Legio XVIII (Cesare)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Legio XVIII
(di Cesare)
Busto "contemporaneo" di Gaio Giulio Cesare
Descrizione generale
Attivanel 49 a.C.[1][2][3]
Tipolegione di epoca repubblicana.
Battaglie/guerre
Comandanti
Degni di notaGaio Giulio Cesare
Gaio Scribonio Curione[1][2][4]
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La legio XVIII di Cesare era un'unità militare romana di epoca tardo repubblicana, la cui origine è da collegarsi all'inizio della guerra civile, quando venne costituita da Gaio Giulio Cesare (marzo del 49 a.C.). Fu distrutta poco dopo, una volta trasferita in Africa proconsolare sotto il comando di Gaio Scribonio Curione.[1][2][3][4]

Lo stesso argomento in dettaglio: Legio XVIII.

La sua formazione è da collegarsi allo scoppio della guerra civile. Venne formata da Cesare con cittadini romani dell'Italia oppure con i pompeiani arresisi al termine dell'assedio di Corfinio.[5] Questa legione venne infatti creata, molto probabilmente insieme ad altre quattro: la XVI, XVII, XIX e XX.[3]

Si ipotizza che questa legione, insieme alla XVII e probabilmente anche alla XIX, venne inviata da Cesare in Africa proconsolare sotto il comando di Gaio Scribonio Curione e qui fu distrutta presso il fiume Bagradas.[1][2][4][6]

È possibile che poco prima di trasferirisi in Africa abbia marciato insieme a Cesare fino a Brundisium (fine marzo del 49 a.C.), da dove Pompeo riuscì scappare, salpando per l'Epiro.[3]

Secondo alcuni studiosi, dopo la sua distruzione venne ricostituita. Altri invece sostengono che fu riformata solo durante il secondo triumvirato (cfr. guerra civile degli anni 44-31 a.C.) e che venne schierata da Ottaviano durante la battaglia di Azio del 31 a.C.[3][4][7]

  1. ^ a b c d Gonzalez 2003, p. 385.
  2. ^ a b c d Parker 1928, p. 270.
  3. ^ a b c d e f Gonzalez 2003, p. 386.
  4. ^ a b c d Ritterling, col. 1767.
  5. ^ Cesare, De Bello civili, I, 18, 23 e 25; Keppie 1998, pp. 104-105; Parker 1928, p. 58.
  6. ^ Cesare, De Bello civili, II, 28 e 32.
  7. ^ Keppie 1998, p. 202.
Fonti antiche
Fonti storiografiche moderne
  • T.A.Dodge, Caesar, New York, 1989-1997.
  • J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, Madrid, 2003.
  • L.Keppie, The making of the roman army, Oklahoma, 1998.
  • H.Parker, Roman legions, Cambridge, 1928.
  • (DE) Lemma Wikisource in tedesco, E.Ritterling, in Paulys Realencyclopädie der Classischen Altertumswissenschaft, vol. I-II, Stoccarda, 1893 segg., col. 1767–Legio.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]