Dofetilide

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Dofetilide
Nome IUPAC
N-[4-(2-{[2-(4-metasulfonamidofenossi)etil](metil)amino}etil)fenil]metasulfonamide
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC19H27N3O522
Massa molecolare (u)441,567 g/mol
Numero CAS115256-11-6
Numero EINECS638-817-5
Codice ATCC01BD04
PubChem71329
DrugBankDBDB00204
SMILES
CN(CCC1=CC=C(C=C1)NS(=O)(=O)C)CCOC2=CC=C(C=C2)NS(=O)(=O)C
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale
Dati farmacocinetici
BiodisponibilitàSuperiore al 95%
Metabolismo80% non metabolizzata
Emivita10 ore
EscrezioneRenale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine irritante
pericolo
Frasi H302 - 360
Consigli P201 - 308+313 [1]

La dofetilide è un potente farmaco anti-aritmico di classe III utilizzato nella fibrillazione atriale, nel flutter atriale e in altre forme di tachicardie sopraventricolari[2][3].

Classificazione

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Nella classificazione di Vaughan-Williams per gli antiaritmici, basata sul tipo di canale ionico bloccato, la dofetilide è considerata come antiaritmico di classe III, in virtù della capacità specifica di blocco sui canali per il potassio.

Farmacocinetica

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L'elevatissima biodisponibilità (circa 100%) rende questo farmaco particolarmente adatto alla dispensazione per via orale, con assorbimento intestinale notevolmente aumentato dal verapamil, farmaco anti-aritmico e anti-anginoso[4]. La maggior parte (80%) del farmaco viene eliminato immodificato per via renale; il restante 20% viene eliminato come metaboliti attivi. L'emivita plasmatica è di circa 10 ore, benché in soggetti con insufficienza renale possa crescere ulteriormente in accordo con l'eliminazione urinaria del farmaco[5].

Farmacodinamica

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La dofetilide agisce bloccando la componente rapida del canali del potassio (IKr) presenti nelle fibrocellule miocardiche[6]. Questa alterazione corrisponde a un aumento del periodo refrattario che ostacola la successiva insorgenza di un potenziale d'azione aritmogeno. A differenza degli altri farmaci antiaritmici di classe III, la dofetilide non possiede capacità bloccanti nei confronti di altri canali. Inoltre, possiede cinetiche più lente e non mostra quindi un blocco differenziale per le cellule a bassa soglia di eccitabilità[5]. Tali eventi sono testimoniati dal prolungamente del tratto QT indagabile all'elettrocardiogramma.

Impiego clinico

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La dofetilide (somministrata come compresse di 125–250 mg due volte al giorno) è usata soprattutto per il trattamento della fibrillazione atriale e del flutter atriale[7]; tuttavia, il farmaco può essere usato anche nella prevenzione di eventi aritmogeni potenzialmente fatali conseguenti a eventi ischemici acuti e disfunzione ventricolare sinistra[8].

Effetti collaterali

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L'effetto collaterale più temibile registrato durante l'impiego di dofetilide è la torsione di punta, correlata alla dose e secondaria al prolungamento del tratto QT[4]. Questo evento può essere prevenuto monitorando continuamente l'elettrocardiogramma e la clearance della creatinina, in modo da limitare e aggiustare la dose in base a segni elettrici (QT lungo) o accumulo di farmaco (bassa clearance della creatinina)[7].

Controindicazioni

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Farmaci che inibiscono la secrezione renale di cationi come la cimetidina, dovrebbero essere evitati nei soggetti che fanno uso di dofetilide.

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 23.03.2013
  2. ^ Banchs JE, Wolbrette DL, Samii SM, et al., Efficacy and safety of dofetilide in patients with atrial fibrillation and atrial flutter, in J Interv Card Electrophysiol, vol. 23, n. 2, novembre 2008, pp. 111–5, DOI:10.1007/s10840-008-9290-6, PMID 18688699.
  3. ^ Lenz TL, Hilleman DE, Dofetilide: A new antiarrhythmic agent approved for conversion and/or maintenance of atrial fibrillation/atrial flutter, in Drugs Today, vol. 36, n. 11, novembre 2000, pp. 759–71, PMID 12845335.
  4. ^ a b Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.
  5. ^ a b Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3911-1.
  6. ^ Roukoz H, Saliba W, Dofetilide: a new class III antiarrhythmic agent, in Expert Rev Cardiovasc Ther, vol. 5, n. 1, gennaio 2007, pp. 9-19, DOI:10.1586/14779072.5.1.9, PMID 17187453.
  7. ^ a b Harrison, Principi di Medicina Interna (16ª edizione), New York - Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-2459-3.
  8. ^ Torp-Pedersen C, Møller M, Bloch-Thomsen PE, et al., Dofetilide in patients with congestive heart failure and left ventricular dysfunction. Danish Investigations of Arrhythmia and Mortality on Dofetilide Study Group, in N. Engl. J. Med., vol. 341, n. 12, settembre 1999, pp. 857–65, PMID 10486417.
  • Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3911-1.
  • Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.
  • British National Formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, Agenzia Italiana del Farmaco, 2007.

Voci correlate

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Altri progetti

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