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Catania Quotes

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Federico De Roberto
“«E che volete che venga a fare? Per vedere l'elefante di piazza del Duomo? Voialtri vi siete
fitto in capo che questa sia una città, e non volete capire che invece è un miserabile paesuccio
ignorato nel resto del mondo. Donn'Isabella, dite voi: quando mai l'avete udito nominare, fuori?...»”
Federico De Roberto, I Vicerè

Federico De Roberto
“Saliva dalla via un rumore come d'alveare, tanta era la folla, e il campanone del Duomo coi
suoi rintocchi lenti e gravi pareva batter la solfa alle campane della badia, della Collegiata e dei
Minoriti: «Viva Sant'Agata!...» Tutte le signore s'inginocchiarono; Teresa, prostrata, col capo basso,
gli occhi fissi alla Santa, si fece il segno della croce. Cominciava lo sparo dei fuochi d'artificio
pagati dal principe; in mezzo al fumo che pareva quello d'una battaglia lampeggiavano i colpi rapidi
e frequenti come le scariche di un reggimento; le grida di viva si perdevano in mezzo al fragore
degli scoppi e solo vedevansi sul mar delle teste sventolare i fazzoletti come sciami di colombe
impazzate.”
Federico De Roberto, I Vicerè

Vitaliano Brancati
“Ma il verme dei viaggi era entrato nei loro cervelli, e non smetteva di roderli. Giovanni trovò, nelle vecchie abitudini di Catania, quell'odore sgradevole che dopo due o tre anni si trova in un abito di fatica. Le passeggiate per il corso, i discorsi con gli amici, mio Dio, di nuovo?”
Vitaliano Brancati, Don Giovanni in Sicilia

Vitaliano Brancati
“Bisogna poi aggiungere che la storia più importante di Catania non è quella dei costumi, del commercio, degli edifici e delle rivolte, ma la storia degli sguardi. La vita della città è piena di avvenimenti, amicizie, risse, amori, insulti, solo negli sguardi che corrono fra uomini e donne; nel resto, è povera e noiosa.”
Vitaliano Brancati, Don Giovanni in Sicilia

“Questa casa, secondo i miei piani, dovrebbe invecchiare molto presto e riportarmi il ricordo di certe case autunnali dell'infanzia in campagne etnee poco distanti da qui. Il ricordo di quelle case di campagna che si confondono nel mio pensiero mi è rimasto nella mente come l'espressione più alta della felicità.”
Ercole Patti, Diario Siciliano

“Catania rimane ferma negli anni, non sposta di una linea. I chioschi liberty della Villa Bellini come nei giardini di Parigi verso il 1900, i viali, i platani, la fontanina di Cerere, quella del bambino che versa acqua da una brocca umida e gocciolante di licheni, la statua di Mario Rapisardi, quella di Di Bartolo, quella di Tempio, la colonnina vuota dalla quale fu sottratto nottetempo il mezzobusto in bronzo dell’on Milana.
Gli anni lontani, angosciosi del liceo sono rimasti sospesi in mezzo a questi alberi, su queste panchine di pietra col gioco della dama disegnato a matita, su questo ponte di lamiere di ferro che trema ad ogni passo. C’è ancora in giro in questi viali il panico assillante delle giornate in cui marinavo la scuola e temevo di incontrare mio padre.
I balconi della via Garibaldi hanno gli stessi vasi, gli stessi fili di ferro, le stesse brocche d’acqua di trenta anni fa. E gli odori sotto l’arco della Porta Uzeda mi ritornano in gola identici; odore di mare stagnante e di pesce secco, di catrame, di orina di cavallo sulle lastre di lava calde di sole, di bucce di fichidindia accatastate sotto gli archi della marina.
Anni lontani di sgomento infantile, di voglia di fuggire, di morire anche pur di non andare a scuola.”
Ercole Patti, Diario Siciliano

“Catania rimane ferma negli anni, non sposta di una linea. I chioschi liberty della Villa Bellini come nei giardini di Parigi verso il 1900, i viali, i platani, la fontanina di Cerere, quella del bambino che versa acqua da una brocca umida e gocciolante di licheni, la statua di Mario Rapisardi, quella di Di Bartolo, quella di Tempio, la colonnina vuota dalla quale fu sottratto nottetempo il mezzobusto in bronzo dell’on. Milana.”
Ercole Patti, Diario Siciliano

Lizzy Dent
“Our holidays began here in Catania, this loud, bustling city pulsing with memories. I know these scenes, like a movie once adored and now almost forgotten. I know the large square lava-stone pavers that line the footpaths. I can smell salty, fishy air coming from the fish market I think is just down the far end of the square. I remember this intense heat, the sea breeze flowing like water between the buildings, down the alleyways, never quite cooling enough.”
Lizzy Dent, Just One Taste