Diocesi di Soli
Soli Sede vescovile titolare Dioecesis Solensis Chiesa di Cipro | |
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Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVIII secolo |
Stato | Cipro |
Diocesi soppressa di Soli | |
Suffraganea di | Salamina |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Soli (in latino Dioecesis Solensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Soli, le cui rovine si trovano nei pressi della città di Morphou[1], è un'antica sede episcopale della Chiesa autocefala di Cipro, suffraganea dell'arcidiocesi di Salamina.
Secondo la tradizione greca, primo vescovo di Soli sarebbe stato sant'Ausibio, battezzato e consacrato vescovo da Giovanni Marco, discepolo di san Barnaba, fondatore della Chiesa cipriota; il protovescovo di Soli è ricordato nel martirologio romano alla data del 19 febbraio[2]. Lo stesso martirologio, il 9 febbraio, celebra due martiri di Soli, Ammonio e Alessandro. Negli atti di sant'Ausibio sono menzionati anche gli immediati successori di sant'Ausibio, e cioè Ausibio II e Temistagora. Nel calendario liturgico della Chiesa abissina è ricordato, il 2 gennaio, un Pietro, vescovo di Soli, ignoto tuttavia alle fonti liturgiche greche, che sarebbe vissuto all'epoca dell'imperatore Costanzo II. Primo vescovo storicamente documentato è Evagrio, che prese parte al concilio di Efeso del 431. Epifanio fu tra i padri del concilio di Calcedonia nel 451. Stratonico partecipò al terzo concilio di Costantinopoli nel 680. Eustazio assistette al secondo concilio di Nicea nel 787. La sigillografia ha restituito il nome di due vescovi, Epimaco e Giovanni, i cui sigilli sono datati tra VI e VII secolo.[3]
Quando l'isola fu conquistata dagli eserciti crociati alla fine del XII secolo, fu istituita la gerarchia di rito latino con il beneplacito di papa Celestino III. Soli tuttavia non fu compresa tra le diocesi latine e venne soppressa (1222). La città divenne la residenza forzata dei vescovi greci di Leucosia.
Dal XVIII secolo Soli è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 26 marzo 1964.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi greci
[modifica | modifica wikitesto]- Sant'Ausibio †
- Ausibio II †
- Temistagora †
- Pietro † (menzionato nel 361)
- Evagrio † (menzionato nel 431)
- Epifanio † (menzionato nel 451)
- Epimaco † (VI/VII secolo)
- Giovanni † (VII secolo)[4]
- Stratonico † (menzionato nel 680)
- Eustazio † (menzionato nel 787)
Vescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Galletti † (25 gennaio 1768 - 24 marzo 1781 succeduto vescovo di Volterra)
- Kajetan Ignacy Kicki † (18 luglio 1783 - 18 dicembre 1797 nominato arcivescovo di Leopoli)
- Giuseppe Casamassima † (28 febbraio 1831 - ?)
- Francesco Xavier Maresca, O.F.M. † (12 gennaio 1847 - 2 novembre 1855 deceduto)
- Niccola Adolfo Marinelli † (13 giugno 1856 - 5 febbraio 1874 deceduto)
- Patrick Joseph O'Connor † (12 gennaio 1903 - 28 gennaio 1904 succeduto vescovo di Armidale)
- Leonhard Alois von Baumbach, C.P. † (31 marzo 1913 - 23 aprile 1913 deceduto)
- Josef Hammels † (14 gennaio 1924 - 3 gennaio 1944 deceduto)
- Humphrey Bright † (31 agosto 1944 - 26 marzo 1964 deceduto)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Morphou è la sede dell'odierna diocesi greco-ortodossa.
- ^ Solis, in Cypro, sancti Auxibii Episcopi.
- ^ Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/2, Paris, 1965, nnº 1489-1490.
- ^ Denis Feissel, Jean de Soloi, un évêque chypriote au milieu du VIIe siècle, in « Travaux et mémoires » nº 17 (2013), pp. 219-236.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 439
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo II, coll. 1071-1074
- (EN) Sophrone Pétridès, v. Soli, Catholic Encyclopedia, vol. XIV, New York, 1912
- (EN) John Hackett, A History of the Orthodox Church of Cyprus, London, Methuen & co., 1901, pp. 323–325
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 6, p. 383
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org