Heart (gruppo musicale)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Heart
Le sorelle Ann e Nancy Wilson nel 2012
Paese d'origineStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereArena rock[1]
Hard rock[1]
Pop rock[1]
Hair metal[1]
Rock progressivo[2][3]
Periodo di attività musicale1967 – 1998
2002 – 2016
2019 – in attività
EtichettaMushroom Records, Portrait Records, Capitol Records, Epic Records, Eagle Rock Entertainment
Album pubblicati20
Studio18
Live1
Raccolte1
Sito ufficiale

Gli Heart sono un gruppo musicale statunitense fondato nei primi anni settanta e tuttora in attività. La loro produzione unisce elementi hard rock, heavy metal e folk. Attorno al nucleo del gruppo, formato dalla cantante Ann Wilson e dalla chitarrista Nancy Wilson, si sono avvicendate tre formazioni principali. Ebbero il loro primo periodo di grande popolarità (dapprima in Canada, poi negli Stati Uniti e nel mondo) a metà degli anni settanta, con album hard rock come Little Queen e Dog & Butterfly;[4] nei primi anni ottanta uscirono parzialmente dalla scena, per poi ottenere un successo ancora più grande tra fine ottanta e primi novanta con lavori più AOR. Gli ultimi album, come Jupiters Darling (2004) e Red Velvet Car (2010), sono caratterizzati da un ritorno alle radici hard rock e folk.

Nell'arco dei loro quarant'anni di attività, gli Heart hanno venduto oltre 30 milioni di dischi in tutto il mondo.[5] Sono stati inclusi alla posizione 57 nella lista dei 100 più grandi artisti hard rock di tutti i tempi stilata da VH1, e nel 2013 sono stati inclusi nella Rock and Roll Hall of Fame.[6] Inoltre, avendo avuto album nella Top 10 in tutti i decenni dagli anni settanta ai duemila, si qualificano come uno dei gruppi rock con un successo commerciale più continuativo della storia.[7]

Primi anni (1967-1976)

[modifica | modifica wikitesto]

Gli Heart si formarono a metà degli anni settanta come progetto delle sorelle californiane Ann (cantante) e Nancy Wilson (chitarrista). La loro venerazione per artisti quali Led Zeppelin e Joni Mitchell ha posto le basi per lo stile musicale sviluppato dal gruppo nei suoi primi anni, incentrato su una miscela di hard rock, blues rock e folk.[8]

Ann e Nancy, figlie di un militare della marina statunitense, a causa della professione del padre, trascorsero l'infanzia in luoghi diversi prima di stabilirsi nella città di Seattle. Nel 1972 Ann entrò come cantante in una band chiamata The Army, capitanata dai fratelli Roger e Mike Fisher, che ben prestò cambiò nome in White Heart, prima di diventare semplicemente Heart. Nel 1974 si unì al gruppo anche Nancy come chitarrista, prendendo il posto di Mike Fisher che nel frattempo era passato al ruolo di manager della band.[1] A quel tempo, le sorelle Wilson erano coinvolte in due distinte relazioni sentimentali con i fratelli Fisher: Ann con Mike, Nancy con Roger.[1]

A seguito al rapporto tra Ann e Mike Fisher, la band decise di trasferirsi a Vancouver, in Canada (dove viveva la famiglia di Mike) verso la fine del 1972. Qui gli Heart cominciarono a farsi notare con una serie di concerti locali e produssero la loro prima demo con l'aiuto del produttore Mike Flicker e del chitarrista Howard Leese. Il gruppo attirò l'attenzione della Mushroom Records, con cui incisero il debutto Dreamboat Annie nel 1975. Dopo aver venduto rapidamente più di 30 000 copie in Canada, l'album venne distribuito anche negli Stati Uniti, ottenendo il disco di platino sulla scia di singoli come Magic Man e Crazy on You.[1]

Il successo (1977-1980)

[modifica | modifica wikitesto]
Il gruppo fotografato nel 1977

Nel 1977 la band decise di rompere il suo contratto con la Mushroom per passare alla Portrait Records, dando il via ad una lunga battaglia legale con la vecchia etichetta, che pubblicò l'ancora incompleto Magazine circa un mese prima che la Portrait distribuisse l'effettivo secondo album Little Queen.[1] Entrambe le parti tentarono di impedire all'altra di pubblicare qualsiasi tipo di musica a nome Heart, prima che un tribunale di Seattle impose alla Mushroom di ritirare Magazine dal mercato, in modo da permettere alla band di poterlo completare con tracce remixate e nuove parti vocali nel 1978.[1]

Nancy Wilson (sinistra) e Roger Fisher sul palco nel 1978

Le vicende giudiziarie non condizionarono l'ascesa al successo della band. Il singolo Barracuda ottenne enorme popolarità, e come il suo predecessore, l'album Little Queen vendette oltre un milione di copie.[1] Ann e Nancy furono immortalate sulla copertina di Rolling Stone il 28 luglio 1977.[9] L'anno successivo gli Heart vennero invitati al primo Texxas Jam al Cotton Bowl di Dallas, in Texas, dividendo il palco con nomi come Aerosmith, Van Halen, Ted Nugent e Journey di fronte a una folla di oltre 100.000 spettatori.[10]

Nel tardo 1978 venne dato alle stampe Dog & Butterfly, un album perfettamente in bilico tra dolci ballate acustiche e potenti brani rock.[11] Nel 1979 terminarono le due relazioni sentimentali che vedevano coinvolte le sorelle Wilson con i fratelli Fisher. La band votò per l'allontanamento di Roger Fisher, seguito poco dopo da quello del fratello Mike.[1]

Gli Heart pubblicarono Bébé le Strange nel 1980.[1] Divenne il loro terzo album a entrare nella Top 10 americana, raggiungendo il quinto posto in classifica.[12] Verso la fine dell'anno, la band ottenne il suo singolo di maggior successo fino a quel momento, una cover della ballata Tell It Like It Is che raggiunse l'ottavo posto.[7]

Il declino (1981-1984)

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un lungo tour di oltre un anno, la band rientrò in studio per registrare l'album Private Audition (1982). Fu il loro primo lavoro a non essere prodotto da Mike Flicker; inizialmente la band si rivolse a Jimmy Iovine, uno dei maggiori produttori dell'epoca, ma alla fine le sorelle Wilson decisero di lavorare al disco in prima persona. La traccia Perfect Stranger anticipò il tipo di power ballad che avrebbero portato il gruppo al successo nella seconda metà degli anni ottanta.[13] Prima delle registrazioni del successivo Passionworks (1983), la band subì un cambio di formazione, con l'ingresso del batterista Denny Carmassi e il bassista Mark Andes. Nonostante la presenza di un produttore esperto come Keith Olsen, il nuovo lavoro passò quasi inosservato.

Sia Private Audition che Passionworks ottennero vendite relativamente scarse, non riuscendo a raggiungere il disco d'oro.[1] Tuttavia in quel periodo registrò discreto successo il singolo How Can I Refuse che arrivò fino al primo posto della classifica Mainstream Rock Songs.[7] Nel 1984 Ann registrò in duetto con Mike Reno, leader dei Loverboy, la ballata pop Almost Paradise per la colonna sonora del film Footloose. Parallelamente Nancy comparve invece in alcuni cameo nelle pellicole Fuori di testa (1982) e The Wild Life (1984) sceneggiate dal futuro marito Cameron Crowe.

La rinascita (1985-1991)

[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente propensa verso uno scioglimento definitivo, la band decise di firmare un nuovo contratto con la Capitol Records, ma con delle precise clausole che imponevano tassativamente la presenza di autori esterni nella composizione dei brani, di un produttore scelto direttamente dalla casa discografica, e di un cambio radicale nel look e nel sound del gruppo.[14] L'album di debutto con la nuova etichetta venne pubblicato nel 1985 con il semplice titolo Heart, rivelandosi un enorme successo e consentendo alla band di raggiungere per la prima volta in carriera la vetta della classifica, grazie a singoli come What About Love, Never e These Dreams.[1]

Il successivo album Bad Animals, pubblicato nel 1987, si presentava sulla scia del precedente distaccandosi dalle inclinazioni folk e acustice della band per abbracciare uno stile arena rock più patinato.[15] Questo conteneva la hit Alone, che raggiunse il primo posto della Billboard Hot 100, più altri singoli di successo come Who Will You Run To e There's the Girl.[1]

Nel 1990 venne invece pubblicato Brigade, un lavoro che nelle intenzioni del gruppo doveva rappresentare un parziale ritorno alle sonorità rock classiche degli esordi.[16] L'album presentava comunque nuovi singoli di successo come All I Wanna Do Is Make Love to You, I Didn't Want to Need You e Stranded.[1] Nel tentativo di dimostrare di non essere un gruppo capace di sfornare soltanto ballad, gli Heart registrarono l'anno successivo il disco dal vivo Rock the House Live! che escludeva praticamente tutti i singoli di recente successo per lasciar posto ad alcuni brani meno noti della loro discografia.[17]

Altri progetti (1992-2001)

[modifica | modifica wikitesto]
Le sorelle Wilson nel 1998

Nel 1992 le sorelle Wilson diedero vita a un progetto parallelo chiamato The Lovemongers.[18] La band tenne il suo primo spettacolo durante un evento benefico organizzato dalla Croce Rossa per le truppe militari di Seattle. Verso la fine dell'anno pubblicarono un EP di quattro canzoni, tra cui un'esecuzione live di The Battle of Evermore dei Led Zeppelin e una nuova versione di Crazy On You degli Heart.[18] The Battle of Evermore venne anche inclusa nella colonna sonora del film Singles - L'amore è un gioco.

Nel 1993 gli Heart fecero il loro ritorno con l'album Desire Walks On, che nonostante un singolo di discreto successo come Will You Be There (In the Morning), venne accolto meno calorosamente rispetto ai precedenti lavori. Nel 1995 diedero alle stampe il disco dal vivo The Road Home, che offriva alcune versioni acustiche dei brani più noti del gruppo.[1] Successivamente gli Heart maturarono la decisione di prendersi una lunga pausa per permettere ai vari membri di concentrarsi su altri progetti.

I Lovemongers pubblicarono il loro primo album di inediti Whirlygig nel 1997, seguito da una collezione di canzoni natalizie intitolata Here is Christmas nel 1998.[18] Quest'ultimo sarà ripubblicato come album degli Heart con il titolo Heart Presents a Lovemongers' Christmas nel 2001.[19] Nancy si tenne occupata curando anche le colonne sonore dei film diretti dal marito, Jerry Maguire (1996), Quasi famosi (2000), Vanilla Sky (2001) e Elizabethtown (2005).[1]

Il ritorno (2002-2016)

[modifica | modifica wikitesto]
Nancy e Ann Wilson nel 2007

Nel 2002 Ann e Nancy rifondarono gli Heart con una formazione completamente rinnovata, che comprendeva il bassista Mike Inez degli Alice in Chains.[20] Il tour seguente fu immortalato nel disco dal vivo Alive in Seattle.[21]

Nel 2004 venne invece pubblicato Jupiters Darling, il primo album di inediti del gruppo in oltre dieci anni. Il disco si caratterizzava per una varietà di canzoni che vedevano un ritorno al sound originale hard rock degli Heart, così come una miscela di pop d'epoca e nuovi elementi.[22]

Un nuovo album in studio, Red Velvet Car venne pubblicato nel 2010.[1] Il disco segnava un ritorno stilistico delle sonorità folk rock presenti nei primi lavori degli Heart.[23] L'album debuttò al decimo posto della Billboard 200,[24] diventando il primo lavoro del gruppo a entrare nella Top 10 dopo venti anni.[25]

Nel 2012 gli Heart confermarono la ritrovata popolarità con Fanatic, che divenne il loro dodicesimo album a entrare nella Top 25 americana.[1]

Il 26 dicembre 2012, Ann e Nancy vennero chiamate per omaggiare i loro idoli Led Zeppelin durante gli annuali Kennedy Center Honors. Le sorelle Wilson eseguirono il classico Stairway to Heaven accompagnate alla batteria da Jason Bonham e da un'orchestra con due cori, davanti alla presenza di Robert Plant, Jimmy Page e John Paul Jones. La loro performance suscitò una standing ovation dalla folla e lacrime di gioia da parte di Plant.[26] Il video dell'esibizione divenne rapidamente virale su YouTube, con oltre 4 milioni di visualizzazioni nei primi cinque giorni seguenti all'evento. Tale successo spinse il Kennedy Center a pubblicare il brano come singolo in edizione limitata su iTunes.[27]

Il 18 aprile 2013, la formazione originale degli Heart è stata introdotta nella prestigiosa Rock and Roll Hall of Fame.[6] Durante la cerimonia di induzione, si sono prima riuniti sul palco i membri storici per suonare Crazy on You, e successivamente la formazione attuale con la partecipazione speciale di Jerry Cantrell (Alice in Chains), Chris Cornell (Soundgarden) e Mike McCready (Pearl Jam) per Barracuda.

Nel 2016 viene pubblicato l'album Beautiful Broken, anticipato dalla traccia omonima che vede la collaborazione vocale di James Hetfield dei Metallica.[28]

Il 29 giugno 2016, gli Heart si sono esibiti alla Royal Albert Hall di Londra accompagnati dalla Royal Philharmonic Orchestra per la registrazione di un disco dal vivo in uscita nel mese di novembre.

Il nuovo scioglimento e il seguente ritorno

[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre del 2016, la band dichiara ufficialmente di essersi sciolta, prevalentemente a causa di contrasti interni fra Ann e Nancy. Nel marzo 2019, le sorelle si sono riunite sul palco per la prima volta da quando la band è andata in pausa, al concerto di beneficenza di Love Rock a New York.

Gli ex membri degli Heart che si erano uniti allo sforzo solista di Nancy non furono confermati; Dan Rothchild al basso e Chris Joyner alle tastiere vennero quindi rimpiazzati. Nel giugno 2019, la band ha annunciato che il tour Love Alive era stato esteso fino a ottobre 2019.

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia degli Heart.

Album in studio

[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t (EN) Heart, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  2. ^ progarchives.com, http://www.progarchives.com/forum/forum_posts.asp?TID=23362.
  3. ^ progressiveears.org, https://www.progressiveears.org/forum/showthread.php/19314-Heart-Prog-or-Not.
  4. ^ Heart and Grace Potter and the Nocturnals Rocking Hard, su nytimes.com, NY Times.
  5. ^ (EN) David Kohn, Taking Heart in New Surgery, CBS News, 15 luglio 2003. URL consultato il 22 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2011).
  6. ^ a b (EN) Karen Valby, Public Enemy, Rush, Heart, Donna Summer to be inducted into Rock and Roll Hall of Fame | The Music Mix | EW.com, su music-mix.ew.com, 11 dicembre 2012. URL consultato il 25 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2014).
  7. ^ a b c (EN) Heart: awards, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2012).
  8. ^ (EN) If You Like Heart's Hard Rock..., su nytimes.com, The New York Times, 16 ottobre 2012. URL consultato l'8 settembre 2013.
  9. ^ Rolling Stone, n. 244, luglio 1977.
  10. ^ (EN) Texxas Jam 78 Documentary, su Texxasjam78.com. URL consultato il 7 settembre 2016.
  11. ^ (EN) Mike DeGagne, Heart: Dog & Butterfly: overview, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2012).
  12. ^ (EN) Heart: Bebe le Strange: awards, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2012).
  13. ^ (EN) Jim Smith, Heart: Private Audition: overview, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2012).
  14. ^ If Looks Could Kill; the resurrection of Heart, su love-it-loud.com. URL consultato il 27 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2014).
  15. ^ (EN) Alex Henderson, Heart: Bad Animals: overview, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2012).
  16. ^ (EN) Jeff Giles, Heart Look Back on 1990’s ‘Brigade’ and Mainstream Success: Exclusive Interview, su ultimateclassicrock.com, Ultimate Classic Rock, 9 aprile 2015. URL consultato il 5 marzo 2016.
  17. ^ (EN) William Ruhlmann, Heart: review: Rock the House Live, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2012).
  18. ^ a b c (EN) Greg Prato, Lovemongers: biography, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2012).
  19. ^ (EN) JT Griffith, Review: Heart Presents a Lovemonger's Christmas, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
  20. ^ (EN) Former Alice in Chains bassist to tour with Heart during the summer, su blabbermouth.net, Blabbermouth.net, 2 aprile 2002 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2012).
  21. ^ (EN) Robert L. Doerschuk, Heart: Live in Seattle, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2012).
  22. ^ (EN) Thom Jurek, Heart: Jupiter's Darling: overview, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
  23. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Heart: Red Velvet Car: overview, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2012).
  24. ^ (EN) Heart: Red Velvet Car: awards, su allmusic.com, AllMusic (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2012).
  25. ^ (EN) Heart is back, even if it never left, su articles.chicagotribune.com, Chicago Tribune, 21 luglio 2011. URL consultato l'8 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2012).
  26. ^ (EN) Bittersweet 'Stairway to Heaven' cover moves Robert Plant's Heart, su now.msn.com (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2012).
  27. ^ (EN) Billy Dukes, Heart, ‘Stairway To Heaven’ – Song Review, su ultimateclassicrock.com, Ultimate Classic Rock, 15 gennaio 2013. URL consultato il 5 marzo 2016.
  28. ^ (EN) Jeff Giles, Heart Confirm James Hetfield Appearance, Full New ‘Beautiful Broken’ Album Details, su ultimateclassicrock.com, Ultimate Classic Rock, 13 giugno 2016. URL consultato il 21 giugno 2016.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN127759871 · ISNI (EN0000 0001 0860 4253 · LCCN (ENn78096794 · GND (DE1217780-5 · BNF (FRcb13903918d (data) · NSK (HR000428088 · NDL (ENJA00280021
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock