Come Musica's Reviews > Le schegge
Le schegge
by
by
Per me questo è il primo romanzo di Bret Easton Ellis che leggo.
Il romanzo è ambientato nel 1981 e il protagonista è il diciasettenne Bret Ellis: qui romanzo e autobiografia si mescolano tanto da non riuscire a cogliere cosa sia vero e cosa sia inventato.
"Dopo quella sera abbandonai il progetto e nel corso dei tredici anni seguenti scrissi invece altri due libri, e solo nel 2020 sentii che potevo iniziare Le schegge, o che Le schegge aveva deciso che Bret fosse pronto, perché fu il libro a manifestarsi a me, non il contrario."
Interessante l'esplorazione di Bret per definire la sua identità di genere.
Però se il romanzo fosse ruotato solamente attorno alle storie di sesso, droga e ragazzate credo che lo avrei abbandonato dopo i primi capitoli.
Con maestria però l'autore colora la narrazione con le tinte di un thriller avvincente che fa allontanare la tentazione di abbandonare il libro.
"E volevo anche scrivere in quel modo: l’insensibilità come sentimento, l’insensibilità come movente, l’insensibilità come ragione di esistere, l’insensibilità come estasi."
Chi si cela dietro il serial killer collegato alle sette che infestavano Los Angeles e che porta Bret a dubitare di chiunque, specialmente di un misterioso nuovo arrivato a scuola? È se l’artefice di tutti questi delitti fosse Robert Mallory?
"Sembra sia stata la morte di sua madre la causa scatenante per cui Robert è un po’ uscito di testa, cosa comprensibile, ma credo che lui ne sia stato colpito in modo particolarmente duro, e che ciò abbia esacerbato quello che già aveva prima della morte di lei."
Da questo punto in poi il ritmo diventa sempre più incalzante: dov'è la verità? È Bret che vede cose dove non ci sono perché gli servono per la sua sceneggiatura o queste cose stanno succedendo realmente?
“E certe volte, quando mi sveglio da uno dei miei sogni su Robert o Matt o Ryan Vaughn o Thom o Susan, mi viene da ricordare che l’autunno del 1981 non è stato il sogno che nei decenni successivi mi è capitato di fingere che fosse. Ma mi sono sempre eclissato ogni volta che ho sentito il richiamo di quelle voci lontane, per andare a cercare il disco con la ragazza biondo platino in copertina, e alzare il volume, e suonarlo forte, chiudendo gli occhi e sdraiandomi ad ascoltare una canzone che parla di sogni.”
Bello!
Ora voglio recuperare gli altri...
Il romanzo è ambientato nel 1981 e il protagonista è il diciasettenne Bret Ellis: qui romanzo e autobiografia si mescolano tanto da non riuscire a cogliere cosa sia vero e cosa sia inventato.
"Dopo quella sera abbandonai il progetto e nel corso dei tredici anni seguenti scrissi invece altri due libri, e solo nel 2020 sentii che potevo iniziare Le schegge, o che Le schegge aveva deciso che Bret fosse pronto, perché fu il libro a manifestarsi a me, non il contrario."
Interessante l'esplorazione di Bret per definire la sua identità di genere.
Però se il romanzo fosse ruotato solamente attorno alle storie di sesso, droga e ragazzate credo che lo avrei abbandonato dopo i primi capitoli.
Con maestria però l'autore colora la narrazione con le tinte di un thriller avvincente che fa allontanare la tentazione di abbandonare il libro.
"E volevo anche scrivere in quel modo: l’insensibilità come sentimento, l’insensibilità come movente, l’insensibilità come ragione di esistere, l’insensibilità come estasi."
Chi si cela dietro il serial killer collegato alle sette che infestavano Los Angeles e che porta Bret a dubitare di chiunque, specialmente di un misterioso nuovo arrivato a scuola? È se l’artefice di tutti questi delitti fosse Robert Mallory?
"Sembra sia stata la morte di sua madre la causa scatenante per cui Robert è un po’ uscito di testa, cosa comprensibile, ma credo che lui ne sia stato colpito in modo particolarmente duro, e che ciò abbia esacerbato quello che già aveva prima della morte di lei."
Da questo punto in poi il ritmo diventa sempre più incalzante: dov'è la verità? È Bret che vede cose dove non ci sono perché gli servono per la sua sceneggiatura o queste cose stanno succedendo realmente?
“E certe volte, quando mi sveglio da uno dei miei sogni su Robert o Matt o Ryan Vaughn o Thom o Susan, mi viene da ricordare che l’autunno del 1981 non è stato il sogno che nei decenni successivi mi è capitato di fingere che fosse. Ma mi sono sempre eclissato ogni volta che ho sentito il richiamo di quelle voci lontane, per andare a cercare il disco con la ragazza biondo platino in copertina, e alzare il volume, e suonarlo forte, chiudendo gli occhi e sdraiandomi ad ascoltare una canzone che parla di sogni.”
Bello!
Ora voglio recuperare gli altri...
Sign into Goodreads to see if any of your friends have read
Le schegge.
Sign In »
Reading Progress
October 11, 2023
–
Started Reading
October 16, 2023
– Shelved
October 16, 2023
–
Finished Reading