Domenico Morace
Domenico Morace (Reggio Calabria, 1943[1]) è un giornalista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giornalista sportivo, intraprese la carriera come corrispondente locale del Corriere dello Sport.[2] Approdò quindi come cronista alla redazione centrale a Roma, col compito di seguire le vicende della squadra di calcio della Lazio;[2] da qui il passaggio a caporedattore nella redazione milanese del quotidiano, dove negli anni si occupò prevalentemente del calciomercato internazionale.[2]
Tornò alla sede centrale romana nel 1981, sempre come caporedattore, per poi divenire dal 1983[2] vicedirettore e responsabile della cosiddetta edizione "verde" del quotidiano, quella distribuita del Centro-Nord del Paese, ovvero nella vecchia zona d'influenza di Stadio (testata che si era fusa col Corriere sei anni prima);[3] finché l'11 ottobre 1986 subentrò a Giorgio Tosatti come direttore responsabile del Corriere dello Sport - Stadio, incarico mantenuto fino al 28 febbraio 1991.[2]
Successivamente, dal marzo 1994 al luglio 1996 assunse un'altra direzione, quella del settimanale Guerin Sportivo.[2] Al termine di questo impegno, divenne commentatore televisivo per la Rai.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Una storia piccola, 2000, Silea, ISBN 88-87838-09-7.
- L'oro delle mafie. Il grande affare delle confische, con Franco La Torre ed Elio Veltri, 2020, Roma, Paper First, ISBN 978-88-997-8488-1.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Calabria in the World, le firme più illustri del giornalismo, su ntacalabria.it. URL consultato il 5 gennaio 2023.
- ^ a b c d e f g Calabria: Morace nuovo direttore del Domani, Adnkronos, 21 maggio 1998.
- ^ Testata verde, in Guerin Sportivo, nº 50 (570), Bologna, Conti Editore, 11-17 dicembre 1985, p. 31.
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