Maria Gustava Gyllenstierna
Maria Gustava Gyllenstierna (Stoccolma, 27 ottobre 1672 – Tyresö, 5 novembre 1737) è stata una poetessa, traduttrice e letterata svedese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia del conte Christoffer Gyllenstierna e di Gustava Juliana Oxenstierna, Maria Teresa nasce a Stoccolma nel 1672. Nel 1693 si sposa con il conte Karl Bonde di Björnö, con cui ebbe cinque figli.[1]
Dopo la morte del marito nel 1699, visse nel castello di Tyresö, che aveva ereditato da sua nonna Maria Sofia De la Gardie. Durante l'invasione russa del 1719-1721, Gyllenstierna salvò il castello dal saccheggio grazie ad uno stratagemma. Abbatté le torri del palazzo, il che, da lontano, diede ai russi l'impressione che il palazzo fosse già stato saccheggiato: perciò essi si ritirarono e il palazzo fu salvato. La sua relazione sui saccheggi compiuti dai russi è un documento prezioso per la ricostruzione storica delle topografia della regione e le infrastrutture dell'epoca.[2]
Le fonti descrivono Gyllenstierna come una delle donne più dotte della sua epoca, e affermano che la sua superiorità intellettuale la rese alquanto impopolare tra l'aristocrazia maschile, non certo abituata a trattare le donne come loro pari. Gyllenstierna traduce in svedese opere straniere, e compone una complessa opera poetica sulla vita di Gesù (1730-36), oltre a numerosi altri sonetti. Si circonda a Tyresö di una cerchia di intellettuali e lavora a stretto contatto con Sophia Elisabet Brenner, altra celebre letterata svedese del tempo, alla quale è legata dal comune sforzo per una maggiore presenza delle donne nella vita culturale del paese ed il comune impegno a perfezionare lo svedese come lingua letteraria.[3]
La sua opera più importante è la prima traduzione in lingua svedese delle opere di Giuseppe Flavio compiuta sulla base della versione francese di Arnauld D'Andilly. La traduzione è pubblicata in cinque volumi di cui solo il primo vede la luce nel 1713 e gli altri tra il 1747 e il 1752, dopo la morte dell'autrice.[4] Gyllenstierna diventa così in assoluto una delle prime donne ad occuparsi di studi giudaici antichi.
Morì al castello di Tyresö nel 1737 e fu sepolta nella chiesa del luogo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Maria Gustava Gyllenstierna, The History of Nordic Women's Literature.
- ^ Svante Norrhem, Kvinnor vid maktens sida: 1632-1772, Lund: Nordic Academic Press, 2007.
- ^ Maria Gustava Gyllenstierna, Svenskt Översättarlexikon.
- ^ Maria Gustava Gyllenstierna, Svenskt kvinnobiografiskt lexikon.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Svante Norrhem, Kvinnor vid maktens sida: 1632-1772, Lund: Nordic Academic Press, 2007. ISBN 978-91-89116-91-7
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maria Gustava Gyllenstierna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Maria Gustava Gyllenstierna, The History of Nordic Women's Literature.
- Maria Gustava Gyllenstierna, Svenskt kvinnobiografiskt lexikon.
- Maria Gustava Gyllenstierna, Svenskt Översättarlexikon
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