Fedora Barbieri

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Fedora Barbieri in costume per Aida al Teatro San Carlo di Napoli nel 1955.

Fedora Barbieri (Trieste, 4 giugno 1920Firenze, 5 marzo 2003) è stata un mezzosoprano italiano.

Cominciò giovanissima a studiare canto a Trieste sotto la guida di Federico Bugamelli e Luigi Toffolo. Dopo pochissimi mesi vinse una borsa di studio indetta dal Teatro Lirico di Firenze, passando quindi a studiare alla scuola del Maggio Musicale Fiorentino sotto la guida di Giulia Tess.

Esordì il 4 novembre 1940 come Fidalma ne Il matrimonio segreto al Teatro comunale di Firenze, con immediato successo. Nel 1941 interpretò il ruolo di Dariola nella prima assoluta di Don Juan de Manara di Franco Alfano al Maggio Musicale Fiorentino. Partecipò ad alcune riprese di lavori a quel tempo quasi sconosciuti: Il ritorno di Ulisse in patria (Firenze 1942) e L'Orfeo (Cremona 1942) di Claudio Monteverdi, Flaminio di Giovanni Battista Pergolesi (Siena 1943). Cantò per la prima volta all'estero in Polonia nel 1941.

Nel 1942 debuttò alla Scala con la Nona sinfonia di Beethoven diretta da Victor De Sabata; si esibì regolarmente nel teatro milanese dal 1945 al 68 in ruoli da protagonista e ancora negli anni 80 in ruoli di fianco. Nel 1943 si ritirò dalle scene in seguito al matrimonio, ritornando a calcare il palcoscenico l'anno successivo.

Debuttò al Metropolitan Opera di New York nel 1950, nel Don Carlo che inaugurò la lunga direzione di Rudolf Bing. Ritornò assiduamente al Met fino al 56, per poi riapparirvi in ruoli di fianco nel decennio 66-76. Nel 1950 approdò anche alla Royal Opera House di Londra in tournée con la Scala, con Falstaff e il Requiem verdiano. Tornò a Londra nel 1957-58 e nel 64. Nel 1970 interpretò il ruolo della Moglie nella prima assoluta de L'idiota di Luciano Chailly all'Opera di Roma.

Si esibì saltuariamente fino agli anni '90 in un repertorio selezionato di ruoli comprimari di opere come Suor Angelica, Falstaff, Boris Godunov, Andrea Chénier, Gianni Schicchi, Cavalleria rusticana. Proprio con il ruolo di Mamma Lucia diede l'addio alle scene il 3 novembre 2000 al Teatro Comunale di Firenze, dopo sessant'anni di attività e 109 ruoli interpretati[1]

Sposata Barlozzetti, ebbe due figli. Visse prevalentemente a Firenze.[2]

Vocalità e personalità interpretativa

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Dotata di una voce di bel timbro e di grande potenza ed estensione (dal fa naturale grave al si acuto), si impose come interprete esuberante e intensa di ruoli drammatici (Azucena, Amneris, Carmen, Dalila), ma fu capace anche di compostezza in interpretazioni sei-settecentesche, tra cui Orfeo ed Euridice alla Scala sotto la guida di Wilhelm Furtwängler.

Repertorio operistico
Ruolo Titolo Autore
Dariola Don Juan de Manara Alfano
Adalgisa Norma Bellini
Carmen Carmen Bizet
Chončakovna Il principe Igor' Borodin
Lizaveta L'idiota Chailly
Neris Medea Cherubini
Principessa di Bouillon Adriana Lecouvreur Cilea
Fidalma Il matrimonio segreto Cimarosa
Leonora di Guzman La favorita Donizetti
Pierrotto Linda di Chamounix Donizetti
Zaida Don Sebastiano Donizetti
La vecchia Madelon Andrea Chénier Giordano
Orfeo Orfeo ed Euridice Gluck
Cornelia Giulio Cesare in Egitto Händel
Deianira Eracle Händel
Baronessa Grünwiesel Il giovane Lord Henze
Mamma Lucia Cavalleria rusticana Mascagni
Orfeo L'Orfeo Monteverdi
Telemaco Il ritorno di Ulisse in patria Monteverdi
L'ostessa Boris Godunov Musorgskij
Giunone Orfeo all'inferno Offenbach
Debora Debora e Jaele Pizzetti
Clitennestra Ifigenia Pizzetti
Laura Adorno/La Cieca La Gioconda Ponchielli
Maria Akhrosimova Guerra e pace Prokof'ev
La zia principessa Suor Angelica Puccini
Zita Gianni Schicchi Puccini
Isabella L'italiana in Algeri Rossini
Berta Il barbiere di Siviglia Rossini
Angelina La Cenerentola Rossini
Dalila Sansone e Dalila Saint-Saëns
Margaretha Genoveva Schumann
Giocasta Oedipus Rex Stravinskij
Peronella Boccaccio Suppè
Celestina La Celestina Testi
Giovanna Rigoletto Verdi
Azucena Il trovatore Verdi
Ulrica Un ballo in maschera Verdi
Preziosilla La forza del destino Verdi
Principessa d'Eboli Don Carlo Verdi
Amneris Aida Verdi
Mrs Quickly Falstaff Verdi
Brangane Tristano e Isotta Wagner
Margarita I quatro rusteghi Wolf-Ferrari
La Comandante I cavalieri di Ekebù Zandonai

Incisioni in studio

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Registrazioni dal vivo

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Programmi radiofonici Rai

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Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ Filmato audio (IT) Fedora Barbieri: la serata di addio alle scene, su YouTube, Teatro Comunale di Firenze, 3 novembre 2000. URL consultato l'8 giugno 2020.
  2. ^ Francesco Ermini Polacci, "Mia mamma Fedora, voce unica che da Firenze sedusse il mondo", in Corriere della sera, 7 giugno 2020, p. 15.
  3. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it. URL consultato il 10 novembre 2021.
  • Liliana Ulessi, Fedora Barbieri : un viaggio nella memoria : ricordi ed emozioni di una star del melodramma, Trieste, Battello, 2000.
  • Elio Trovato, Fedora Barbieri, Trieste, Comune di Trieste, 2005.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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