,4 9,7
2013 Indiana Pacers 19 19 41,0 43,0 32,7 72,7 7,4 5,1 1,3 0,5 19,2
2014 Indiana Pacers 19 19 41,1 43,8 40,3 78,9 7,6 3,8 2,2 0,4 22,6
2016 Indiana Pacers 7 7 39,3 45,5 41,9 95,3 7,6 4,3 2,0 0,7 27,3
2017 Indiana Pacers 4 4 42,9* 38,6 42,9 86,7 8,8 7,3 1,8 0,5 28,0
2018 Oklahoma Thunder 6 6 41,9 40,8 36,5 86,1 6,0 2,7 1,3 0,7 24,7
2019 Oklahoma Thunder 5 5 40,8* 43,6 36,1 81,6 8,6 3,6 1,4 0,2 28,6
2020 L.A. Clippers 13 13 36,8 39,8 33,3 90,9 6,1 3,8 1,5 0,5 20,2
2021 L.A. Clippers 19 19 40,8 44,1 33,6 84,4 9,6 5,4 1,0 0,5 26,9
2024 L.A. Clippers 6 6 37,0 41,1 36,7 84,0 6,8 4,8 1,2 0,5 19,5
Carriera 114 114 39,0 42,3 35,2 82,6 7,5 4,1 1,5 0,5 21,2

Massimi in carriera

[modifica | modifica wikitesto]
  • Massimo di punti: 48 vs Utah Jazz (6 dicembre 2015)[23]
  • Massimo di rimbalzi: 17 vs Sacramento Kings (3 novembre 2012)
  • Massimo di assist: 12 (5 volte)
  • Massimo di palle rubate: 8 vs Portland Trail Blazers (25 ottobre 2021)
  • Massimo di stoppate: 4 (4 volte)
  • Massimo di minuti giocati: 50 vs Utah Jazz (22 febbraio 2019)
2013, 2014, 2016, 2017, 2018, 2019, 2021, 2023, 2024
First Team: 2014, 2019
Second Team: 2013, 2016
First Team: 2019
Third Team: 2013, 2014, 2016, 2018, 2021 (record)
  1. ^ a b NBA - Paul George, una stella in rampa di lancio, su it.eurosport.yahoo.com, yahoo eurosport, 24 aprile 2013. URL consultato il 26 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2013).
  2. ^ NBA - Ross a sorpresa, Irving super-cecchino, su it.eurosport.yahoo.com, yahoo eurosport, 17 febbraio 2013. URL consultato il 26 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2013).
  3. ^ Copia archiviata, su nba.com, 21 aprile 2013. URL consultato il 26 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2013).
  4. ^ Nba, Paul George degli Indiana Pacers si rompe tibia e perone. Stop di 9-12 mesi, su ansa.it. URL consultato il 3 agosto 2014 (archiviato il 3 agosto 2014).
  5. ^ (EN) Cavaliers vs. Pacers - Game Recap - April 23, 2017 - ESPN, su ESPN.com. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato il 30 aprile 2019).
  6. ^ Report: Paul George traded to Oklahoma City Thunder before free agency starts, su cbssports.com. URL consultato il 1º luglio 2017 (archiviato il 2 luglio 2017).
  7. ^ (EN) Official release, Paul George to replace DeMarcus Cousins on Team LeBron in 2018 NBA All-Star Game, su NBA.com. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato il 17 settembre 2020).
  8. ^ (EN) Sources: George, OKC agree on 4 years, $137M, su ESPN.com, 1º luglio 2018. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato il 6 gennaio 2019).
  9. ^ (EN) Joseph Zucker, NBA All-Star Game 2019 Rosters: Captains and Starters Revealed for Draft Format, su Bleacher Report. URL consultato il 25 gennaio 2019 (archiviato il 25 gennaio 2019).
  10. ^ (EN) Paul George nails career-high 10 triples in 43-point outing as Thunder rip Heat, su Spin.ph. URL consultato il 2 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2019).
  11. ^ Sky Sport, Westbrook nella storia: 10^ tripla doppia in fila, su sport.sky.it. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2019).
  12. ^ a b Sky Sport, Paul George MVP NBA, ecco perché ha senso dirlo, su sport.sky.it. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2019).
  13. ^ Sky Sport, Paul George da impazzire, OKC batte Utah al 2OT, su sport.sky.it. URL consultato il 23 febbraio 2019 (archiviato il 23 febbraio 2019).
  14. ^ (EN) NBA Players of the Month, su Basketball-Reference.com. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato il 15 gennaio 2013).
  15. ^ (EN) Associated Press, Paul George says Damian Lillard's 37-foot playoff series winner was a 'bad shot', in The Guardian, 24 aprile 2019. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato il 23 luglio 2019).
  16. ^ Sky Sport, Paul George commenta il tiro di Lillard, su sport.sky.it. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2019).
  17. ^ (EN) Bruno Manrique, BREAKING: NBA Officially Announces The 2018-19 MVP, su ClutchPoints, 25 giugno 2019. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2019).
  18. ^ (EN) NBA & ABA Year-by-Year Leaders and Records for Steals Per Game, su Basketball-Reference.com. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato il 1º maggio 2013).
  19. ^ (EN) Reports: Paul George traded to Clippers, su nba.com. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato il 6 luglio 2019).
  20. ^ (EN) How Kawhi pulled Paul George away from OKC, su espn.com, 6 luglio 2019. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato il 6 luglio 2019).
  21. ^ (EN) Paul George Signed by Philadelphia 76ers, su www.nba.com. URL consultato il 15 ottobre 2024.
  22. ^ (EN) Paul George - NCAA Career Bests, su basketball.realgm.com. URL consultato il 27 dicembre 2021.
  23. ^ (EN) Paul George - NBA Career Bests, su basketball.realgm.com. URL consultato l'8 dicembre 2023.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN4499152988208312790000 · LCCN (ENno2018083391