Linea (quotidiano)

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Linea
StatoItalia (bandiera) Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquotidiano
Generestampa politica
Formatotabloid
Fondazione1998
Chiusura2011
SedeRoma
EditoreLinea cooperativa
DirettoreClaudio Pescatore
Sito webwww.lineaquotidiano.net/
 

Linea - Quotidiano nazionalpopolare è stato un quotidiano politico a diffusione nazionale, appartenente alla "Linea soc. coop.". Il quotidiano ha iniziato le pubblicazioni nel 1998 come organo ufficiale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore con direttore politico Pino Rauti, e riprendeva il nome del settimanale Linea, fondato e diretto dallo stesso Rauti alla fine degli anni settanta. Ha sospeso le pubblicazioni nel 2011.

Il Direttore politico è stato Pino Rauti con Claudio Pescatore come direttore responsabile. Il foglio, dopo le diverse scissioni del partito, si è distaccato dal Movimento Sociale - Fiamma Tricolore nel 2002, ricostituendosi sotto forma di cooperativa, intraprendendo una linea politica più svincolata, pur rimanendo un quotidiano indipendente e per diversi aspetti molto critico verso la coalizione di centro-destra.[senza fonte] Dal 1998 al 2010 il quotidiano ha avuto vari restyling grafici nel corso degli anni, sempre per mano del grafico editoriale e giornalista, Carlo Pompei[1], con relativo controllo produzione e qualità ed un raddoppio della foliazione (passando da 8 a 16 pagine)[2].

Il giornale nel marzo 2011 ha di nuovo ridotto la foliazione a otto pagine, totalmente in bianco e nero, per contenere i costi di stampa.

Linea ha sospeso le pubblicazioni nel dicembre 2011 per esaurimento fondi a disposizione a causa della mancata erogazione dei contributi editoria, in seguito alla Delibera N. 390/11/CONS dell'AGCOM per supposta violazione della legge n. 416/1981 per gli anni 2006/2008, a carico del direttore[3].

  1. ^ Carlo Pompei, Linea Online, su linea-online.com (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
  2. ^ Intervista al direttore Claudio Pescatore, su lettera22.info. URL consultato il 15 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2010).
  3. ^ Delibera AGCOM

Collegamenti esterni

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