Dipartimento d'Olona
Dipartimento d'Olona | |||||
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Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Milano 156.870 abitanti (1808) | ||||
Popolazione | 193.819 (1797) 671.673 (1798) 526.235 (1801) | ||||
Dipendente da | Repubblica Cisalpina (1797-1802) Repubblica Italiana (1802-1805) Regno d'Italia (1805-1814) | ||||
Suddiviso in | 8 distretti (1797) 36 distretti (1798) 4 distretti (dal 1801) | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Dipartimento | ||||
Prefetto (dal 1802) | Lista | ||||
Organi deliberativi | Amministrazione centrale | ||||
Rappresentanti | 15 legislatori (10+5) •1797 16 legislatori (11+5) •1798 | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1797 | ||||
Causa | Campagna d'Italia | ||||
Fine | 1814 | ||||
Causa | Congresso di Vienna | ||||
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Cartografia | |||||
Il dipartimento d'Olona fu un dipartimento della Repubblica Cisalpina, della Repubblica Italiana e del Regno d'Italia, dal 1797 al 1815. Prendeva il nome dal fiume Olona e aveva come capoluogo Milano.
Al termine dell'età napoleonica (1815), con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto, il territorio del dipartimento fu diviso fra le province di Milano e Pavia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il dipartimento d'Olona fu istituito l'8 luglio 1797, in seguito all'emanazione della costituzione della Repubblica Cisalpina.[1] Comprendeva la città di Milano e i suoi dintorni, ed aveva dimensioni molto inferiori alla vecchia provincia di Milano della Lombardia austriaca, raggruppandone solo dieci pievi, sulla base del principio di una più uniforme ripartizione della popolazione dello Stato. Al dipartimento, in virtù dei suoi 193.819 abitanti, furono assegnati 15 dei duecentoquaranta deputati della Repubblica.[2] L'Amministrazione centrale dipartimentale fu composta di cinque membri nominati da Napoleone, mentre un Commissario del Direttorio fu incaricato di vigilare sul rispetto delle leggi nazionali da parte degli amministratori locali.[3]
La suddivisione del 2 aprile 1798
[modifica | modifica wikitesto]Con la legge 13 germinale anno VI emanata il 2 aprile 1798, superando la suddivisione in pievi, il territorio dipartimentale fu ripartito in 8 distretti, due dei quali costituiti da comuni che facevano distretto a sé[4]:
- 1. città di Milano con i Corpi Santi[5]
- 2. città di Monza[6]
- 3. distretto di Bollate[7]
- 4. distretto di Baggio[8]
- Assago; Assiano; Baggio; Bazzana Sant'Ilario; Bazzanella; Boldinasco; Buccinasco; Cassina del Pero; Cerchiate; Cesano Boscone; Corsico; Cusago; Figino; Garegnano Marcido; Grancino; Gudo Gambaredo; Lampugnano; Loirano; Lorenteggio; Muggiano; Musocco; Quarto Cagnino; Quinto Romano; Ronchetto; Romanbanco; Rovido; Seguro; Sella Nuova; Settimo; Terzago; Trenno; Trezzano; Vighignolo; Villapizzone
- 5. distretto di Sesto San Giovanni[9]
- 6. distretto di Cernusco Asinario[10]
- 7. distretto di Gorgonzola[11]
- 8. distretto di Linate[12]
- Bolgiano; Briavacca; Casa Nuova; Cassignanica; Chiaravalle; Foramagno; Lambrate; Limito; Linate Inferiore; Morsenchio; Macconago; Mezzate; Nosedo; Novegro; Pantigliate; Peschiera; Poasco; Quinto Sole; Redecesio; Rodano; Rovagnasco; San Donato; San Gregorio Vecchio; Segrate; Trenzanesio; Tregarezzo; Vajano; Vigentino; Zelo.
La suddivisione del 26 settembre 1798
[modifica | modifica wikitesto]Con la legge 15 fruttidoro anno VI, emanata il 1º settembre 1798, i dipartimenti della Repubblica Cisalpina vennero ridotti da 20 a 11; in seguito a ciò, al dipartimento d'Olona furono aggregati territori già appartenuti ai disciolti dipartimenti dell'Adda, del Lario, della Montagna, del Ticino e del Verbano.[13][14]
Con la successiva legge 5 vendemmiale anno VII, emanata il 26 settembre 1798, il dipartimento d'Olona, fortemente ingrandito, fu diviso in ben 36 distretti, in genere più grandi dei precedenti[15]:
- distretto di Belgioioso
- distretto di Sant'Angelo
- distretto di Pavia
- distretto di Melegnano
- distretto di Chiaravalle
- distretto di Binasco
- distretto di Bereguardo
- distretto di Abbiategrasso
- distretto di Cuggiono Maggiore
- distretto di Busto Arsizio
- distretto di Sedriano
- distretto di Rho
- distretto di Gallarate
- distretto d'Angera
- distretto di Laveno
- distretto di Luino
- distretto di Arcisate
- distretto di Varese
- distretto di Tradate
- distretto d'Appiano
- distretto d'Olgiate Comasco
- distretto di Como
- distretto d'Argegno
- distretto di Porlezza
- distretto d'Asso
- distretto di Erba
- distretto di Missaglia
- distretto di Cantù
- distretto di Mariano
- distretto di Seveso
- distretto di Desio
- distretto di Bollate
- distretto di Monza
- distretto di Vimercate
- distretto di Pioltello
- distretto di Milano
L'invasione tedesca
[modifica | modifica wikitesto]Il 29 aprile 1799 il dipartimento fu occupato per un anno dalle truppe russo-tedesche, che lo affidarono ad un Amministrazione provvisoria della città e provincia di Milano formata dalla fusione fra le autorità comunali e il ministero di polizia, e poi da giugno definitivamente alla Congregazione delegata per la città e provincia di Milano formata da 18 assessori con a capo il Regio delegato Francesco Nava.
La revanche
[modifica | modifica wikitesto]I francesi ricostituirono il dipartimento al loro ritorno nel 1800 alla rinascita della Repubblica Cisalpina, ma sotto una struttura istituzionale più conservatrice: partendo dalla vecchia amministrazione provinciale, i cui membri vennero ridefiniti il 20 pratile VIII,[16] l'Amministrazione municipale e dipartimentale d'Olona venne investita sia delle funzioni comunali, peraltro non più frazionate in municipalità, sia di quelle provinciali. L'unico elemento che fu riconfermato fu quello territoriale, includendo quindi sempre Como e Pavia come da proclama del 6 messidoro, rendendo assai vasto l'ambito di azione delle nuove autorità.
La suddivisione del 13 maggio 1801
[modifica | modifica wikitesto]Con la legge 23 fiorile anno IX, emanata il 13 maggio 1801, fu ridisegnata la suddivisione della Repubblica Cisalpina. Al dipartimento d'Olona vennero sottratti i territori di Como e Varese, assegnati al nuovo dipartimento del Lario, e altri comuni minori;[17] il territorio restante fu diviso in 4 distretti, di dimensioni ben più ampie dei precedenti[18]:
La legge 10 brumaio X ripartì poi le circoscrizioni dei giudici di pace, che divennero poi i cantoni.
La legge 24 luglio 1802 della Repubblica Italiana ripristinò poi un'Amministrazione centrale del dipartimento d'Olona distinta dalle autorità comunali, e composta da sette membri selezionati dal governo sulle proposte del consiglio generale.[19]
Il 12 settembre furono nominati i primi venti consiglieri generali, che poi scelsero gli altri altrettanti, componendo un'innovativa assemblea deliberativa in materia elettiva e fiscale.[20]
La suddivisione dell'8 giugno 1805
[modifica | modifica wikitesto]Con il decreto 8 giugno 1805 la suddivisione del dipartimento in 4 distretti rimase invariata, ma i distretti furono ulteriormente suddivisi in cantoni:
- 1. distretto di Milano[21]
- 2. distretto di Pavia[22]
- 1. cantone di Pavia
- 2. cantone di Gaggiano
- 3. cantone di Abbiategrasso
- 4. cantone di Binasco
- 5. cantone di Bereguardo
- 6. cantone di Belgioioso
- 7. cantone di Corteolona
- 3. distretto di Monza[23]
- 1. cantone di Monza
- 2. cantone di Costa
- 3. cantone di Vimercate
- 4. cantone di Gorgonzola
- 4. distretto di Gallarate[24]
La suddivisione in cantoni ebbe in seguito alcune modifiche con i decreti di concentrazione e unione dei comuni del dipartimento d'Olona del 4 novembre 1809 e 8 novembre 1811.
Prefetti di Milano
[modifica | modifica wikitesto]Le prefetture furono attivate con legge del 24 luglio 1802 sul modello francese salvo, per non scontrarsi troppo coi nobili italiani, mantenere in subordine le vecchie Amministrazioni Centrali dei dipartimenti. Lo schema transalpino fu poi definitivamente implementato col decreto dell'8 giugno 1805 che assegnò unicamente al prefetto la gestione esecutiva dipartimentale.[25]
Il dipartimento d'Olona fu inoltre dotato della prima forza di polizia italiana, onde prevenire, reprimere e scoprire i crimini, e sorvegliare i nullafacenti. In città si avvaleva della collaborazione degli anziani delle parrocchie, mentre in provincia ci si appoggiava alle autorità locali. Il primo prefetto di polizia, nel 1802, fu Alberto Canziani, di lì a poco stabilmente sostituito da Stefano Luini.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Costituzione 20 messidoro anno V.
- ^ Napoleone nominò “Seniori” i cittadini Annibale Beccaria, Gaetano Somaglia, Giuseppe Perabò, il chimico Porati e il banchiere Zanca; gli “Juniori” furono Luigi Bossi, Lodovico Giovio, Necchi Dell'Aquila, Vincenzo Dandolo, Francesco Melzi d'Eril, Carlo Innocenzo Isimbardi, Alfonso Longo, Luigi Castiglioni, l’avvocato Giudici e il diacono Vismara.
- ^ I primi amministratori furono Michele Pedrazzini, Cristoforo Busti, Marco Arese, Giuseppe Perabò, e il figlio di Stampa Soncini, nominati da Bonaparte il 4 termidoro V.
- ^ Dipartimento d'Olona, 1797 - 1798 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ La legge ne presupponeva un'altra di prossima emanazione, che avrebbe riunificato la città con la cinta extra muraria, che però non venne poi approvata.
- ^ Indicata come "Monza con porzione di Brugherio, Sant'Ambrogio e Cassina della Santa".
- ^ Distretto di Bollate, 1798 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Distretto di Baggio, 1798 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Distretto di Sesto San Giovanni, 1798 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Distretto di Cernusco Asinario, 1798 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Distretto di Gorgonzola, 1798 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Distretto di Linate, 1798 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Il Ticino tutto tranne solo Chignolo e Pieve Porto Morone, il Verbano totalmente, il Lario in maggioranza tranne l’alto lago, la Montagna solo Asso, Missaglia e Vimercate, e l’Adda in piccola parte per le comunità milanesi del distretto di Melzo.
- ^ Amministratori furono nominati Bovara, Perabò e Soncini, mentre Michele Petrazzini veniva promosso a Commissario del potere esecutivo. Tre mesi dopo, confermato Perabò, subentrarono Minoja e Casati.
- ^ Dipartimento d'Olona, 1798 - 1801 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Furono nominati i cittadini Arauco, Bianchi d’Adda, Birago, Bolognini, De Lorenzi, Fontana, Litta, Marliani, Minoja, Molinini, Mozzoni, Pensa, Ruga, Squadrelli. Quattro i comitati: due più grandi su lavori pubblici e bilancio, e due su vettovaglie e polizia.
- ^ Furono restaurati i confini storici fra il territorio pavese e lodigiano, con conseguente reciproco scambio di comuni con l’Alto Po.
- ^ Dipartimento d'Olona, 1801 - 1805 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Amministrazione dipartimentale
- ^ I venti nomi furono: Antonio Litta, Benedetto Arese, Luigi Perego, Luigi Castiglioni, il vecchio Mellerio, l’ingenier Pietro Castelli, Gilberto Borromeo, Francesco Dal Verme, e Carlo Grato Zanella di Milano, Luigi Botta Adorno, Carlo Lachini, Pio Bellisomi, Dassi, il vecchio avvocato Visconti, e Bertola di Pavia, Paolo Mantegazza, e Luigi Cernuschi di Monza, il dottor Visconti di Busto, Giovanni Majnardi di Abbiategrasso, e Stanislao Guenzati di Gallarate.
- ^ Distretto I di Milano, 1805 - 1815 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Distretto II di Pavia, 1805 - 1815 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Distretto III di Monza, 1805 - 1815 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Distretto IV di Gallarate, 1801 - 1815 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Consiglieri di prefettura furono nominati con decreto del 25 luglio 1805 gli uscenti Giuseppe Porta e Petrazzini, e i cessanti amministratori Gian Luca Somaglia e Venini. Giovanni Minoja fu nominato segretario.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dipartimento d'Olona (1797-1798), su lombardiabeniculturali.it.
- Dipartimento d'Olona (1798-1801), su lombardiabeniculturali.it.
- Dipartimento d'Olona (1801-1805), su lombardiabeniculturali.it.
- Dipartimento d'Olona (1805-1815), su lombardiabeniculturali.it.