Proteroctopus ribeti
Il proteroctopus (Proteroctopus ribeti) è un mollusco estinto, appartenente ai cefalopodi e probabilmente imparentato con i polpi (Octopoda). Visse nel Giurassico medio (circa 165 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Francia, nel ben noto lagerstätte di La Voulte-sur-Rhône.
Proteroctopus | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Mollusca |
Classe | Cephalopoda |
Superordine | Octopodiformes |
Genere | Proteroctopus |
Specie | P. ribeti |
Nomenclatura binomiale | |
Proteroctopus ribeti |
Significato dei fossili
modificaDescritto nel 1982, l'unico fossile di Proteroctopus è molto importante perché ha consentito di retrodatare di molti milioni di anni l'apparizione dei polpi nella documentazione paleontologica. L'aspetto di questo animale doveva essere già molto simile a quello delle forme attuali. La descrizione ad opera di Bernard Riou ha permesso inoltre di trarre fondamentali conclusioni riguardo all'evoluzione dei polpi e alla loro effettiva parentela con i calamari: come questi ultimi, infatti, Proteroctopus possedeva le pinne natatorie. Questi fossili sono eccezionalmente rari, dal momento che i polpi e i calamari sono composti esclusivamente da parti molli. In seguito, nel 2000, è stato descritto un altro animale, denominato Pohlsepia mazonensis, risalente al Carbonifero superiore (circa 300 milioni di anni fa) e probabilmente imparentato con i polpi.
Habitat
modificaÈ probabile che Proteroctopus, al contrario di molte forme attuali, fosse un animale che nuotava attivamente in mare aperto (necto-epipelagico). Nel giacimento a conservazione eccezionale di Voulte-sur-Rhône sono stati ritrovati altri molluschi cefalopodi a corpo molle, come Vampyronassa e Rhomboteuthis.
Bibliografia
modifica- Fischer, J.C. & B. Riou 1982. Le plus ancien octopode connu (Cephalopoda, Dibranchiata): Proteroctopus ribeti nov. gen., nov. sp., du Callovien de l'ArdeÁche (France). Comptes Rendus de l'AcadeÂmie des Sciences de Paris, Serie II 295: 277–280.
Collegamenti esterni
modifica- The Octopus News Magazine Online: Fossil Octopuses, su tonmo.com.