24 Ore di Le Mans 1975

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24 Ore di Le Mans 1975
Edizione n. 43 della 24 Ore di Le Mans
Dati generali
Inizio14 giugno
Termine15 giugno
Titoli in palio
Vittoria assolutaRegno Unito (bandiera) Derek Bell
Belgio (bandiera) Jacky Ickx
su Gulf GR8
vetture sport fino a 3 litri
Gran TurismoRegno Unito (bandiera) John Fitzpatrick
Paesi Bassi (bandiera) Gijs van Lennep
Liechtenstein (bandiera) Manfred Schurti
Paesi Bassi (bandiera) Toine Hezemans
su Porsche 911 Carrera RSR
Gran Turismo
di serie
Svizzera (bandiera) Gerhard Maurer
Germania (bandiera) Christian Beez
Svizzera (bandiera) Eugen Strähl
su Porsche 911 Carrera RS
Le Mans GTXFrancia (bandiera) Bernard Béguin
Svizzera (bandiera) Peter Zbinden
Svizzera (bandiera) Claude Haldi
su Porsche 911 Carrera Turbo
vetture sport
fino a 2 litri



Turismo
Francia (bandiera) Christine Dacremont
Francia (bandiera) Michèle Mouton
Francia (bandiera) Marianne Hoepfner
su Moynet LM75
Francia (bandiera) Daniel Brillat
Italia (bandiera) Giancarlo Gagliardi
Svizzera (bandiera) Michel Degoumois
su BMW 2002 Ti
Altre edizioni
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Edizione in corso

La 43ª edizione della 24 Ore di Le Mans si è svolta il 14 e 15 giugno 1975 sul Circuit de la Sarthe. Alla gara parteciparono vetture Sport (nei raggruppamenti fino a 3 litri e fino a 2 litri), vetture Gran Turismo, suddivise in GT (Gruppo 4), GT di serie (Gruppo 3) e Le Mans GTX (con specifico regolamento tecnico emesso dall'ACO e ancor più restrittivo) e infine vetture Turismo.

Alla luce della crisi petrolifera, l'ACO introdusse nel 1975 delle regole riguardanti il consumo di carburante, tra cui l'imposizione di un minimo di 20 giri tra i rifornimenti di carburante, applicato a tutte le classi di vetture partecipanti: la Commissione Sportiva Internazionale reagì escludendo la 24 ore dal Campionato Mondiale Marche.[1][2][3] Questo nuovo regolamento portò a un impoverimento della griglia di partenza, con le grandi case che si tennero lontano dalla Sarthe.[1][2]

La Gulf GR8 motorizzata Cosworth

Girando ad un règime più basso per rispettare le limitazioni sul consumo di carburante, il motore Ford Cosworth DFV poteva essere affidabile per 24 ore. L'esperto team manager inglese John Wyer, che già si era defilato dalla guida del suo team limitandosi al ruolo di collaboratore esterno, aveva progettato il suo ritiro definitivo, ma non poté resistere all'opportunità di vincere nuovamente a Le Mans. Scelse così di non ritirarsi quell'anno e di rendere Le Mans l'unica gara in programma per la scuderia Gulf nella stagione 1975, chiedendo un ultimo sforzo ai suoi finanziatori. Due nuove Gulf GR8 vennero progettate e costruite specificamente per Le Mans, le vetture erano ampiamente derivate dalla precedente Gulf GR7, con un nuovo progetto che prevedeva una carrozzeria dotata di una veste aerodinamica aggiornata, ottimizzata per Le Mans e per l'efficienza nei consumi.[3]

La Ligier JS2 motorizzata Cosworth

Il nuovo regolamento fu un'opportunità anche per Guy Ligier, che aveva già avuto esperienza nel gareggiare a Le Mans con i motori Cosworth. Con il ritiro della Matra dalle competizioni, Ligier riuscì ad assicurarsi i servigi dell'ingegnere Gérard Ducarouge e la sponsorizzazione della Gitanes. La scuderia stava preparando il suo ingresso in Formula 1 per il 1976, il che lasciò mezzi finanziari e ingegneristici limitati a disposizione delle gare di endurance. Ligier fece la scelta di gareggiare con il collaudato telaio della sua JS-2, corredato da un motore Ford Cosworth DFV e dal cambio Hewland. In termini di prestazioni i prototipi Gulf erano chiaramente superiori alle Ligier, che erano state inizialmente progettate nel 1971 come automobili da strada spinte da motori Maserati, e solo in seguito tramutate in prototipi da corsa con motori Cosworth nel 1975. Ottenere un'affidabilità superiore era l'unica possibilità per la scuderia di guadagnarsi un vantaggio sui rivali della Gulf. Ligier scelse di prendere parte ad alcune gare del campionato del mondo che precedevano Le Mans, come banco di prova per le sue JS-2.

La Gulf iscrisse le sue uniche due GR8 a Le Mans, mentre Ligier iscrisse due JS-2 spinte dal motore V8 Cosworth e una JS-2 con motore V6 Maserati. Entrambi i rivali avevano notevolmente depotenziato i loro motori DFV rispetto alla versione da circa 480 CV impiegata per le molto più brevi gare di Formula 1: le Gulf erano state prudenziamente depotenziate a circa 380 CV (280 kW) mentre le Ligier avevano 410 CV (310 kW) per compensare parte del loro svantaggio.[2]

La Alpine-Renault iscrisse una A441 della categoria "2 litri" con un equipaggio di sole donne. Siccome i motori "2 litri" non erano molto danneggiati dalle limitazioni sui consumi, quest'auto era una possibile sorpresa.

Il resto degli avversari consisteva di una nuovissima Lola T380-Cosworth, dall'aspetto molto aerodinamico (e dalla potenza di 350 CV),[2] guidata da Alain de Cadenet e Chris Craft, e da alcune Porsche 908 private riviste nella veste aerodinamica, vetture molto collaudate e assistite indirettamente dalla Casa madre.[3]

La Pole position fu conquistata da Ickx in 3:49.9, davanti ai compagni di squadra Schuppan/Jaussaud, alla Ligier-Cosworth di Lafosse/Chasseuil, alla Porsche 908/3 del Joest Racing, all'altra Ligier-Cosworth di Pescarolo/Migault e alla Lola T284 Ford del Racing Team Schulthess. Al settimo posto partiva la De Cadenet-Lola T380 motorizzata Cosworth DFV, mentre all'ottavo c'era la Alpine-Renault A441C "femminile" della ELF Suisse, seguita dalla Ligier-Maserati e dalla BMW 3.0 CSL "artistica" di Herve Poulain, che chiudevano la top ten.

La Ferrari Dino 308 GT4 n°17 iscritta dal NART tra le vetture Sport fino a 3 litri per i piloti Giancarlo Gagliardi e Harley Cluxton non riuscì a qualificarsi e il titolare Luigi Chinetti fece pressioni sugli organizzatori affinché ammettessero comunque la vettura alla gara. Gli ufficiali di gara furono però irremovibili e l'incollerito team manager statunitense ritirò dalla corsa anche le altre Ferrari della sua scuderia: la 365 GTB/4 N°45 nella categoria GT, la 365 GTB/4 N°46 e la 365 GT4/BB N°99 nella classe GTX.[4][5] Vennero quindi riammesse alcune vetture non qualificate: le giapponesi Sigma MC75 (classe sport) e Datsun 240Z (classe GT) e una Porsche 911,[5] la n°83 dei francesi "Segolen" e Jean-Yves Gadal.[6] In realtà doveva essere riammessa la Lamborghini Islero di Paul Rilly, ma il francese e la sua vettura danneggiata da un'uscita di pista del suo compagno di squadra avevano già lasciato il circuito e non fu possibile farli rientrare in tempo per la gara.[5]

Senza sorpresa le due Gulf presero la testa della gara, mentre Lella Lombardi si fermava dopo solo 20 giri con problemi di pescaggio del carburante della sua Alpine-Renault.[7] Schuppan e Jaussaud, dopo aver condotto la gara fino a sera, ebbero un guasto all'alternatore e si trovarono sei giri dietro ai compagni di scuderia Ickx e Bell.[8]

Verso la mezzanotte la Lola di Alain de Cadenet si trovava in terza posizione, quando perse completamente la parte posteriore della carrozzeria sul rettilineo. Francois Migault la colpì in piena velocità con la sua Ligier. Dopo quasi un'ora di riparazioni, la Ligier si ritirò. La Lola continuò; per un colpo di fortuna la copertura del motore aveva mancato completamente l'alettone posteriore.

Durante la notte la vettura al comando fu afflitta da vibrazioni alla trasmissione, che si manifestavano maggiormente durante la percorrenza delle curve a destra e poco dopo le 14:30 Ickx si fermò ai box per riparare lo scarico rotto a causa di esse: le riparazioni vennero completate mentre la Ligier rimasta entrava nello stesso giro del primo.[3][8]

Infatti la Ligier JS2 motorizzata Ford Cosworth DFV di Lafosse e Chasseuil, rallentata da piccoli problemi nelle prime fasi di gara, era stata lanciata dalla squadra all'inseguimento delle Mirage alla decima ora di gara, quando i loro compagni di marca Pescarolo e Migault persero l'opportunità di contrastare le auto di Wyer a causa di una foratura: tra l'entusiasmo del patriottico pubblico francese, che vide la vettura blu di Francia recuperare posizioni su posizioni, il duo francese dovette però accontentarsi del secondo posto, in quanto la rincorsa era cominciata troppo tardi per poter acciuffare Jacky Ickx e Derek Bell dopo aver superato l'altra Mirage di Vern Schuppan e Jean-Pierre Jaussaud.[9]

Si seppe in seguito che la Gulf vincitrice aveva anche un grosso problema alla sospensione posteriore destra, il cui attacco alla scatola del cambio stava per cedere (e in effetti si ruppe una volta che la vettura fu riportata nella sede della scuderiainglese),[8] ma il navigato John Wyer riuscì a nascondere la sua ansia. La Ligier ebbe la falsa convinzione che tutto andava bene per la Gulf al comando e perse l'opportunità di pressarle più da vicino e spingerla alla rottura meccanica.[8]

La Moynet LM 75 vincitrice tra le vetture sport fino a 2 litri

La Gulf GR-8 guidata da Jacky Ickx e Derek Bell finì quindi la gara al primo posto, dopo essere stata in testa per gran parte delle 24 ore: fu la prima vittoria per Bell e per il motore Cosworth DFV, la seconda per Ickx e la quarta per Wyer,[3][8] che aveva già vinto con l'Aston Martin nel 1959 e con le sue Ford GT 40 nel 1968 e 1969. I problemi meccanici dell'altra Gulf la relegarono al terzo posto, mentre il secondo andò alla Ligier pilotata da Guy Lafosse e Guy Chasseuil. Il divario tra la Gulf vincitrice e la Ligier fu di un solo giro.[8]

Reinhold Joest, Jürgen Barth e Mario Casoni arrivarono quarti con una vecchia Porsche 908/3[10] in quanto l'altra vettura del team, quella rivitalizzata dal nuovo motore 6 cilindri boxer turbo derivato da quello della Gran Turismo Carrera RSR Turbo ufficiale, al posto del non più competitivo 8 cilindri boxer aspirato,[11] non era stata ritenuta affidabile sulla distanza delle 24 ore.[2]

Da segnalare la vittoria tra le vetture sport fino a 2 litri della Moynet LM75 spinta dal motore ROC-Simca 4 cilindri in linea e affidata all'equipaggio tutto femminile composto da Michèle Mouton, Marianne Hoepfner e Christine Dacremont che batterono l'equipaggio ufficiale Alpine-Renault.

Classifica finale

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Pos Classe No Team Piloti Telaio Motore Giri
1 S
3.0
11 Regno Unito (bandiera) Gulf Research Racing Co. Regno Unito (bandiera) Derek Bell
Belgio (bandiera) Jacky Ickx
Gulf GR8 Ford Cosworth DFV 3.0L V8 336
2 S
3.0
5 Francia (bandiera) Gitanes Automobiles Ligier Francia (bandiera) Jean-Louis Lafosse
Francia (bandiera) Guy Chasseuil
Ligier JS2 Ford Cosworth DFV 3.0L V8 335
3 S
3.0
10 Regno Unito (bandiera) Gulf Research Racing Co. Australia (bandiera) Vern Schuppan
Francia (bandiera) Jean-Pierre Jaussaud
Gulf GR8 Ford Cosworth DFV 3.0L V8 330
4 S
3.0
15 Germania (bandiera) Ovoro Joest Racing Germania (bandiera) Reinhold Joest
Italia (bandiera) Mario Casoni
Germania (bandiera) Jürgen Barth
Porsche 908/3 Porsche 3.0L 8 cil. boxer 325
5 GT 58 Germania (bandiera) Gelo Racing Team Regno Unito (bandiera) John Fitzpatrick
Paesi Bassi (bandiera) Gijs van Lennep
Liechtenstein (bandiera) Manfred Schurti
Paesi Bassi (bandiera) Toine Hezemans
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer 315
6 GT 69 Belgio (bandiera) "Beurlys" Belgio (bandiera) Jean Blaton
Regno Unito (bandiera) Nick Faure
Regno Unito (bandiera) John Cooper
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer 311
7 GT 53 Francia (bandiera) ASA Cachia Bondy Francia (bandiera) Jacques Borras
Francia (bandiera) Pascal Moisson
Francia (bandiera) Henri Cachia
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer 309
8 GT 55 Francia (bandiera) Écurie Robert Buchet Francia (bandiera) Claude Ballot-Léna
Canada (bandiera) Jacques Bienvenue
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer 304
9 GT 65 Germania (bandiera) Jägermeister Kremer Racing Stati Uniti (bandiera) Billy Sprowls
Messico (bandiera) Juan Carlos Bolaños
Messico (bandiera) Andres Contreras
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer 304
10 GT
Ser.
84 Svizzera (bandiera) Gerhard Maurer Svizzera (bandiera) Gerhard Maurer
Germania (bandiera) Christian Beez
Svizzera (bandiera) Eugen Strähl
Porsche 911 Carrera RS Porsche 3.0L 6 cil. boxer 295
11 GT
Ser.
67 Francia (bandiera) Anne-Charlotte Verney Francia (bandiera) Anne-Charlotte Verney
Francia (bandiera) Yvotte Fontaine
Francia (bandiera) Corinne Tarnaud
Porsche 911 Carrera RS Porsche 3.0L 6 cil. boxer 294
12 GT 47 Belgio (bandiera) Ecurie Francorchamps Francia (bandiera) Jean-Claude Andruet
Belgio (bandiera) Teddy Pilette
Belgio (bandiera) Hughes de Fierlandt
Ferrari 365 GTB/4 Ferrari 4.4L V12 293
13 GT 48 Francia (bandiera) Marcel Mignot Francia (bandiera) Marcel Mignot
Stati Uniti (bandiera) Harry Jones
Francia (bandiera) Philippe Gurdjian
Ferrari 365 GTB/4 Ferrari 4.4L V12 293
14 S
3.0
4 Regno Unito (bandiera) Alain de Cadenet Regno Unito (bandiera) Alain de Cadenet
Regno Unito (bandiera) Chris Craft
De Cadenet-Lola T380 Ford Cosworth DFV 3.0L V8 291
15 GTX 20 Svizzera (bandiera) Porsche Club Romand Francia (bandiera) Bernard Béguin
Svizzera (bandiera) Peter Zbinden
Svizzera (bandiera) Claude Haldi
Porsche 911 Carrera Turbo Porsche 3.0L 6 cil. boxer Turbo 291
16 GT 43 Belgio (bandiera) Team Claude Dubois
Ecuador (bandiera) Ecuador Marlboro Team
Svizzera (bandiera) Pierre Rubens
Italia (bandiera) Paolo Bozzetto
De Tomaso Pantera Ford 5.8L V8 290
17 Gt
Ser.
77 Francia (bandiera) Philippe Dagoreau Francia (bandiera) Thierry Sabine
Francia (bandiera) Philippe Dagoreau
Svizzera (bandiera) Jean-Pierre Aeschlimann
Porsche 911 Carrera RS Porsche 3.0L 6 cil. boxer
18 GT
Ser.
80 Francia (bandiera) X Racing Francia (bandiera) Raymond Touroul
Francia (bandiera) Philippe Hesnault
Porsche 911 Carrera RS Porsche 3.0L 6 cil. boxer 284
19 GT
Ser.
63 Svizzera (bandiera) Porsche Club Romand Svizzera (bandiera) Jean-Claude Bering
Germania (bandiera) Klaus Utz
Germania (bandiera) Horst Godel
Porsche 911 Carrera RS Porsche 3.0L 6 cil. boxer 283
20 GT
Ser.
87 Francia (bandiera) X Racing Francia (bandiera) René Boubet
Francia (bandiera) Philippe Demagne
Porsche 911S Porsche 2.6L 6 cil. boxer 283
21 S
2.0
35 Francia (bandiera) Société Esso Francia (bandiera) Christine Dacremont
Francia (bandiera) Michèle Mouton
Francia (bandiera) Marianne Hoepfner
Moynet LM75 ROC-SIMCA 2.0L 4 cil. in linea 269
22 S
2.0
30 Francia (bandiera) Jean-Marie Lemerle Francia (bandiera) Jean-Marie Lemerle
Francia (bandiera) Patrick Daire
Francia (bandiera) Alain Levié
Lola T292 ROC-SIMCA 2.0L 4 cil. in linea 265
23 GT 61 Francia (bandiera) Écurie Armagnac Bogorre Francia (bandiera) Christian Bussi
Francia (bandiera) Patrick Metral
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer 265
24 S
2.0
28 Francia (bandiera) Société ROC Francia (bandiera) François Sérvanin
Francia (bandiera) Jacques Henry
Francia (bandiera) Albert Dufrène
Lola T294 ROC-SIMCA 2.0L 4 cil. in linea 257
25 GT 71 Francia (bandiera) Joël Laplacette Francia (bandiera) Claude Pigeon
Francia (bandiera) Joël Laplacette
Francia (bandiera) Alain Leroux
Porsche 911 Carrera RS Porsche 2.7L 6 cil. boxer 257
26 GT 72 Francia (bandiera) André Haller Germania (bandiera) Hans Schuller
Francia (bandiera) André Haller
Francia (bandiera) Benoit Maechler
Datsun 240Z Datsun 2.4L 6 cil. in linea 253
27 T 91 Germania (bandiera) Heiddeger Racing Team Francia (bandiera) Daniel Brillat
Italia (bandiera) Giancarlo Gagliardi
Svizzera (bandiera) Michel Degoumois
BMW 2002Ti BMW 2.0L 4 cil. in linea 251
28 GT 50 Francia (bandiera) Louis Meznarie Francia (bandiera) Hubert Striebig
Germania (bandiera) Helmut Kirschoffer
Francia (bandiera) Pierre Mauroy
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer 242
29 S
2.0
38 Regno Unito (bandiera) Rays Racing Regno Unito (bandiera) Nigel Clarkson
Regno Unito (bandiera) Derek Worthington
Lola T292 Ford Cosworth BDG 2.0L 4 cil. in linea 240
30 S
2.0
23 Regno Unito (bandiera) Madison Racing Team Regno Unito (bandiera) Richard Knight
Regno Unito (bandiera) Mike Knight
Francia (bandiera) Christian Mons
March 75S Ford Cosworth 2.0L 4 cil. in linea 217

Per aver fatto rifornimento di carburante prima del termine previsto di 20 giri, per due volte.[12]

Pos Classe No Team Piloti Telaio Motore Giri
31 GT
Ser.
78 Francia (bandiera) Écurie Buchet - Cyril Grandet Francia (bandiera) Bob Wollek
Francia (bandiera) Cyril Grandet
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer 293
Pos Classe No Team Piloti Telaio Motore Giri
32 S
2.0
27 Francia (bandiera) Société ROC Francia (bandiera) Laurent Ferrier
Francia (bandiera) Xavier Lapeyre
Francia (bandiera) Christian Ethuin
Lola T294 ROC-SIMCA 2.0L 4 cil. in linea
33 S
2.0
29 Francia (bandiera) Société ROC Francia (bandiera) Pierre-Marie Painvin
Francia (bandiera) Franz Hummel
Lola T292 ROC-SIMCA 2.0L 4 cil. in linea
34 S
3.0
3 Francia (bandiera) Christian Poirot Francia (bandiera) Christian Poirot
Francia (bandiera) Gérard Cuynet
Ecuador (bandiera) Guillermo Ortega
Francia (bandiera) Jean-Claude Lagniez
Porsche 908/2 Porsche 3.0L 8 cil. boxer
35 GT 59 Germania (bandiera) Gelo Racing Team Australia (bandiera) Tim Schenken
Nuova Zelanda (bandiera) Howden Ganley
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer
36 S
3.0
1 Svizzera (bandiera) Wicky Racing Team Marocco (bandiera) Max Cohen-Olivar
Svizzera (bandiera) Philippe Coran
Francia (bandiera) Joël Brachet
Porsche 908/2 Porsche 3.0L 8 cil. boxer
37 S
3.0
6 Francia (bandiera) Gitanes Automobiles Ligier Francia (bandiera) Henri Pescarolo
Francia (bandiera) François Migault
Ligier JS2 Ford Cosworth DFV 3.0L V8
38 GT 52 Francia (bandiera) Écurie du Nord Svizzera (bandiera) William Vollery
Francia (bandiera) Roger Dorchy
Svizzera (bandiera) Eric Chapuis
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer
39 T 98 Francia (bandiera) Auto Mazda Claude Bouchet Francia (bandiera) Claude Bouchet
Francia (bandiera) Jean Rondeau
Mazda RX-3 Mazda 12A 1.2L 2-Rotori
40 GT 57 Stati Uniti (bandiera) Ganto Racing Stati Uniti (bandiera) John Rulon-Miller
Stati Uniti (bandiera) Tom Waugh
Francia (bandiera) Serge Godard
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer
41 GT 60 Germania (bandiera) Gelo Racing Team Paesi Bassi (bandiera) Toine Hezemans
Liechtenstein (bandiera) Manfred Schurti
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer
42 GT 68 Francia (bandiera) Guy Verrier Francia (bandiera) Guy Verrier
Svizzera (bandiera) Florian Vetsch
Svizzera (bandiera) Jean-Robert Corthay
Porsche 911 Carrera RS Porsche 3.0L 6 cil. boxer
43 GT 7 Belgio (bandiera) Beurlys International Auto Francia (bandiera) Pietro Polese
Italia (bandiera) "Willer"
De Tomaso Pantera Ford 5.8L V8
44 T 93 Francia (bandiera) Hervé Poulain Francia (bandiera) Hervé Poulain
Stati Uniti (bandiera) Sam Posey
Francia (bandiera) Jean Guichet
BMW 3.0CSL BMW 3.5L 6 cil. in linea
45 S
2.0
26 Svizzera (bandiera) Elf Switzerland Francia (bandiera) Marie-Claude Charmasson
Italia (bandiera) Lella Lombardi
Renault-Alpine A441 Renault 2.0L V6
46 S
3.0
18 Giappone (bandiera) Sigma Automotive Co. Ltd. Giappone (bandiera) Hiroshi Fushida
Giappone (bandiera) Harukuni Takahashi
Sigma MC75 Toyota 2.3L Turbo 4 cil. in linea
47 GT 16 Germania (bandiera) Joest Racing / Tebernum Germania (bandiera) Clemens Schickentanz
Germania (bandiera) Hartwig Bertrams
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer
48 GT 96 Francia (bandiera) Bonnemaison - Thiaw Francia (bandiera) Lucien Nageotte
Francia (bandiera) Gérard Picard
Porsche 911 Carrera RSR Porsche 3.0L 6 cil. boxer
49 T 95 Francia (bandiera) Shark Team Francia (bandiera) Jean-Claude Guérie
Francia (bandiera) Dominique Fornage
Ford Capri RS Ford 3.0L V6
50 S
3.0
97 Francia (bandiera) Gitanes Automobiles Ligier Francia (bandiera) Jean-Pierre Beltoise
Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier
Ligier JS2 Maserati 3.0L V6
51 S
3.0
12 Svizzera (bandiera) Racing Team Schulthess Francia (bandiera) Hervé Bayard
Svizzera (bandiera) Heinz Schulthess
Lola T284 Ford Cosworth DFV 3.0L V8
52 S
2.0
40 Francia (bandiera) Philippe Mettetal Francia (bandiera) Jean Ragnotti
Francia (bandiera) Michel Lateste
Tecma 755 Ford 1.8L 4 cil. in linea
53 GT
Ser.
83 Francia (bandiera) Jean-Yves Gadal Francia (bandiera) Jean-Yves Gadal
Francia (bandiera) "Ségolen"
Porsche 911 Carrera RS Porsche 2.6L 6 cil. boxer
54 T 90 Francia (bandiera) Jean-Claude Aubriet Francia (bandiera) Jean-Claude Aubriet
Francia (bandiera) "Depnic"
BMW 3.0CSL BMW 3.5L 6 cil. in linea
55 GT 42 Francia (bandiera) Henri Greder Francia (bandiera) Henri Greder
Francia (bandiera) Alain Cudini
Chevrolet Corvette Chevrolet 7.0L V8
  • Pole position : Jacky Ickx su Mirage GR8 #11 - Gulf Racing Research Co in 3' 27" 06;
  • Giro più veloce in gara : Chris Craft su De Cadenet-Lola T380 #4 - Alain de Cadenet in 3' 53" 80.
  1. ^ a b Michele Fenu.
  2. ^ a b c d e (FR) Thierry Chargé, 1975 - Ickx Bell à l'économie, su les24heures.fr, www.les24heures.fr, 28 ottobre 2011. URL consultato l'8 maggio 2010.
  3. ^ a b c d e Resoconto della gara su www.bigmoneyracing.com, su bigmoneyracing.com. URL consultato l'8 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2009).
  4. ^ (FR) Thierry Chargé, 24 heures du Mans 1975 - Luigi Chinetti claque la porte, su les24heures.fr, www.les24heures.fr, 28 giugno 2012. URL consultato il 22 febbraio 2013.
  5. ^ a b c Articolo sulla Lamborghini Islero iscritta a Le Mans 1975 (PDF), su les24heures.fr. URL consultato l'8 maggio 2010.
  6. ^ Le Mans 24 Hours 1975 - Photo Gallery - Racing Sports Cars.
  7. ^ Classifica finale completa.
  8. ^ a b c d e f Mario Donnini.
  9. ^ (EN) Biografia di Jean-Louis Lafosse su www.motorsportmemorial.org.
  10. ^ Le Mans 24 Hours 1975 - Car Data & Information - Racing Sports Cars.
  11. ^ (EN) Jorg Thomas Fodisch, Jost Nehover, Dieter Robach, Harold Schwarz, Porsche 908: The Long Distance Runner. su Google Libri.
  12. ^ Articolo sulla gara di Bob Wollek, su les24heures.fr. URL consultato l'8 maggio 2010.
  • Mario Donnini, Cuore da corsa: La Gulf - Mirage GR8 e Derek Bell, in Autosprint, n. 6/2013, San Lazzaro di Savena (Bologna), CONTI EDITORE S.p.A., febbraio 2013, pp. inserto speciale.

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Collegamenti esterni

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