Notturno op. 27 n. 2 (Chopin)
Notturno op. 27 n. 2 | |
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Compositore | Fryderyk Chopin |
Tonalità | Re bemolle maggiore |
Tipo di composizione | Notturno |
Numero d'opera | Op. 27 n. 2 |
Epoca di composizione | Parigi, 1834-1835 |
Pubblicazione | Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1836 Wessel, Londra, 1836 M. Schlesinger, Parigi, 1836 |
Dedica | Madame la Comtesse d'Appony |
Durata media | 6 min. |
Organico | pianoforte |
Il Notturno op. 27 n. 2 in Re bemolle maggiore è una composizione per pianoforte di Fryderyk Chopin, datata fra il 1834 e il 1835.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il musicista terminò questo Notturno certamente entro il mese di giugno 1835 e lo inviò per un'eventuale pubblicazione all'editore Breitkopf & Härtel di Lipsia il 30 dello stesso mese.[1]. Il brano è contemporaneo dell'op. 27 n. 1, a cui è legato anche dalla tonalità di Re bemolle maggiore che è enarmonica del Do diesis maggiore che caratterizza le ultime battute del Notturno precedente.
Chopin suonava spesso questo suo brano e certamente lo eseguì in pubblico a Parigi alla Salle Pleyel il 21 febbraio 1842.[1] Il Notturno ebbe molto successo fra il pubblico e anche per la critica, fu infatti giudicato "di una freschezza incantevole" su un'autorevole rivista musicale[2] Il notturno, come il precedente, è dedicato alla contessa Maria Teresa d'Appony.
Analisi
[modifica | modifica wikitesto]Organizzato in tre parti, non segue la consueta struttura A-B-A, bensì si basa sulla riproposizione del tema iniziale che genera nuovi episodi di tipo improvvisativo, per lo più a note doppie in terza, sesta od ottava.[1] Il brano inizia con il solo accompagnamento per la prima battuta, quindi viene introdotto il tema che è in verità molto semplice, cantabile e che porta subito in un'atmosfera di sogno e di intima serenità. La costruzione è analoga a quella del Notturno op. 9 n. 2 con un'unica melodia che genera incessantemente se stessa, come in un continuo processo di autogemmazione. Per ravvivarla, Chopin escogita tutta la gamma delle ornamentazioni più raffinate: scalette di congiungimento da una nota all'altra, arpeggi discendenti e ascendenti, complesse fioriture quali piccoli trilli, mordenti, acciaccature, gruppetti, discese di quarte e quinte spezzate, appoggiature inferiori e superiori. [1] La composizione termina con una lunga Coda, di sedici battute, che è una fra le più significative e raffinate di tutta la serie dei Notturni; il brano esaurisce, con una scala diatonica ascendente, la sua ricca e incantevole melodia in un soffio lieve.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Notturno op. 27 n. 2, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 179235991 · LCCN (EN) no97075550 · J9U (EN, HE) 987010649905205171 |
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