«Terra che il Serio bagna e il Brembo inonda, che monti e valli mostri a l'una mano ed a l'altra il tuo verde e largo piano, or ampia ed or sublime ed or profonda»
(Torquato Tasso)
Bergamo (Bèrghem in dialetto bergamasco) è il capoluogo della provincia omonima, delimitato da colli sul lato settentrionale. La città si divide in due parti distinte, la città bassa e la città alta. Bergamo alta (detta anche città alta o, in passato, la città, in contrapposizione ai borghi) è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana.
La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo alta è Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, la Torre Civica (detta il Campanone), che ancora oggi alle ore 22 scocca 130 colpi - quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete - e altri palazzi che la circondano su tutti i lati. Imponente, sul lato opposto al Palazzo della Ragione, il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca civica Angelo Mai ... e
Voluta da Bartolomeo Colleoni, quale mausoleo proprio e per l'amatissima figlia Medea, sepulcrum sibi vivus extruxsit [...] pro patrie munificenzia et imperii maiestate, dedicata ai santi Bartolomeo, Marco e Giovanni Battista, venne costruita tra il 1470 e il 1476 ma non completata del tutto, alcune opere vennero aggiunte successivamente ...e
Giacomo Trécourt, (Bergamo, 1812 - Pavia1882), fu un pittore ottocentesco formatosi presso l'Accademia Carrara di Bergamo alla scuola di Giuseppe Diotti, esponente del neoclassicismo lombardo.
Nato in una famiglia dalle condizioni economiche modeste fu costretto lavorare fin dalla giovane età ma la passione per l'arte e la pittura, in particolare, lo portò a studiare, dal 1828 al 1829, presso l'Accademia Carrara sotto la guida di Giuseppe Diotti. In questa circostanza strinse un rapporto di grande amicizia con Giovanni Carnovali detto il Piccio da cui fu ritratto in un famoso quadro emblematico dello stile del Piccio stesso...e
Francesco Coghetti, (Bergamo, 12 luglio1802 – Roma, 20 aprile1875) fu un pittore italiano. Nacque all'inizio del XIX secolo a Bergamo, precisamente nella parrocchia di San Pancrazio, situata nella Città Alta, da Giuseppe e Caterina Balbi, appartenenti ad una famiglia benestante. Questa condizione agiata lo portò ad intraprendere gli studi presso scuole prestigiose, prima a Clusone, poi all'Accademia Carrara, posta nel capoluogo orobico, dove seguì corsi di pittura volti a migliorarne le innate capacità...e
Clemente Cassis, (Bergamo, 18 novembre1885 – 24 novembre1966) fu un pittore italiano. Nacque alla fine del XIX secolo a Bergamo, nella parrocchia di San Vigilio in Città Alta, da Giovanni e Rachele Anziati. Sin da piccolo dimostrò passione per il disegno tanto che fu avvicinato da Cesare Tallone, allora direttore dell’Accademia Carrara...e
Nella Rotonda di San Tomè di Almenno San Bartolomeo si verifica, puntualmente, durante gli equinozi un fenomeno particolarmente affascinante, un raggio di sole attraversa l'edificio e colpisce il tabernacolo posto nell'abside creando così uno spettacolo magico in cui le colonne e le loro ombre sembrano muoversi come muti officianti.
Questo fenomeno prova l'attenzione posta dai costruttori nello studio della posizione della rotonda rispetto ai movimenti astronomici terra/sole.
Nella Basilica di Santa Giulia di Bonate Sotto si trova un'urna cineraria posta sulla colonna antistante la prima navata, urna che ha alimentato la leggenda della costruzione della basilica per iniziativa della regina Teodolinda.
In effetti si tratta di un reperto archeologico ben più antico: un'urna cineraria romana, di epoca imprecisata, che custodiva i resti di una fanciulla dodicenne di nome Tiziana e piccoli residui d'oro forse parte del suo abbigliamento.
Non testimonianza longobarda ma espressione della pietà romana.
Domenico Carpinoni, (Clusone, 1566 – Clusone, 11 giugno1658), fu un pittore italiano. Della sua nascita, avvenuta a Clusone, paese della Val Seriana in provincia di Bergamo, non si hanno molte notizie, tanto da ipotizzarne la data soltanto tramite documenti successivi nei quali veniva citata la sua età ... e
Castel Trebecco è un castello situato nel comune di Credaro, in Valcalepio, in provincia di Bergamo. Situato su uno sperone roccioso compreso tra il torrente Uria ed il fiume Oglio, il castello sovrasta una piana alluvionale in posizione discosta dal centro di Credaro. La sua struttura, rimasta sostanzialmente inalterata nel corso dei secoli, è un esempio di come poteva essere una piccola cittadella medievale: presenta una forma a triangolo isoscele con la base, in cui è posto l’ingresso, rivolta verso est. Il lato nord-ovest è delimitato dal corso del torrente Uria, che in quel tratto presenta un profondo alveo che ha sempre garantito inaccessibilità.
L'unico ingresso è costituito da una torre fortificata a base quadrata posta al centro del lato rivolto ad est.... e
Le Mura veneziane di Bergamo sono un'imponente costruzione architettonica risalente al XVI secolo. Le mura vennero costruite dalla Repubblica di Venezia nella città di Bergamo nella seconda parte del XVI secolo, epoca in cui la città orobica rappresentava l'estremità occidentale dei domini veneti sulla terraferma.
Erano tempi in cui, con la recente scoperta delle Americhe, la Serenissima stava iniziando il suo inesorabile declino nel dominio dei commerci marittimi e, a causa di ciò, rivolse una sempre maggiore attenzione ai commerci che avvenivano verso il centro d'Europa ... e
I paesaggi, la pianura, le montagne, il laghi, i fiumi, le città, la storia, l'arte, così diversi e variegati costituiscono un vastissimo campo da esplorare, e dunque...
Voci orobiche
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Taleggio è un comune di 618 abitanti della provincia di Bergamo. Situato al termine dell'omonima valle, dista circa 37 chilometri dal capoluogo orobico. Il comune si compone dall'unione di ben quattro nuclei abitativi: Olda, Sottochiesa, Pizzino e Peghera, situati in una zona molto soleggiata della valle Taleggio, che dà il nome al comune stesso. Il toponimo deriva dal latino Tilietulum ed indica un piccolo albero di tiglio, molto presente nel contesto valligiano. Successive traslazioni hanno portato a Tiletlum, poi diventato Tilleggio. Il territorio comunale è caratterizzato da una forte connotazione alpina, nonché dall’attraversamento del torrente Enna, che scorre in profonde gole scavate dall’azione erosiva dell’acqua, e si getta nel fiume Brembo a valle del comune ... e