Laurie Anderson
«When my father died, we put him in the ground.
When my father died, it was like a whole library burned down.»
«Quando morì mio padre, lo seppellimmo.
Quando morì mio padre, fu come se fosse bruciata un'intera biblioteca.»
Laurie Anderson | |
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Laurie Anderson nel 1986 durante le riprese di Home of the Brave | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Musica contemporanea Musica sperimentale Art rock Musica elettronica |
Periodo di attività musicale | 1975 – in attività |
Strumento | voce, violino, tastiere, percussioni |
Sito ufficiale | |
Laura Phillips Anderson, detta Laurie (Chicago, 5 giugno 1947), è una performance artist, musicista e cantante statunitense o, per sua stessa definizione, "una narratrice di storie".
È una delle principali animatrici della scena d'avanguardia newyorchese.[1] I suoi lavori spaziano dalla musica alle performance multimediali passando per il teatro, le installazioni museali e la spoken poetry.[2][3]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Iniziò a suonare il violino in tenera età e agli inizi degli anni settanta, dopo essersi laureata in scultura alla Columbia University di New York, si dedica alla Performance Art. In una delle sue prime esibizioni, che si svolgevano in strada, suonava un violino che, grazie a un registratore nascosto all'interno, produceva dei loop di suoni che si sovrapponevano alla musica da lei suonata. Durante l'esibizione indossava un paio di pattini, le cui lame erano immerse in due blocchi di ghiaccio. Con il passare del tempo il ghiaccio si scioglieva e Laurie smetteva di suonare quando non era più in grado di stare in piedi.
Il violino resterà spesso al centro delle sue esibizioni e della sua creatività. Uno dei suoi strumenti più celebri, il Tape-bow violin, ha una testina da registratore al posto delle corde e un nastro magnetico inciso, teso sull'archetto. Il suono viene prodotto facendo scorrere l'archetto (il nastro) sul violino (la testina).
Tra i suoi lavori più celebri: United States 1-4, Mister Heartbreak, Empty Places, Stories from the Nerve Bible e Song and Stories from Moby Dick, uno spettacolo imponente ispirato al celebre romanzo di Herman Melville, nel quale suona un altro strumento di sua invenzione, il Bastone parlante (Talking stick), una sbarra metallica riempita di circuiti elettronici che riproduce suoni in base a come viene mossa o toccata.
Nel 1981 acquista popolarità con il singolo O Superman (for Massenet), composizione minimalista che raggiunge inaspettatamente il secondo posto nelle classifiche britanniche. Il brano, divenuto celebre in Italia tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta grazie ad una serie di spot pubblicitari del Ministero della sanità per la prevenzione dell'AIDS, apre alla Anderson le porte della discografia.
Nel periodo 1994-1995 ha prodotto anche un CD-ROM interattivo della durata di circa 12 ore e dal titolo Puppet Motel.
Ha scritto alcune sezioni della voce relativa a New York per l'Enciclopedia Britannica.
Laurie Anderson ha collaborato con lo scrittore William S. Burroughs, con il regista Wim Wenders e con molti musicisti fra i quali: Brian Eno, Peter Gabriel, Philip Glass, Jean-Michel Jarre, Bobby McFerrin, Lou Reed, Dave Stewart, John Zorn.
Nel 2001 ha ricevuto il Premio Tenco (insieme con Luis Eduardo Aute).
Nel 2003 è diventata la prima artista ufficiale della NASA.
Nel 2015 ha diretto il documentario Heart of a Dog, la cui colonna sonora è stata pubblicata anche in una versione in lingua italiana, narrata da lei stessa.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Il 12 aprile 2008 si è sposata con il suo compagno Lou Reed con una cerimonia privata a Boulder in Colorado.
Il 27 ottobre 2013 ha perso il marito, commemorato in una toccante lettera diffusa dai principali organi di stampa.[4]
Mostre
[modifica | modifica wikitesto]- 2002 - The Record Of The Time, Musée d'Art Contemporain, Lione
- 2003 - The Record Of The Time, Museum Kunstpalast, Düsseldorf
- 2003-2004 - The Record Of The Time, Padiglione d'arte contemporanea di Milano, Milano
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album
[modifica | modifica wikitesto]- 1981 - You Are the Guy I Want to Share My Money With (con William S. Burroughs e John Giorno)
- 1982 - Big Science
- 1984 - United States Live
- 1984 - Mister Heartbreak
- 1986 - Home of the Brave
- 1989 - Strange Angels
- 1994 - Bright Red
- 1995 - In Our Sleep
- 1995 - The Ugly One with the Jewels
- 2000 - Talk Normal: The Laurie Anderson Anthology
- 2001 - Life on a String
- 2002 - Live in New York
- 2010 - Homeland
- 2024 - Amelia
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 1981 - O Superman (for Massenet)
- 1981 - Big Science
- 1984 - Sharkey's Day
- 1986 - Language Is a Virus
- 1989 - Strange Angels
- 1989 - Babydoll
- 1994 - In Our Sleep
- 2007 - Big Science 2
- 2008 - Mambo and Bling
- 2010 - Only an Expert
- 2015 - Heart of a Dog
- 2018 - Landfall
- 2019 - Song from the Bardo
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ezio Guaitamacchi, 1000 concerti che ci hanno cambiato la vita, Roma, Rizzoli, 2010, ISBN 978-88-17-04222-2.
- Simon Reynolds, Post-punk: 1978-1984, Milano, ISBN Edizioni, 2006, ISBN 88-7638-045-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Laurie Anderson
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Laurie Anderson
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su laurieanderson.com.
- Laurie Lalizou / Laurie Anderson - Topic (canale), su YouTube.
- Anderson, Laurie, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Laurie Anderson, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Laurie Anderson, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Laurie Anderson, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Laurie Anderson, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Laurie Anderson, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Laurie Anderson, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Laurie Anderson, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Laurie Anderson, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Laurie Anderson, su WhoSampled.
- (EN) Laurie Anderson, su SecondHandSongs.
- (EN) Laurie Anderson, su Genius.com.
- (EN) Laurie Anderson, su Billboard.
- Laurie Anderson, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Laurie Anderson, su FilmItalia.org, Cinecittà.
- (EN) Laurie Anderson, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Laurie Anderson, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Laurie Anderson, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Laurie Anderson, su filmportal.de.
- Intervista di SenzaUnaDestinazione, su senzaunadestinazione.blogspot.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 39646022 · ISNI (EN) 0000 0001 0965 3807 · SBN LO1V152137 · Europeana agent/base/61097 · ULAN (EN) 500070794 · LCCN (EN) n78045220 · GND (DE) 119296187 · BNE (ES) XX831571 (data) · BNF (FR) cb13737034d (data) · J9U (EN, HE) 987007473380705171 · NSK (HR) 000077090 · NDL (EN, JA) 00511710 · CONOR.SI (SL) 19534435 |
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