Monete euro estoni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mappa dell'Eurozona

     Zona euro

     UE appartenenti agli AEC II

     UE appartenenti agli AEC II con deroga

     UE non appartenenti agli AEC II

     Non UE che usano bilateralmente l'euro

     Non UE che usano unilateralmente l'euro

Voce principale: Monete in euro.

Le monete euro estoni circolano dal 1º gennaio 2011.

L'Estonia è stato il primo fra i dieci nuovi stati membri dell'Unione europea del 2004 ad aver scelto il disegno nazionale degli euro da parte della popolazione estone tramite una votazione pubblica in un programma televisivo, tra dieci possibili proposte. Alla fine della votazione, nel dicembre 2004 è stato selezionato un unico disegno per tutti i tagli, realizzato da Lembit Lõhmus e raffigurante una mappa dell'Estonia con l'anno di conio al di sopra di essa e la scritta EESTI (Estonia in estone) al di sotto; il tutto è circondato dalle dodici stelle della bandiera dell'Unione europea.

Le monete euro estoni sarebbero dovute entrare in circolazione a partire dal 1º gennaio 2007, ma la data è stata posticipata al 2011, come dichiarato dal primo ministro estone, a causa del mancato raggiungimento da parte dell'Estonia dei valori di inflazione richiesti.

Nel gennaio 2010 il ministro delle Finanze estone ha dichiarato che "l'Estonia è già pronta ad aderire alla moneta unica".[1]

Il 12 maggio 2010 la Commissione europea ha dato il via libera all'entrata dell'Estonia nell'Euro a partire dal 1º gennaio 2011[2]. Tale via libera è stato approvato dalla riunione dell'Ecofin dell'8 giugno[3].

Il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha dichiarato: «Abbiamo riconosciuto i risultati impressionanti dell'Estonia nel rispettare i criteri di convergenza. Quindi l'Estonia sarà il 17º membro della zona euro dal primo gennaio 2011». Questa decisione è stata approvata dal Consiglio europeo, riunito a Bruxelles, il 17 giugno[4].

Infine, in data 13 luglio 2010, i Ministri dell'Economia dell'Ecofin hanno sancito definitivamente l'ingresso dell'Estonia nella zona euro a partire dal 1º gennaio 2011, con un tasso di cambio fissato irrevocabilmente a 1 euro contro 15,6466 corone. Il paese baltico-ugro-finnico è divenuto il diciassettesimo stato dell'Unione europea ad adottare la moneta unica.[5] Le monete sono emesse dalla zecca finlandese.

Faccia nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
€ 0,01 € 0,02 € 0,05
Una mappa dell'Estonia
€ 0,10 € 0,20 € 0,50
Una mappa dell'Estonia
€ 1,00 € 2,00 Bordo 2 euro
Una mappa dell'Estonia La sequenza "EESTI" ("Estonia" in Estone) ripetuta due volte, intervallata da "O" e alternativamente capovolta

Le monete sono coniate dalla:

Anno Emissioni regolari 2 euro commemorativi Segno della zecca
2011 Suomen Rahapaja (zecca finlandese) Nessuno
2012 Koninklijke Nederlandse Munt (zecca olandese) Zecca Di Berlino
2015 Lietuvos monetų kalykla (zecca lituana)
2016 Suomen Rahapaja (zecca finlandese) Lietuvos monetų kalykla (zecca lituana)
2017
2018 Lietuvos monetų kalykla (zecca lituana)
2019 Mincovňa Kremnica (zecca slovacca) Mincovňa Kremnica (zecca slovacca) e Lietuvos monetų kalykla (zecca lituana) per il 2€ Tartu

Quantità monete coniate

[modifica | modifica wikitesto]
Divisionali

FDC

Divisionali

FS

€ 0,01 € 0,02 € 0,05 € 0,10 € 0,20 € 0,50 € 1,00 € 2,00
Circolanti
2011 50.000 3.500 32.000.000 30.000.000 30.000.000 30.000.000 25.000.000 20.000.000 16.000.000 11.000.000
2012 0 0 25.000.000 25.000.000 / / / / / /
2013 0 0 / / / / / / / /
2014 0 0 / / / / / / / /
2015 0 0 14.000.000 17.100.000 / / / / / 350.000
2016 20.000 0 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 500.000
2017 0 0 29.000.000 9.000.000 4.550.000 / 3.250.000 / / 1.500.000
2018 5.000 0 500.000 8.500.000 4.500.000 500.000 4.000.000 500.000 500.000 500.000
2019 0 0 10.000.000 / / / / / / /
2020 0 0 / 2.000.000 / / 1.500.000 / / 1.750.000
2021 0 0 / 8.000.000 / / 2.000.000 / / /
2022 7.500 0 10.000.000 / 4.200.000 2.800.000 / / / /
2023 0 0 / / 5.600.000 4.200.000 4.890.000 / / 990.000
/ = non emessa, ? = finora sconosciuto, * = emessa solo nelle divisionali ufficiali

2 euro commemorativi

[modifica | modifica wikitesto]
Voce principale: 2 euro commemorativi.
Immagine Anno Tema Tiratura Emissione Incisore
10º anniversario della circolazione di banconote e monete in euro (emissione comune) 2.000.000 2 febbraio 2012 Helmut Andexlinger
30º anniversario della Bandiera europea (emissione comune) 350.000 10 dicembre 2015 Georgios Stamatopoulos
100º anniversario della nascita di Paul Kérès 500.000 7 gennaio 2016 Riho Luuse
Cammino dell'Estonia verso l'indipendenza 1.500.000 26 giugno 2017 Jaan Meristo
100º anniversario della fondazione degli stati baltici indipendenti 500.000 31 gennaio 2018 Justas Petrulis
100º anniversario della Repubblica d'Estonia 1.317.800 19 febbraio 2018 Ionel Lehari e Meelis Opmann
150º anniversario del primo Festival della canzone estone 1.000.000 29 maggio 2019 Grete-Lisette Gulbis
100º anniversario della fondazione dell'Università di Tartu 1.000.000 19 novembre 2019 Indrek Ilves
200º anniversario della scoperta dell'Antartide 750.000 27 gennaio 2020 Tiiu Pirsko e Mati Veermets
100º anniversario del Trattato di Tartu 1.000.000 1º febbraio 2020 Ivar Sakk
Popoli ugrofinnici 1.000.000 16 giugno 2021 Al Paldork e Madis Põldsaa
Il lupo, animale nazionale dell’Estonia 1.000.000 20 ottobre 2021 Maria Meos
150º anniversario della Società letteraria estone 1.000.000 9 marzo 2022 Riho Luuse
35º anniversario dell'istituzione del Progetto Erasmus (emissione comune) 1.000.000 1º luglio 2022 Joaquin Jimenez
Slava Ukraini 2.000.000 8 luglio 2022 Daria Titova
L'uccello nazionale estone, la rondine comune 1.000.000 12 maggio 2023 Kaupo Kangro
Fiore nazionale estone - il fiordaliso 1.000.000 21 maggio 2024 Kaupo Kangro
  1. ^ Euro, Estonia: «Già pronti ad aderire alla moneta unica», su Valori.it, 29 gennaio 2010. URL consultato il 14 dicembre 2022 (archiviato il 14 dicembre 2022).
  2. ^ «Estonia nell'euro dal 2011», Il Sole 24 Ore, 13 maggio 2010
  3. ^ «L'Estonia sarà il 17º Paese della zona euro: via libera dall'Ecofin», Euronews, 8 maggio 2010, su it.euronews.net. URL consultato l'8 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2010).
  4. ^ (EN) Conclusioni del Consiglio europeo del 17 giugno 2010, cfr. parte V, punto 26
  5. ^ Claudio Tucci, L'Estonia brinda con l'euro a mezzanotte. Barroso: è un forte segnale di stabilità per gli stati dell'Ue, in Il sole 24 ore, 1º gennaio 2011. URL consultato il 9 gennaio 2011.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]