Bertil di Svezia
Bertil di Svezia | |
---|---|
Il principe Bertil nel 1934 | |
Principe di Svezia Duca di Halland | |
In carica | 28 febbraio 1912 – 5 gennaio 1997 |
Predecessore | Principe Benedetto |
Successore | Principe Julian |
Nome completo | Bertil Gustaf Oskar Carl Eugén |
Trattamento | Sua Altezza Reale |
Nascita | Palazzo Reale di Stoccolma, 28 febbraio 1912 |
Morte | Villa Solbacken, Djurgården, Stoccolma, 5 gennaio 1997 (84 anni) |
Sepoltura | Cimitero Reale di Solna |
Dinastia | Bernadotte |
Padre | Gustavo VI Adolfo di Svezia |
Madre | Margherita di Sassonia-Coburgo-Gotha |
Consorte | Lilian, duchessa di Halland |
Religione | Chiesa di Svezia |
Bertil Gustavo Oscar Carlo Eugenio Bernadotte (Stoccolma, 28 febbraio 1912 – Stoccolma, 5 gennaio 1997) è stato un principe svedese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio del re Gustavo VI Adolfo di Svezia e della prima moglie Margherita di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Quando suo fratello maggiore, il principe Gustavo Adolfo, morì nel 1947 lasciando un figlio piccolo, si prospettò che potesse un giorno diventarne reggente.
Per non perdere il suo legittimo posto nella linea di successione, scelse di non sposare la compagna Lilian Davies, con cui conviveva.
Dopo la morte di re Gustavo VI Adolfo nel 1973, il nuovo re Carlo XVI Gustavo di Svezia approvò il matrimonio, che venne celebrato nella cappella del castello di Drottningholm il 7 dicembre 1976[1].
Fino alla nascita di Carlo Filippo di Svezia nel 1979, Bertil continuò ad essere secondo in linea di successione al trono.
Nel 1980 l'atto di successione venne cambiato: i diritti al trono vennero ristretti ai discendenti di re Carlo XVI Gustavo; tuttavia venne creata una clausola per salvaguardare anche quelli del principe Bertil. Venne così stabilito che fosse il terzo nella linea di successione (poi divenuto quarto dopo la nascita della principessa Maddalena di Svezia nel 1982).
Dal 1973 fino alla sua morte fu il Gran Maestro della Massoneria svedese[2].
Il principe Bertil fu un fervido appassionato del motorismo. Pilota gentleman-driver dalla fine degli anni 30' agli anni 50' e protagonista di numerose gare automobilistiche in giro per l'Europa, pur di coltivare la sua passione si fece assumere come collaudatore presso la fabbrica di automobili Thulin quando non aveva ancora 18 anni, verso la fine degli anni 20'.
Appassionato di auto italiane riuscì a farsi confezionare su misura un'Alfa Romeo 6C 2500 Super Sport Farina Cabriolet. Innamorato delle auto italiane, collezionò Ferrari, Maserati e Alfa Romeo. Era presente alla presentazione ufficiale dell'Alfa Romeo 1900 il 2 ottobre 1950 a Milano presso l'Hotel Principe di Savoia.
Albero genealogico
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Stemma di Bertil, duca di Halland | |
---|---|
Onorificenze svedesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bernadotte, su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 3 ottobre 2022.
- ^ (FR) Sous la Voûte étoilée, Svenska Frimurare Orden - Aperçu de La Grande Loge de Suède, su Sous la Voûte étoilée. URL consultato il 3 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2017).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s (SV) Besök på ordenssalarna, su phaleristica.com, 8 giugno 2016. URL consultato il 12 ottobre 2022.
- ^ Jørgen Pedersen: Riddere af Elefantordenen 1559–2009, Odense: Syddansk Universitetsforlag, 2009. ISBN 8776744345
- ^ Copia archiviata, su falkadb.forseti.is. URL consultato il 28 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bertil di Svezia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN) Bertil Bernadotte, su speedskatingnews.info.
- (EN) Bertil di Svezia, su Olympedia.
- (EN) Bertil di Svezia, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14737984 · ISNI (EN) 0000 0000 7859 4559 · LCCN (EN) n84100786 · GND (DE) 119127393 · BNF (FR) cb156159432 (data) |
---|