Rimini (in romagnoloRémin o Rémni, in latinoAriminum) è una città di 141.505 abitanti, posta sul litorale adriatico e capoluogo dell'omonima provincia dell'Emilia-Romagna (istituita nel 1992 distaccandone il territorio dall'allora provincia di Forlì). Solo nell'aprile1995 la provincia ha iniziato a essere effettivamente operativa, con l'attivazione della Prefettura e l'elezione del primo consiglio provinciale.Il comune di Rimini fino al 1955 comprendeva inoltre gli attuali comuni di Riccione e Bellaria-Igea marina oggi autonomi.
Insieme con Riccione e Cattolica è una delle mete del turismo balneare italiano e, più in generale, europeo (in modo particolare di provenienza tedesca e negli ultimi anni dall'Europa centro-orientale). Le fortune turistiche di Rimini iniziarono nel XIX secolo.
Rimini è situata in una zona pianeggiante sulla costa adriatica, nella parte sud-orientale della regione Emilia-Romagna. È bagnata da quattro fiumi: l'Ausa ,il Marano, l'Uso e il Marecchia, che dà il nome a parte della provincia (Valmarecchia; l'altra area è detta Valconca, dal nome di un altro corso d'acqua).
Amarcord è un film del 1973, tra i più famosi di Federico Fellini, certamente il più autobiografico. La notorietà di questo film è tale che lo stesso titolo "Amarcord" (derivante per composizione dall'espressione in dialetto romagnolo"a m'arcord", ossia "io mi ricordo") è diventato un neologismo della lingua italiana, con il significato di "rievocazione in chiave nostalgica". Il film è stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1974. La locandina e i titoli di testa sono opera del grafico statunitense John Alcorn.
La vicenda, ambientata dall'inizio della primavera del 1932 all'inizio della primavera del 1933 (riferimento certo visto la corsa della VII edizione della Mille Miglia) in una Rimini onirica ricostruita a Cinecittà come la ricordava Fellini in sogno, narra la vita nell'antico borgo (o "e' borgh" come a Rimini conoscono il quartiere di San Giuliano) e dei suoi più o meno particolari abitanti: le feste paesane, le adunate del "Sabato fascista", la scuola, i signori di città, i negozianti, il suonatore cieco, la donna procace ma un po' attempata alla ricerca di un marito, il venditore ambulante, il matto, l'avvocato, quella che va con tutti, la tabaccaia dalle forme giunoniche, i professori di liceo, i fascisti e gli antifascisti, ma soprattutto i giovani del paese; adolescenti presi da una prepotente "esplosione sessuale".
Lo stile che lo compone è sobrio ma allo stesso tempo solenne.
Al fornice centrale, di particolare ampiezza, si affiancano due semicolonne con fusti scanalati e capitellicorinzi.
I quattro clipei posti a ridosso dei capitelli, rappresentano altrettante divinità romane.
Rivolte verso Roma, troviamo Giove e Apollo; rivolte verso l'interno della città troviamo Nettuno e la dea Roma. La sua funzione principale, oltre a quella di fungere da porta urbica, era quella di sostenere la grandiosa statua bronzea di Augusto, ritratto nell'atto di condurre una quadriga.
La Valmarecchia scende dall'Alpe della Luna in Toscana fino alla foce del Marecchia presso Rimini. Lungo il percorso del fiume si incontrano varie località, le maggiori delle quali sono Badia Tedalda, Pennabilli, Novafeltria, San Leo, Torriana, Verucchio, Santarcangelo di Romagna e Rimini, cui si aggiungono paesi e frazioni dai nomi legati alle tipicità dei luoghi che sorgevano lungo il fiume: Ponte Presale, Ponte Messa, Molino di Bascio, Ponte Santa Maria Maddalena, Ponte Verucchio, San Martino Dei Mulini.
Posto in posizione strategica fra il mare e la collina a 18 km da Rimini, Verucchio sorge nella vallata del Marecchia che domina da posizione rialzata. Il territorio comunale comprende anche un'exclave: la frazione di Pieve Corena, separata dal resto del comune dallo stato di San Marino.
L'origine di Verucchio risale a tempi molto antichi. Nelle campagne di scavi effettuate fra il 1893 e il 1894, poi negli anni '70 del Novecento, e infine riprese nel 2005, hanno restituito oltre 600 sepolture databili tra il X e il VII secolo a.C. I ricchi corredi funerari, (costituiti da monili, fibule, vestiario, vasellame, armi, finimenti per cavalli) e le complesse attività rituali consentono di riconoscere nelle tombe una manifestazione della Civiltà Villanoviana, (da alcuni studiosi attribuita agli Etruschi, da altri considerata una realtà talvoltà distinta e legata a situazioni locali diverse e specifiche).
Nato a Cattolica, ma ha vissuto e vive tuttora a Coriano. Comincia a correre a 7 anni con le minimoto nella sua città; a 12 anni è proclamato campione italiano, così come nel 2000, anno nel quale gareggia per il titolo europeo conquistando la 2ª posizione. A 14 anni prende parte al Trofeo Honda NR (sale in 2 occasioni sul podio) e al campionato italiano 125 GP. Nel 2002 è campione europeo classe 125cc e lo stesso anno, dopo un buon apprendistato a livello nazionale ed europeo, debutta nel Motomondiale 125cc nel Repubblica Ceca nel team dell'Aprilia CWF - Matteoni Racing, al posto di Jaroslav Huleš, passato alla Classe 250; il suo compagno di squadra è Chaz Davies.
Sigismondo Pandolfo Malatesta fu un famoso capitano di ventura del XV secolo. Militò al comando delle truppe pontificie, fiorentine e al servizio della Serenissima. Venne fatto cavaliere e legittimato nel suo potere dall'imperatore Sigismondo del Lussemburgo nel 1433. Uomo di spiccata cultura e conoscitore dell'arte militare, si distinse tra i condottieri del periodo, riusciendo anche ad allargare i suoi possedimenti fra le attuali Romagna e Marche. La fragilità del suo stato era però manifesta in quanto diviso in due dalla Signoria di Pesaro, vera "chimera" per Sigismondo. Tale consapevolezza lo rese sempre molto incline al sotterfugio col nemico per evitare di rimanere lontano per troppo tempo dalle sue terre e non di rado, portò alla rottura o sospensione del trattato di condotta stipulato.