Coordinate: 45°29′N 11°22′E

Montorso Vicentino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Montorso Vicentino
comune
Montorso Vicentino – Stemma
Montorso Vicentino – Bandiera
Montorso Vicentino – Veduta
Montorso Vicentino – Veduta
Vista su Montorso dal centro storico di Brendola
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Amministrazione
SindacoEmma Baron (lista civica) dal 10-6-2024
Territorio
Coordinate45°29′N 11°22′E
Altitudine118 m s.l.m.
Superficie9,29 km²
Abitanti3 041[1] (30-11-2020)
Densità327,34 ab./km²
FrazioniPonte Cocco
Comuni confinantiArzignano, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Roncà (VR), Zermeghedo
Altre informazioni
Cod. postale36050
Prefisso0444
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT024068
Cod. catastaleF696
TargaVI
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 422 GG[3]
Nome abitantimontorsani
Patronosan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montorso Vicentino
Montorso Vicentino
Montorso Vicentino – Mappa
Montorso Vicentino – Mappa
Posizione del comune di Montorso Vicentino all'interno della provincia di Vicenza
Sito istituzionale

Montorso Vicentino (Montorso in veneto) è un comune italiano di 3 041 abitanti[1] della provincia di Vicenza in Veneto.

Centro della Valle del Chiampo, ha vissuto in pieno l'evolversi economico che ha interessato la zona a partire dagli anni sessanta.

Il paese si presenta raccolto tra le colline Fratta e Grime.

Panorama di Montorso Vicentino

Nel Duecento il nome era Montursium e nel Trecento Montursio. Deriva probabilmente dal nome proprio romano Ursio o Urso, con il significato quindi di "monte di Ursio".

Montorso si formò nell'XI secolo intorno al castello sul colle Fratta, che Ezzelino III da Romano assediò nel 1236 e rase al suolo nel 1241. Il paese passò nel 1266 ai Padovani, che ne ricostruirono il castello, e nel 1311 agli Scaligeri, che lo distrussero. Seguì poi le sorti di Vicenza con la dedizione a Venezia nel 1404.

Nell'antica villa dei da Porto, opera di notevole rilevanza architettonica, visse agli inizi del XVI secolo, dopo la battaglia con i Lanzichenecchi, lo storico e letterato Luigi da Porto che, forse ispirato dalla vista dei castelli di Romeo e Giulietta (a Montecchio Maggiore), scrisse la sua opera più famosa Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti, dalla quale in seguito, William Shakespeare ne trarrà spunto per la sua famosissima opera Romeo e Giulietta.

Dopo la caduta della Serenissima nel 1797 ad opera di Napoleone Bonaparte, anche Montorso, insieme al Veneto, prima passò sotto la dominazione dell'Impero Austriaco e successivamente nel 1866 nel Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale viene ricordata la data del 24 aprile 1945, quando contrada Villa subì un bombardamento da parte degli aerei Alleati. La tragedia causò la morte di quattro persone.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 novembre 1973.[4]

«D'argento, al castello di rosso, merlato alla guelfa, murato di nero, sostenente un orso levato dello stesso, e fondato su di una montagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
  • Chiesa di San Biagio, opera dell'architetto Giovanni Luigi De Boni risalente al 1854, in stile neoromanico.
  • Chiesetta di San Marcello (XV-XVI secolo), situata nella località di Bellimadore.
  • Torre medievale sul colle Fratta, risalente al periodo scaligero (XIV secolo), oggi sola testimonianza della vecchia parrocchiale.
  • Villa Da Porto Barbaran (rinnovata nel 1750), identificata come la sua villa di Montorso dove Luigi Da Porto scrisse la Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti, pubblicata nel 1530, che narra per la prima volta la storia di Romeo e Giulietta.
  • Villa Visentin-Sacchiero, ex casa canonica, rinnovata nella seconda metà del Cinquecento, con scaletta esterna e formella in terracotta dipinta di origine gotica raffigurante il Cristo.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

  • La settimana delle "composte di Montorso" (ogni anno a gennaio)
  • Festa patronale di S. Biagio (3 febbraio)
  • Sagra di Ponte Cocco (mese di luglio)
  • Sagra del Rosario (prima domenica di ottobre)
  • Mercatino di Natale in piazza Malenza (seconda domenica di dicembre)

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1948 1952 Angelo Muraro DC Sindaco
1952 1960 Pietro Cielo DC Sindaco
1960 1964 Angelo Muraro DC Sindaco
1964 1975 Francesco Cristofari DC Sindaco
1975 1990 Mariano Nogarole DC Sindaco
1990 1995 Romano Modini DC Sindaco
1995 2004 Luigi Pegoraro Centrosinistra Sindaco
2004 2014 Diego Zaffari Centrosinistra Sindaco
2014 2019 Antonio Tonello Lista "Vivere Montorso" Centrosinistra Sindaco
2019 2024 Diego Zaffari Lista civica di Centrosinistra Sindaco
2024 in carica Emma Baron Lista "Uniti per Montorso" Sindaco
  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Montorso Vicentino, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  • Candido Lucato, Tra Grime e Fratta in legger pendìo, 1998.
  • Candido Lucato, Nani Mave, 2000.
  • Candido Lucato, La mureta del fornaro. 2002.
  • Candido Lucato, C'era una volta Piazza Colle, 2003.
  • Candido Lucato, Notturno in villa, 2005.
  • Candido Lucato, La guerra di Momi Scutari, 2012.
  • Candido Lucato, Il fantasma di Luigi da Porto, 2017.
  • Candido Lucato, Montorso in versi, 2018.
  • Candido Lucato, Hursomente alla seconda crociata, 2021.
  • Francesco Mezzaro e Candido Lucato, Caro vecio paese mio - Montorso e la sua gente tra fine '800 e anni Settanta, Editrice Veneta, 2001.
  • Francesco Mezzaro e Candido Lucato, Montorso amore mio - Immagini e personaggi di casa nostra tra passato e presente. 500 fotografie per raccontare un paese, Franz Miliari Editore, 2013.
  • Francesco Mezzaro e Candido Lucato, "Godo ottima salute" - Montorsani in Guerra 1940-1945 (2015).
  • Marco Calderato, Il soldato Vittorio Calderato, 2015.
  • Francesco Mezzaro, Marco Calderato e Candido Lucato, "Eravamo solo contadini" - Soldati montorsani nella Grande Guerra 1915-1918, Proget Edizioni, 2018.
  • Francesco Mezzaro, Marco Calderato e Candido Lucato, "Raccontami com'era" - Storie e ricordi di matrimoni attraverso le immagini del Novecento, Proget Edizioni, 2019.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN234236384
  Portale Vicenza: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Vicenza