Archivio aggregato

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Un archivio aggregato è un fondo archivistico di soggetto produttore pubblico o privato strettamente correlato con il soggetto produttore stesso, i cui vincoli istituzionali sono molto forti e rappresenta di fatto un "archivio nell'archivio". Ne sono un esempio di archivi “aggregati” quelli di quei comuni definitivamente soppressi ed accorpati ad altro comune o gli archivi di comuni confluiti in un comune di nuova formazione, oppure, nel caso delle Congregazioni di carità, istituite con apposita legge presso ogni Comune, e degli Enti comunali di assistenza (ECA) che ne ereditarono nel 1937 le funzioni. Si parla pertanto, spesso in ambito di archivi privati, di archivi ereditati tra istituzioni o pervenuti a vario titolo giuridico.[1][2][3]

Già il Cencetti parlava de «i singoli componenti, le carte […], non solo provengono da un medesimo individuo, aggregato familiare o ente […], ma poiché costituiscono niente altro che uno fra i mezzi usati dall'ente o individuo per raggiungere i propri scopi, portano in loro stessi il vincolo della destinazione comune, sintetizzato nell'adempimento delle funzioni dell'ente o individuo medesimo […]»[4].

  1. ^ Archivi - Glossario
  2. ^ C. Bonfanti, Il Patronato scolastico del Comune di Savigliano: vicende istituzionali ed archivistiche, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Beni Culturali, Archivistici e Librari, Dissertazione Finale, Rel.: Dr.ssa P. Briante Manassero, a.a. 2006-2007, in [1]
  3. ^ Un esempio è l'Archivio Storico del Comune di Ferrara, nel quale, soprattutto in epoca postunitaria, vi è confluito materiale documentario, depositato per finalità di conservazione e di pubblica consultazione, proveniente per lo più da enti e uffici pubblici soppressi e da privati. Si cfr. SIA.Fe - Sistema Informativo Archivistico Ferrarese > Archivio Storico Comunale di Ferrara > Gli archivi aggregati
  4. ^ G. Cencetti, L’archivio come Universitas rerum (PDF), su icar.beniculturali.it, 1937, pp. 7-8 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Voci correlate

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