Gola (geografia)

valle profonda con pareti ripide

In geografia, una gola (detta anche forra o canyon, dall'inglese e questa dello spagnolo cañón) è una valle profonda con pareti ripide. È il risultato di fenomeni erosivi che si verificano quando un fiume o un torrente incidono vigorosamente il proprio letto in rocce coerenti e molto resistenti, generando valli strette, profondamente incassate nelle formazioni erose e con pareti molto ripide, talora strapiombanti. Spesso l'andamento è meandriforme.

Il canyon di Gorropu, nei pressi di Urzulei (OG), Italia

Esempi di forre o canyon in Italia sono l'orrido del Vajont che sovrasta la città di Longarone in Veneto, tristemente famoso per la costruzione della diga a doppio arco più alta della Terra (poco meno di 280 m di altezza), e dove il crollo del soprastante monte Toc dentro il bacino artificiale costò la morte a più di 2000 persone. Oppure la gola di Pisino in Istria (dal 1945 sotto la sovranità croata) dove il torrente Foiba precipita con un salto di oltre 130 m, inabissandosi dopo aver percorso un canyon di più di 17 km.

Formazione

L'erosione avviene soprattutto per azione meccanica abrasiva da parte del carico solido (massi e ciottoli) che il corso d'acqua trasporta al fondo, per saltazione e trascinamento, durante gli eventi di piena. L'effetto di tali eventi erosivi, proiettato nel tempo, genera forme spettacolari per la loro profondità.

La formazione di gole può concentrarsi preferenzialmente in masse rocciose indebolite da faglie o fratture (o più in generale discontinuità nelle quali tenda a canalizzarsi lo scorrimento delle acque) oppure può essere l'evoluzione di crolli di pareti e soffitti di grotte, frequenti in zone carsiche.

Forre possono originarsi anche nei casi di corsi d'acqua a regime torrentizio, in cui a seguito delle piene stagionali consegue un elevato trasporto di detriti e di conseguenza un'erosione più marcata del fondo; si pensi ad esempio alle fiumare dei climi semi-aridi e gli uadi di quelli aridi.

Infine le gole possono nascere in corrispondenza a gradini di confluenza causati dal modellamento dei ghiacciai, laddove un ghiacciaio minore si univa ad uno principale con maggiore capacità erosiva. In questo caso, allo scioglimento del ghiaccio, la valle laterale sospesa è assoggettata ad erosione accelerata da parte del corso d'acqua che la percorre, inizialmente formando una cascata ed in seguito evolvendo nell'approfondimento della gola (la maggior parte delle gole delle Alpi sono dovute a questo fenomeno e si sono create negli ultimi 12.000 anni, dopo l'ultima glaciazione, il Würm).

In virtù delle caratteristiche topografiche della forra, essa è sostanzialmente un habitat notevolmente diverso e separato dall'ambiente circostante, dove tendono ad aumentare le biodiversità.[1]

Voci correlate

Note

  1. ^ A partire dal 1998 l'Associazione Italiana Canyoning (A.I.C), ha avviato una catalogazione di tutte le forre italiane in un apposito catasto (Catasto delle forre d'Italia) che ne raccoglie circa 1200 (dato aggiornato a giugno 2010), al fine di preservare l'integrità di questo habitat naturale.

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