Giovanni Salemi-Pace

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Giovanni Salemi-Pace (Montemaggiore Belsito, 7 ottobre 1842Palermo, 5 febbraio 1930) è stato un architetto e ingegnere italiano, fondatore, con Michele Capitò, Giuseppe Damiani Almeyda, Carlo Giovanni Pintacuda e altri, del Circolo Matematico di Palermo, su idea di Giovanni Battista Guccia.

Già laureatosi a Palermo in architettura (il 12 giugno 1866), viene inviato presso l'Istituto tecnico superiore di Milano per il triennio 1867-1869. Nel 1872 è professore incaricato dell'insegnamento della Topografia e del Disegno Topografico, libero insegnante di Idraulica e Costruzioni fluviali nella Scuola d'Applicazione per gl'Ingegneri della Regia Università di Palermo. Si laurea a Milano in ingegneria nel 1886.

Nel 1890 organizza la Galleria del Lavoro per l'Esposizione Nazionale di Palermo (1891-1892). Nel 1892 gli viene affidata la commemorazione per la morte di Giovan Battista Filippo Basile.[1]

Nel periodo 1897-1900 e nel 1905-06 è presidente del Collegio degli Ingegneri ed Architetti di Palermo; dal 1903 è ordinario di Meccanica nella Regia Università di Palermo. Nel 1909 è direttore della Scuola di Applicazione di Palermo, carica che riveste anche nel 1919; nel 1921 fa parte del Consiglio direttivo della Scuola di Applicazione di Palermo insieme con Ernesto Basile e Carlo Folco.

  • Monumenti arabo-normanni nei dintorni di Palermo, in «Nuovi Annali di Costruzioni Arti ed Industrie», 1872, pp. 1–3.
  • Solunto ossia le rovine di un'antica città sul monte Catalfano, Stabilimento Operai Tipografi, 1872 (Estratto da «Nuovi Annali di Costruzioni Arti ed Industrie», 1872, pp. 9–14).
  • Sull'equilibrio delle volte simmetriche simmetricamente sopraccaricate: teoremi, Stabilimento Tipografico Lao, 1879 (26 pagine).
  • Sulla determinazione degli sforzi molecolari ammissibili nelle costruzioni metalliche in base alle esperienze di Wöhler, in «Atti del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Palermo», 1880.
  • Disegno e Proposte Per Condurre a Palermo Le Acque Di Favara E Di Ciaculli, 1886 (riedito da Kessinger Publishing, 2010 - 36 pagine).
  • Relazioni sui metodi da presciergliersi per la formazione del catasto geometrico particellare del regno, in «Atti del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Palermo», 1886, pp. 25–30.
  • I marmi della Sicilia illustrati, in «Atti del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Palermo», 1886, supplemento.
  • G. B. Filippo Basile, in A G. B. F. Basile. Gli Allievi, Palermo 1892, pp. 5–10.
  • Di taluni saggi sulla resistenza delle pietre alla compressione, in «Atti del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Palermo», 1894, pp. 1–13.
  • Sul piano di rottura di un terrapieno, in «Atti del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Palermo», 1896, pp. 149–183.
  • Esperienze per materiali da costruzione, in «Atti del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Palermo», 1898, pp. 87–93.
  • Prove alla compressione e alla trazione di malte diverse, in «Atti del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Palermo», 1905.
  1. ^ G. B. Filippo Basile in A G. B. F. Basile. Gli Allievi, Palermo 1892, pp. 5–10.
  • M.L. Albeggiani, Commemorazione del professore Giovanni Salemi-Pace, in «Giornale di Scienze Naturali ed Economiche di Palermo», 1931.
  • Livia Salamone, Giovanni Salemi Pace, in Maria Clara Ruggieri Tricoli (a cura di), Luigi Sarullo. Dizionario degli artisti siciliani. Architettura, ed. Novecento, Palermo 1993, pp. 382–383.
  • Paola Barbera, Maria Giuffrè (a cura di), Un archivio di architettura tra Ottocento e Novecento: i disegni di Antonio Zanca (1861-1958), Biblioteca Del Cenide, 2005, p. 143.
  • Antonio Cottone, Tiziana Basiricò, Un sogno durato un secolo: il Politecnico di Palermo, in Atti del 2º Convegno nazionale Storia dell'ingegneria, Napoli 7-9 aprile 2008, Cuzzolin Editore, Napoli 2008, pp. 904, 906-908, 912, 913.
  • Giovanni Fatta, Architettura e tecnica nella costruzione del Teatro Massimo V. E. di Palermo, in «Meccanica dei Materiali e delle Strutture», Vol. 2 , n.2, 2012, pp. 7, 32, 33, 38, 39.
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