Chrysaora hysoscella
Chrysaora hysoscella | |
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ombrella spiaggiata ed esemplare nell'Acquario di Genova: sono ben visibili le strisce marroni | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Scyphozoa |
Ordine | Semaeostomeae |
Famiglia | Pelagiidae |
Genere | Chrysaora |
Specie | C. hysoscella |
Nomenclatura binomiale | |
Chrysaora hysoscella Linnaeus, 1766 | |
Sinonimi | |
Péron & Lesueur 1810
Péron & Lesueur 1810
Péron & Lesueur 1810
Pennant 1812
Lamarck 1816 |
La medusa bruna (Chrysaora hysoscella (Linnaeus, 1766)) è una medusa appartenente alla famiglia Pelagiidae[1].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è cosmopolita, ma viene osservata comunemente solo nell'oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo. Nell'Atlantico è presente soprattutto nelle acque europee, in particolare nel Mare del Nord, quindi in Francia, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito[1], dove appare intorno a maggio[2]. Nel Mediterraneo viene osservata soprattutto nell'Adriatico, dove appare solitamente tra marzo e agosto, dapprima in banchi, poi più isolata[3].
Non si tratta di una specie esclusivamente costiera, infatti è più facile da incontrare in mare aperto[3]. Come tutte le meduse, è più comune nelle acque con correnti forti, perché viene trasportata da esse[4].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una medusa di dimensioni medio-grandi, e può raggiungere i 30 cm di diametro, raramente quasi 40[5]. Ha 24 tentacoli organizzati in otto gruppi di tre[2]. La sua colorazione è bianco-giallastra con sfumature marroni, e permette di distinguerla dalle altre specie del genere Chrysaora: infatti sull'ombrella, piuttosto schiacciata, sono presenti 16 fasce triangolari più scure, brunastre, che partono dal centro simili a dei raggi[3]. Questo disegno è tipico di questa specie.
L'ombrella è solitamente pallida, trasparente-giallastra, ma talvolta ha sfumature rossastre o rosa accese[6], anche se rimangono sempre visibili le fasce marroni. Quando spiaggia la sua ombrella può venire confusa con quella di un'altra medusa, Aurelia aurita[2].
Gli esemplari giovanili sono invece somiglianti a Pelagia noctiluca e vengono spesso confusi con essa, perché di piccole dimensioni, intorno a 3 cm di diametro, e con meno tentacoli[1].
Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]A volte gli esemplari grossi sono solitari, ma è più frequente in gruppi anche abbastanza ampi[3].
Tossicità
[modifica | modifica wikitesto]Chrysaora hysoscella è debolmente urticante. Il contatto con i tentacoli provoca dermatiti con prurito e bruciore, che si manifestano entro 20 minuti dal contatto. Entro poche ore i sintomi tendono a scomparire spontaneamente.[4]
Galleria d'immagini
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Dettaglio dei tentacoli di una Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella) fotografata sul basso fondale di Lido Gandoli, in Marina di Leporano (Taranto)
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Nuoto di una Medusa Bruna (Chrysaora Hysoscella)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Chrysaora hysoscella, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c C. hysoscella, su marlin.ac.uk. URL consultato il 19 gennaio 2014.
- ^ a b c d Rupert Riedl, p. 155.
- ^ a b Chrysaora hysoscella, su dryades.units.it. URL consultato il 19 gennaio 2014.
- ^ W. Luther, K. Fiedler, p.225.
- ^ C. hysoscella, immagine, su marinespecies.org. URL consultato il 19 gennaio 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio editore, 1983.
- Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chrysaora hysoscella
- Wikispecies contiene informazioni su Chrysaora hysoscella
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Chrysaora hysoscella, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 02/05/2008.
- (EN) Catalogue of Life: Chrysaora hysoscella, su catalogueoflife.org. URL consultato il 13 dicembre 2012.
- Encyclopedia of Life, su eol.org. URL consultato il 19 gennaio 2014.