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BRB 4 - 1^ tappa: dalle origini al 1899 - le grandi esplorazioni, l’incontro con le civiltà tradizionali, il colonialismo e le sue conseguenze
Alcuni autori africani di riferimento
Olaudah Equiano o Gustavus Vassa
Olive Schreiner
Alcuni autori latinoamericani di riferimento
Bernal Díaz del Castillo
Garcilaso de la Vega
Alcuni autori dell’Oceania di riferimento
Anna Maria Bunn
Henry Lawson
Elisabeth Von Arnim
Alcuni autori asiatici di riferimento
Wu Cheng'en
Saikaku Ihara
Akinari Ueda
Lao Tzu
Sun Tzu
Firdusi
Nezami
Ǧalāl al-Dīn Rūmī
Sa'di
Olaudah Equiano o Gustavus Vassa
Olive Schreiner
Alcuni autori latinoamericani di riferimento
Bernal Díaz del Castillo
Garcilaso de la Vega
Alcuni autori dell’Oceania di riferimento
Anna Maria Bunn
Henry Lawson
Elisabeth Von Arnim
Alcuni autori asiatici di riferimento
Wu Cheng'en
Saikaku Ihara
Akinari Ueda
Lao Tzu
Sun Tzu
Firdusi
Nezami
Ǧalāl al-Dīn Rūmī
Sa'di
Comincio ad aprire questa discussione in attesa di fare le squadre, ma almeno potete dare un'occhiata ad alcuni autori che possono andare bene per la tappa in corso. Ovviamente ci sono molti altri autori o libri che sono rimasti anonimi che possono andare bene, quindi non vi fermate all'elenco qui sopra.
Vi ricordo che vale sempre la data di 1^ pubblicazione del libro che scegliete, quindi controllate poichè alcuni degli autori indicati hanno pubblicato libri nel '900 e di conseguenza non validi come letture di tappa.
Vi ricordo che vale sempre la data di 1^ pubblicazione del libro che scegliete, quindi controllate poichè alcuni degli autori indicati hanno pubblicato libri nel '900 e di conseguenza non validi come letture di tappa.
Alessandra wrote: "Dell'amore e di altri demoni quindi questo dovrebbe andare bene giusto? =)"
Esatto, va bene come romanzo storico per l'America Latina
Esatto, va bene come romanzo storico per l'America Latina
Per l'Oceania ci sono anche i due primi romanzi pubblicati da Elizabeth von Arnim, autrice australiana che si è poi trasferita in Europa: Il giardino di Elizabeth (1898) e Un'estate da sola (1899).
Domanda (che è poi il banco di prova per vedere se ci ho capito qualcosa 🤪)
Se a gennaio volessi leggere per il continente che ho scelto - Africa-
La regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo
ambientato nel 1620
pubblicato nel 2014 e scritto da un africano (José Eduardo Agualusa)
può andare bene?
Per l'Asia invece
Il silenzio delle ragazze visto che la storia si svolge nell'accampamento dell'assedio a Troia?
😬😳
Se a gennaio volessi leggere per il continente che ho scelto - Africa-
La regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo
ambientato nel 1620
pubblicato nel 2014 e scritto da un africano (José Eduardo Agualusa)
può andare bene?
Per l'Asia invece
Il silenzio delle ragazze visto che la storia si svolge nell'accampamento dell'assedio a Troia?
😬😳
LaCitty wrote: "Ottimo suggerimento, grazie Vabe, la aggiungo in elenco!
@Dagio, entrambi i libri vanno bene😁"
😁 🏆
@Dagio, entrambi i libri vanno bene😁"
😁 🏆
Posto le scelte dei libri di tappa per la squadra America Latina (in ordine alfabetico😊)
Acrasia - Inés dell'anima mia di Isabel Allende
Alessandra - Dell'amore e di altri demoni di Gabriel Garcia Marquez
Claudia - Le donne della notte di Marlon James
Elena - La figlia della fortuna di Isabel Allende
Gaglioz - Il generale nel suo labirinto di Gabriel García Márquez
Ilaria - L'isola sotto il mare di Isabel Allende
LaCitty - Racconti aztechi della Conquista di Tzvetan Todorov
Vire' - Inés dell'anima mia di Isabel Allende
Acrasia - Inés dell'anima mia di Isabel Allende
Alessandra - Dell'amore e di altri demoni di Gabriel Garcia Marquez
Claudia - Le donne della notte di Marlon James
Elena - La figlia della fortuna di Isabel Allende
Gaglioz - Il generale nel suo labirinto di Gabriel García Márquez
Ilaria - L'isola sotto il mare di Isabel Allende
LaCitty - Racconti aztechi della Conquista di Tzvetan Todorov
Vire' - Inés dell'anima mia di Isabel Allende
Perfetto squadra America Latina. Le vostre letture vanno bene. Si comincia dal 1 gennaio.
Le altre squadre come sono messe con l'elenco delle letture di tappa? Forza, ormai siamo agli sgoccioli!
Le altre squadre come sono messe con l'elenco delle letture di tappa? Forza, ormai siamo agli sgoccioli!
Letture tappa per Africa ed Oceania
Area africana
Saturn ---> Storia di una fattoria africana di Olive Schreiner
Dagio_maya ---> La regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo di José Eduardo Agualusa
Susanna ---> La regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo di José Eduardo Agualusa
Librielibri ---> Storia di una fattoria africana di Olive Schreiner
Area oceanica
Ajeje ---> Leggende dell'Australia tribale di Alexander Wyclif Reed
Georgiana ---> L'ultimo orizzonte di Colleen McCullough
Vabe ---> Il giardino di Elizabeth di Elizabeth von Arnim
LauraT ---> The Solitary Summer di Elizabeth von Arnim
Area africana
Saturn ---> Storia di una fattoria africana di Olive Schreiner
Dagio_maya ---> La regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo di José Eduardo Agualusa
Susanna ---> La regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo di José Eduardo Agualusa
Librielibri ---> Storia di una fattoria africana di Olive Schreiner
Area oceanica
Ajeje ---> Leggende dell'Australia tribale di Alexander Wyclif Reed
Georgiana ---> L'ultimo orizzonte di Colleen McCullough
Vabe ---> Il giardino di Elizabeth di Elizabeth von Arnim
LauraT ---> The Solitary Summer di Elizabeth von Arnim
Ottimo! Manca solo la squadra Asia.
Buon 2021 a tutti, da domani parte il nostro giro del mondo!!!
Buon 2021 a tutti, da domani parte il nostro giro del mondo!!!
Ho finito la mia prima lettura.
Titolo: L'ultima gru di carta
Autore: Kerry Drewery
Nazionalità: UK
Anno di pubblicazione: 2020
Numero di pagine: 288
Punti: 5
Voto: 7
Eventuali bonus: /
Commento:
Ho letto vari libri che parlano di Hiroshima e della bomba atomica e onestamente devo dire che questo non è certo il migliore.
Tuttavia la storia è emotivamente intensa e incuriosisce al punto da spingere il lettore a continuare la lettura per la sete di sapere.
Certamente sarebbe stato meglio se il romanzo fosse stato scritto da un giapponese per rendere la lettura ancora più immersiva.
C'è una scelta stilistica che non ho proprio capito, cioè quella di scrivere in versi la parte relativa al presente. Confesso i miei limiti, ma non ne ho compreso davvero lo scopo, senza contare che a me personalmente ha disturbato la lettura.
Spero sia tutto corretto, altrimenti mi appello alla clemenza della corte 😆
Titolo: L'ultima gru di carta
Autore: Kerry Drewery
Nazionalità: UK
Anno di pubblicazione: 2020
Numero di pagine: 288
Punti: 5
Voto: 7
Eventuali bonus: /
Commento:
Ho letto vari libri che parlano di Hiroshima e della bomba atomica e onestamente devo dire che questo non è certo il migliore.
Tuttavia la storia è emotivamente intensa e incuriosisce al punto da spingere il lettore a continuare la lettura per la sete di sapere.
Certamente sarebbe stato meglio se il romanzo fosse stato scritto da un giapponese per rendere la lettura ancora più immersiva.
C'è una scelta stilistica che non ho proprio capito, cioè quella di scrivere in versi la parte relativa al presente. Confesso i miei limiti, ma non ne ho compreso davvero lo scopo, senza contare che a me personalmente ha disturbato la lettura.
Spero sia tutto corretto, altrimenti mi appello alla clemenza della corte 😆
Sì ho aggiornato anche il file. Ho un dubbio però. La nazionalità a cui si fa riferimento è quella dell'autore o dell'ambientazione?
Abc wrote: "Sì ho aggiornato anche il file. Ho un dubbio però. La nazionalità a cui si fa riferimento è quella dell'autore o dell'ambientazione?"
Nel file segna quella dell'autore. Per il tuo bonus 4x4 segnati anche che il libro è riferito al Giappone, magari nella stessa stringa del titolo, così quando farò le statistiche di lettura non devo impazzire con i filtri 😜
Nel file segna quella dell'autore. Per il tuo bonus 4x4 segnati anche che il libro è riferito al Giappone, magari nella stessa stringa del titolo, così quando farò le statistiche di lettura non devo impazzire con i filtri 😜
LaCitty wrote: "Abc wrote: "Sì ho aggiornato anche il file. Ho un dubbio però. La nazionalità a cui si fa riferimento è quella dell'autore o dell'ambientazione?"
Nel file segna quella dell'autore. Per il tuo bonu..."
Scusa, LaCitty, ma forse non ho capito bene. Vale qualsiasi romanzo storico ambientato nei continenti in gara, anche se non è ambientato nel periodo valido per il trimestre (fino al 1899)?
Nel file segna quella dell'autore. Per il tuo bonu..."
Scusa, LaCitty, ma forse non ho capito bene. Vale qualsiasi romanzo storico ambientato nei continenti in gara, anche se non è ambientato nel periodo valido per il trimestre (fino al 1899)?
Io intanto gioco il primo libro. Non ridete troppo (vale solo 1 punto)
Squadra oceanica
Titolo: Il fantasma di Canterville
Autore: Oscar Wilde
Nazionalità: Irlanda (ambientazione UK)
Anno di pubblicazione: 1887
Numero pagine: 64
Punti: 1
Voto: 8
Eventuali bonus: /
Commento:
Rilettura di questo racconto di Wilde - che questa volta ho apprezzato più della precedente - in cui lo scrittore si prende gioco della credulità degli inglesi, contrapponendola al pragmatismo degli americani. E così, quando la famiglia Otis - composta da Mr. Otis, un Ministro degli Stati Uniti, dalla moglie e dai quattro figli, Washington, Violet e i due gemelli soprannominati Stelle e Strisce - acquista e si trasferisce a Canterville Chase, non è affatto preoccupata dalla presenza tra le sue mura del fantasma antenato di Lord Canterville, Sir Simon de Canterville, che pure, tra l'omicidio della moglie e i brutti tiri giocati ai vari abitanti e visitatori della magione non è certo un personaggio da sottovalutare. Ma, tra Washington che ripulisce ogni giorno la macchia di sangue permanente con Super-Smacchiatore e Detersivo Incomparabile Pinkerton e i gemelli che gli tirano ogni genere di scherzo, Sir Simon si sente sottovalutato e diventa sempre più stanco della propria condizione di fantasma.
Un racconto davvero divertente, che mette alla berlina il gusto vittoriano per il gotico.
Squadra oceanica
Titolo: Il fantasma di Canterville
Autore: Oscar Wilde
Nazionalità: Irlanda (ambientazione UK)
Anno di pubblicazione: 1887
Numero pagine: 64
Punti: 1
Voto: 8
Eventuali bonus: /
Commento:
Rilettura di questo racconto di Wilde - che questa volta ho apprezzato più della precedente - in cui lo scrittore si prende gioco della credulità degli inglesi, contrapponendola al pragmatismo degli americani. E così, quando la famiglia Otis - composta da Mr. Otis, un Ministro degli Stati Uniti, dalla moglie e dai quattro figli, Washington, Violet e i due gemelli soprannominati Stelle e Strisce - acquista e si trasferisce a Canterville Chase, non è affatto preoccupata dalla presenza tra le sue mura del fantasma antenato di Lord Canterville, Sir Simon de Canterville, che pure, tra l'omicidio della moglie e i brutti tiri giocati ai vari abitanti e visitatori della magione non è certo un personaggio da sottovalutare. Ma, tra Washington che ripulisce ogni giorno la macchia di sangue permanente con Super-Smacchiatore e Detersivo Incomparabile Pinkerton e i gemelli che gli tirano ogni genere di scherzo, Sir Simon si sente sottovalutato e diventa sempre più stanco della propria condizione di fantasma.
Un racconto davvero divertente, che mette alla berlina il gusto vittoriano per il gotico.
Squadra asiatica
Titolo: Diario di Izumi Shikibu
Autore: Izumi Shikibu
Nazionalità: Giappone
Anno di pubblicazione: 1004
Numero pagine: 118
Punti: 4
Voto: 6
Eventuali bonus: 4x4
Un diario scritto in terza persona, tanto da fare sospettare che non sia propriamente opera di Izumi, ma di qualcuno che ha tratto spunto dalle poesie di Izumi per comporre questo scritto.
In ogni caso vi si parla della storia d'amore tra la Dama e il Principe, fratello del defunto marito della Dama.
Com'era d'uso ai tempi il rapporto inizia in forma epistolare ed è basato soprattutto sullo scambio di poesie. Mi ha fatto molto specie vedere come sia possibile anche litigare in forma poetica.
Verso le ultime pagine la situazione fra i due si smuove un po' e finalmente la Dama si trasferisce dal suo Principe, ma i pettegolezzi e la legittima consorte ostacolano questo rapporto. Purtroppo l'opera si interrompe proprio sul più bello e si resta con la curiosità di sapere cosa sia accaduto dopo.
Titolo: Diario di Izumi Shikibu
Autore: Izumi Shikibu
Nazionalità: Giappone
Anno di pubblicazione: 1004
Numero pagine: 118
Punti: 4
Voto: 6
Eventuali bonus: 4x4
Un diario scritto in terza persona, tanto da fare sospettare che non sia propriamente opera di Izumi, ma di qualcuno che ha tratto spunto dalle poesie di Izumi per comporre questo scritto.
In ogni caso vi si parla della storia d'amore tra la Dama e il Principe, fratello del defunto marito della Dama.
Com'era d'uso ai tempi il rapporto inizia in forma epistolare ed è basato soprattutto sullo scambio di poesie. Mi ha fatto molto specie vedere come sia possibile anche litigare in forma poetica.
Verso le ultime pagine la situazione fra i due si smuove un po' e finalmente la Dama si trasferisce dal suo Principe, ma i pettegolezzi e la legittima consorte ostacolano questo rapporto. Purtroppo l'opera si interrompe proprio sul più bello e si resta con la curiosità di sapere cosa sia accaduto dopo.
squadra oceanica
Titolo: Pride, Prejudice, and Other Flavors
Autore: Sonali Dev
Nazionalità: India
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 481
Punti: 9
Voto: 9
Eventuali bonus:/
Commento:
Una versione Bollywoodiana di Orgoglio e pregiudizio che si discosta però parecchio dal film Matrimoni e pregiudizi (la versione Bollywoodiana del 2004) perché, tanto per cominciare, è ambientata a San Francisco ma, soprattutto, perché i ruoli sono rovesciati e, sebbene sia il protagonista maschile a chiamarsi Darcy James Caine, lui è Elizabeth Bennet, mentre Fitzwilliam Darcy è interpretato dalla protagonista femminile, la ricca e avvenente neurochirurga Dr. Trisha Raji. Trisha ha nelle sue mani la vita di Emma Caine, la sorella di DJ, un'artista con un tumore al cervello che tutti gli altri medici considerano terminale, ma che Trisha è sicura di poter operare con successo. Purtroppo, poiché le cellule tumorali sono avvinghiate ai nervi ottici di Emma, l'operazione che le salverebbe la vita la renderebbe cieca.
DJ ha lasciato il suo lavoro in una cucina stellata di Parigi e ha speso tutti i suoi risparmi per stare accanto a Emma e pagare i suoi conti ospedalieri, ma adesso si trova a dover cercare di convincere la sorella - l'unica persona che gli è rimasta al mondo - a operarsi, visto che non vuole più farlo per non perdere la vista e dover rinunciare alla propria arte.
Il primo incontro tra DJ e Trisha è da manuale: terribile e pieno di incomprensioni, di pregiudizi e di commenti poco lusinghieri che vengono origliati.
Al contrario della famiglia Darcy in Orgoglio e pregiudizio, i Raje sono molto numerosi e influenti. Del resto, il padre di Trisha era un vero principe indiano (che i figli chiamano HRH - His Royal Highness) e sua madre era un'attrice di Bollywood che si è ritirata dalle scene. Suo fratello Yash, invece, è il procuratore degli Stati Uniti per il Distretto della California Settentrionale con una carriera politica ambiziosa, tanto che si sta preparando a concorrere come candidato per le elezioni a governatore della California. E poi ci sono la sorella Nisha che tenta disperatamente di avere un secondo figlio dopo numerose interruzioni di gravidanza e suo marito Neel, che per Trisha è come un fratello; l'altro fratello giramondo, la cugina Ashi, che è stata compagna di DJ al Cordon Bleu e che cerca di mantenere a galla il proprio ristorante, Curried Dreams, la nonna e la cugina sensitiva, insomma, una giostra di personaggi mirabilmente definiti che incontreremo sicuramente negli altri retelling austeniani scritti da Sonali Dev.
E non dimentichiamoci della ex-migliore amica di Trisha, Julia Wickham...
Il romanzo, che si legge con enorme piacere - è un vero page turn -, non manca di temi attuali e di spunti di riflessione. Il pregiudizio in molte forme e la discriminazione sono decisamente in primo piano, e c'è una scena che davvero si sarebbe potuta concludere drammaticamente (e che mi ha ricordato quanto accaduto a George Floyd) se Trisha, che è un personaggio sicuro di sé socialmente grazie alla propria famiglia, non avesse avuto alle spalle l'influenza del fratello Yash, che ovviamente sostiene il movimento Black Lives Matter.
Titolo: Pride, Prejudice, and Other Flavors
Autore: Sonali Dev
Nazionalità: India
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 481
Punti: 9
Voto: 9
Eventuali bonus:/
Commento:
Una versione Bollywoodiana di Orgoglio e pregiudizio che si discosta però parecchio dal film Matrimoni e pregiudizi (la versione Bollywoodiana del 2004) perché, tanto per cominciare, è ambientata a San Francisco ma, soprattutto, perché i ruoli sono rovesciati e, sebbene sia il protagonista maschile a chiamarsi Darcy James Caine, lui è Elizabeth Bennet, mentre Fitzwilliam Darcy è interpretato dalla protagonista femminile, la ricca e avvenente neurochirurga Dr. Trisha Raji. Trisha ha nelle sue mani la vita di Emma Caine, la sorella di DJ, un'artista con un tumore al cervello che tutti gli altri medici considerano terminale, ma che Trisha è sicura di poter operare con successo. Purtroppo, poiché le cellule tumorali sono avvinghiate ai nervi ottici di Emma, l'operazione che le salverebbe la vita la renderebbe cieca.
DJ ha lasciato il suo lavoro in una cucina stellata di Parigi e ha speso tutti i suoi risparmi per stare accanto a Emma e pagare i suoi conti ospedalieri, ma adesso si trova a dover cercare di convincere la sorella - l'unica persona che gli è rimasta al mondo - a operarsi, visto che non vuole più farlo per non perdere la vista e dover rinunciare alla propria arte.
Il primo incontro tra DJ e Trisha è da manuale: terribile e pieno di incomprensioni, di pregiudizi e di commenti poco lusinghieri che vengono origliati.
Al contrario della famiglia Darcy in Orgoglio e pregiudizio, i Raje sono molto numerosi e influenti. Del resto, il padre di Trisha era un vero principe indiano (che i figli chiamano HRH - His Royal Highness) e sua madre era un'attrice di Bollywood che si è ritirata dalle scene. Suo fratello Yash, invece, è il procuratore degli Stati Uniti per il Distretto della California Settentrionale con una carriera politica ambiziosa, tanto che si sta preparando a concorrere come candidato per le elezioni a governatore della California. E poi ci sono la sorella Nisha che tenta disperatamente di avere un secondo figlio dopo numerose interruzioni di gravidanza e suo marito Neel, che per Trisha è come un fratello; l'altro fratello giramondo, la cugina Ashi, che è stata compagna di DJ al Cordon Bleu e che cerca di mantenere a galla il proprio ristorante, Curried Dreams, la nonna e la cugina sensitiva, insomma, una giostra di personaggi mirabilmente definiti che incontreremo sicuramente negli altri retelling austeniani scritti da Sonali Dev.
E non dimentichiamoci della ex-migliore amica di Trisha, Julia Wickham...
Il romanzo, che si legge con enorme piacere - è un vero page turn -, non manca di temi attuali e di spunti di riflessione. Il pregiudizio in molte forme e la discriminazione sono decisamente in primo piano, e c'è una scena che davvero si sarebbe potuta concludere drammaticamente (e che mi ha ricordato quanto accaduto a George Floyd) se Trisha, che è un personaggio sicuro di sé socialmente grazie alla propria famiglia, non avesse avuto alle spalle l'influenza del fratello Yash, che ovviamente sostiene il movimento Black Lives Matter.
Squadra asiatica
Titolo: Mare di papaveri
Autore: Amitav Gosh
Nazionalità: India
Anno di pubblicazione: 2008
Numero pagine: 549
Punti: 10
Voto: 8
Eventuali bonus:
India 1838. I papaveri del titolo sono quelli da cui si ricava l'oppio, causa di povertà e disgrazie per molti ma, allo stesso tempo, fonte di enormi ricchezze per altri. A causa dell'imposizione inglese, i contadini della regione del Gange sono costretti a sostituire le loro colture (da cui ricavano sostentamento oltre che un po' di denaro) con quella dei papaveri che rivendono agli inglesi stessi, ricavandone ben poco dato che la coltivazione richiede dei costi che costringono i coltivatori ad indebitarsi. Attorno a questo nucleo narrativo, si sviluppano le vicende dei vari personaggi tutte, in modo diretto o indiretto, collegate alla coltivazione dell'oppio e al suo commercio.
Sarebbe stato interessante leggere il libro direttamente in lingua originale dato che, dicono i traduttori, l'autore ha cercato di far vivere nelle pagine del romanzo la ricchezza linguistica dell'India e la trasformazione avvenuta in seguito all'incontro tra le lingue indigene e l'inglese dei dominatori. Sempre i traduttori ci informano che l'autore non ha voluto che venissero inserite delle note per "tradurre" i termini delle varie lingue per evitare che si potesse pensare che una delle lingue (l'inglese) fosse superiore e tutte le altre degli idiomi rozzi che dovessero appunto essere tradotti.
Anche se nei commenti qui su GR ho letto che ad alcuni questo mix di parole ha reso difficile e poco piacevole la lettura, io non ho avuto problemi dato che i vari termini, in qualche modo, si possono desumere dal contesto. Ho trovato più fastidiose le continue descrizioni con espressioni marinaresche che ho costantemente dovuto ricercare e soprattutto attribuire alle varie parti di un vascello del XIX secolo: una figura esplicativa l'avrei sicuramente apprezzata.
Il romanzo è il primo di una trilogia che penso di leggere tutta.
Titolo: Mare di papaveri
Autore: Amitav Gosh
Nazionalità: India
Anno di pubblicazione: 2008
Numero pagine: 549
Punti: 10
Voto: 8
Eventuali bonus:
India 1838. I papaveri del titolo sono quelli da cui si ricava l'oppio, causa di povertà e disgrazie per molti ma, allo stesso tempo, fonte di enormi ricchezze per altri. A causa dell'imposizione inglese, i contadini della regione del Gange sono costretti a sostituire le loro colture (da cui ricavano sostentamento oltre che un po' di denaro) con quella dei papaveri che rivendono agli inglesi stessi, ricavandone ben poco dato che la coltivazione richiede dei costi che costringono i coltivatori ad indebitarsi. Attorno a questo nucleo narrativo, si sviluppano le vicende dei vari personaggi tutte, in modo diretto o indiretto, collegate alla coltivazione dell'oppio e al suo commercio.
Sarebbe stato interessante leggere il libro direttamente in lingua originale dato che, dicono i traduttori, l'autore ha cercato di far vivere nelle pagine del romanzo la ricchezza linguistica dell'India e la trasformazione avvenuta in seguito all'incontro tra le lingue indigene e l'inglese dei dominatori. Sempre i traduttori ci informano che l'autore non ha voluto che venissero inserite delle note per "tradurre" i termini delle varie lingue per evitare che si potesse pensare che una delle lingue (l'inglese) fosse superiore e tutte le altre degli idiomi rozzi che dovessero appunto essere tradotti.
Anche se nei commenti qui su GR ho letto che ad alcuni questo mix di parole ha reso difficile e poco piacevole la lettura, io non ho avuto problemi dato che i vari termini, in qualche modo, si possono desumere dal contesto. Ho trovato più fastidiose le continue descrizioni con espressioni marinaresche che ho costantemente dovuto ricercare e soprattutto attribuire alle varie parti di un vascello del XIX secolo: una figura esplicativa l'avrei sicuramente apprezzata.
Il romanzo è il primo di una trilogia che penso di leggere tutta.
@Patryx, Mare di papaveri era piaciuto moltissimo anche a me. Dei tre è forse (come sempre) il migliore ^^
LaCitty wrote: "@Patryx, Mare di papaveri era piaciuto moltissimo anche a me. Dei tre è forse (come sempre) il migliore ^^"
In effetti il secondo non mi sembra alla stessa altezza del primo, ma una volta iniziata una serie (che sia libresca o televisiva) devo finirla :D
In effetti il secondo non mi sembra alla stessa altezza del primo, ma una volta iniziata una serie (che sia libresca o televisiva) devo finirla :D
@Patryx, confermo, il secondo è quello meno riuscito. È interessante per ragioni storiche, ma a livello di trama è così così. Il terzo volume si riprende però, peccato che l'ho letto molto tempo dopo Mare di papaveri e un sacco di cose non me le ricordavo...
Mi riprometto prima o poi di rileggere tutta la trilogia di fila 😁
Mi riprometto prima o poi di rileggere tutta la trilogia di fila 😁
Squadra oceanica
Titolo: L'ultimo orizzonte *
Autore: Colleen McCullough
Nazionalità: Australia
Anno di pubblicazione: 2003 (ambientazione Australia 1800)
Numero pagine: 543
Punti: 10
Voto: 9
Eventuali bonus: 1/4x4 (Oceania)
Un romanzo che parla del riscatto e della grandissima determinazione da parte di Alexander Kinross, che ha lasciato la Scozia dopo aver saputo di essere figlio illegittimo della madre ed è stato da sempre tacciato di essere un vero diavolo.
Alexander comincia dal basso ma, grazie a delle grandi intuizioni, capisce cosa gli convenga studiare per poter mettere insieme un patrimonio sempre crescente. Quindi, dalla conoscenza delle macchine a vapore in Scozia passa nell'America della corsa all'oro, dove grazie alle sue conoscenze tecniche riesce a ricavare in brevissimo tempo molto più oro di quanto qualunque altro cercatore sprovveduto riesca a ottenerne in tutta la vita.
Fino a quando non approda in Australia e, dopo aver studiato il territorio, si isola all'interno, in una zona in cui è certo di trovare l'oro, costruendo un piccolo villaggio e una ferrovia per arrivarci. Quando diventa abbastanza ricco, manda dei soldi in Scozia per ottenere la mano di una cugina (mano che gli era stata rifiutata anni prima), sbattendo in faccia al cugino e al pastore presbiteriano il proprio successo. Purtroppo, Elizabeth è cresciuta ritenendo che Alexander fosse il diavolo in persona e, da sedicenne impressionabile, non riesce a liberarsi dei propri pregiudizi, per cui vivrà l'arrivo in Australia e il matrimonio con Alexander come un enorme sacrificio. Tra l'altro, Alexander continua a frequentare Ruby, la sua bellissima amante che era la maitresse di un bordello e adesso è la proprietaria dell'albergo della cittadina di Kinross, anche dopo il matrimonio, soprattutto perché, dopo due parti difficili, Elizabeth è lietissima di non dover più praticare i doveri coniugali; una terza gravidanza potrebbe causare la sua morte. Ma per Elizabeth, la presenza di Ruby non è affatto un problema: contro ogni aspettativa, la donna diventa la sua migliore amica.
La storia della famiglia Kinross e dei suoi satelliti si protrae per un trentennio, tra successi e disgrazie, arrivi, partenze e delitti, come in un'appassionante telenovela che mi ha fatto pensare a un Uccelli di rovo in chiave moderna, in cui vengono affrontati temi molto più politically correct rispetto a quelli del bestseller degli anni Ottanta, come il diritto all'istruzione universitaria per le donne o la lotta contro la xenofobia per gli immigrati cinesi in Australia.
*lettura dichiarata per il trimestre
Titolo: L'ultimo orizzonte *
Autore: Colleen McCullough
Nazionalità: Australia
Anno di pubblicazione: 2003 (ambientazione Australia 1800)
Numero pagine: 543
Punti: 10
Voto: 9
Eventuali bonus: 1/4x4 (Oceania)
Un romanzo che parla del riscatto e della grandissima determinazione da parte di Alexander Kinross, che ha lasciato la Scozia dopo aver saputo di essere figlio illegittimo della madre ed è stato da sempre tacciato di essere un vero diavolo.
Alexander comincia dal basso ma, grazie a delle grandi intuizioni, capisce cosa gli convenga studiare per poter mettere insieme un patrimonio sempre crescente. Quindi, dalla conoscenza delle macchine a vapore in Scozia passa nell'America della corsa all'oro, dove grazie alle sue conoscenze tecniche riesce a ricavare in brevissimo tempo molto più oro di quanto qualunque altro cercatore sprovveduto riesca a ottenerne in tutta la vita.
Fino a quando non approda in Australia e, dopo aver studiato il territorio, si isola all'interno, in una zona in cui è certo di trovare l'oro, costruendo un piccolo villaggio e una ferrovia per arrivarci. Quando diventa abbastanza ricco, manda dei soldi in Scozia per ottenere la mano di una cugina (mano che gli era stata rifiutata anni prima), sbattendo in faccia al cugino e al pastore presbiteriano il proprio successo. Purtroppo, Elizabeth è cresciuta ritenendo che Alexander fosse il diavolo in persona e, da sedicenne impressionabile, non riesce a liberarsi dei propri pregiudizi, per cui vivrà l'arrivo in Australia e il matrimonio con Alexander come un enorme sacrificio. Tra l'altro, Alexander continua a frequentare Ruby, la sua bellissima amante che era la maitresse di un bordello e adesso è la proprietaria dell'albergo della cittadina di Kinross, anche dopo il matrimonio, soprattutto perché, dopo due parti difficili, Elizabeth è lietissima di non dover più praticare i doveri coniugali; una terza gravidanza potrebbe causare la sua morte. Ma per Elizabeth, la presenza di Ruby non è affatto un problema: contro ogni aspettativa, la donna diventa la sua migliore amica.
La storia della famiglia Kinross e dei suoi satelliti si protrae per un trentennio, tra successi e disgrazie, arrivi, partenze e delitti, come in un'appassionante telenovela che mi ha fatto pensare a un Uccelli di rovo in chiave moderna, in cui vengono affrontati temi molto più politically correct rispetto a quelli del bestseller degli anni Ottanta, come il diritto all'istruzione universitaria per le donne o la lotta contro la xenofobia per gli immigrati cinesi in Australia.
*lettura dichiarata per il trimestre
Titolo: Dell'amore e di altri demoni
Autore: Gabriel Garcia Márquez
Nazionalità: Colombiana
Anno di pubblicazione: 1994 ma ambientato nel XVIII secolo
Numero pagine: 201
Punti: 4
Voto: 10
Eventuali bonus: 1/4x4 (Sud America)
26 Ottobre 1949 da un’antica tomba nel convento delle Clarisse di Cartagena emerge una lunghissima chioma rossa.
Dal singolare evento, di cui un giovane Márquez, allora cronista alle prime armi, si trova ad assistere, unito al ricordo di ciò che da piccolo sua nonna gli raccontò a proposito di una marchesina di 12 anni con una lunghissima chioma morta morsa da un cane rabbioso e venerata nei pressi dei Caraibi per i suoi molti miracoli, scaturisce questo affascinante racconto.
Al centro della vicenda, ambientata in Colombia negli anni dell’Inquizione spagnola, vi sono una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista.
La capacità di scrittura dell’autore è travolgente, ha qualcosa di unico che ti tiene incollato alle pagine del libro 📖.
Come sempre, Márquez mescola misticismo e realismo, creando un mondo veritiero ma fantastico, con situazioni per certi versi magiche, per certi versi incredibilmente uniche e drammatiche, dove l’odio e l’amore sono i protagonisti di eccezione del romanzo uniti all’ingiustizia dell’Inquisizione della chiesa e l’ostinazione delle credenze popolari.
Autore: Gabriel Garcia Márquez
Nazionalità: Colombiana
Anno di pubblicazione: 1994 ma ambientato nel XVIII secolo
Numero pagine: 201
Punti: 4
Voto: 10
Eventuali bonus: 1/4x4 (Sud America)
26 Ottobre 1949 da un’antica tomba nel convento delle Clarisse di Cartagena emerge una lunghissima chioma rossa.
Dal singolare evento, di cui un giovane Márquez, allora cronista alle prime armi, si trova ad assistere, unito al ricordo di ciò che da piccolo sua nonna gli raccontò a proposito di una marchesina di 12 anni con una lunghissima chioma morta morsa da un cane rabbioso e venerata nei pressi dei Caraibi per i suoi molti miracoli, scaturisce questo affascinante racconto.
Al centro della vicenda, ambientata in Colombia negli anni dell’Inquizione spagnola, vi sono una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista.
La capacità di scrittura dell’autore è travolgente, ha qualcosa di unico che ti tiene incollato alle pagine del libro 📖.
Come sempre, Márquez mescola misticismo e realismo, creando un mondo veritiero ma fantastico, con situazioni per certi versi magiche, per certi versi incredibilmente uniche e drammatiche, dove l’odio e l’amore sono i protagonisti di eccezione del romanzo uniti all’ingiustizia dell’Inquisizione della chiesa e l’ostinazione delle credenze popolari.
Squadra America Latina
Titolo: Racconti aztechi della Conquista
Autore: Tzvetan Todorov
Nazionalità: Bulgaria
Anno di pubblicazione: 1983
Numero pagine: 311
Punti: 6
Voto: 7
Eventuali bonus: 1/4
Mi aspettavo una cosa completamente diversa da questo libro: pensavo che fosse una raccolta di miti e storie degli Aztechi, in realtà Todorov raccoglie sei testimonianze redatte nel 1500 di come è avvenuta la conquista del Messico da parte dei conquistadores spagnoli raccontate dal punto di vista dei nativi.
Le tre testimonianze più antiche sono scritte in lingua nahuatl (quella della popolazione azteca), le altre forse di più facile lettura, in spagnolo.
E così scopro che Tenochtitlan (ora Città del Messico) era in una laguna come Venezia e che il lago su cui sorgeva ora è stato prosciugato.
Che i conquistadores hanno passato più di un brutto quarto d'ora, rischiando di finire male, ma che sono stati aiutati da tribù avversarie degli Aztechi nella guerra di conquista, finendo poi trattati allo stesso modo degli sconfitti, ma questa è un'altra storia...
La distruzione dei meravigliosi manufatti locali perchè rappresentavano dei demoni (ovviamente dal punto di vista dei cristiani, per gli Aztechi erano divinità)
e la fusione dei gioielli e dei monili in lingotti d'oro perchè erano più facili da trasportare...
Più tutto l'armamentario che correda le guerre: morti, deportazioni, messa in schiavitù, ecc. ecc. ecc. Ma su questo i commentatori glissano, chissà perchè... :(
Titolo: Racconti aztechi della Conquista
Autore: Tzvetan Todorov
Nazionalità: Bulgaria
Anno di pubblicazione: 1983
Numero pagine: 311
Punti: 6
Voto: 7
Eventuali bonus: 1/4
Mi aspettavo una cosa completamente diversa da questo libro: pensavo che fosse una raccolta di miti e storie degli Aztechi, in realtà Todorov raccoglie sei testimonianze redatte nel 1500 di come è avvenuta la conquista del Messico da parte dei conquistadores spagnoli raccontate dal punto di vista dei nativi.
Le tre testimonianze più antiche sono scritte in lingua nahuatl (quella della popolazione azteca), le altre forse di più facile lettura, in spagnolo.
E così scopro che Tenochtitlan (ora Città del Messico) era in una laguna come Venezia e che il lago su cui sorgeva ora è stato prosciugato.
Che i conquistadores hanno passato più di un brutto quarto d'ora, rischiando di finire male, ma che sono stati aiutati da tribù avversarie degli Aztechi nella guerra di conquista, finendo poi trattati allo stesso modo degli sconfitti, ma questa è un'altra storia...
La distruzione dei meravigliosi manufatti locali perchè rappresentavano dei demoni (ovviamente dal punto di vista dei cristiani, per gli Aztechi erano divinità)
e la fusione dei gioielli e dei monili in lingotti d'oro perchè erano più facili da trasportare...
Più tutto l'armamentario che correda le guerre: morti, deportazioni, messa in schiavitù, ecc. ecc. ecc. Ma su questo i commentatori glissano, chissà perchè... :(
Squadra oceanica
Titolo: Passato remoto
Autore: Leonardo Padura
Nazionalità: Cuba
Anno di pubblicazione: 1991
Numero pagine: 263
Punti: 5
Voto: 8
Eventuali bonus:/
Commento: Si tratta del giallo che apre la serie con protagonista il tenente di polizia Mario Conde, che ci mostra la vita vera a Cuba grazie ai ricordi di Conde, che qui si trova a investigare sulla sparizione di un vecchio compagno di Liceo (il Pre), Rafael Morín, che non gli stava molto simpatico innanzi tutto perché era il classico primo della classe un po' lecchino ma, soprattutto, perché si era fidanzato e poi sposato con la donna dei suoi sogni, Tamara.
Il Conde conosceva queste biografie che assecondavano la direzione del vento e immaginava il sorriso infallibile e sicuro con cui lui spiegava a Fernández-Lorea, il ministro, come sarebbero andate bene le cose grazie alle sue ultime disposizioni, “compagno ministro”. Rafael Morín non aveva mai discusso con un superiore, con loro aveva solo scambi di opinioni, non si era mai rifiutato di eseguire un ordine assurdo, faceva solo critiche costruttive e attraverso i canali più opportuni; non aveva mai spiccato il volo senza prima verificare la sicurezza della rete che l’avrebbe accolto, amorosa e materna, in caso di eventuale caduta.
Il caso è piuttosto semplice, ma serve a far immergere il lettore nell'atmosfera disincantata di Cuba del 1989 e a farci conoscere il protagonista, Mario Conde, un compagno comune, ma forse proprio per questo speciale. Sicuramente continuerò a leggere Paduro.
Titolo: Passato remoto
Autore: Leonardo Padura
Nazionalità: Cuba
Anno di pubblicazione: 1991
Numero pagine: 263
Punti: 5
Voto: 8
Eventuali bonus:/
Commento: Si tratta del giallo che apre la serie con protagonista il tenente di polizia Mario Conde, che ci mostra la vita vera a Cuba grazie ai ricordi di Conde, che qui si trova a investigare sulla sparizione di un vecchio compagno di Liceo (il Pre), Rafael Morín, che non gli stava molto simpatico innanzi tutto perché era il classico primo della classe un po' lecchino ma, soprattutto, perché si era fidanzato e poi sposato con la donna dei suoi sogni, Tamara.
Il Conde conosceva queste biografie che assecondavano la direzione del vento e immaginava il sorriso infallibile e sicuro con cui lui spiegava a Fernández-Lorea, il ministro, come sarebbero andate bene le cose grazie alle sue ultime disposizioni, “compagno ministro”. Rafael Morín non aveva mai discusso con un superiore, con loro aveva solo scambi di opinioni, non si era mai rifiutato di eseguire un ordine assurdo, faceva solo critiche costruttive e attraverso i canali più opportuni; non aveva mai spiccato il volo senza prima verificare la sicurezza della rete che l’avrebbe accolto, amorosa e materna, in caso di eventuale caduta.
Il caso è piuttosto semplice, ma serve a far immergere il lettore nell'atmosfera disincantata di Cuba del 1989 e a farci conoscere il protagonista, Mario Conde, un compagno comune, ma forse proprio per questo speciale. Sicuramente continuerò a leggere Paduro.
Squadra Asia
punti nazione in gara
Titolo: Il giardino di Amelia
Autore: Marcela Serrano
Nazionalità: Cile
Anno di pubblicazione: 2016
Numero pagine: 200
Punti: 4
Voto: 7,5
Eventuali bonus: --
Marcela Serrano è un'autrice che conosco e di cui apprezzo molto lo stile, fluido ed essenziale. La storia tormentata del Cile di Pinochet è un argomento toccante e ricorrente. Questa storia particolare getta una luce diversa dal solito sulla tragedia cilena perché vede fra le vittime una rappresentante dell'alta borghesia ma analizza con l'usuale lucidità e profondità le emozioni derivanti dagli episodi vissuti dai protagonisti. Non mi è piaciuto però il finale, forse non ho capito bene le intenzioni dell'autrice.
punti nazione in gara
Titolo: Il giardino di Amelia
Autore: Marcela Serrano
Nazionalità: Cile
Anno di pubblicazione: 2016
Numero pagine: 200
Punti: 4
Voto: 7,5
Eventuali bonus: --
Marcela Serrano è un'autrice che conosco e di cui apprezzo molto lo stile, fluido ed essenziale. La storia tormentata del Cile di Pinochet è un argomento toccante e ricorrente. Questa storia particolare getta una luce diversa dal solito sulla tragedia cilena perché vede fra le vittime una rappresentante dell'alta borghesia ma analizza con l'usuale lucidità e profondità le emozioni derivanti dagli episodi vissuti dai protagonisti. Non mi è piaciuto però il finale, forse non ho capito bene le intenzioni dell'autrice.
Squadra America Latina
Titolo: Racconti di pioggia e di luna
Autore: Ueda Akinari
Nazionalità: Giapponese
Anno di pubblicazione: 1776
Numero pagine: 210
Punti: 8
Voto: 6.5
Eventuali bonus: --
Nove storie di fantasmi.
L’ambientazione dei racconti si inserisce nel contesto storico del Giappone antico, fatto di guerre civili, samurai, vendetta, onore, coraggio e amicizia virile. In quest’epoca le mogli sono o devote fino alla morte o da correggere a causa dei loro difetti, domate e educate da mariti giudiziosi e virili - questa è la cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso per tutte le 200 pagine, nonostante io sappia sia stato scritto nel 1776.
I concetti di onore, rispetto della parola data, la sottomissione alle tradizioni familiari risultano fondamentali, a causare fastidi di solito sono i figli più giovani a cui occorre una guida.
Per alcuni racconti è necessario conoscere il contesto storico per capire meglio la trama, ma per fortuna il testo è pieno di note che rimandano a spiegazioni più che esaurienti che permettono anche a chi non sa nulla del periodo storico di avere un quadro chiaro davanti agli occhi.
Alcune storie mi sono piaciute da morire, altre mi hanno rattristato ed alcune fatto arrabbiare. Penso che non mi sia piaciuta l'introduzione e quindi di aver iniziato la lettura dei racconti un po' annoiata.
Titolo: Racconti di pioggia e di luna
Autore: Ueda Akinari
Nazionalità: Giapponese
Anno di pubblicazione: 1776
Numero pagine: 210
Punti: 8
Voto: 6.5
Eventuali bonus: --
Nove storie di fantasmi.
L’ambientazione dei racconti si inserisce nel contesto storico del Giappone antico, fatto di guerre civili, samurai, vendetta, onore, coraggio e amicizia virile. In quest’epoca le mogli sono o devote fino alla morte o da correggere a causa dei loro difetti, domate e educate da mariti giudiziosi e virili - questa è la cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso per tutte le 200 pagine, nonostante io sappia sia stato scritto nel 1776.
I concetti di onore, rispetto della parola data, la sottomissione alle tradizioni familiari risultano fondamentali, a causare fastidi di solito sono i figli più giovani a cui occorre una guida.
Per alcuni racconti è necessario conoscere il contesto storico per capire meglio la trama, ma per fortuna il testo è pieno di note che rimandano a spiegazioni più che esaurienti che permettono anche a chi non sa nulla del periodo storico di avere un quadro chiaro davanti agli occhi.
Alcune storie mi sono piaciute da morire, altre mi hanno rattristato ed alcune fatto arrabbiare. Penso che non mi sia piaciuta l'introduzione e quindi di aver iniziato la lettura dei racconti un po' annoiata.
@Alessandra, per il tuo libro sono 8 punti, 2 ogni 50 pag. perché pubblicato in periodo di tappa in uno degli stati in gara
@LaCitty grazie..
perdonami se faccio un'altra domanda.
Allora se ho capito bene i punti sono:
1 punto -ogni 50 pagine - dato dal periodo di tappa (al momento dall'origini al 1899).
1 punto -ogni 50 pagine- dato dalla Nazionalita' dell'autore (Asia, Africa, Oceania ed America Latina).
Mentre per il 4x4 i libri per essere validi devono avere entrambe le caratteristiche - tranne per la prima tappa.
Giusto?
Per restare in gara dobbiamo leggere almeno un libro di tappa in 3 mesi ma possiamo leggere quanti libri vogliamo.
Giusto?
imparero' presto spero.
perdonami se faccio un'altra domanda.
Allora se ho capito bene i punti sono:
1 punto -ogni 50 pagine - dato dal periodo di tappa (al momento dall'origini al 1899).
1 punto -ogni 50 pagine- dato dalla Nazionalita' dell'autore (Asia, Africa, Oceania ed America Latina).
Mentre per il 4x4 i libri per essere validi devono avere entrambe le caratteristiche - tranne per la prima tappa.
Giusto?
Per restare in gara dobbiamo leggere almeno un libro di tappa in 3 mesi ma possiamo leggere quanti libri vogliamo.
Giusto?
imparero' presto spero.
Giusto per essere sicura... ai fini di questa sfida, Kazuo Ishiguro conta come giapponese, come britannico o come entrambi? 🤔
Drilli wrote: "Giusto per essere sicura... ai fini di questa sfida, Kazuo Ishiguro conta come giapponese, come britannico o come entrambi? 🤔"
Entrambi. Ovviamente ti conviene considerarlo giapponese così lo puoi leggere per tutta la sfida ;)
Entrambi. Ovviamente ti conviene considerarlo giapponese così lo puoi leggere per tutta la sfida ;)
Alessandra wrote: "@LaCitty grazie..
perdonami se faccio un'altra domanda.
Allora se ho capito bene i punti sono:..."
La questione è un po' più complicata di così 😁
2 punti ogni 50 pagine - dato dal periodo di tappa (al momento dall'origini al 1899) per autori nati o cittadini di uno dei continenti in gara.
1 punto ogni 50 pagine- dato dalla Nazionalita' dell'autore (Asia, Africa, Oceania ed America Latina) oppure per i libri di autori europei o nordamericani pubblicati nel periodo di tappa, oppure, solo per la prima tappa, per le raccolte di leggende o fiabe tradizionali o romanzi storici ambientati nei continenti in gara a prescindere dalla nazionalità dell'autore
Cmq, non ti preoccupare cerco di controllare sempre i punteggi e segnalare subito eventuali pasticci.
Per il bonus 4x4 devi leggere 4 libri, 1 per ciascun continente in gara pubblicati nel periodo di tappa o, solo per la prima, anche raccolte di leggende o fiabe tradizionali o romanzi/saggi storici o antripologici ambientati nel continente per cui li vuoi fare valere.
Confermo una sola lettura obbligatoria per rimanere in gara ovvero un libro di tappa per il proprio continente di squadra, ma assoluta libertà di leggere tutto quello che ti/vi piace e che possa andare bene per la sfida
@Drilli, ti ha risposto correttamente Saturn, per autori con doppia nazionalità oppure nati in un posto, ma cittadini di un altro vale la pena di fare della strategia e di usarli "dove fa più comodo" 😉
perdonami se faccio un'altra domanda.
Allora se ho capito bene i punti sono:..."
La questione è un po' più complicata di così 😁
2 punti ogni 50 pagine - dato dal periodo di tappa (al momento dall'origini al 1899) per autori nati o cittadini di uno dei continenti in gara.
1 punto ogni 50 pagine- dato dalla Nazionalita' dell'autore (Asia, Africa, Oceania ed America Latina) oppure per i libri di autori europei o nordamericani pubblicati nel periodo di tappa, oppure, solo per la prima tappa, per le raccolte di leggende o fiabe tradizionali o romanzi storici ambientati nei continenti in gara a prescindere dalla nazionalità dell'autore
Cmq, non ti preoccupare cerco di controllare sempre i punteggi e segnalare subito eventuali pasticci.
Per il bonus 4x4 devi leggere 4 libri, 1 per ciascun continente in gara pubblicati nel periodo di tappa o, solo per la prima, anche raccolte di leggende o fiabe tradizionali o romanzi/saggi storici o antripologici ambientati nel continente per cui li vuoi fare valere.
Confermo una sola lettura obbligatoria per rimanere in gara ovvero un libro di tappa per il proprio continente di squadra, ma assoluta libertà di leggere tutto quello che ti/vi piace e che possa andare bene per la sfida
@Drilli, ti ha risposto correttamente Saturn, per autori con doppia nazionalità oppure nati in un posto, ma cittadini di un altro vale la pena di fare della strategia e di usarli "dove fa più comodo" 😉
LaCitty wrote: "Alessandra wrote: "@LaCitty grazie..
perdonami se faccio un'altra domanda.
Allora se ho capito bene i punti sono:..."
La questione è un po' più complicata di così 😁
2 punti ogni 50 pagine - dato ..."
Grazie di cuore =)
perdonami se faccio un'altra domanda.
Allora se ho capito bene i punti sono:..."
La questione è un po' più complicata di così 😁
2 punti ogni 50 pagine - dato ..."
Grazie di cuore =)
@robylegge, ok il punteggio di L'arte della guerra e i libri che segnali per il bonus 4×4
Come romanzo storico ambientato in Africa, il primo mi viene in mente al volo è Le cose crollano di Achebe. Bellissimo
Come romanzo storico ambientato in Africa, il primo mi viene in mente al volo è Le cose crollano di Achebe. Bellissimo
Se ho capito bene devo postare i libri letti anche qui.
Correggetemi se erro!!!
Squadra oceanica
Titolo: Elizabeth and Her German Garden
Autore: Elisabeth von Arnim
Nazione: Oceania (?)
Anno di pubblicazione: 1898
Numero pagine: 207
Punti: 8
Voto: 8
Eventuali bonus: /
COMMENTO:
primo dei due libri sull'amore della natura e dei guardini di questa che è una delle mie scrittrici preferite - da non perdere An Enchanted April per chi non l'avesse mai letto. Non un vero e proprio romanzo, ma piuttosto una serie di sketches di un'ironia deliziosa da parte di questa donna poliedrica e di incerta estrazione!!!!!
Al mio solito, nella mia review, molte citazioni, se vi interessano:
https://www.goodreads.com/review/show...
Correggetemi se erro!!!
Squadra oceanica
Titolo: Elizabeth and Her German Garden
Autore: Elisabeth von Arnim
Nazione: Oceania (?)
Anno di pubblicazione: 1898
Numero pagine: 207
Punti: 8
Voto: 8
Eventuali bonus: /
COMMENTO:
primo dei due libri sull'amore della natura e dei guardini di questa che è una delle mie scrittrici preferite - da non perdere An Enchanted April per chi non l'avesse mai letto. Non un vero e proprio romanzo, ma piuttosto una serie di sketches di un'ironia deliziosa da parte di questa donna poliedrica e di incerta estrazione!!!!!
Al mio solito, nella mia review, molte citazioni, se vi interessano:
https://www.goodreads.com/review/show...
Squadra oceanica
Titolo: The Solitary Summer
Autore: Elisabeth von Arnim
Nazione: Oceania (?)
Anno di pubblicazione: 1899
Numero pagine: 208
Punti: 8
Voto: 8
Eventuali bonus: /
COMMENTO:
Di nuovo non un vero e proprio romanzo - in effetti non succede proprio null ain tutto il libro! - piuttosto un vero e proprio "comfort book" di cui, in questo periodo, c'è necessità enorme!
https://www.goodreads.com/review/show...
Titolo: The Solitary Summer
Autore: Elisabeth von Arnim
Nazione: Oceania (?)
Anno di pubblicazione: 1899
Numero pagine: 208
Punti: 8
Voto: 8
Eventuali bonus: /
COMMENTO:
Di nuovo non un vero e proprio romanzo - in effetti non succede proprio null ain tutto il libro! - piuttosto un vero e proprio "comfort book" di cui, in questo periodo, c'è necessità enorme!
https://www.goodreads.com/review/show...
Squadra oceanica
Titolo: L'arte d'amare
Autore: Ovidio
Nazione: Italia - Europa
Anno di pubblicazione: 1/2 d.c.
Numero pagine: 336 TESTO A FRONTE
Punti: 3
Voto: 9
Eventuali bonus: /
COMMENTO:
Per essere stato scritto oltre 2000 anni fa devo dire che è veramente POCO maschilista – un po’ lo è ovviamente – ma considerando che a Roma a quanto ne so le donne non erano neanche titolari di diritti personali devo dire che l’autore ha fatto uno sforzo. A parte le ovvie allusioni agli sforzi renali dei maschietti, un paio di cose buone e divertenti ancora si trovano… Peccato che in Europa in generale – e in Italia in particolare – abbiamo dovuto reggere 2000 anni di Papa e pseudo morale cristiana…
https://www.goodreads.com/review/show...
Titolo: L'arte d'amare
Autore: Ovidio
Nazione: Italia - Europa
Anno di pubblicazione: 1/2 d.c.
Numero pagine: 336 TESTO A FRONTE
Punti: 3
Voto: 9
Eventuali bonus: /
COMMENTO:
Per essere stato scritto oltre 2000 anni fa devo dire che è veramente POCO maschilista – un po’ lo è ovviamente – ma considerando che a Roma a quanto ne so le donne non erano neanche titolari di diritti personali devo dire che l’autore ha fatto uno sforzo. A parte le ovvie allusioni agli sforzi renali dei maschietti, un paio di cose buone e divertenti ancora si trovano… Peccato che in Europa in generale – e in Italia in particolare – abbiamo dovuto reggere 2000 anni di Papa e pseudo morale cristiana…
https://www.goodreads.com/review/show...
Squadra africana
Titolo : Storia di una fattoria africana
Autore : Olive Schreiner
Nazionalità : Sudafricana
Anno pubblicazione : 1883
Numero pagine : 315
Punti tappa : 12
Voto : 7
Eventuali bonus : -
La vicenda di tre bambini/adolescenti che con la purezza dei loro sguardi vivono in una fattoria del Sudafrica.
L'idealismo dei ragazzi cozza con le meschinità e le avarizie degli adulti.
Un pó saga familiare un pó romanzo di formazione.
Alcuni capitoli un pó troppo lenti.
Mi è dispiaciuto che la storia metta molto al margine i neri, parla solo ed esclusivamente di bianchi.
Titolo : Storia di una fattoria africana
Autore : Olive Schreiner
Nazionalità : Sudafricana
Anno pubblicazione : 1883
Numero pagine : 315
Punti tappa : 12
Voto : 7
Eventuali bonus : -
La vicenda di tre bambini/adolescenti che con la purezza dei loro sguardi vivono in una fattoria del Sudafrica.
L'idealismo dei ragazzi cozza con le meschinità e le avarizie degli adulti.
Un pó saga familiare un pó romanzo di formazione.
Alcuni capitoli un pó troppo lenti.
Mi è dispiaciuto che la storia metta molto al margine i neri, parla solo ed esclusivamente di bianchi.
Squadra oceanica
Titolo: La Chioma di Berenice
Autore: Amalia Frontali
Nazionalità: Italia (ambientato in Egitto, nel 1817)
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 437
Punti: 8
Voto: 9
Eventuali bonus: 2/4 (Africa)
Commento: Un romanzo storico che definire Historical Romance sarebbe riduttivo, che parla di due personaggi realmente esistiti, Giovan Battista Belzoni e sua moglie, Sarah Bane, una donna non comune, che lo accompagnò spesso e volentieri nelle sue spedizioni alla ricerca di tesori dell'Antico Egitto.
Giovan Battista, padovano e figlio di un barbiere, ebbe una vita movimentata: era alto oltre 2 metri e si esibiva nell'Astley's Amphitheatre di Londra come uomo forzuto, sollevando in contemporanea dodici uomini, e riuscì - grazie alle sue nozioni di ingegneria - in imprese in cui molti avevano fallito, nel tentativo di depredare le tombe degli antichi faraoni delle loro ricchezze. Spesso altri si attribuirono le sue scoperte e, alla sua morte, Sarah dovette lottare non poco per farne riconoscere la paternità. Questa è una forma romanzata della loro storia d'amore, con alcune licenze che Amalia Frontali si è concessa per dare alla storia un'atmosfera romantica (non che la loro storia non lo fosse, anzi, magari lo fu ancora di più), pur senza esagerare con la fiction, e sempre consapevole di quale fosse la verità, che poi rivela al lettore nell'interessantissima Nota Storica. Lo stile è scorrevolissimo e piacevole... non vedevo l'ora di avere un po' di tempo per proseguire la lettura.
Non so come fossero in realtà le figure di Giambatta e di Sarah, ma confesso di aver provato una grandissima tenerezza per loro, che pure dovevano essere due persone dure, forti, coraggiosissime. Sarah, presentata come una delicata fanciulla inglese, è in realtà azardosa, come la definisce suo marito; una donna audace, che quando si tratta di difendere se stessa o le persone che ama non guarda tanto per il sottile l'etichetta e ciò che è consono a una gentildonna e ciò che non lo è.
Titolo: La Chioma di Berenice
Autore: Amalia Frontali
Nazionalità: Italia (ambientato in Egitto, nel 1817)
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 437
Punti: 8
Voto: 9
Eventuali bonus: 2/4 (Africa)
Commento: Un romanzo storico che definire Historical Romance sarebbe riduttivo, che parla di due personaggi realmente esistiti, Giovan Battista Belzoni e sua moglie, Sarah Bane, una donna non comune, che lo accompagnò spesso e volentieri nelle sue spedizioni alla ricerca di tesori dell'Antico Egitto.
Giovan Battista, padovano e figlio di un barbiere, ebbe una vita movimentata: era alto oltre 2 metri e si esibiva nell'Astley's Amphitheatre di Londra come uomo forzuto, sollevando in contemporanea dodici uomini, e riuscì - grazie alle sue nozioni di ingegneria - in imprese in cui molti avevano fallito, nel tentativo di depredare le tombe degli antichi faraoni delle loro ricchezze. Spesso altri si attribuirono le sue scoperte e, alla sua morte, Sarah dovette lottare non poco per farne riconoscere la paternità. Questa è una forma romanzata della loro storia d'amore, con alcune licenze che Amalia Frontali si è concessa per dare alla storia un'atmosfera romantica (non che la loro storia non lo fosse, anzi, magari lo fu ancora di più), pur senza esagerare con la fiction, e sempre consapevole di quale fosse la verità, che poi rivela al lettore nell'interessantissima Nota Storica. Lo stile è scorrevolissimo e piacevole... non vedevo l'ora di avere un po' di tempo per proseguire la lettura.
Non so come fossero in realtà le figure di Giambatta e di Sarah, ma confesso di aver provato una grandissima tenerezza per loro, che pure dovevano essere due persone dure, forti, coraggiosissime. Sarah, presentata come una delicata fanciulla inglese, è in realtà azardosa, come la definisce suo marito; una donna audace, che quando si tratta di difendere se stessa o le persone che ama non guarda tanto per il sottile l'etichetta e ciò che è consono a una gentildonna e ciò che non lo è.
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Come vi accennavo altrove questa è una tappa potenzialmente ostica poiché ci sono pochi autori tradotti in italiano di alcune aree geografiche quindi per non mettere nessuna squadra in difficoltà, solo ed esclusivamente per questa prima tappa sarà possibile fare valere come libri di tappa e per il bonus 4x4 romanzi e saggi storici (ovvero che descrivono fatti ed eventi accaduti almeno 50 anni prima della data di prima pubblicazione del libro stesso) e saggi antropologici di autori diversi da quelli delle tre aree geografiche in gara, ma quivi ambientati.
Vi faccio un esempio: se sono in difficoltà con l’Oceania perché la mia biblioteca, la mia bancherella, il mio libraio di fiducia non ha titoli adatti, posso leggere per esempio “Ritorno a Babilonia” di David Malouf pubblicato nel 1993, ma ambientato in Australia a metà dell‘800 oppure “Gli aborigeni australiani” di Vittorio Di Cesare. Il calcolo del punteggio però sarà diverso dagli altri libri di tappa poiché, nel caso di romanzi e saggi storici e antropologici, il punteggio sarà di 1 punto ogni 50 pagine, arrotondate per difetto
Promemoria generale per il calcolo dei punteggi:
- punti tappa: ogni libro scritto da autori asiatici, africani, oceanici e latinoamericani pubblicato per la prima volta nel periodo indicato dalla tappa in corso darà 2 punti ogni 50 pagine, arrotondate per difetto a prescindere dalla squadra di appartenenza;
- punti romanzo/saggio storico e antropologico di tappa, favole tradizionali e leggende : deve essere un romanzo o saggio storico o antropologico ambientato nell’area geografica per cui lo voglio fare valere o una raccolta di fiabe tradizionali o leggende del continente scelto. Può essere scritto da un autore di qualsiasi nazionalità. 1 punto ogni 50 pagine, arrotondate per difetto;
- bonus 4x4: se riesco a leggere 4 libri scritti da un autore di ciascuno dei 4 continenti in gara, pubblicato nel periodo della tappa in corso oppure un romanzo/saggio storico o antropologico ambientato nell’area che mi manca, avrò un bonus di 12 punti. Per il bonus, non valgono le letture di libri pubblicati in periodi diversi da quello della tappa salvo nel caso del romanzo storico;
- punti nazioni in gara: se leggo libri scritti da autori delle nazioni in gara, a prescindere dalla squadra a cui appartengo, pubblicati in periodi diversi da quello della tappa in corso o a cavallo tra due tappe, avrò 1 punto ogni 50 pagine, arrotondate per difetto;
- punti comparazione: se leggo un libro di un autore di una nazione diversa da quelle in gara, ma pubblicato negli anni della tappa in corso, avrò 1 punto ogni 50 pagine, arrotondate per difetto. Valgono solo i libri pubblicati per la prima volta negli anni della tappa in corso
Qualche chiarimento sulle discussioni di tappa come questa per chi partecipa per la prima volta.
Potete utilizzare questa discussione per:
1) fare domande e chiedere delucidazioni sul regolamento, sui libri da scegliere, sui giochi proposti, ecc.;
2) segnalare i vostri progressi di lettura completando i dati seguenti (li trovate anche nella discussione di ciascuna squadra) e inserendo un breve commento.
Titolo:
Autore:
Nazione:
Anno di pubblicazione:
Numero pagine:
Punti:
Voto:
Eventuali bonus:
Vi consiglio di riportare questi dati sia nella discussione di tappa, sia in quella di squadra in modo da permettere alle vostre capitane di tenere d’occhio la situazione dei progressi di squadra e la compilazione del file. Le capitane inoltre segnaleranno qui le l’elenco delle letture di tappa di ciascun partecipante corredate dal relativo anno di prima pubblicazione e l’elenco dei libri scelti per i giochi.
Buon divertimento a tutti!!!
GAME 1: RULLINO I TAMBURI
Una costante della musica tradizionale di qualsiasi popolo è l’uso delle percussioni: tamburi, tamburelli, gong, ecc. per creare una base musicale in cui i suonatori spesso sono anche veri e propri performer.
Volete alcuni esempi?
Per l’Asia, ecco una esibizione di tamburi giapponesi:
https://www.youtube.com/watch?v=ZagsL...
Per l’Africa, un gruppo che ho avuto il piacere di vedere dal vivo in Italia qualche anno fa, i tamburi del Burundi:
https://www.youtube.com/watch?v=2gQcV...
Per l’America Latina, un flash mob a base di samba, ma scordatevi i carri del carnevale:
https://www.youtube.com/watch?v=-ns1g...
Per l’Oceania… ecco in Oceania si scopre che lo strumento musicale più caratteristico è il didgeridoo che è tutto fuorchè percussioni:
https://www.youtube.com/watch?v=yG9ZX...
Ma potete trovare spettacoli di danze polinesiane a base di percussioni come questo. Un po’ per turisti, ma vabbe’, accontentiamoci:
https://www.youtube.com/watch?v=nlX4N...
Ora mi chiederete: cosa c’entrano i tamburi con i libri? Dovremo mica fare un video di gruppo suonando libri?!?!?
Ovviamente no, ma i tamburi suonano all’unisono e pur in questo unisono ogni strumento ha una propria linea ritmica che deve seguire per creare armonia e contribuire alla musica.
La squadra Africa e quella Oceania sceglieranno un autore del loro continente, di qualsiasi epoca e ciascun partecipante dovrà leggere un libro a sua scelta di questo autore. Potete scegliere tutti lo stesso libro o libri diversi, come preferite.
La stessa cosa accadrà alla squadra Asia e a quella America Latina, ma in questo caso gli autori saranno 2, quindi si dovranno formare due sottogruppi di 4 partecipanti ciascuno che leggono un libro di uno degli autori scelti, anche per voi l’autore deve essere del vostro continente, ma può avere pubblicato in qualsiasi epoca
Il libro game darà 3 punti ogni 50 pagine arrotondate per difetto, ma, qualora ne avessi i requisiti, non potrà rientrare nel conteggio per il bonus 4X4
Una volta scelti gli autori, i capitribù li comunicheranno in questa discussione e potrete iniziare a leggere il relativo libro. Avete tempo per concluderlo fino a fine di questa tappa ovvero al 31/3/21.