Ottobrata romana

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La campagna romana, meta delle ottobrate
Costumi popolari italiani: Le ottobrate a Roma (xilografia).

L'ottobrata (nota anche come ottobrata romana) era una tradizionale gita domenicale che si svolgeva a Roma nel mese di ottobre fino ai primi decenni del XX secolo[1].

Le gite erano abitualmente svolte anche il giovedì; nelle prime ore del mattino, dai rioni cittadini partivano alcune carrettelle (trainate da cavalli bardati e adornati di sonagliere) sulle quali sedevano sette ragazze vestite a festa. La comitiva era composta, inoltre, dalla bellona, seduta accanto al carrettiere, e da uomini, parenti ed amici, che seguivano il carro a piedi.

Le abituali mete delle gite erano il monte Testaccio, le campagne intorno a ponte Milvio, le vigne poste tra Monteverde e porta San Pancrazio o fuori porta San Giovanni e porta Pia.

Le ottobrate sembrano discendere direttamente dalle tradizionali feste baccanali e dionisiache degli antichi Romani, celebrazioni legate al ciclo delle stagioni[2].

La Sagra dell'Uva di Marino, celebrata la prima domenica di ottobre dal 1925 e giunta nel 2024 alla centesima edizione, è stata definita "l'ultima delle ottobrate romane".[3]

  1. ^ Rendina, 831-832.
  2. ^ Rendina, 831.
  3. ^ Ugo Onorati, Sagra dell'Uva di Marino: 100 anni 1925-2024, ovvero l'ultima delle ottobre romane, Marino 2024.
  • Claudio Rendina, Enciclopedia di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 2005, ISBN 88-541-0304-7.
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