Discussione:Rosario

Il 19 marzo 2020 festa di San Giuseppe, la Conferenza Episcopale Italiana invitò ogni famiglia ed ogni fedele a recitare il Rosario per l'Italia, per mettere il Paese sotto la protezione della Madonna e per chiedere a Dio di far cessare la pandemia di Covid-19.

A poco meno di due mesi dal primo caso di Coronavirus in italia (31 gennaio 2020), secondo i dati resi noti dalla Protezione Civile, si contavano 41.035 persone contagiate, di cui 4.440 guariti e 3.405 morti. La Lombardia risultava essere la regione più colpita con 19.884 persone positive e 2.168 morti; Bergamo e Brescia erano le province con un più elevato numero di contagi e di decessi.

La CEI chiese ad ogni cristiano di recitare i Misteri della luce del Rosario, esponendo fuori dalla finestra una candela accesa o un drappo di colore bianco, simboli della speranza e della luce della fede. L'iniziativa unì idealmente moltissimi cattolici italiani che, chiusi nelle loro case per evitare la diffusione del contagio, pregarono per l'italia colpita dall'epidemia nel bel mezzo di una Quaresima stranissima, con le messe sospese e un'estrema difficoltà ad accedere ai sacramenti. ^{[1] [2]}

Il Rosario per l'Italia venne trasmesso in diretta alle ore 21 da Tv2000 e ospitato dalla chiesa romana di San Giuseppe al Trionfale. All'iniziativa lanciata dai vescovi italiani aderì anche Papa Francesco che, attraverso un videomessaggio, fece l'introduzione alla preghiera, esortando tutti alla speranza e all'esercizio della prossimità in famiglia, attraverso la comprensione, la pazienza e il perdono.^{[3] [4]}

Guidato dal segretario generale della Cei monsignor Stefano Russo e animato da alcuni rappresentanti della comunità parrocchiale, tra i quali un medico, il Rosario è stato recitato dentro la chiesa deserta, nella quale le Ave Marie hanno trovato l'eco della preghiera di tutti quelli che si sono si sintonizzati sulla rete televisiva della Chiesa italiana, sul sito di Avvenire o sulla sua pagina Facebook (che hanno rimandato il segnale della diretta insieme ad altri media online).^[5] La recita dei misteri Luminosi è stata dedicata ai malati, ai carcerati, agli anziani, alle famiglie, ai medici e alle persone in prima linea in un momento di grande dolore come quello dell'epidemia di Coronavirus.

I vescovi di tutto il mondo si sono uniti alla recita del Rosario nel giorno dedicato a San Giuseppe, custode della Santa Famiglia, e di tutta la Chiesa. Tante le Conferenze episcopali, a partire dalle Chiese dell’Est europeo, che hanno espresso solidarietà e adesione all’iniziativa, assicurando vicinanza all’Italia. Tra queste, la Conferenza episcopale polacca e quella albanese. ^{[2] [6] [7]} Anche la Chiesa cattolica caldea si è unita spiritualmente alla recita del Rosario come lo stesso Pontefice aveva riferito all’udienza generale tenutasi il giorno precedente. Dall’Iraq, è stato il cardinale Louis Raphaël I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, a esortare i fedeli a meditare i Misteri della Luce. ^[8] Quarantacinque minuti per ritrovare nella preghiera il senso di quello che stava accadendo, di una prova apparentemente senza fine. È stato stimato che 4,2 milioni di italiani hanno sintonizzato, quella sera, il loro televisore sul canale dei vescovi per partecipare alla recita del Rosario. ^[9]Da tutto il Paese si sono elevate preghiere per invocare l'intercessione della Madonna e chiedere che il mondo fosse liberato da ogni male. ^[10]

Due giorni prima di quest'evento, il 17 marzo 2020 alle ore 17:30, vennere recitato un Rosario da Sotto il Monte, sempre trasmesso in diretta nazionale. Al termine della preghiera il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, lesse a nome di tutti la supplica a Papa Giovanni XXIII per invocare la "carezza" del santo pontefice bergamasco, affinché donasse a tutti forza e consolazione. ^{[11] [12] [13]}

Dopo il Rosario del 19 marzo, la preghiera venne ripetuta settimanalmente sempre alle ore 21. Il 25 marzo, festa dell'Annunciazione del Signore, venne trasmessa dalla Basilica di Santa Maria delle Grazie a Brescia, qui monsignor Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia, recitò la supplica al santo Paolo VI. ^{[14] [15]} Il 2 aprile 2020 la preghiera venne recitata dal vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Il luogo scelto per quell'occasione fu la Cappella dedicata al santo medico Giuseppe Moscati nel Policlinico Agostino Gemelli di Roma e al termine venne innalzata una supplica a san Giovanni Paolo II nel quindicesimo anniversario della sua morte. ^{[16] [17]} Martedì 7 aprile 2020 toccò alla Basilica della Santa Casa in Loreto di ospitare la recita del Rosario promosso dai vescovi italiani che fu guidato dall’arcivescovo e delegato pontificio monsignor Fabio Dal Cin.^{[18] [19]} Il 15 aprile 2020, dopo la preghiera per l'Italia a Maria che fu elevata dal Santuario di Pompei, l’arcivescovo e delegato pontificio monsignor Tommaso Caputo concluse con la supplica alla Vergine del Santo Rosario.^{[20] [21] [22]}Dal colle della Guardia che sovrasta la città di Bologna, nel Santuario della Madonna di San Luca, il 22 aprile 2020, fu invece l'arcivescovo e cardinale Matteo Zuppi a guidare la recita del Santo Rosario.^{[23] [24] [25]} A quella data, sempre secondo i dati resi noti dalla Protezione Civile, in Italia si contavano 187.327 casi positivi, di cui 54.543 guariti e 25.085 morti.^[26] In una situazione così difficile, il 25 aprile, Papa Bergoglio scrisse una lettera indirizzata a tutte le famiglie chiuse nelle loro case a causa del Coronavirus, per invitarle a pregare con fede, insieme oppure singolarmente, la preghiera del Rosario durante il mese di maggio 2020. Con la recita quotidiana di questa preghiera, tradizione secolare specialmente nel mese dedicato alla Beata Vergine, si invocò l'intercessione di Maria perché ottenesse da Dio la liberazione da quella terribile epidemia ed il ritorno al "corso normale" della vita di ciascuno.^[27][28] Il 29 aprile la preghiera andò in onda dal Santuario di Santa Maria della Grottella in Copertino e venne guidata dal vescovo di Nardò-Gallipoli, monsignor Fernando Filograna. ^[29] Due giorni dopo, il primo maggio 2020, la CEI decise di iniziare il mese dedicato alla Madonna con l’Atto di Affidamento dell’Italia a Maria Santissima. Dopo diverse settimane nelle quali, da Nord a Sud della penisola, numerosi vescovi avevano rivolto suppliche alla Vergine, in quel giorno l’intera Nazione “ricevette l’abbraccio” della Madre di Dio. Luogo della celebrazione fu la Basilica di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, scelto dai vescovi italiani in quanto situato in provincia di Bergamo e nella Diocesi di Cremona, nel cuore della Lombardia che fu la regione colpita più duramente dalla pandemia. Il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, recitò la formula di affidamento nel Sacro Speco del santuario, davanti al simulacro dell’apparizione avvenuta il 26 maggio 1432. Vennero poi meditati i misteri dolorosi del Rosario attraverso la lettura di brani tratti dai discorsi di Papa Francesco. ^{[30] [31] [32]}