Massimo Brunello

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Massimo Brunello
Dati biografici
PaeseItalia (bandiera) Italia
Altezza180 cm
Peso81 kg
Rugby a 15
RuoloUtility back
Ritirato2000
Carriera
Attività di club[1]
1985-2000Rovigo257 (531)
Attività da giocatore internazionale
1988-1993Italia (bandiera) Italia8 (15)
Attività da allenatore
2002-2003RovigoU-21
2003-2004Rovigo
2004-2007Badia
2007-2009Rovigo
2009-2015Italia (bandiera) ItaliaU-18
2015-2020Calvisano
2020-2024Italia (bandiera) Italia under 20
2024-Zebre

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 20 settembre 2024

Massimo Brunello (Arquà Polesine, 18 giugno 1967) è un ex rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 italiano, dal 2015 al 2020 tecnico del Calvisano. Attualmente capo allenatore della nazionale under 20.

Cresciuto nel Rovigo, con tale club trascorse l'intera carriera da giocatore; al suo attivo due scudetti, nella conquista del primo dei quali ebbe una parte determinante: fu lui, infatti, nella finale disputatasi a Roma, a dare a Graziano Ravanelli, al termine di una lunga fuga, al 79' di gioco la palla con la quale il Rovigo sorpassò il Benetton e si aggiudicò l'incontro[1]; nonostante il realizzatore fosse stato il citato Ravanelli, talora l'episodio viene ricordato tuttora come «la meta di Brunello»[2]. == Esordì in Nazionale il 31 dicembre 1988 a Dublino contro l'Irlanda; nonostante la sconfitta 15-31 segnò lui l'unica meta azzurra; fino al 1990 disputò 7 incontri, tutti in Coppa FIRA; ne disputò un ottavo, e ultimo, nel 1993 contro il Portogallo, a due anni e mezzo di distanza dal più recente.

Ritiratosi nel 2000 dopo 257 partite in serie A e 101 mete (e complessivi 541 punti)[3], Brunello intraprese la carriera tecnica, dapprima nelle giovanili del Rovigo, poi come assistente in prima squadra e di seguito come capo allenatore Badia, guidando dal 2004 al 2006 alla promozione dalla serie B alla serie A.

Tornato di nuovo al Rovigo nel 2007 come capo allenatore riuscì a condurre la squadra in challenge cup il primo anno e ai playoff del Super 10 2008-2009, dove il club mancava dal 1998[2]. Al termine della stagione fu ingaggiato dalla Federazione Italiana Rugby con l'incarico di responsabile tecnico delle nazionali giovanili e dell'Accademia FIR di Mogliano. Nel 2015 alla guida della nazionale under 18 conquista il record di vittorie con ben 6 di fila e un pareggio e perdendo solo l'ultima della stagione.[4].

Ingaggiato dal Calvisano nel 2015, con la squadra del bresciano vinse due scudetti nel 2017 e nel 2019 e dal 2020 è tornato in Federazione come capo allenatore della nazionale Under-20.

Nel sei nazioni 2021 la squadra ottiene una vittoria ma è sempre competitiva ad ogni match ottenendo la miglior difesa del torneo. Nel 2022 l'Italia riesce nell'impresa di vincere 3 partite (record) al Sei Nazioni e battendo per la prima volta l'Inghilterra. Alle summer series dello stesso anno (torneo in sostituzione del mondiale) l'Italia arriva terza vincendo 3 match e battendo ancora l'Inghilterra[5].

  1. ^ Corrado Sannucci, Quei proletari rock e computer, in la Repubblica, 2 giugno 1988. URL consultato il 15 marzo 2010.
  2. ^ a b Giacomo Bagnasco, Dopo 11 anni Rovigo ritrova la gioia play-off, in Il Sole 24 Ore, 11 maggio 2009. URL consultato il 15 marzo 2010.
  3. ^ Volpe, pag. 142.
  4. ^ RBS 6 Nazioni U18, a Calvisano Italia - Inghilterra 12-28, su federugby.it. URL consultato il 15 marzo 2010.
  5. ^ Comunicato stampa del Consiglio Federale FIR di venerdì 29 maggio, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 30 maggio 2020. URL consultato il 12 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2020).
  • Francesco Volpe, Paolo Pacitti, Rugby 2009, Roma, ZESI, 2008.

Collegamenti esterni

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