Antonio Caraccio
Antonio Caraccio, barone di Corano (Nardò, luglio 1630 – Roma, 14 febbraio 1702), è stato un poeta italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da Niccolò Caraccio, dei baroni di Corano[1], e dalla verseggiatrice Caterina Scorna. Compì i primi studi a Nardò, poi giunse a Napoli per seguire gli studi superiori.
Nel 1651 si trasferì a Roma dove avviò al segretariato presso illustri cardinali come Marcantonio Bragadin e Vincenzo Costaguti.
Passato al servizio del governatore di Roma e poi cardinale Giambattista Spinola in qualità di maestro di camera e di capitano della sua guardia.
Nel 1690 entrò nella nuova Accademia dell'Arcadia dove presto fu dei dodici Vicecustodi col nome di Lacone Cromizio.
Morì a Roma dopo anni di sonnambulismo, poco dopo sua moglie Beatrice Saladina.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- "L'assemblea dei fiumi", 1656, poemetto.
- "La pace pronuba", 1660, poema scritto in occasione delle nozze di Luigi XIV di Francia e dell'infanta Maria Teresa.
- "La navigazione", 1671, ode epitalamica.
- "L'imperio vendicato", 1679, poema heroico dedicato alla Serenissima Republica di Venetia.
- "Il Corradino", 1694, tragedia, sua ultima opera.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Corano, masseria e antico feudo prossimo di Nardò.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Antonio Caraccio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio Caraccio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Salvatore Nigro, CARACCIO, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 19, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1976.
- (EN) Opere di Antonio Caraccio, su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Joconde, Portail des collections des musées de France, su www2.culture.gouv.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7300269 · ISNI (EN) 0000 0000 6126 6954 · SBN SBLV199523 · BAV 495/158699 · CERL cnp01418927 · LCCN (EN) nr97043583 · GND (DE) 1018529896 · NSK (HR) 000372550 |
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